domenica 31 maggio 2020
Report Covid del 31 maggio
Continua il trend positivo di avvicinamento alla fase 3. A fronte di soli 5 nuovi casi di contagio ( 1 a Monghidoro) si registrano ben 85 guarigioni. I desessi sono stati 3 ( ieri 2), 1 a Sasso Marconi, 1 a Casalecchio di Reno e 1 a Bologna.
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Coronavirus, in Emilia-Romagna 31 i nuovi casi e sette morti
Terzo giorno di fila senza vittime nel Piacentino
In
Emilia-Romagna sono stati registrati 31 nuovi casi di coronavirus che
portano a 27.790 il totale da inizio epidemia, cento giorni fa. Altre
sette sono le vittime, ma tira ancora un sospiro di sollievo la
provincia più martoriata, quella di Piacenza, dove per il terzo
giorno di fila non si registrano morti. I decessi complessivi della
regione salgono a 4.114. Dei 31 nuovi casi, secondo quanto emerge dal
bollettino odierno della Regione, 23 sono persone asintomatiche,
individuate grazie all'attività di screening regionale. I tamponi
delle ultime 24 ore sono 4.109 (totale sale a 325.482).
Aumentano
i guariti (+140) per un totale di 20.513: oltre il 73% dei contagiati
da inizio dell'epidemia. Continuano a calare i casi attivi, cioè il
numero dei malati effettivi, che a oggi sono scesi a 3.164 (-116 da
ieri). Le persone in isolamento a casa, con sintomi lievi o senza
sintomi, sono circa l'86% di quelle positive. I pazienti in terapia
intensiva sono 57 (-8). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli
altri reparti Covid, scesi a 393 (-5).
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EMILIA-ROMAGNA
Rinvenuta bomba bellica a Casalecchio, al lavoro piano per la rimozione
Concluse
le operazioni di messa in sicurezza del residuato, portato alla luce
durante i lavori di escavazione di un cantiere di via Garibaldi
Dubbio
da Bologna Today
E'
stato rinvenuto un ordigno bellico in pieno centro a Casalecchio. La
bomba, di fabbricazione americana e risalente al secondo conflitto
mondiale e del peso di 500 libbre (pari a 243 kg) denominata AN-M 64,
è stata rinvenuta venerdì pomeriggio durante uno scavo nell'area
della ex Ausl di via Garibaldi. Subito è scattato il protocollo
operativo del caso, con Protezione civile, sindaco, ambulanze e genio
ferrovieri Cmd dell'Esercito allertati per la messa in sicurezza
della munizione.
L'intervento
dei genieri dell’Esercito (nuclei CMD Conventional Munition
Disposal - Bonifica di munizionamento Convenzionale) del Reggimento
Genio Ferrovieri dell'Esercito Italiano è stato effettuato in
concorso alla prefettura di Bologna, ed è stato disposto dal Comando
Forze Operative Nord di Padova deputato alla gestione dei concorsi
militari in tempo di pace nell’area centro-settentrionale della
penisola
L'intervento,
che ha portato alla temporanea evacuazione dei residenti dalle case
circostanti, si è concluso nella trada serata. L'ordigno è stato
messo in sicurezza e ricoperto con terra di riporto al fine di
evitare l'esplosione accidentale. La zona è stata interdetta per un
raggio di 25 metri.
In
queste ore sono in corso le consulazioni con la prefettura per
individuare una giornata ideale per il despolettamento, la rimozione
e il brillamento dell'ordigno.
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residuato militare
Con l'emergenza Covid Hera ha ridimensionato i servizi, sono ridemensionati anche gli oneri a carico degli utilizzatori ?
Marco
Lisei e Galeazzo Bignami scrivono:
La
sospensione del gestore di rifiuti Hera di alcuni servizi per motivi
di sicurezza nel corso dell’emergenza (chiusura di numerose
stazioni ecologiche, sospensione della raccolta ingombranti,
svuotamenti dei cassonetti insufficienti, ecc) poi riattivati a
seguito delle numerose lamentele pervenute da alcuni Comuni è stata
del tutto improvvida ed inaccettabile.
Bene
hanno fatto alcuni Sindaci, oggi richiamati ingiustamente ed
impropriamente, a lamentarsene lanciando un segnale chiaro di quanto
malcontento ci sia rispetto all’erogazione di un servizio pagato
con i soldi dei contribuenti e sul quale c’è un dovere della
pubblica amministrazione di controllo e stimolo al miglioramento.
Interrogheremo
la Giunta regionale per sapere se ed in che modo intenda intervenire
per limitare l’ autonomia decisionale delle società che erogano i
servizi e potenziare la voce dei Comuni, ma soprattutto, viste le
decurtazioni dei servizi operate sui territori se non ritenga di
adoperarsi affinché i Piani finanziari del 2020 siano decurtati dei
costi dei servizi che il gestore non ha erogato tra metà marzo e gli
inizi di maggio.
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Hera
Annamaria Cesari è la Coordinatrice Provinciale di Azzurro Donna
Comunicato
di Erika Seta
Coordinatrice
Regionale Azzurro Donna Emilia Romagna
Forza
Italia a Bologna riorganizza il partito con nuovi segmenti operativi
e nuove persone ed amplia il proprio raggio d'azione costituendo in
modo permanente il dipartimento azzurro Donna, una scelta naturale
per Forza Italia, che ha sempre premiato le donne: sono donne le due
presidenti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato, sempre
considerate un valore aggiunto della visione politica.
In
questo particolare momento, che vede le donne protagoniste di una
serie di nuovi assetti sociali e lavorativi, il mondo azzurro
procede alle nomine delle Coordinatrici Provinciali di Azzurro Donna,
un movimento di donne per una visione concreta del mondo. Il momento
delle parole è a zero, ci vogliono fatti, visioni, progetti,
concretezza per risollevare l’Italia, per dare alla politica e alla
società quel legame necessario con le esigenze del quotidiano.
Quale
Coordinatrice Regionale per l’Emilia Romagna, in accordo con l’On
Catia Polidori, Coordinatrice Nazionale di Azzurro Donna e Mario
Pedica Coordinatore Provinciale di FI provincia di Bologna, ho
provveduto alla nomina, quale Coordinatrice Provinciale di Bologna,
di Annamaria Cesari ( nella foto), avvocato civilista in Bologna, già candidata
alle ultime elezioni regionali.
Un
volto nuovo per la politica cittadina, una donna preparata e con una
visione chiara che le differenze di genere sono differenti modi di
leggere il quotidiano. Sono certa che Annamaria sarà un’ottima
referente per questo movimento che vuole accendere un riflettore sul
mondo delle donne che, ancora oggi, fatica a raggiungere quel giusto
posto, quella parità intellettuale che prescinde dall’essere
donna. Non può non tornare alla mente la folle dichiarazione di un
Consigliere Comunale che asserì, poi ritrattando, che il 90% delle
violenze sulle donne sono inventate dalle donne stesse, questa è una
visione becera che ancora oggi alberga nella società e che deve
tramontare in via definitiva.
Sono
certa che Annamaria Cesari saprà portare un lessico culturale forte
su Bologna e saprà essere il giusto riferimento per le donne che
hanno voglia di impegnarsi a migliorare la nostra realtà.
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Riaprono i centri termali e benessere
Al via anche funivie e seggiovie
Da
oggi, domenica 31 maggio, in Emilia-Romagna possono riaprire centri
termali e centri benessere ed è consentita l'attività di funivie,
funicolari e seggiovie. Lo prevede l'ordinanza firmata dal presidente
della Regione Stefano Bonaccini, che fissa le linee guida.
Fra
le regole, la rilevazione della temperatura corporea all'ingresso,
misure per il distanziamento all'interno, obbligo di mascherina nelle
aree comuni, presenza di dispenser con soluzioni per l'igiene delle
mani. Tra sedie sdraio e lettini dovrà esserci almeno un metro e
mezzo di distanza, mentre per gli ombrelloni dei solarium deve essere
garantita una superficie minima di 12 metri quadrati a paletto.
Infine, ancora da domani, cessa il divieto di bruciare il materiale
vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli, disposto il 20
marzo.
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Dieta mediterranea e obesità giovani, al via studio
Progetto Ue in Italia, Spagna, Portogallo con l'ateneo di Parma
Dimostrare
che un'alimentazione ispirata alla dieta mediterranea, a basso
contenuto energetico e arricchita con prodotti tipici dell'area del
Mediterraneo come melograno, ceci, frutta a guscio e pane a
lievitazione naturale, sia più efficace nel ridurre il peso corporeo
e i fattori di rischio cardiovascolare associati all'obesità
giovanile rispetto a una dieta convenzionale a basso contenuto
energetico. È l'obiettivo del progetto europeo Med4Youth con uno
studio di intervento dietetico che durerà quattro mesi e sarà
condotto su 240 adolescenti, di età compresa tra 13 e 16 anni,
affetti da obesità e provenienti da Italia, Spagna e Portogallo.
Med4Youth coinvolge nel nostro Paese l'Università di Parma e del
consorzio fanno parte il centro tecnologico Eurecat (Spagna,
coordinatore del progetto), l'Università di Coimbra (Portogallo),
Shikma Field Crops (Israele), Scientific Food Center (Giordania) e
Novapan (Spagna).
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sabato 30 maggio 2020
Anziana scomparsa a Bologna trovata morta in un dirupo
Da prime ipotesi potrebbe essersi trattato di gesto volontario
È
stato ritrovato questo pomeriggio in un dirupo in località Brento a
Monzuno, sulle montagne di Bologna, il corpo senza vita di Silvana
Deotto, 75 anni residente a Bologna. Domenica, dopo essere uscita per
una passeggiata, la donna non avevate fatto ritorno a casa e la
nipote lunedì aveva presentato denuncia di scomparsa alla polizia.
Le
ricerche iniziate ieri, a cui hanno partecipato anche i Vigili del
fuoco, hanno riguardato l'area di San Lazzaro, Rastignano e Pianoro.
Nel pomeriggio di oggi, dopo una segnalazione dei Carabinieri
forestali, a Brento è stato individuato il corpo di una donna e poco
distante è stato rinvenuto anche il suo zaino. Dai primi
accertamenti della polizia, potrebbe essersi trattato di un gesto
volontario. Dopo il riconoscimento della salma, da parte della
nipote, il pm ha disposto gli accertamenti di rito.
I
vigili del fuoco hanno partecipato alle ricerche con la squadra
terrestre, insieme ai nuclei cinofili che hanno lavorato, il servizio
Tas (topografia applicata al soccorso), il nucleo Saf (speleo alpino
fluviale) e l'elicottero dei vigili del fuoco- reparto volo di
Bologna.
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Coronavirus, 20 nuovi casi in Emilia-Romagna
Undici pazienti in meno in terapia intensiva
Sono
20 i nuovi casi di coronavirus in Emilia-Romagna, in tutto 27.759
dall'inizio dell'epidemia. Nelle ultime 24 ore anche 4.464 tamponi,
che raggiungono così complessivamente quota 321.373, a cui si
aggiungono, sempre da ieri, 2.820 test sierologici. Dei nuovi casi,
dieci sono asintomatici. Le nuove guarigioni sono 300, per un totale
di 20.373: oltre il 73% sul totale dei contagi. Continuano a calare i
casi attivi, scesi a 3.279 (-285 da ieri). I pazienti in terapia
intensiva sono 65 (-11). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli
altri reparti Covid, scesi a 398 (-31). Si registrano infine cinque
ulteriori morti: tutte donne, una residente nella provincia di
Modena, una in provincia di Bologna, una in quella di Forlì-Cesena e
due in quella di Rimini. (ANSA)
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Report Covid del 30 maggio
Pochi nuovi contagi (10, di cui uno a Sasso Marconi). Un solo decesso a San Giorgio di Piano. I guariti oggi soni 38. Continuiamo a essere prudenti e i risultati si vedono.
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Emergenza Covid 19
Cara Giunta, ' Dimmi' cosa è successo a Villa Teresa!
L'argomento
'Villa Teresa' ha animato il dibattito consiliare a Sasso Marconi di
mercoledì scorso.
All'origine del confronto, l'interrogazione del
gruppo 'Dimmi' con cui si chiedevano particolari precisi sulla
vicenda 'pandemia da coronavirus' che ha coinvolto pesantemente la
casa di riposo. I conti al gruppo non tornano: nei mesi di marzo e
aprile i decessi sarebbero stati ben 30 ( 17 da Covid e 13 naturali)
su circa ottanta ospiti e il numero, secondo 'radio piazza', sarebbe
addirittura sensibilmente maggiore. Insomma, la casa di riposo
sarebbe stata interessata da un vero tsunami.
“L'8 aprile,”
spiega il capogruppo Marco Mastacchi ( nella foto), “tranquilizzando il consiglio
comunale, il sindaco affrontò il tema Villa Teresa assicurando che
la situazione 'era sotto controllo' e che erano state messe in atto
tutte le opportune precauzioni per la difesa dal contagio. Solo due
giorni dopo”, continua Mastacchi, “il 10 aprile, veniva
dichiarata la presenza di un focolaio Covid-19 a Villa Teresa e si
apriva un tavolo per la gestione dell'emergenza”. Mastacchi
aggiunge: “Evidentemente si è sottovalutata la situazione.
Intenzionalmente nella speranza che il virus se ne andasse senza
creare grossi guai o per evitare di dover rendere conto di fatti o di
eventuali ritardi nell'attuare le dovute misure di contenimento?”
si chiede.
Ma a creare insoddisfazione nel gruppo, si aggiunge
l'accusa rivolta agli interroganti di aver raccolto le informazioni
di bar o 'radio piazza' allarmanti e non corrispondenti alla realtà.
Invece Mastacchi trova in quell'accusa proprio la confessione della
incapacità di rispondere poiché ci potrebbero essere state
inefficienze organizzative, da parte degli organismi preposti, di cui non si vuole dare conto.
“Il
sindaco poi ha risposto all'interrogazione semplicemente con una
relazione dell’Ausl e compilando la scheda dati senza rispondere
direttamente. L'interrogazione è politica, non tecnica,” continua
in capogruppo Dimmi, che individua nella 'debole' risposta una
probabile ulteriore confessione di errori e sottovalutazioni.
Mastacchi, in un paio di passaggi ha con forza respinto al mittente
le accuse ricevute dal gruppo di maggioranza di strumentalizzazione
di un argomento così delicato e di avere fatto non meglio precisate
'uscite infelici'.
Il capogruppo della Lista Civica Dimmi , insoddisfatto della risposta, ha poi annunciato l'intenzione di chiedere una convocazione 'capigruppo' per calendarizzare ulteriori passaggi sulla vicenda e fare luce completa sull'accaduto.
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Casalecchio di Reno. Centri estivi comunali al via dal 15 giugno
Iscrizioni
aperte da oggi, sabato 30 maggio
di
Laura Lelli
I
centri estivi si svolgeranno dal 15 giugno al 4 settembre 2020,
per due fasce di età, scuola infanzia e scuola
primaria/secondaria di primo grado, suddivisi tra turni mono o
bisettimanali e i genitori potranno scegliere tra la
frequentazione part-time o full-time. Iscrizioni aperte da
sabato 30 maggio 2020.
La
sede dei centri estivi per i bambini/e in età da scuola
dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni) saranno le scuole infanzia
Caravaggio e Vignoni, mentre quella dei ragazzi/e delle
primarie e secondarie di primo grado saranno le scuole
primarie XXV Aprile e Ciari.
Le
modalità di utilizzo del centro estivo saranno in parte diverse
rispetto agli scorsi anni. Tutti i rapporti con le famiglie
avverranno possibilmente online (dalle iscrizioni, ai pagamenti, alle
comunicazioni operative). Le settimane sono strutturate in modalità
diverse (i primi turni saranno a cadenza bisettimanale) per garantire
l’integrità del gruppo dei bambini seguiti sempre dagli stessi due
educatori. Il costo è variato rispetto agli scorsi anni in ragione
del diverso rapporto educatore/bambino e dei costi sulla sicurezza
richiesta, ma nel contempo ci sarà la possibilità da parte delle
famiglie di accedere a contributi statali e regionali.
Sono
infatti attualmente in preparazione:
1)
il bando rivolto alle famiglie per richiedere il contributo
regionale per il pagamento delle rette: nell’ambito del
"Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle
famiglie per la frequenza di centri estivi" (deliberazione di
Giunta regionale n. 276 del 26/02/2018) sono previsti contributi (che
verranno pagati alle famiglie a posteriori) a favore delle famiglie
con ISEE fino ad € 28.000 per un importo massimo di € 84 a
settimana per massimo 4 settimane. Nel caso in cui il costo
settimanale del centro estivo fosse inferiore a tale cifra, si può
richiedere per un numero maggiore di settimane fino al raggiungimento
dell'importo massimo di contributo pari ad € 336 a bambino.
2)
il bando di accreditamento per i soggetti gestori privati di
centri estivi (venendo accreditati, chi iscrive i propri bimbi a
questi centri estivi potrà ricevere il contributo regionale se
rientra tra gli aventi diritto).
Il
bonus baby sitter del Governo può essere utilizzato per
pagare i centri estivi.
Tutte
le informazioni
di dettaglio
su iscrizioni, tariffe, modulistica, modalità di utilizzo del centro
estivo si trovano qui: http://tiny.cc/centriestivi2020
Gli
aggiornamenti saranno pubblicati man mano sul sito
www.comune.casalecchio.bo.it
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Centri estivi comunali
Gruppo consigliare E’wiva Casalecchio è solidale con le lavoratrici ed i lavoratori della FIAC
E’ Wiva
Casalecchio scrive:
Vogliamo
esprimere la nostra vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori della
FIAC per quanto sta accadendo in questi giorni. Faremo tutto il
possibile per supportarli nella loro lotta contro una decisione
sbagliata, presa unilateralmente e che palesemente prova ad aggirare
un decreto che vieta i licenziamenti in questo periodo di crisi.
Provando, per quanto possibile, ad analizzare il problema salta agli
occhi che non c’è un problema di domanda, gli ordini ci sono, lo
stabilimento viaggia a pieno regime, anzi si programmano nuovi turni
per far fronte alle commesse. Crediamo non sia più possibile
rincorrere esclusivamente la logica del massimo profitto senza
considerare le persone ed i territori. Sentiamo sempre la solita
frase “se vogliamo rimanere sul mercato, dobbiamo razionalizzare,
abbattere i costi, ecc.” Beh allora cambiamo il mercato perché
così non è sostenibile! Non è pensabile che le imprese per “essere
competitive” si debbano comportare come le cavallette, attingendo
alle risorse di un territorio, a volte anche chiedendo sostegni di
varia natura, per poi lasciare dietro di sè le macerie del loro
passaggio. E’ il momento di cambiare il paradigma, è il momento di
non cedere a queste logiche. Far parte di una comunità significa
compartecipare al benessere della comunità stessa, investire sulle
persone, agire responsabilmente per non recare danni e sviluppare
quella comunità nel miglior modo possibile. Questo è un modello di
sviluppo sostenibile, che al centro ha la persone non la
massimizzazione del profitto a qualsiasi costo.
Lavoratrici
e lavoratori della FIAC siamo con voi!
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Pontecchio Marconi
venerdì 29 maggio 2020
Sasso Marconi festeggia la sua Beata Vergine del Sasso
Il parroco di Sasso Marconi e San Lorenzo,
Don Paolo Russo, ha inviato il programma della festa della Madonna
del Sasso di domenica prossima, 31 maggio.
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Coronavirus: 38 nuovi casi in Emilia Romagna
Un paziente in meno in terapia intensiva, -20 in altri reparti
Sono
38 i nuovi casi di Coronavirus in Emilia-Romagna, 27.739 dell'inizio
dell'epidemia.
Di questi nuovi positivi, 24 derivano dall'attività di screening realizzata dalla Regione su persone asintomatiche. Sono 6.213 i tamponi effettuati, che raggiungono così complessivamente quota 316.909, a cui si aggiungono 6.908 test sierologici. Le nuove guarigioni sono 216, per un totale di 20.073: il 72,4% sul totale dei contagi dall'inizio dell'epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 3.564 (-186).
I pazienti in terapia intensiva sono 76 (-1), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 429 (-20). Ma si registrano otto nuovi decessi: 2 uomini e 6 donne: due residenti nella provincia di Reggio Emilia, due in provincia di Bologna, uno in quella di Ferrara, due in quella di Forlì-Cesena, uno nel Riminese. (ANSA)
Di questi nuovi positivi, 24 derivano dall'attività di screening realizzata dalla Regione su persone asintomatiche. Sono 6.213 i tamponi effettuati, che raggiungono così complessivamente quota 316.909, a cui si aggiungono 6.908 test sierologici. Le nuove guarigioni sono 216, per un totale di 20.073: il 72,4% sul totale dei contagi dall'inizio dell'epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 3.564 (-186).
I pazienti in terapia intensiva sono 76 (-1), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 429 (-20). Ma si registrano otto nuovi decessi: 2 uomini e 6 donne: due residenti nella provincia di Reggio Emilia, due in provincia di Bologna, uno in quella di Ferrara, due in quella di Forlì-Cesena, uno nel Riminese. (ANSA)
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Report Covid del 29 maggio
Si ritorna a migliorare: 2 decessi, uno a Bologna città e l'altro a San Lazzaro. 11 nuovi casi di contagio di cui 8 a Bologna e gli altri in pianura, esente l'Appennino e le nuove guarigioni sono ben 83.
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Emergenza Covid – 19
AUSL, AOSP IOR: “Riparte gradualmente l’attività specialistica”
Da AUSL,
AOSP IOR
Da
oggi, venerdì 29 maggio, riprende la possibilità di prenotare le
prestazioni specialistiche non urgenti e gli esami di laboratorio. La
disponibilità di visite ed esani in questa prima fase di riapertura
sarà prevalentemente a carico del privato accreditato.
Nel
periodo dell’emergenza sono state sempre garantite le prestazioni
urgenti e sono state 250.000 le prestazioni sospese a Bologna e area
metropolitana (esclusa Imola), di queste 60.000 sono state già
recuperate.
Le
circa 190.000 prestazioni ancora in attesa saranno riprogrammate
entro luglio ed eseguite entro fine agosto.
La
modalità di accesso diretto continua ad essere sospesa compresa
quella per i punti prelievi.
Ai
cittadini che hanno prestazioni programmate per giugno e per i mesi a
seguire e prenotate prima del 9 marzo verrà garantita l’esecuzione.
Si
ricorda che tutte le prestazioni urgenti continuano ad essere
erogate.
Per
evitare potenziali contatti di persona l’accesso al sistema CUP al
momento avverrà o per via telematica attraverso il Fascicolo
Sanitario Elettronico o per via telefonica chiamando il numero 800 88
48 88.
Per
garantire la massima sicurezza per i pazienti e per gli operatori
sanitari è stato necessario mettere in atto nuove misure
organizzative e igienico sanitarie per la prevenzione del contagio,
rimodulando gli spazi ambulatoriali, ridefinendo percorsi in
sicurezza e adeguati spazi di distanziamento, modificando la durata
delle visite per la sanificazione degli ambienti tra un paziente e
l’altro, consolidando l’attività dei check point all’ingresso
delle strutture.
Sono
state messe a punto modalità per monitorare lo stato di salute del
paziente attraverso strumenti quali la telemedicina o la
videochiamata che saranno inizialmente sperimentate con le
prestazioni Chirurgia Generale, Neurologia, Endocrinologia,
Diabetologia e Reumatologia.
Verranno
potenziati anche i percorsi di presa in carico che prevedono un
maggiore confronto tra Medico di Medicina Generale e Medico
Specialista così da fornire una risposta più completa ed esauriente
ai bisogni di salute.
AZIENDA AUSL +
AOSP + IRCSS |
TIPOLOGIA
ATTIVITA' |
PRESTAZIONI
SOSPESE
|
PRESTAZIONI GIA'
GESTITE
|
|
PRIME VISITE |
60.732 |
10.131 |
|
VISITE SUCCESSIVE |
49.442 |
7.804 |
|
DIAGNOSTICA |
82.056 |
30.621 |
|
TERAPEUTICHE |
11.044 |
1.185 |
|
RIABILITAZIONE |
10.189 |
8.401 |
|
P. CHIRURGICHE |
3.212 |
50 |
|
LABORATORIO (solo
prelievo) |
35.414 |
2.626 |
|
ALTRO....... |
164 |
11 |
|
TOTALE |
252.253 |
60.829 |
Non solo Klimt, 2mila beni recuperati da Carabinieri
Per il nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna nel 2019 tre arresti e 51 denunce
L'indagine
sul ritrovamento a Piacenza del dipinto 'Ritratto di Signora' di
Gustav Klimt, scomparso nel 1997. L'operazione 'Paloma', con
l'arresto di due bolognesi accusati di ricettazione di opere
contraffatte a firma Picasso e Monet. Il recupero di quattro statue
in marmo, trafugate nel 1996 da una chiesa piacentina. Sono alcune
delle attività più importanti svolte dai carabinieri del nucleo
Tutela patrimonio culturale di Bologna (Tpc) nel corso del 2019.
Incrementata
l'attività rispetto all'anno precedente: i militari del Tpc hanno
arrestato tre persone e ne hanno denunciate altre 51. Nella maggior
parte dei casi si tratta di reati di furto, ricettazione,
contraffazione di opere d'arte e in danno del paesaggio. In totale
sono stati recuperati e sequestrati 2.341 beni, di cui 821 di tipo
antiquariale, archivistico e librario, due reperti paleontologici e
1.518 reperti archeologici, nonché 113 opere d'arte contraffatte,
per un valore economico stimato in 3.241.000 euro per i primi e
13.891.000 euro per i secondi. Nello scorso anno, il numero di furti
di beni culturali a livello regionale ha visto una netta diminuzione
rispetto a quelli dell'anno precedente, da 73 nel 2018 a 48 nel 2019. (ANSA)
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Ciclismo: l'Appenninica Mtb è stata rinviata a settembre
La gara a tappe di 460 km è tra le più dure del suo genere
È
stata rimandata alla settimana dal 27 settembre al 3 ottobre la
Appenninica Mtb Parmigiano Reggiano Stage Race, la sfida in Mountain
Bike nel cuore dell'Appennino emiliano. Gli organizzatori della gara
a tappe spiegano che, valutata la costante situazione di incertezza
relativa alle condizioni e modalità di effettuazione di eventi
sportivi in seguito all'epidemia da Covid-19, hanno deciso di
posticipare la data della 2/a edizione della gara al prossimo
autunno.
Originariamente collocata dal 19 al 25 luglio, la corsa si propone come una delle più dure nel suo genere del calendario internazionale, con l'Appennino emiliano a fare da cornice attraverso le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma.
"Abbiamo valutato la situazione giorno dopo giorno - spiega Beppe Salerno, capo del comitato organizzatore insieme a Milena Bettocchi - perché una gara a tappe di 460 km in sette giorni richiede pianificazione e coordinamento, e questa ci è sembrata la scelta migliore". Le quote già pagate resteranno valide anche per le nuove date.
Originariamente collocata dal 19 al 25 luglio, la corsa si propone come una delle più dure nel suo genere del calendario internazionale, con l'Appennino emiliano a fare da cornice attraverso le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma.
"Abbiamo valutato la situazione giorno dopo giorno - spiega Beppe Salerno, capo del comitato organizzatore insieme a Milena Bettocchi - perché una gara a tappe di 460 km in sette giorni richiede pianificazione e coordinamento, e questa ci è sembrata la scelta migliore". Le quote già pagate resteranno valide anche per le nuove date.
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sport
Il 5X1000 per le famiglie in crisi a Casalecchio di Reno
#Casalecchiosolidale
di
Mauro Ungarelli
Anche
quest’anno è possibile devolvere il 5 per mille
dell’imposizione fiscale al proprio comune di residenza. Il
Comune di Casalecchio di Reno utilizzerà i fondi raccolti in
via prioritaria per sostenere le famiglie in crisi a causa
dell’emergenza Covid 19.
Attraverso
la sua scelta il cittadino residente potrà così fare avere aiuti
alimentari, sostegno al pagamento di affitti e bollette e
implementare percorsi di reinserimento nel mondo del lavoro.
Non
si tratta di una tassa aggiuntiva, ma di una diversa assegnazione di
una parte dell’IRPEF a sostegno dei servizi sociali erogati
dall’Amministrazione comunale.
Basta
una firma per contribuire ad una maggiore qualità di vita
delle persone che più hanno subito gli effetti economici
della pandemia da Coronavirus.
Massimo
Masetti, vicesindaco con delega al Welfare afferma che “in
un momento di crisi come quello che stiamo attraversando la forza di
una Comunità sta nell'essere in grado di non lasciare indietro
nessuno! Quest'anno più che mai, quindi, il tuo 5 per mille è
importante! La scelta di destinarlo al Comune di Casalecchio di Reno
ci permetterà di sostenere le famiglie che attraversano un periodo
di difficoltà legato all'emergenza Covid-19. Un gesto di solidarietà
che non costa nulla ma vale tanto!”.
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Buona notizia: chiude il reparto di Covid-19 a Villa Nobili a Castiglione dei Pepoli
Villa
Nobili di Castiglione ha dimostrato capacità e attenzione alle
richieste del territorio, dando una mano al sistema ospedaliero in un
momento altamente delicato. Da giugno riaprono medicina generale,
chirurgia, centro prelievi e il punto di primo intervento torna a
operare 24 ore su 24 e l'emergenza Covid si allontana.
di
Carmine Caputo
Anche
l'ultimo paziente ammalato di Covid-19 ospitato dalla casa di cura
Villa Nobili di Castiglione, ha potuto lasciare la struttura. Dopo la
prevista sanificazione, da lunedì 1 giugno per l'ospedale
dell'Appennino si tornerà alla normalità.
Nel
pieno della crisi legata alla pandemia ai gestori della clinica, che
è privata ma convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, era
stato chiesto di poter ospitare pazienti affetti da Covid ma in via
di guarigione, provenienti da case protette, per evitare il
drammatico aumento dei contagi e delle morti, avvenuti altrove.
Da
parte dei dirigenti del gruppo Garofalo Health Career era venuto
subito un benestare, a patto però di sospendere le attività
quotidiane, tra cui quella di pronto soccorso, per ragioni
logistiche, sanitarie e di personale.
È
a quel punto con una comunicazione congiunta da parte di Maurizio
Fabbri, sindaco del Comune di Castiglione, e Alessandro
Santoni, presidente del distretto socio-sanitario dell'Appennino
bolognese, si è chiesto di mantenere, anche con limiti inevitabili,
i servizi ambulatoriali e il punto di primo intervento almeno dalle 8
alle 20. Il management di Villa Nobili, guidato dall'amministratore
Luigi Gallina e dal direttore sanitario Niccolò Francioli,
si è reso disponibile a questo sforzo ulteriore e ha accettato. Il
reparto covid ha aperto il 22 aprile. In questo mese ha ospitato 28
pazienti fino all'auspicato ritorno alla normalità, legato
all'attenuarsi dell'emergenza. Prevista la riapertura dalla prossima
settimana della medicina generale, della chirurgia, dei prelievi e
del punto di primo intervento 24 ore su 24.
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I cinghiali mi attaccano.
Dubbio propone di dare ospitalità alla denuncia di Rossella Belloli riportata nel facebook di BAR DIAVOLO:
Non so se il luogo virtuale sia
giusto, ma chiedo aiuto a voi tutti: come possiamo fare per evitare
che mandrie di cinghiali invadano anche l'ingresso di casa.
10 minuti
fa a Ponte della Venturina i componenti di un bel gruppo erano beatamente
a spasso per il marciapiede come nulla fosse... non hanno paura ormai
di niente... Ma la cinghiala 'dà dietro' alla gente e noi che arriviamo
a quest'ora li incrociamo che tentano di attaccarci. Mi è giunta
notizia che qualche buontempone gli dà da mangiare anche giù al
parco della Venturina, chili e chili di pane... Mi date una mano a
diffondere la mia richiesta d'aiuto, Se qualcuno ha qualche
conoscenza per farli allontanate dal centro abitato perché è
pericoloso me la riporti affinche si possa intervenire in modo
efficace.
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giovedì 28 maggio 2020
Coronavirus: in Emilia Romagna 74 nuovi contagi e 11 morti da ieri
Sono 77, uno in meno, i ricoverati in terapia intensiva
Risale
il numero dei contagi da coronavirus in Emilia-Romagna a fronte però
di un incremento anche nel numero dei tamponi effettuati: in 24 ore
in regione si registrano 74 nuovi casi e 11 nuovi decessi. Da ieri
sono stati effettuati 9.128 tamponi. Sono 77, uno in meno rispetto a
ieri, i ricoverati in terapia intensiva. (ANSA).
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Report Covid del 28 maggio
Tornano a crescere, e parecchio, i nuovi contagiati (29 oggi mentre ieri erano solo 2. Di essi 28 sono a Bologna città) e i decessi ( 4 contro i 2 di ieri). Ma sono ben 113 le persone guarite nelle ultime 24 ore. Ieri erano state 17.
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Signora rapinata in pieno giorno nel centro di Sasso Marconi
Rapina
in piazza a Sasso Marconi ieri, intorno alle 13, ai danni di una
signora. La donna aveva parcheggiato all'incrocio di via Porrettana
con via Stazione e aveva preso con se il portafoglio per effettuare
un pagamento in uno dei servizi commerciali della piazza. Al ritorno
all'auto è stata avvicinata da un uomo che minacciandola le ha
intimato di consegnargli il portafoglio che aveva ancora in mano.
Spaventata e intimorita ha ubbidito. Il rapinatore si è poi
allontanato in fretta. Evidentemente l'uomo, che indossava un capello
di paglia e parlava con accento straniero, l'aveva seguita e
approfittando dell'ora del pranzo in cui in giro c'erano poche
presenze, aveva portato a termine senza intoppi il suo intento
criminoso. La donna appena si è ripresa, anche grazie all'aiuto
avuto dei titolari dei servizi aperti, ha chiamato il 112 , ma
all'arrivo dei Carabinieri l'uomo si era già allontanato senza
lasciare tracce. Probabilmente aveva un mezzo a poca distanza con cui
ha trovato un efficace allontanamento dal punto della rapina. Nel
portafoglio naturalmente c'erano tutti i documenti.
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MARATONA DI EVENTI SOCIAL PER FAR SENTIRE LA VOCE DEI PICCOLI COMUNI
Voler bene
all'Italia: iniziativa promossa dal 2004 da Legambiente
di
Valentina Savigni
Da ieri a domenica si terranno le iniziative di Voler bene all'Italia, manifestazione promossa dal 2004 da Legambiente per far sentire la voce dei piccoli Comuni. Territori straordinari, custodi di gran parte dei gioielli di natura e tradizioni del Paese, spesso lasciati ai margini delle politiche nazionali nonostante il loro immenso potenziale.
#RICONNETTIAMOILPAESE è lo slogan dell'evento e quest’anno assume un significato ancora più importante interpretando perfettamente l’urgenza di un percorso comune di rinascita a partire dalle comunità e dai territori.
“Si tratta di una grande occasione per valorizzare i tanti piccoli Comuni d'Italia - commenta Enrico Della Torre, Direttore Generale Vivi Appennino - e al tempo stesso per chiedere alla politica un forte impegno nel sostenere questi territori nella ripresa. Per questo motivo è stato sottoscritto un appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte - evidenzia Della Torre - sono state presentate cinque proposte per ripartire con innovazione tecnologica e socio-economica che tenga insieme scuola, servizi e lavoro”.
Il primo appuntamento webinar dal titolo “Le sfide e i nodi per il rilancio dei piccoli Comuni” si è tenuto ieri alle 18; il secondo domenica 31 maggio alle 11 con il Premio Voler Bene all'Italia 2020; e infine martedì 2 giugno alle 18 con “Mobilità dolce, natura e piccoli borghi”. Tutte le iniziative in programma saranno in diretta sui canali social Legambiente e su quelli dei partner collegati all'evento. Inoltre sempre martedì 2 giugno si terrà una maratona virtuale social con l'esecuzione dell’inno nazionale da parte delle bande dei territori e la presenza dei Sindaci con la fascia tricolore nei borghi più suggestivi del loro Comune.
Video e foto saranno
postati online con hashtag #riconnettiamoilpaese #volerbeneallitalia
#amoilmioborgo #nomedelvostroborgo
Seguirà a partire dal 4 giugno giugno la campagna #IORIPARTODAQUI promossa da Cibò So Good - Festival dei Sapori d'Italia, in programma il prossimo 30-31 ottobre e 1 novembre, che metterà in campo una serie di iniziative per promuovere le aree interne, in particolare quelle appenniche. Le dirette andranno in onda ogni giovedì fino all'attesa data del Festival.
Fino al 2 giugno i Piccoli Comuni d'Italia possono sottoscrivere l'appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e partecipare attivamente alle iniziative social in programma. Per aderire è necessario compilare il seguente form online: CREA ADESIONE.
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Voler bene all'Italia
La Polizia Locale Reno Lavino ha un nuovo Comandante
Stefano
Bolognesi sarà operativo dal prossimo 1° giugno
L'Unione
Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia comunica:
Il
Corpo unico di Polizia Locale Reno Lavino dei Comuni di
Casalecchio di Reno, Monte San Pietro e Zola Predosa
ha un nuovo Comandante: Stefano Bolognesi ( nella foto), classe 1969,
prenderà ufficialmente servizio lunedì 1° giugno 2020
succedendo a Maria Rosaria Sannino, comandante del Corpo Unico
dalla sua nascita nel 2018. Bolognesi guiderà un organico che
raggiungerà nei prossimi mesi le 56 unità e che controlla un
territorio di 130 km quadrati con una popolazione complessiva di
oltre 66.000 abitanti.
La
durata dell’incarico è collegata alla scadenza del mandato
amministrativo in corso, indicativamente fino al 31 maggio 2024.
Da
marzo 2019 la sede del Corpo unico si trova in via Sozzi a
Casalecchio di Reno, ma sono presenti e operativi presidi
territoriali nei 3 Comuni coinvolti.
“Ringrazio
l’Amministrazione dell’Unione per la fiducia accordatami con
questo incarico, ha detto il neo Comandante Stefano Bolognesi
. “Con grande entusiasmo intraprendo questo nuovo servizio e sono
certo che si potranno raggiungere traguardi innovativi puntando su
comunicazione e trasparenza, al servizio della comunità”.
Stefano
Bolognesi, laureato in Economia all’Università di Bologna, ha
cominciato nel 1998 a Medicina la sua carriera di responsabile di
Polizia Municipale, proseguita al Comune di Argenta come Vice
Comandante. Dal 2000 al 2005 comandante a Castel San Pietro Terme, è
stato poi comandante della Polizia Locale di Casalecchio di Reno dal
2005 al 2013 per spostarsi in seguito al comando della Polizia Locale
di Castel San Pietro Terme dal 2013 al 2016. L'ultimo incarico - da
gennaio 2017 - è stato quello di vicecomandante vicario del Corpo
intercomunale del Nuovo Circondario Imolese.
Onu: "I migranti non sono profughi"
Il dossier: «La metà di loro aveva un lavoro in Africa, partono per cercare fortuna e mandare soldi ai parenti»
Il dossier: «La metà di loro aveva un lavoro in Africa, partono per cercare fortuna e mandare soldi ai parenti»
Da Il Giornale, richiesto da Dubbio:
L'immigrazione
illegale come «investimento» per il futuro. Così scrive l'Undp
(United Nations Development Programme) presentando la ricerca The
Scaling Fences: Voices of Irregular African Migrants to Europes,
realizzata intervistando più di 3mila immigrati provenienti da 43
diversi paesi africani e stabilitisi in 13 paesi europei (ma quasi la
metà degli intervistati vive in Spagna e Italia, cioè i due porti
di arrivo per il 90% di loro).
Il
dossier, anche se realizzato da un'organizzazione fortemente
terzomondista e immigrazionista come le Nazioni unite, conferma in
realtà le tesi opposte. Perché sfata la propaganda secondo cui gli
immigrati scapperebbero da guerre, carestia e povertà in cerca di
asilo politico, e quindi ci sarebbe il dovere morale di spalancargli
le frontiere. La realtà che raccontano i diretti interessati,
arrivati quasi tutti con i barconi attraverso le rotte gestite dalla
criminalità organizzata, è completamente diversa. Non solo non
scappano dalla fame nè dalle persecuzioni politiche, ma anzi la metà
di loro stava discretamente bene nel paese di origine, il 49% aveva
un lavoro, in molti casi uno stipendio maggiore e un livello di
istruzione più alto della media dei connazionali. Il 50% degli
immigrati che lavorava, alla domanda se guadagnasse a sufficienza per
farcela in Africa, risponde positivamente, addirittura il 12% dice
che era in grado anche di mettere via risparmi. «In Gambia avevo una
vita confortevole, non eravamo ricchi ma i nostri genitori si sono
assicurati che fossimo istruiti e curati» racconta Mahmadou. E
allora perché pagano cifre elevate per mettersi in viaggio,
rischiando anche la pelle? Risponde Aziz, dal Senegal: «Alla fine
tutti vogliamo le stesse cose nella vita: buona salute, lavori
dignitosi, opportunità per le nostre famiglie e per noi stessi. E
poiché molte persone non sentono di averle in Africa, vengono in
Europa». Insomma migranti economici, puri e semplici. «La ricerca
dimostra che quelli che sono partiti stavano relativamente meglio
rispetto ai loro coetanei» si legge nel rapporto. Quali sono le più
importanti motivazioni che ti hanno spinto a partire per l'Europa?
chiedono ai migranti intervistati. Il 60% risponde «lavoro/mandare
soldi a casa», il 18% «famiglia, amici», l'8% «istruzione», ma
nessuno accenna a situazioni di pericolo in patria o di essere stato
costretto.
Il
loro è appunto un «investimento», anche consistente, mediamente di
2700 dollari, finanziati spesso dai parenti, per farsi portare
illegalmente in Europa e poi, una volta lì, cercare un lavoro, una
fonte di reddito, e quindi mandare soldi alle famiglie in Africa, gli
«investitori» nel viaggio che quindi si attendono degli utili, un
«return on investment» (Roi) scrive l'Onu utilizzando una
espressione finanziaria. Il valore delle «rimesse» che il parente
immigrato in Europa riesce a mandare a casa (lo fa il 78%)
richiederebbe «40 anni per generare un'equivalente posizione
economica in patria», scrive l'Onu. Quindi il ritorno
dell'investimento, per quanto rischioso, è estremamente allettante.
La migrazione clandestina può rappresentare «un salto di una
generazione in termini di mobilità sociale». La ricercatrice Anna
Bono, esperta di Africa, è stata la prima in Italia a spiegare che è
la classe media africana, urbanizzata e tutto sommato benestante, a
partire per l'Europa. «I risultati della indagine dell'Undp parlano
chiaro - commenta su La Bussola Quotidiana -. Confermano che
centinaia di migliaia di africani hanno raggiunto l'Europa
illegalmente e per non essere respinti hanno mentito sostenendo di
essere profughi in fuga da guerre e persecuzioni».
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partono per cercare fortuna e mandare soldi ai parenti»,
Pure l'Onu smentisce la sinistra: "I migranti non sono profughi" Il dossier: «La metà di loro aveva un lavoro in Africa
mercoledì 27 maggio 2020
Coronavirus: in Emilia Romagna 16 nuovi contagi e 7 morti da ieri
Calano i ricoverati in terapia intensiva e nei reparti Covid
Continua
in maniera significativa il calo dell'andamento dell'epidemia da
Coronavirus in Emilia-Romagna: nelle ultime 24 ore, secondo i dati
diffusi dalla Regione, si sono registrati 16 nuovi casi (a fronte di
3.714 tamponi) e sette morti (due a Reggio Emilia e Bologna e uno a
Ferrara, Ravenna e Piacenza).
Le nuove guarigioni sono 157 (19.546 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 3.998 (-148). I pazienti in terapia intensiva sono 78 (-2). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 459 (-34). (ANSA).
Le nuove guarigioni sono 157 (19.546 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 3.998 (-148). I pazienti in terapia intensiva sono 78 (-2). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 459 (-34). (ANSA).
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Repor Covid del 27 maggio
Si avvicina la fase 3, quella di 0 contagi. Oggi infatti in tutta la provincia di Bologna si contano solo 2 nuovi casi e 2 decessi. 17 i guariti. Ci si può credere.
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