domenica 31 agosto 2014

GUSTAVO DUDAMEL: IL MIRACOLO DELLA MUSICA.



L’angolo di Marco Leoni.







UN PAESE CAPACE DI SOGNARE
E' UN PAESE IN GRADO DI FARE MIRACOLI



Claudio Abbado di ritorno da Caracas nel 2010 ha rilasciato questa dichiarazione:
" Quando siamo venuti qui ho visto che c'era un modo nuovo, diverso di avvicinarsi alla Cultura.
Quasi nessuno sa cosa sta succedendo in Venezuela e per me è l'esempio migliore da seguire in tutti i paesi.
Questo è un messaggio per il mondo, questo è il futuro della musica, questo è un esempio da cui tutti possono imparare".
Qui ha trovato conferma di alcune sue convinzioni:
primo il riconoscimento del potere terapeutico della musica, un linguaggio universale in grado di curare e che permette anche una grande crescita spirituale.
Secondo la musica può salvare e il Venezuela ne è una testimonianza, infatti migliaia di ragazzi sono stati strappati alla criminalità, alla droga, alla prostituzione, grazie alla formazione di centinaia di orchestre giovanili.
Abbado, vedendo come la vita rinasce o si riscatta attraverso la musica e l'Arte in generale, ha fatto suo questo grande insegnamento che arriva da lontano e che ha voluto condividere e lasciare in eredità al proprio Paese.

Il segreto de "EL SISTEMA" sta nel fatto di essere un metodo inclusivo.
I ragazzi non si aspettano che le cose siano semplici, pertanto sono motivati a lavorare per quello che potranno ottenere, ma la cosa veramente importante è che l'ambiente in cui si trovano ad operare  è un ambiente accogliente, non c'è la cultura della critica, bensì quella dell'incoraggiamento.
Se qualcosa va male, se qualcuno si sbaglia, tutti ci passano sopra ridendo, perché sanno che la prossima volta andrà meglio.
Non c'è la cultura del rimprovero.

Gustavo Dudamel, uno dei frutti più intessanti de EL SISTEMA, nasce a Barquisimeto il 26 gennaio 1981, inizia a suonare violino all'età di quattro anni e si cimenta nella sua prima direzione d'orchestra all'età di undici anni. A diciassette anni diventa direttore ufficiale della Simon Bolivar, l'orchestra giovanile che rappresenta uno dei principali risultati artistici del metodo Abreu.
Oggi a trentatrè anni è considerato dalla critica internazionale "il più interessante nuovo direttore del pianeta".
Ecco cosa dice della sua esperienza:
"Un progetto senza risultati non ha senso. Il progetto del Sistema delle  Orchestre ha un risultato.
Io lo vedo, l'ho vissuto, io sono un prodotto di questo Sistema, ho cominciato a studiare musica a quattro anni e da quel momento ho fatto parte di una famiglia, e quella famiglia mi ha portato a imparare cose, non soltanto musicali, ma anche cose con le quali mi confronto nella vita, ed è "QUESTO IL SUCCESSO DEL SISTEMA".
Vederlo all' opera, un vero spettacolo!!!

Propongo un video esaltante, quando la musica è    PURA GIOIA e il pubblico va in delirio:


Video 2:                           ECCO LA FELICITA'

                  Mambo.New Year's Eve Concert 2007 from Caracas

Video 3:                           MAESTOSA INTENSITA'
  
                  Dudamel posseded by Beethoven

E il tornello di Monte Mario ?



Vi ricordate la polemica sul ‘tornello di Monte Mario’ di Sasso Marconi ? Maggioranza e minoranza si contendevano la paternità dell’idea-compromesso di installare appunto ‘un tornello’ all’ingresso del tracciato per consentire la fruibilità del sentiero di Monte Mario ai soli pedoni, impedendolo ai ciclisti. La disputa era assolutamente inutile poiché il tornello  ‘non è nato’ e il sentiero, nell’indifferenza generale, è stato inibito agli escursionisti di ogni tipo. La conclusione  pare emblematica dell’inutilità dell’operare politico di oggi giorno: ‘tanto fumo e niente arrosto’.
La vicenda ‘sentiero di Monte Mario’ è esplosa poco prima del termine dell’ultimo mandato amministrativo, quando i  proprietari della strada-sentiero avevano chiuso i cancelli di ingresso forti del fatto che la strada era privata. All’origine della severa presa di posizione vi sarebbe stato il modo troppo veloce e quindi pericoloso  di affrontare la discesa  da parte dei ciclo-crossisti. I proprietari temevano di essere corresponsabili in caso di incidente e quindi solidali negli eventuali indennizzi. A ‘far traboccare il vaso’ si era poi aggiunta ‘la goccia’ di una  maleducata e offensiva risposta di un ciclista alle osservazioni di uno dei proprietari del tracciato, che rilevava quelli che riteneva abusi dei crossisti.

Dopo incontri per tentare di ridare fruibilità generale al bel tracciato che si snoda nell’area del contrafforte pliocenico , si era giunti, così si disse, al ‘compromesso tornello’, la cui installazione avrebbe selezionato l’ingresso consentendolo ai soli pedoni. La riapertura del sentiero avrebbe inoltre salvato ‘la faccia nazionale ’ poiché il tracciato faceva parte di una proposta di percorso indicato su cartine distribuite in tutta Europa e molto apprezzato dagli stranieri. Ma si sa, fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare’, il mare viscido delle chiacchiere in cui in tanti sanno bene navigare e tutti siamo ormai rassegnati a farci imbrigliare.


L'entrata al sentiero

Il cartello al cancello

La tabella che segnala il percorso naturalistico

Due tredicenni denunciati per tentato furto.




Se il ‘buon giorno si vede dal mattino’, non c’è da ben sperare per due 13enni incensurati di Bazzano, denunciati dai Carabinieri per tentato furto
I due sono 'incappati' nel controllo dei militari ieri mattina, dopo che il titolare di un’impresa di restauro di opere d’arte ha riferito che i due ragazzini avevano tentato di rubare gli zaini di alcuni operai al lavoro nella Chiesa di Santo Stefano. Rintracciati poco dopo nei pressi di una pensilina dell’autobus, situata nelle vicinanze della Chiesa, i due minorenni sono stati accompagnati in caserma dove sono stati denunciati e successivamente affidati ai rispettivi genitori.

Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

A San Lazzaro si sono disputate le 'NonnOlimpiadi' : competizione tra gli ospiti delle tre strutture assistenziali bolognesi.


Gli atleti e gli organizzatori

Volentieri pubblichiamo: 
  
Gara di birilli, bocce, poi il match dei barattoli, e di creatività: un programma di specialità insolito per una competizione, ma più che adatto ad offrire svago e movimento ai tanti ospiti anziani delle strutture assistenziali. L'Asp Laura Rodriguez di San Lazzaro ha ospitato giovedì le 'NonnOlimpiadi', una mattinata di sfida 'dolce' che ha opposto in amicizia alcuni  'nonni' sanlazzaresi contro i pari età del capoluogo
Tre le squadre: la più numerosa (oltre 20 anziani) formata dagli ospiti della casa protetta Rodriguez, poi il team dei concittadini di Villa Arcobaleno, infine quelli provenienti dalla Casa di Accoglienza 'Beata Vergine delle Grazie', a Bologna.

Letizia Marchesi, che coordina la struttura e gli oltre 50 operatori socio-sanitari, è certa: «Gli anziani riescono a giocare e sorridere delle proprie difficoltà. E poi sono super competitivi!».

Per la cronaca, il trofeo simbolico è andato alla compagine sanlazzarese, ma certamente delle 'NonnOlimpiadi 2014' resta una vittoria di tutti.