martedì 31 gennaio 2012

Ca' De Testi ha ancora dei misteri.


La ‘questione’ Ca’ de Testi’ non è per niente conclusa. La società che ha avuto il centro sportivo di Sasso Marconi in gestione per un anno e ha dovuto accettare il ritiro della concessione per le note difficoltà economiche che si sono ripercosse sulla gestione, ha annunciato un ‘memoriale’ in cui illustrerà tutto il tragitto amministrativo e l’attività tecnico-pratica attuata durante l’anno di gestione. Questo, hanno precisato i gestori ‘scacciati’, per dare completezza alla informazione poichè fino ad ora all’opinione pubblica è stata fornita la versione di una sola parte, quella dell’amministrazione comunale.
Sarà nostra cura darne diffusione, anche perché la critica che abbiamo ricevuto di aver dato fiato, nella vicenda Ca’ de Testi, a una sola campana ci pare fondata. La gestione dell’ultimo periodo è stata finora messa alla gogna e ha tutti i diritti di spiegare i comportamenti e rilevare eventuali responsabilità di altri.

ALLERTA METEO DELLA PROTEZIONE CIVILE



Nella provincia di Bologna, dal pomeriggio del 31 gennaio, si prevedono deboli nevicate a partire dalle zone collinari e dai rilievi in estensione al restante territorio. Dalla notte i fenomeni nevosi si intensificheranno con graduale spostamento verso la Romagna.
Dalla mattinata di mercoledì 1 febbraio, le precipitazioni nevose tenderanno ad esaurirsi, mentre continueranno, con moderata intensità, nel settore centro orientale della regione.
Le cumulate di neve previste nel periodo di durata dell’allerta potranno raggiungere valori attorno ai 5 / 10 centimetri nelle aree di pianura e fino a 20 sui rilievi.
Le TEMPERATURE subiranno ulteriori diminuzioni, sino a raggiungere valori intorno a – 8 nelle aree di pianura e – 12 sui rilievi.
Per la NEVE e il GELO, possono diventare molto difficili le condizioni di circolazione sulla rete stradale ordinaria, secondaria e autostradale. A causa della bassa temperatura potranno verificarsi gelate notturne anche sui tratti stradali interessati da precipitazioni nevose.
Possibili localizzate interruzioni dei servizi pubblici locali.

SEQUESTRO DELLA FRESA 'MARTINA' NELLA VARIANTE DI VALICO.





La ‘Martina’ è stata sequestrata. Non si tratta di una bella ragazza ma della ‘fresa gigante’ utilizzata per le perforazioni delle montagne attualmente impegnata nei lavori della Variante di Valico. La colpa della grande attrezzatura è stata quella di aver urtato un operatore che è finito all’ospedale con gravi lesioni.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri informa infatti: “I Carabinieri della Compagnia di Vergato, nell’ambito delle attività svolte in seguito al grave infortunio sul lavoro verificatosi il 28 gennaio scorso, hanno eseguito il sequestro della fresa chiamata “TBM MARTINA”, utilizzata per lo scavo della galleria “SPARVO” in territorio di Castiglione dei Pepoli, nei cui ingranaggi un operaio era rimasto impigliato rimanendo gravemente ferito.
Il provvedimento è stato disposto dal Dott. Valter Giovannini, Procuratore Aggiunto di Bologna, coordinatore del pool che si occupa degli infortuni sul lavoro, affinché vengano effettuati gli accertamenti anche da parte dei tecnici specializzati dell’ASL di Bologna, per verificare le cause dell’infortunio in tempi assai celeri.
Il sequestro segue comunque il blocco dell’attività del macchinario dopo il tragico evento, già disposto dall’azienda “SPEA” che si occupa dei lavori”.

La 'candelora' a Sasso Marconi.


In occasione della festività della 'candelora', la funzione religiosa che prevede anche la benedizione e distribuzione delle candele, come tradizione, si celebra nella chiesa parrocchiale di Sasso Marconi, giovedì 2 febbraio alle 18. Venerdì, giorno dedicato a San Biagio, la Messa delle 18 sarà caratterizzata dalla benedizione per gli ammalati di gola, di cui San Biagio è il protettore.

Incontro 'sulla frana di Prunarolo'.


Il Comitato Viabilità Prunarolo informa che, giovedì prossimo 2 febbraio alle 20.30 nella saletta della chiesa di Prunarolo, è stato organizzato un incontro pubblico in cui tecnici e amministratori comunali informeranno sulle novità relative alla frana sulla strada Tabina-Prunarolo di cui si chiede la riparazione e illustreranno la manovra di bilancio 2012.

lunedì 30 gennaio 2012

La 'fortuna' ripassa alla tabaccheria Bertuzzi di Marzabotto.


Colpo di coda della ‘fortuna’ alla tabaccheria Bertuzzi a Marzabotto. A soli pochi giorni da una cospicua vincita che aveva portato nelle tasche di un cliente più di 40.000 euro, oggi un altro fortunato marzabottese ha azzeccato un terno al lotto che gli fruttato oltre 7.400 euro. E’ un bel auspicio per i nuovi gestori Massimo e Francesca Negri che sono subentrati alle sorelle Bertuzzi proprio in questi giorni. Nicoletta Bertuzzi che sta affiancando per il primo periodo i nuovi conduttori, ha evidenziato come in entrambi i casi le vincite sono andate a clienti affezionati, sempre molto gentili e di ciò è particolarmente soddisfatta.

Discarica abusiva a Medelana.




La ‘maleducazione’ è una patologia da cui probabilmente è difficile guarire. A Medelana, in comune di Marzabotto, i bordi della comunale continuano ad essere la ‘valvola di sfogo ’ di chi preferisce abbandonare in modo incivile i propri rifiuti ingombranti anziché portarli nell’isole ecologiche predisposte ormai da ogni comune.
A denunciare l’ennesima discarica abusiva è Maren von Appen che da tempo si adopera con altri volontari a pulire le strade e i corsi d’acqua di Marzabotto. Evidentemente c’è chi crede che fare queste operazioni di pulizia sia un piacere, così fornisce sempre ulteriori occasioni per dare lavoro ai volontari per l’ambiente.

“ Anche Luminasio ha la sua discarica abusiva e purtroppo non solo una, ” scrive la signora. “Domenica, passando per via Medelana, ho notato che qualcuno aveva abbandonato dei rifiuti sulla scarpata sotto il livello della strada, sul lato destro. Il giorno dopo sono tornata per cercare di facilitare il recupero e tirarli su, oltre che per vedere se c'erano degli indizi utili a risalire ai ‘colpevoli’.
Nel frattempo i vigili hanno fatto un sopralluogo. Mi auguro che grazie alle indagini dei vigili anche in questo caso si riesca a individuare la persona che ha scaricato i rifiuti, come nel caso segnalato in dicembre”, ha concluso Maren.

Chi può aiutare a risalire agli autori dell’abbandono può contattare la Polizia municipale di Marzabotto.

Compleanno 'brasiliano' al Robbi Caffè.












Marco Leoni ha chiamato tutti gli amici al Robbi Caffè per un ’aperitivo’ con generosa abbondanza di stuzzichini preparati dagli esperti gestori di questo bar, per festeggiare il suo compleanno, che ha coinciso con la chiusura dell’attività di commerciante e con l’avvio di una nuova fase della sua vita: quella del meritato riposo e della libertà da ogni impegno quotidiano di lavoro.
Gli amici hanno accettato con gioia l’invito e per ‘regalo’ hanno ingaggiato due ballerine brasiliane, a Rimini per una tournée, con il compito di dare un tocco di allegria sud americana alla festa .
Marco ha subito vinto lo stupore dell’inaspettato regalo e, come un navigato show man, si è aggregato alle due ballerine per un seguitissimo spettacolo di ballo ‘da carnevale brasiliano’. I fotografi hanno avuto molto da fare. Il festeggiato ha poi ricordato che fra i suoi primi amori giovanili vi è stato il calcio (la sua classe e la sua inventiva di mediano lo avevano portato ad eccellere non solo sui campi di calcio di casa) e che fra i suoi idoli vi era Pelè. Ha poi annunciato che, libero da impegni professionali, conta di andare a Copacabana per i prossimi mondiali.
Ha poi continuato ad esibirsi sotto gli occhi sbigottiti del suo medico, dottoressa Bruna Zamarian (con lui nella foto, assieme ai volontari della Pubblica Assistenza di Sasso Marconi) che non lo credeva capace di tanta energia. Qualcuno scherzosamente ha fatto intervenire la Pubblica, ma solo perché i componenti dell’equipaggio potessero rifocillarsi.

Alla difesa dei Prati di Mugnano.








Nato come parco agricolo con lo scopo di salvare una grossa azienda dallo scorporo e dalla conseguente vendita dell’area per singolo fondo, il parco dei Prati di Mugnano è sovrastato di nuovo da spesse nuvole nere, cariche di pioggia che già tuonano e saettano il loro conflitto con la terra e con l’uomo.
Gli oltre 200 ettari, per circa la metà acquistati allora dal Comune di Bologna e l’altra metà dalla cooperativa agricola che si era impegnata a gestire i propri e i terreni del parco, potrebbero ora essere alienati. L’andamento economico recessivo e la poca remunerabilità delle produzioni agricole hanno consigliato il Comune di Bologna di fare cassa con l’alienazione di una proprietà al di fuori dei propri ambiti territoriali e l’azienda agricola a disfarsi di ciò che non rende. Quello che negli anni settanta si è voluto evitare, si propongono di metterlo in atto gli attori che allora lo impedirono.
Segno dei tempi che cambiano e cambiano certamente non in meglio.
A questo progetto scellerato si cerca di mettere ‘una pezza’ e sono scesi in campo, intenzionati ad arrivare al salvataggio, il Comune di Sasso Marconi, il Cai – Bo Gruppo Medio Reno, coordinato da Piero Mutinelli, il Gruppo di Studi Progetto 10 righe, la Pro loco di Sasso Marconi e i tanti estimatori del parco, bello, silenziosamente servizievole e attento testimone di un tempo che fu, quello in cui l’arte di produrre cibo era senza discussione l’attività primaria dell’uomo.
Fra coloro che hanno imbracciato scudo e lancia per difendere il difendibile , Emilio Veggetti, erede naturale dell’indimenticato e indimenticabile Luigi Fantini. Veggetti fu, giovane fresco di studi, tecnico della cooperativa agricola che gestì il parco. Vero cultore dell’Appennino bolognese, che conosce intimamente in tutti i suoi aspetti. Con l’intento di sensibilizzare i pubblici amministratori e l’opinione pubblica, ha organizzato una mostra fotografica sul ‘parco’ e ha tenuto una seguitissima conferenza, affascinando gli intervenuti per la semplicità dell’esposizione e la conoscenza profonda degli argomenti trattati.
“Il parco di Mugnano è la porta del Contrafforte pliocenico”, ha detto Veggetti, “ e la sua presenza è complementare all’area protetta di Badolo e Battedizzo. Mugnano offre ristoro e una ottima base di partenza grazie ai suoi parcheggi, per chi vuole percorrere le due aree utilizzando la ricchissima rete sentieristica curata dal Cai. Gli escursionisti possono così visitare, e incroceranno nelle loro passeggiate, immersi nella ‘grazia’ dell’Appennino, i resti della ‘linea gotica' (prima foto dall'alto) le cui tracce più significative (trincee e postazioni) sono ancora come le lasciarono i tedeschi in ritirata nel 1945, il colombario romano di Badolo ( seconda foto dall'alto- gli studiosi stanno cercando di datarlo poiché potrebbe essere anche medevale), attraversare spiagge plioceniche ricchissime di fossili e godere delle rocce caratterizzate dalle erosioni del vento fra cui le note torri di Monte Adone e la strada romana Flaminia Minor (rilevanti tratti del selciato sono stati riportati alla luce da recenti scavi)”.
“Chi volesse partire da Bologna e dirigersi a piedi verso Firenze percorrerebbe la cosiddetta Via degli Dei che attraversa il Parco dei Prati di Mugnano, “, ha poi aggiunto il coordinatore Cai Mutinelli. “Il percorso è molto apprezzato non solo dai Bolognesi, ma anche da molti stranieri”.
Anche Bologna ci perderebbe moltissimo se il parco dei Prati di Mugnano, strettamente legato a questo patrimonio storico-ambientale, conservato grazie al sacrificio di molti, venisse alienato.
Il successo della mostra e l’interesse mostrato dal pubblico hanno incoraggiato i vari soggetti che si sono riproposti la difesa del parco a formare un ‘tavolo permanente’ che si riunirà a breve, per avanzare proposte ed eventuali collaborazioni per la gestione dell’area.

domenica 29 gennaio 2012

Violenta rapina in un’abitazione.



In quattro hanno atteso che la coppia rientrasse a casa. Li hanno aggrediti sull’uscio: hanno tramortito l’uomo con una pietrata , poi hanno costretto la donna ad aprire la porta e la cassaforte.
Verso le 22.30 di ieri, sabato 28 gennaio, i Carabinieri di Vado sono stati chiamati da una casa in via Val di Setta, dove era appena stata consumata una rapina ai danni dei proprietari, una coppia di residenti, aventi entrambi circa 40 anni.
Nel rientrare presso la propria abitazione, i due sono stati bloccati all’ingresso e aggrediti da 4 persone con il volto camuffato e probabilmente di origine straniera. I quattro aggressori , dopo aver colpito violentemente l’uomo al volto con una pietra e averlo immobilizzato a terra, hanno costretto la sua compagna ad introdurli all’interno della residenza da dove, ottenuta l’apertura della cassaforte, hanno asportato vari preziosi, il cui valore è in corso di quantificazione. I malviventi, raggiunto lo scopo, si sono subito dati a precipitosa fuga, facendo perdere le loro tracce.
Le ricerche, nonostante siano state immediatamente avviate nell’ambito dell’’intera provincia con l’impiego di numerose pattuglie dell’Arma, sino ad ora hanno dato esito negativo.
Entrambe le vittime sono state subito trasportate all’Ospedale Maggiore di Bologna, l’uomo per le lesioni riportate al volto, e la donna per accertamenti,. Mentre la signora è stata già dimessa, l’uomo, seppur non in pericolo di vita, è stato trattenuto per essere sottoposto ad ulteriori controlli clinici per alcune lesioni riportate in prossimità di un occhio.
Le indagini sono condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Vergato e della Stazione di Vado.




Notizia del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

DARE VOCE ALLO SPORT DI BASE.

VALERIO BRECCI invia:

La crisi finanziaria colpisce anche il movimento sportivo di base.

Le società sportive non possono più contare sul sostegno delle sponsorizzazioni delle piccole imprese, sui finanziamenti o sulle agevolazioni degli Enti Locali.

I costi delle attività sono tutti sulle spalle dei praticanti e delle famiglie, che spesso non sono più in grado di sopportarli.

Con la crisi vengono al pettine i problemi strutturali dello sport in Italia:

lo Stato non si occupa dello sport di base, le Regioni e gli Enti Locali non hanno gli strumenti e i fondi necessari, le poche leggi e normative di settore non aiutano lo sviluppo delle attività sul territorio.

Il mondo sportivo organizzato nel Comitato Olimpico viene lasciato da solo a fronteggiare le attuali difficoltà.

Eppure l’attività di promozione sportiva che noi realizziamo, ogni giorno, nel nostro territorio è fondamentale e insostituibile per vari motivi: contribuisce alla salute delle persone e a diffondere stili di vita sani; serve a prevenire diverse patologie e migliora le condizioni sociali del territorio.

Svolgiamo una importante funzione sociale ed educativa senza nulla ricevere in cambio dalle istituzioni: insieme a noi crescono i ragazzi e gli adolescenti, da noi giocano insieme persone di lingua e cultura diversa, con noi gli anziani ritrovano energia e voglia di vivere.

Le nostre attività migliorano l’aspetto delle nostre città. Nelle nostre sedi si discute e si decide democraticamente.

Le società sportive non sono solo pratica sportiva, sono anche una scuola di cittadinanza e di partecipazione.

Ci rivolgiamo alle istituzioni per sollecitare un impegno straordinario.

Ci rendiamo conto che non è il momento per chiedere finanziamenti straordinari.

E’ il momento, però, di spendere bene le risorse che si destinano alle politiche sociali e a quelle per la salute, l’ambiente, l’educazione.

Per questo è assolutamente necessario che una nuova cultura dello sport trovi spazio e dignità in tali programmi.

Avanziamo alcune proposte innovative in ambito normativo che, a costo praticamente zero per la pubblica amministrazione, possono aiutare le società sportive a rilanciare e continuare ad assicurare la loro preziosa attività sul territorio:

  1. Riconoscimento dell’attività sportiva come “ Bene di interesse collettivo “ e diritto con dignità costituzionale, così come indicato dal Libro Bianco sullo sport promulgato dall’Unione Europea nel 2007
  2. Riconoscimento del “ Valore sociale dello Sport “ nelle leggi di settore, a partire dai Piani Sanitari Nazionali e regionali e dalla legge istitutiva delle Fondazioni Bancarie;
  3. Sostituire la consuetudine delle gare d’appalto al massimo ribasso per la gestione degli impianti sportivi pubblici, con l’affermazione di criteri fissati in Convenzioni o procedure concorsuali, capaci di valorizzare la qualità del volontariato e dell’associazionismo sportivo attivo sul territorio;
  4. Premialità del “ valore sociale “ delle attività svolte dalle (ASD) Associazioni Sportive Dilettantistiche,con particolare riferimento alle attività di inclusione, a quelle per le persone anziane e a quelle rivolte alla cura di determinate patologie ;
  5. Provvedimenti urbanistici che consentano un nuovo sviluppo dell’impiantistica sportiva e facilitino gli interventi di manutenzione e riqualificazione operati dal non profit sportivo ;
  6. Salvaguardia delle facilitazioni fiscali per le (ASD) Associazioni Sportive Dilettantistiche, come presupposto per il loro funzionamento e il loro sviluppo sul territorio ;
  7. Introduzione della limitazione di responsabilità civile per le (ASD), insieme all’introduzione di normative e regolamenti di semplificazione burocratica e fiscale ;
  8. Riconoscimento del volontariato sportivo, accesso ai Centri di Servizio del Volontariato per la formazione dei volontari, possibilità di utilizzare i giovani del servizio civile con esplicito riferimento da parte della legge 64/2001;
  9. Garanzia della proprietà dei diritti sulla comunicazione e sul marchio per gli eventi proposti dalle ASD, raccogliendo in tal senso una pressione che sta crescendo in Europa proprio da parte di associazioni sportive di base ;
  10. Riconoscimento delle attività formative svolte dalle ASD ;
  11. Riconoscimento all’attività formativa e vivaistica svolta dalle ASD nei confronti dei giovani talenti che proseguono nella carriera sportiva e professionistica.Questo riconoscimento andrà sostenuto dalle società professionistiche nei confronti delle ASD di provenienza dei giovani talenti ;
  12. Buono fiscale destinato alle famiglie per la pratica sportiva non professionale, agonistica e non agonistica

Qualità dell'aria in Emilia Romagna: basta proclami, servono azioni immediate.


Legambiente scrive:


Presentato il report sulla qualità dell'aria in Regione.

Miglioramento della qualità dell'aria dal 2001 al 2011: l'emergenza del 2011 però prosegue anche nel 2012.

È stato presentato il 26 gennaio in Regione il report sulla qualità dell'aria in Emilia Romagna: a fronte di un comprovato peggioramento dei dati relativi al 2011, dopo il miglioramento riscontrato invece nel periodo 2001- 2010, l'Assessore all'Ambiente Freda ipotizza un incontro con le amministrazioni locali per valutare l'ipotesi di aggiungere anche la domenica al classico giovedì di blocco del traffico.

Legambiente legge quest'ipotesi come la conferma dell'allarme lanciato dall'associazione ormai da diversi mesi sull'emergenza sanitaria legata alle concentrazioni di PM10 nelle principali città capoluogo.

Ancora una volta, però, dobbiamo ricordare all'Assessore Freda che le misure di intervento proposte sono del tutto insufficienti, e per questo, dopo essere scesi in piazza sabato 21 gennaio in occasione della campagna nazionale Mal'aria, ribadiamo che è arrivato il momento di mettere in
campo azioni decisive per porre fine all'emergenza.

Occorre cioè programmare da subito azioni strutturali con priorità assoluta al trasporto pubblico cittadino e pendolare, e alla rete ciclabile, ma, soprattutto, occorre ripensare il destino delle risorse economiche destinate alla realizzazione delle infrastrutture su gomma per destinarle ad
altro.
Non può essere ignorato infatti che nella nostra regione un contributo pesantissimo all'inquinamento dell'aria è offerto dal traffico commerciale su gomma che transita sull'arteria autostradale e sulle altre grandi arterie stradali, uno sviluppo favorito dagli aiuti via via assicurati al settore per mantenere prezzi bassi e competere in maniera distorta sul mercato
per fronteggiare la concorrenza degli autotrasportatori dei Paesi neocomunitari.
Una politica che ha impedito però l'attivazione di altre modalità di trasporto delle merci, a cominciare dalla ferrovia, favorendo invece l'incremento del traffico su gomma a livelli ormai insostenibili.

Ulteriori ritardi nel dare corso a ipotesi del tutto alternative al trasporto su gomma, non solo condanneranno la regione ad un peggioramento inesorabile della qualità dell'ambiente e della vita dei cittadini, ma ci obbligheranno anche al pagamento di multe salatissime per aver infranto
la Direttiva Europea.

Quanto ci costano i 'salvatori della Patria'.



RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO:

e vediamo se tutti insieme si riesce a far finire questa vergogna italiana:



Inizia ufficialmente la raccolta firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica. Da lunedì tutti i
municipi sono attivi per la raccolta delle firme. Vi invito a firmare
con consapevolezza e senso del dovere, per il nostro bene , per i nostri
figli, per il nostro Paese. Grazie.

Per favore falla girare!!!!!!!!!!!! Grazie!!!!!!!!!!!!


Oggetto: Uno spiraglio di cambiamento da realizzare con urgenza


Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la
cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con
pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011, la promozione della
proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo:

«Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità
degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale».

L'iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo
facebook "Nun Te Regghe Più", dal titolo della famosa canzone di Rino
Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa
popolare formata da un solo articolo:

"I parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera
dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e
gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle
regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i
funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed
equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi,
indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di
acquisto nell'unione europea, più della media aritmetica europea degli
eletti negli altri paesi dell'unione per incarichi equivalenti".

La raccolta firme viene effettuata tramite appositi moduli vidimati
depositati negli uffici elettorali dei comuni italiani, qui l'elenco
aggiornato in tempo reale dei comuni nei quali è già possibile andare a
firmare:

http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm

L'iniziativa è completamente autofinanziata dai promotori e dagli
aderenti quindi la diffusione dei moduli potrà essere non omogenea,
eventuali segnalazioni di Comuni sprovvisti di moduli potranno essere
effettuate direttamente nel gruppo face book

http://www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/ <http://www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/>

o all'indirizzo di posta elettronica

legge.ntrp@gmail.com

50.000 firme sono il minimo richiesto dalla legge per la presentazione
della proposta, 80.000 sono il numero necessario per sopperire ad
eventuali errori e anomalie di raccolta ma il vero obiettivo è quello di
poter raccogliere le firme di tutti gli italiani stanchi di mantenere i
privilegi di una classe politica capace solo di badare ai propri
interessi personali. Una firma non costa molto, continuare a restare
indifferenti costa molto di più. Andate a firmare nel vostro comune e
non fatelo da soli.

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Uffici raccolte firme in Emilia Romagna, per altre regioni si veda il
link:
http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm





--
giulio rancati

cellulare........ 328 73 41 754
casa........... 0523 95 63 81
ufficio......... 0523 49 27 22

sabato 28 gennaio 2012

Grave incidente al cantiere della Variante di Valico.



Oggi, alle 14.50 circa, nel cantiere 'Variante di Valico' all'altezza di Sparvo di Castiglione dei Pepoli, nella galleria 'Fresa', un operaio della ditta incaricata dell’esecuzione dei lavori, è rimasto coinvolto in un grave incidente sul lavoro.

Durante le operazioni di scavo della fresa, il grosso macchinario è scivolato fuori dalla sede operartiva e ha colpito alla gamba destra l'uomo, R. T. di cinquant'anni, originario della provincia di Viterbo. L'urto ha provocato una frattura ed una profonda ferita che ha causato una forte perdita di sangue.

L’operaio è stato ricoverato presso la rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Bologna in codice 3. Le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita.

Brindisi con l'arte al Golf Club Siepelunga.



Aperitivo con l’artista sassese Mariangela Cerasi, domani domenica 29 gennaio, alle 18.30, al Golf Club di via Siepelunga a Bologna.
Gli ospiti saranno intrattenuti da una chiacchierata sull’arte di Mariangela con Simona Bulgari.

Alla manifestazione dedicata all' arte e al lavoro della Cerasi in particolare interverrà inoltre un docente di estetica alla facoltà di Umberto Eco .

Polentata allegra a Fontana di Sasso Marconi.




Karaoke, balli e musica, sfilata di abiti da sera e medioevali realizzati a mano e, ciliegina sulla torta’, una grande polentata . La sosta a tavola si concluderà con le sfrappole che annunciano l’avvio del periodo di Carnevale.
Questo è il programma di domani, a partire dalle 12.30, nella Sala Polivalente di Fontana a Sasso Marconi.
L’incontro è organizzato dai volontari della frazione per raccogliere fondi con cui sostenere gli oneri dei festeggiamenti di luglio in onore della nobildonna bolognese Nicolosa, prima contessa della Porretta, che soggiornò a lungo a Fontana e dove si trova ancora il suo palazzo. Le signore di Fontana si sentono le sue eredi naturali.

Fratelli d'Italia: un secolo e mezzo di ferrovia Porrettana.




GRUPPO DI STUDI ALTA VALLE DEL RENO - NUETER presenta oggi, sabato 28 gennaio, al Centro sociale ‘Lorenzini’ di Porretta Terme, alle 16.30, ‘Fratelli d'Italia: un secolo e mezzo di ferrovia Porrettana’, il fascicolo allegato al numero 74 di Nuèter e il film documentario ‘Il vapore che ha unito l'Italia’, che trattano degli avvenimenti succeduti in occasione dei festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia che ha coinciso con il 150° compleanno della ferrovia Porrettana.
Dalle 18,00 si potrà visitare la mostra fotografica che è stata allestita dal Fotoclub del Dopolavoro Ferroviario nelle vetrine del centro cittadino di Porretta Terme.
L’incontro si conclude con un ricco rinfresco.

ALLERTA METEO DELLA PROTEZIONE CIVILE.




Situazione:
A partire dalla giornata di sabato 28 Gennaio un'intrusione di aria fredda proveniente dalla Francia favorisce lo sviluppo di un'area depressionaria sul Mediterraneo centrale, determinando precipitazioni a carattere nevoso che interesseranno anche il territorio della regione.

Evoluzione:
In particolare, nella giornata di sabato 28 gennaio, sono previste nevicate che inizieranno dalla mattina ad interessare i rilievi occidentali in maniera debole, con intensificazione dal pomeriggio ed estensione alle zone di pianura occidentali
(province di PC, PR, RE).
Nella giornata di Domenica le precipitazioni nevose proseguiranno in tutta la zona occidentale, con possibilità di deboli nevicate estese alle province di Modena e Bologna (rilievi e zone di pianura). La zona orientale della Regione potrà
essere interessata nella giornata di Domenica da deboli nevicate localizzate sui rilievi, a quote superiori ai 500 metri.
Nella mattinata di Lunedì si prevedono deboli e residue precipitazioni nevose localizzate sui rilievi.
Si stimano, per l'intera durata dell'evento, i seguenti quantitativi di neve: 30 cm sui rilievi occidentali; 20 cm sulle zone di pianura di PC, PR e RE; 10 cm sui rilievi di Modena e Bologna, 5 cm sulla zona di pianura di Modena e Bologna. Si
prevede, inoltre, un abbassamento delle temperature nella notte tra Domenica e Lunedì, con valori inferiori allo zero sul settore centro-occidentale della Regione (PC, PR, RE, MO, BO ).

Raccolta firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica.


RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO:
Inizia ufficialmente la raccolta firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica. Da lunedì tutti i municipi sono attivi per la raccolta delle firme.
Invitiamo a firmare con consapevolezza e senso del dovere, per il nostro bene, per i nostri figli, per il nostro
Paese.

Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011, la promozione della
proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo:

«Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale».
L'iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo facebook "Nun Te Regghe Più", dal titolo della famosa canzone di Rino Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa popolare formata da un solo articolo:

"I parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell'unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell'unione per incarichi equivalenti".

La raccolta firme viene effettuata tramite appositi moduli vidimati depositati negli uffici elettorali dei comuni italiani, qui l'elenco aggiornato in tempo reale dei comuni nei quali è già possibile andare a firmare:

http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm

L'iniziativa è completamente autofinanziata dai promotori e dagli aderenti quindi la diffusione dei moduli potrà essere non omogenea, eventuali segnalazioni di Comuni sprovvisti di moduli potranno essere effettuate direttamente nel gruppo facebook
http://www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/

o all'indirizzo di posta elettronica

legge.ntrp@gmail.com

50.000 firme sono il minimo richiesto dalla legge per la presentazione della proposta, 80.000 sono il numero necessario per sopperire ad eventuali errori e anomalie di raccolta ma il vero obiettivo è quello di poter raccogliere le firme di tutti gli italiani stanchi di mantenere i privilegi di una classe politica capace solo di badare ai propri interessi personali. Una firma non costa molto, continuare a restare indifferenti costa molto di più.
Andate a firmare nel vostro comune e non fatelo da soli.

Sciopero dei tir. Alle stelle frutta e verdura: rincari anche del 200%.




Pietro Sabbioni, della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) informa:

“Lo sciopero dei tir ha provocato una sorta di ‘panico all’acquisto’. Non è solo una corsa alla ricerca di benzina, ma anche di provviste alimentari. Si registrano aumenti del 200%, dal campo alla tavola si hanno incrementi addirittura di dieci volte. Un danno ingente per le famiglie italiane, che in pochi giorni hanno visto lievitare la loro spese del 15, 20%, e per le stesse aziende agricole che non riescono a trasportare le loro produzioni fresche e che quindi andranno distrutte”. Riferisce Pietro Sabbioni della direzione della CIA provinciale allarmato e preoccupato per uno scenario che rischia di avere degli effetti deleteri per le tasche e anche per la salute dei cittadini e per i produttori agricoli, impossibilitati a smerciare le loro produzioni.
“I principali prodotti presi d’assalto dagli speculatori riguardano frutta e verdura. Le zucchine in poco meno di una settimana sono passate da 3,5 euro a 7,50 euro al chilo, le insalate da 2 euro a 4,30 al chilo, i cavolfiori da 1,50 a 2,50 euro al chilo. Allo stesso modo i frutti stagionali, come le arance, sono rincarate del 100% da 1 euro a 2 euro al chilo. Le mele sono passate da 1,20 a 2,10 euro al chilo, mentre le pere sono cresciute da 1,30 a 2,30 euro al chilo. Siamo in presenza di una situazione assurda”, continua Sabbioni. “E’ bastato un blocco tir di tre giorni per dare vita ad una ondata speculativa che sta assumendo contorni drammatici. Questo è ancora più grave se si pensa che i pochi agricoltori che hanno la possibilità di trasportare i loro prodotti stanno vendendo agli stessi prezzi di un mese fa. Un esempio per tutti: un chilo di zucchine sul campo ha una quotazione di appena 1 euro, che oggi nel passaggio della filiera arriva al consumo addirittura a 7,50 euro, con un incremento del 650%. Per gli agricoltori al danno si aggiunge la beffa. Diventa indispensabile e necessario che le istituzioni preposte vigilino con la massima attenzione per stroncare manovre speculative che mettono in crisi i consumatori e provocano conseguenze negative all’agricoltura”.

venerdì 27 gennaio 2012

Oggi i radioamatori hanno ricordato il loro santo protettore, Padre Kolbe.


I radioamatori scrivono:

RICORDIAMO SP3RN "PADRE KOLBE" , Santo patrono dei radioamatori.

Raimondo Kolbe nacque nel 1894 in un paesino della Polonia centrale. Cambiò il proprio nome in Massimiliano quando indossò il saio dei francescani nel 1910. Nel 1927 vicino Varsavia fondò Niepokalanow (città dell'Immacolata), un convento-città in cui i frati vivevano secondo la Regola e lavoravano per diffondere il regno di Dio e il culto Mariano attraverso iniziative editoriali come "Il cavaliere dell'Immacolata" e l'utilizzo di mezzi di comunicazione sociale. Visto il successo, tre anni dopo padre Kolbe partì per il Giappone dove ripeté l'esperienza alla periferia di Nagasaki con il convento-città Mugenzai no Sono (giardino dell'Immacolata) e un'edizione in giapponese del Cavaliere.

Il 1 Settembre del 1939, quando i nazisti invasero la Polonia, padre Kolbe era già rientrato in patria e insieme ai suoi confratelli partecipa alla sofferenza e all'orrore della guerra, accogliendo a Niepokalanow profughi e feriti sia cristiani che ebrei. I tedeschi iniziano a tenere sotto controllo il convento e la Gestapo arresta padre Kolbe una prima volta, ma questi, di nuovo libero, continua la sua opera, trasformando il convento in un ospedale, un vero e proprio ufficio della Croce rossa, e in un campo profughi con infermeria, farmacia, cucine, panetteria, orto e altri laboratori utili alla sopravvivenza di tutti gli ospiti. "Siamo pronti a dare la vita per i nostri ideali", diceva. I nazisti iniziano a considerare la città come un campo di concentramento.

Il 17 Febbraio del 1941 viene arrestato di nuovo, ma stavolta il regime ordina che sia deportato ad Auschwitz. "Vado a servire l'Immacolata in un altro campo di lavoro", dice salutando gli altri frati e sorridendo. Nel lager quest'uomo, fragilissimo, malato di tisi e con un solo polmone, diventa il numero 16670 e lavora come gli altri e anche di più, colpevole di essere prete.

Il 20 luglio un prigioniero riesce a fuggire dal blocco 14 del campo, quello di padre Kolbe e, secondo le regole, dieci ebrei dovranno essere uccisi per lui. I prigionieri vengono tenuti tutto il giorno sulla piazza sotto il sole, digiuni e percossi; alla fine un uomo, fra i dieci destinati al bunker della fame, viene sopraffatto dal dolore e si mette a gridare. Padre Kolbe si offre al suo posto: "Sono un sacerdote cattolico, sono anziano (aveva 47 anni!) voglio prendere il suo posto perché questi ha moglie e figli". La sua
richiesta viene accettata. I dieci vengono gettati nel blocco della morte e pian piano, uno dopo l'altro, muoiono, mentre padre Kolbe continua ad apparire sereno e passa le sue giornate in preghiera. Il 14 agosto 1941 moriva nel blocco 14 del campo di sterminio nazista di Auschwitz padre Massimiliano Kolbe dopo giorni di torture inaudite, sopportate cristianamente. Una endovena, pare di benzina, o di un veleno, iniettata dai medici criminali nazisti per fare esperimenti, poneva fine con grande sofferenza, alla sua vita dedicata alla fede cristiana ed ai poveri.

Quel 14 Agosto del 1941, il carceriere apre la porta della cella e lo trova morto: "La faccia era raggiante in modo insolito, la figura come in estasi, non lo dimenticherò mai", racconterà. Padre Kolbe ha incarnato con la sua vita e il suo sacrificio finale quell'etica della fratellanza umana e della solidarietà contro la quale i campi di concentramento erano stati costruiti.

Questo Martire del XX secolo, appassionato di radio e dei moderni mezzi di comunicazione, aveva ottenuto nel 1938, solo tre settimane prima di essere deportato, il nominativo di radioamatore SP3RN.

Nel dopoguerra gli fu conferito il più alto riconoscimento Militare Polacco: La Croce d'oro Militare.

Questo frate francescano polacco, che dedicò la propria vita all'assistenza del prossimo, è da sempre considerato il Santo patrono dei radioamatori ed è bene che vada ricordato degnamente, quindi in mezzo alla grande diffusione di Contest e Diplomi, troviamo il modo di ricordare Padre Kolbe in questo 27 Gennaio giornata della memoria. Questo per non dimenticare un uomo che ha sempre dimostrato passione nei confronti dei nuovi mezzi di comunicazione e della tecnologia, in particolare della radio. Qualità certamente tipica per un radioamatore. Ai Radioamatori, alle loro Associazioni e Sezioni un invito a non dimenticare Padre Kolbe.

CSI SASSO: domenica prossima, 29 gennaio, escurione nella neve dell'Alpe di Monghidoro.



Dopo le informazioni meteo, il Csi ha programmato una ‘CAMMINATA INVERNALE’ sulla neve.

Si legge infatti nell’invito:
“Le ultime previsioni meteo danno deboli precipitazioni anche sopra i 1000 m slm. Ci sono quindi ottime probabilità di fare un’escursione sotto una fitta nevicata. Partiremo a piedi dal Futa Point per salire verso l’Alpe. Dopo circa 15 minuti di cammino prenderemo un traverso che ci farà costeggiare il versante nord con maestose piante di agrifoglio. Potremo ammirare tutta la valle del Savena, ci addentreremo poi nella suggestiva faggeta salendo su fino all’ abetaia per poi giungere alla croce dell’Alpe, dalla quale potremo avere una visione panoramica. Scenderemo verso il rifugio del Fantorno dove, verso le 14, al calore del rifugio e dell’accoglienza dei nostri amici di sempre, potremo sederci per un pranzo a base di tagliatelle, tigelle, crescentine, affettati e bevande. Verso il calar del sole scenderemo smaltendo il pranzetto".

Sono necessari scarponcini da trekking, ghette e abbigliamento adeguato alla stagione invernale, bevanda calda per cammino.
Auto con pneumatici invernali e meglio anche con catene a bordo.
Ritrovi , alle 7,50 al parcheggio edicola centro di Sasso Marconi o alle 8,45 al bivio Loiano/Monzuno della fondovalle Savena oppure alle 9,15 al Futa Point di Monghidoro.
Info e prenotazioni (entro sabato 28 alle 12) al 3482883061 (Ivano) oppure ivano.santucci.1967@alice.it

I vestiti e i libri usati si scambiano a Tignano.




Riprende domani, sabato 28 gennaio, alle 15, dopo la pausa natalizia, il MERCATINO DI ABITI E LIBRI USATI organizzato nella sede della consulta di frazione di Tignano-Roma.
Per tutto l’anno, ogni ultimo sabato del mese, dalle ore 15 alle 18, è possibile portare VESTITI, LIBRI O ALTRI OGGETTI, da scambiare, conservare, regalare, nella ex-scuola elementare di Tignano, sede della Consulta, per confrontarsi anche sull’eventuale riutilizzo di ciò che si vuole recuperare.
L’iniziativa ha come finalità quella di ridurre il ‘volume’ dei rifiuti, dando una seconda
opportunità di utilizzo a tanti oggetti in attesa di una nuovo ‘padrone’ e contribuiendo così a promuovere il riutilizzo delle risorse.

TERREMOTI: SCUOLE NON A NORMA.



Il consigliere regionale Andrea Defranceschi (nella foto) comunica che Il Movimento 5 Stelle presenterà un accesso agli atti in ogni Comune per avere i dati puntuali e conoscere anche il rispetto delle normative antincendio.

“Solo il 18% delle scuole emiliano-romagnole è in linea con la normativa antisismica” risponde così il consigliere regionale all’accusa di strumentalizzare il terremoto. “Il nostro accesso agli atti regionali, per valutare lo stato di fatto, è datato 1 dicembre 2011. Quindi molto prima del terremoto. Perché noi ci documentiamo, prima di parlare. Ora siamo pronti a farle delle domande cui sicuramente l’assessorato saprà rispondere subito davanti a tutti i cittadini.

Defranceschi elenca poi le domande:
1 – visto che l’assessorato regionale è in possesso dei dati, pubblichi immediatamente l’esito della ricognizione degli edifici strategici e rilevanti;
2 – visto che è in possesso dei dati, comunichi immediatamente il dato percentuale di quante scuole sul territorio siano perfettamente in regola con le normative antisismiche e quali no;
3 – se è in possesso di altri dati oltre a quelli che ci ha fornito, spieghi perché non lo ha fatto, impedendo ad un Consigliere Regionale eletto dai cittadini di esercitare legittimamente il suo potere di sindacato ispettivo;
4 - visto che l’assessorato ha dichiarato che “è in corso il programma di attuazione di sette anni (2010-2017) per i 60 milioni di euro, assegnati dal Dipartimento nazionale di Protezione civile all’Emilia-Romagna, per mettere in sicurezza gli edifici a maggior rischio, fornisca immediatamente l’elenco degli interventi ESEGUITI e quelli programmati, accompagnando tale elenco da un calcolo percentuale di quante scuole
siano quindi sistemate o da risistemare;
5 – Visto che da più parti Istituzionali, a partire dal Presidente della Provincia di Reggio Emilia, è stato dichiarato che l’attività di monitoraggio è continua, forniscano subito ai cittadini nome e indirizzo
delle scuole sottoposte a controlli e da sottoporre, con tanto di dato percentuale sul totale;

Defranceschi ha fornito anche i ‘numeri’ in suo possesso:

In Emilia-Romagna sono presenti 1774 edifici scolastici. 33 sono stati costruiti prima dell’Ottocento, 69 nell’Ottocento, 56 tra il 1900 ed il 1920; 269 tra il 1921 ed il 1945; 536 tra il 1946 ed il 1960; 390 tra il 1961 ed il 1975 e 335 dopo il 1976. Di 86 non ci è stata fornita alcuna datazione. Di scuole nuove, costruite dopo il 2005 e quindi certamente edificate con tutti i crismi di antisismicità, la Regione non ce ne ha
indicata nemmeno una.
I Comuni emiliano-romagnoli dichiarati sismici sono ben 326, e solo 22 non lo sono. Sul territorio di questi 326 Comuni abbiamo potuto individuare solamente 192 scuole edificate dopo il 1983-84, di cui quindi si può “genericamente dire” che siano a norma… Alle quali aggiungiamo quelle “sistemate”, prendendo per valida l’ipotesi più ottimistica, ovvero che gli interventi pianificati siano stati tutti effettuati e siano risultati risolutivi. Il numero di scuole a norma diventa 317, che non arriva quindi al 18% del totale. Quindi il restante 82% non lo è.

Le 'Donnole' di Riola difendono l'Appennino.



‘Poche ma buone’, si potrebbe dire delle ‘Donnole’ di Riola. Il gruppo che si presenta su sito con la scritta, ‘Siamo in 2, siamo donne, siamo donnole’, vuole bene all’Appennino e opera a favore del sociale. Nadia è punto di riferimento di una associazione che sostiene disabili indiani, Lucia è veterinaria e segue le attività avviate dal duo. Le giovani componenti del gruppo, che fa parte del centro culturale Wallride, gestisce una ‘bottega a chilometri 0’, un mercatino solidale e un ‘bio bar’ con prodotti ecquo solidali che ha, quale offerta principe, le birre artigianali dell’Appennino, quella di castagne di Granaglione e la ‘Birra del Reno’ di Castel di Casio.
Il fulcro delle attività è indirizzato quindi verso la valorizzazione delle specificità dell’Appennino e delle sue produzioni, non conosciute per quanto meriterebbero.

Il gruppo programma la propria attività ludico-promozionale dell’Appennino in cicli trimestrali. Quello del primo trimestre del 2012 elenca come prossimo appuntamento quello del 2 febbraio, alle 21, che si terrà nella sede del circolo. Si tratta di una conferenza-dibattito sulle tematiche sentite dal territorio e ha per titolo ‘Il nostro Appennino:conoscerlo per proteggerlo’. L’incontro introdotto dalle Donnole e moderato dall’ambientalista Piero Pisano, vedrà la partecipazione di Paola Campori del Comitato di Difesa del Paesaggio di Camugnano, Elisa Berti del Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Monte Adone, Antonella Galli direttrice del Parco dei Laghi, Ettore Barsotti della protezione civile di Gaggio Montano e Michele Mazzucato guardia forestale di Castigliane dei Pepoli.

Per l’occasione verrà allestita una mostra fotografica relativa alle tematiche trattate nell’incontro e la serata terminerà con un rinfresco.

ESTORCE 50.000 EURO A UN BENZINAIO BOLOGNESE: 33ENNE PREGIUDICATO ARRESTATO DAGLI INVESTIGATORI DELL’ARMA.



Pubblichiamo questa informazione del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna pensando di mettere sul chi vive chi potrebbe, per la destrezza degli estortori, cadere in un terribile raggiro.

Lo scorso giovedì, 19 gennaio, i Carabinieri di Bologna hanno arrestato per estorsione aggravata e continuata C. A., 33enne nomade pregiudicato italiano residente a Padova ma di fatto senza fissa dimora. Il malvivente, che già vanta una carriera criminale decennale per reati contro il patrimonio e di falso, è stato colto con le mani nel sacco mentre si faceva consegnare da un benzinaio bolognese l’ennesima somma di denaro estorta.
I Carabinieri sono entrati in azione a seguito della denuncia di un 29enne bolognese, gestore di un distributore carburanti della città, ma i fatti hanno avuto inizio ben prima. Per la precisione nell’agosto scorso. In quel periodo il benzinaio era stato avvicinato dal malvivente che, spacciandosi per commerciante, gli aveva proposto l’acquisto di una fornitura di olio lubrificante per autotrazione ad un prezzo vantaggioso. Il benzinaio, credendo di fare un affare, ha quindi accettato anticipandogli la somma di 1.000 euro in attesa di ricevere la merce.
Dopo alcuni giorni, il nomade è ritornato dal gestore ma, invece di consegnargli la fornitura, lo ha accusato di aver causato, con una soffiata, l’arresto di colui che gli avrebbe dovuto procurare il lubrificante. La ‘soffiata’ aveva portato, secondo l'accusa del nomade, le FF.PP. a perquisire il deposito del suo amico fornitore, durante la quale i poliziotti avevano trovato e sequestrato una ‘partita di droga’ del valore di oltre 60.000 euro. L’ estortore addebitava tale perdita al benzinaio e, poiché la cifra non era ancora stata data ai fornitori di ‘droga’, pretendeva che fosse lui a ‘risarcire il danno’.
Nonostante il benzinaio fosse totalmente all’oscuro di quei fatti fantasiosi, è diventato il destinatario di una serie di minacce da parte del pregiudicato ed è stato costretto a versargli, in più riprese, circa 50.000 euro.
Disperato per le incessanti richieste, il 13 gennaio scorso la vittima si è decisa ha rivolgersi ai Carabinieri e a denunciare l’accaduto. I Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno così potuto intercettare e monitorare il responsabile dell’estorsione e lo hanno arrestato nel pomeriggio del 19 gennaio scorso mentre ‘riscuoteva’ l’ultima somma di denaro dal benzinaio.
I militari hanno inoltre effettuato una perquisizione presso la camera d’albergo occupava momentaneamente dal malvivente, dove hanno rinvenuto e sequestrato un telefono cellulare, una sim-card, una ricevuta fiscale e una carta di credito ricaricabile “Postepay”.
Il pregiudicato è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, a cui dovrà rispondere di tentata estorsione aggravata continuata.

La Giornata della Memoria di Monzuno.


Monzuno celebra la ‘Giornata della Memoria’ con una mostra nella sala della biblioteca del capoluogo dal titolo ‘L’Offesa della Razza’.
In esposizione i documenti che testimoniano l’attività razzista e l’atteggiamento verso il ‘diverso’ in epoca fascista.
La mostra resterà aperta fino al 12 febbraio ed è visitabile il martedì e il giovedì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Il sabato e la domenica, dalle 10 alle 12.

Per informazioni, tel: 051 6770307 oppure 338 5055363.

giovedì 26 gennaio 2012

Emilio Veggetti presenta l'Appennino bolognese.



I ‘segreti’ più intimi dell’Appennino bolognese, frutto della ricerca innamorata del monzunese Emilio Veggetti, saranno illustrati in una conferenza che egli terrà domani, 27 gennaio, alle 20.30, nella Sala Giorgi di Sasso Marconi.
I temi si concentreranno sul ‘contrafforte pliocenico’, sulla strada romana che passa proprio a fianco del contrafforte e soprattutto sulla linea gotica tedesca che fece della barriera del pliocenico l’estrema linea di difesa.

L’iniziativa fa parte del programma ‘Alla riscoperta dei Prati di Mugnano’, iniziato con l’incontro di sabato scorso sulle problematiche di gestione del parco.

Veggetti ha già allestito, nella stessa sala, una mostra fotografica dedicata al parco dei Prati di Mugnano. Mostra incentrata sugli aspetti ecologici, geologici, storici e sociali del Parco, che sarà visitabile fino a domenica 29 gennaio, dalle 16.30 alle 19.30 nei giorni feriali e dalle 10 alle13 domenica.

Infotel: 334 8245205