domenica 31 maggio 2020

Report Covid del 31 maggio


Continua il trend positivo di avvicinamento alla fase 3. A fronte di soli 5 nuovi casi di contagio ( 1 a Monghidoro) si registrano ben 85 guarigioni. I desessi sono stati 3 ( ieri 2), 1 a Sasso Marconi, 1 a Casalecchio di Reno e 1 a Bologna.






Coronavirus, in Emilia-Romagna 31 i nuovi casi e sette morti

Terzo giorno di fila senza vittime nel Piacentino



In Emilia-Romagna sono stati registrati 31 nuovi casi di coronavirus che portano a 27.790 il totale da inizio epidemia, cento giorni fa. Altre sette sono le vittime, ma tira ancora un sospiro di sollievo la provincia più martoriata, quella di Piacenza, dove per il terzo giorno di fila non si registrano morti. I decessi complessivi della regione salgono a 4.114. Dei 31 nuovi casi, secondo quanto emerge dal bollettino odierno della Regione, 23 sono persone asintomatiche, individuate grazie all'attività di screening regionale. I tamponi delle ultime 24 ore sono 4.109 (totale sale a 325.482).
Aumentano i guariti (+140) per un totale di 20.513: oltre il 73% dei contagiati da inizio dell'epidemia. Continuano a calare i casi attivi, cioè il numero dei malati effettivi, che a oggi sono scesi a 3.164 (-116 da ieri). Le persone in isolamento a casa, con sintomi lievi o senza sintomi, sono circa l'86% di quelle positive. I pazienti in terapia intensiva sono 57 (-8). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 393 (-5).


Rinvenuta bomba bellica a Casalecchio, al lavoro piano per la rimozione

Concluse le operazioni di messa in sicurezza del residuato, portato alla luce durante i lavori di escavazione di un cantiere di via Garibaldi

Dubbio da Bologna Today

E' stato rinvenuto un ordigno bellico in pieno centro a Casalecchio. La bomba, di fabbricazione americana e risalente al secondo conflitto mondiale e del peso di 500 libbre (pari a 243 kg) denominata AN-M 64, è stata rinvenuta venerdì pomeriggio durante uno scavo nell'area della ex Ausl di via Garibaldi. Subito è scattato il protocollo operativo del caso, con Protezione civile, sindaco, ambulanze e genio ferrovieri Cmd dell'Esercito allertati per la messa in sicurezza della munizione.

L'intervento dei genieri dell’Esercito (nuclei CMD Conventional Munition Disposal - Bonifica di munizionamento Convenzionale) del Reggimento Genio Ferrovieri dell'Esercito Italiano è stato effettuato in concorso alla prefettura di Bologna, ed è stato disposto dal Comando Forze Operative Nord di Padova deputato alla gestione dei concorsi militari in tempo di pace nell’area centro-settentrionale della penisola

L'intervento, che ha portato alla temporanea evacuazione dei residenti dalle case circostanti, si è concluso nella trada serata. L'ordigno è stato messo in sicurezza e ricoperto con terra di riporto al fine di evitare l'esplosione accidentale. La zona è stata interdetta per un raggio di 25 metri.

In queste ore sono in corso le consulazioni con la prefettura per individuare una giornata ideale per il despolettamento, la rimozione e il brillamento dell'ordigno.

Con l'emergenza Covid Hera ha ridimensionato i servizi, sono ridemensionati anche gli oneri a carico degli utilizzatori ?

Marco Lisei e Galeazzo Bignami scrivono:

La sospensione del gestore di rifiuti Hera di alcuni servizi per motivi di sicurezza nel corso dell’emergenza (chiusura di numerose stazioni ecologiche, sospensione della raccolta ingombranti, svuotamenti dei cassonetti insufficienti, ecc) poi riattivati a seguito delle numerose lamentele pervenute da alcuni Comuni è stata del tutto improvvida ed inaccettabile.
Bene hanno fatto alcuni Sindaci, oggi richiamati ingiustamente ed impropriamente, a lamentarsene lanciando un segnale chiaro di quanto malcontento ci sia rispetto all’erogazione di un servizio pagato con i soldi dei contribuenti e sul quale c’è un dovere della pubblica amministrazione di controllo e stimolo al miglioramento.
Interrogheremo la Giunta regionale per sapere se ed in che modo intenda intervenire per limitare l’ autonomia decisionale delle società che erogano i servizi e potenziare la voce dei Comuni, ma soprattutto, viste le decurtazioni dei servizi operate sui territori se non ritenga di adoperarsi affinché i Piani finanziari del 2020 siano decurtati dei costi dei servizi che il gestore non ha erogato tra metà marzo e gli inizi di maggio.

Annamaria Cesari è la Coordinatrice Provinciale di Azzurro Donna

Comunicato di Erika Seta
Coordinatrice Regionale Azzurro Donna Emilia Romagna

Forza Italia a Bologna riorganizza il partito con nuovi segmenti operativi e nuove persone ed amplia il proprio raggio d'azione costituendo in modo permanente il dipartimento azzurro Donna, una scelta naturale per Forza Italia, che ha sempre premiato le donne: sono donne le due presidenti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato, sempre considerate un valore aggiunto della visione politica.
In questo particolare momento, che vede le donne protagoniste di una serie di nuovi assetti sociali e lavorativi, il mondo azzurro procede alle nomine delle Coordinatrici Provinciali di Azzurro Donna, un movimento di donne per una visione concreta del mondo. Il momento delle parole è a zero, ci vogliono fatti, visioni, progetti, concretezza per risollevare l’Italia, per dare alla politica e alla società quel legame necessario con le esigenze del quotidiano.

Quale Coordinatrice Regionale per l’Emilia Romagna, in accordo con l’On Catia Polidori, Coordinatrice Nazionale di Azzurro Donna e Mario Pedica Coordinatore Provinciale di FI provincia di Bologna, ho provveduto alla nomina, quale Coordinatrice Provinciale di Bologna, di Annamaria Cesari ( nella foto), avvocato civilista in Bologna, già candidata alle ultime elezioni regionali.

Un volto nuovo per la politica cittadina, una donna preparata e con una visione chiara che le differenze di genere sono differenti modi di leggere il quotidiano. Sono certa che Annamaria sarà un’ottima referente per questo movimento che vuole accendere un riflettore sul mondo delle donne che, ancora oggi, fatica a raggiungere quel giusto posto, quella parità intellettuale che prescinde dall’essere donna. Non può non tornare alla mente la folle dichiarazione di un Consigliere Comunale che asserì, poi ritrattando, che il 90% delle violenze sulle donne sono inventate dalle donne stesse, questa è una visione becera che ancora oggi alberga nella società e che deve tramontare in via definitiva.
Sono certa che Annamaria Cesari saprà portare un lessico culturale forte su Bologna e saprà essere il giusto riferimento per le donne che hanno voglia di impegnarsi a migliorare la nostra realtà.

Riaprono i centri termali e benessere

Al via anche funivie e seggiovie

Da oggi, domenica 31 maggio, in Emilia-Romagna possono riaprire centri termali e centri benessere ed è consentita l'attività di funivie, funicolari e seggiovie. Lo prevede l'ordinanza firmata dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, che fissa le linee guida.
Fra le regole, la rilevazione della temperatura corporea all'ingresso, misure per il distanziamento all'interno, obbligo di mascherina nelle aree comuni, presenza di dispenser con soluzioni per l'igiene delle mani. Tra sedie sdraio e lettini dovrà esserci almeno un metro e mezzo di distanza, mentre per gli ombrelloni dei solarium deve essere garantita una superficie minima di 12 metri quadrati a paletto. Infine, ancora da domani, cessa il divieto di bruciare il materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli, disposto il 20 marzo.

Dieta mediterranea e obesità giovani, al via studio

Progetto Ue in Italia, Spagna, Portogallo con l'ateneo di Parma


Dimostrare che un'alimentazione ispirata alla dieta mediterranea, a basso contenuto energetico e arricchita con prodotti tipici dell'area del Mediterraneo come melograno, ceci, frutta a guscio e pane a lievitazione naturale, sia più efficace nel ridurre il peso corporeo e i fattori di rischio cardiovascolare associati all'obesità giovanile rispetto a una dieta convenzionale a basso contenuto energetico. È l'obiettivo del progetto europeo Med4Youth con uno studio di intervento dietetico che durerà quattro mesi e sarà condotto su 240 adolescenti, di età compresa tra 13 e 16 anni, affetti da obesità e provenienti da Italia, Spagna e Portogallo. Med4Youth coinvolge nel nostro Paese l'Università di Parma e del consorzio fanno parte il centro tecnologico Eurecat (Spagna, coordinatore del progetto), l'Università di Coimbra (Portogallo), Shikma Field Crops (Israele), Scientific Food Center (Giordania) e Novapan (Spagna).

sabato 30 maggio 2020

Anziana scomparsa a Bologna trovata morta in un dirupo

Da prime ipotesi potrebbe essersi trattato di gesto volontario


È stato ritrovato questo pomeriggio in un dirupo in località Brento a Monzuno, sulle montagne di Bologna, il corpo senza vita di Silvana Deotto, 75 anni residente a Bologna. Domenica, dopo essere uscita per una passeggiata, la donna non avevate fatto ritorno a casa e la nipote lunedì aveva presentato denuncia di scomparsa alla polizia.
Le ricerche iniziate ieri, a cui hanno partecipato anche i Vigili del fuoco, hanno riguardato l'area di San Lazzaro, Rastignano e Pianoro. Nel pomeriggio di oggi, dopo una segnalazione dei Carabinieri forestali, a Brento è stato individuato il corpo di una donna e poco distante è stato rinvenuto anche il suo zaino. Dai primi accertamenti della polizia, potrebbe essersi trattato di un gesto volontario. Dopo il riconoscimento della salma, da parte della nipote, il pm ha disposto gli accertamenti di rito.
I vigili del fuoco hanno partecipato alle ricerche con la squadra terrestre, insieme ai nuclei cinofili che hanno lavorato, il servizio Tas (topografia applicata al soccorso), il nucleo Saf (speleo alpino fluviale) e l'elicottero dei vigili del fuoco- reparto volo di Bologna.

Coronavirus, 20 nuovi casi in Emilia-Romagna

Undici pazienti in meno in terapia intensiva

Sono 20 i nuovi casi di coronavirus in Emilia-Romagna, in tutto 27.759 dall'inizio dell'epidemia. Nelle ultime 24 ore anche 4.464 tamponi, che raggiungono così complessivamente quota 321.373, a cui si aggiungono, sempre da ieri, 2.820 test sierologici. Dei nuovi casi, dieci sono asintomatici. Le nuove guarigioni sono 300, per un totale di 20.373: oltre il 73% sul totale dei contagi. Continuano a calare i casi attivi, scesi a 3.279 (-285 da ieri). I pazienti in terapia intensiva sono 65 (-11). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 398 (-31). Si registrano infine cinque ulteriori morti: tutte donne, una residente nella provincia di Modena, una in provincia di Bologna, una in quella di Forlì-Cesena e due in quella di Rimini. (ANSA)

Report Covid del 30 maggio

Pochi nuovi contagi (10, di cui uno a Sasso Marconi). Un solo decesso a San Giorgio di Piano. I guariti oggi soni 38. Continuiamo a essere prudenti e i risultati si vedono. 






Cara Giunta, ' Dimmi' cosa è successo a Villa Teresa!

L'argomento 'Villa Teresa' ha animato il dibattito consiliare a Sasso Marconi di mercoledì scorso. 

All'origine del confronto, l'interrogazione del gruppo 'Dimmi' con cui si chiedevano particolari precisi sulla vicenda 'pandemia da coronavirus' che ha coinvolto pesantemente la casa di riposo. I conti al gruppo non tornano: nei mesi di marzo e aprile i decessi sarebbero stati ben 30 ( 17 da Covid e 13 naturali) su circa ottanta ospiti e il numero, secondo 'radio piazza', sarebbe addirittura sensibilmente maggiore. Insomma, la casa di riposo sarebbe stata interessata da un vero tsunami. 

“L'8 aprile,” spiega il capogruppo Marco Mastacchi ( nella foto), “tranquilizzando il consiglio comunale, il sindaco affrontò il tema Villa Teresa assicurando che la situazione 'era sotto controllo' e che erano state messe in atto tutte le opportune precauzioni per la difesa dal contagio. Solo due giorni dopo”, continua Mastacchi, “il 10 aprile, veniva dichiarata la presenza di un focolaio Covid-19 a Villa Teresa e si apriva un tavolo per la gestione dell'emergenza”. Mastacchi aggiunge: “Evidentemente si è sottovalutata la situazione. Intenzionalmente nella speranza che il virus se ne andasse senza creare grossi guai o per evitare di dover rendere conto di fatti o di eventuali ritardi nell'attuare le dovute misure di contenimento?” si chiede. 

Ma a creare insoddisfazione nel gruppo, si aggiunge l'accusa rivolta agli interroganti di aver raccolto le informazioni di bar o 'radio piazza' allarmanti e non corrispondenti alla realtà. Invece Mastacchi trova in quell'accusa proprio la confessione della incapacità di rispondere poiché ci potrebbero essere state inefficienze organizzative, da parte degli organismi preposti, di cui non si vuole dare conto.

“Il sindaco poi ha risposto all'interrogazione semplicemente con una relazione dell’Ausl e compilando la scheda dati senza rispondere direttamente. L'interrogazione è politica, non tecnica,” continua in capogruppo Dimmi, che individua nella 'debole' risposta una probabile ulteriore confessione di errori e sottovalutazioni. 
Mastacchi, in un paio di passaggi ha con forza respinto al mittente le accuse ricevute dal gruppo di maggioranza di strumentalizzazione di un argomento così delicato e di avere fatto non meglio precisate 'uscite infelici'. 

Il capogruppo della Lista Civica Dimmi , insoddisfatto della risposta, ha poi annunciato l'intenzione di chiedere una convocazione 'capigruppo' per calendarizzare ulteriori passaggi sulla vicenda e fare luce completa sull'accaduto.

Casalecchio di Reno. Centri estivi comunali al via dal 15 giugno

Iscrizioni aperte da oggi, sabato 30 maggio

di Laura Lelli


I centri estivi si svolgeranno dal 15 giugno al 4 settembre 2020, per due fasce di età, scuola infanzia e scuola primaria/secondaria di primo grado, suddivisi tra turni mono o bisettimanali e i genitori potranno scegliere tra la frequentazione part-time o full-time. Iscrizioni aperte da sabato 30 maggio 2020.

La sede dei centri estivi per i bambini/e in età da scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni) saranno le scuole infanzia Caravaggio e Vignoni, mentre quella dei ragazzi/e delle primarie e secondarie di primo grado saranno le scuole primarie XXV Aprile e Ciari.   

Le modalità di utilizzo del centro estivo saranno in parte diverse rispetto agli scorsi anni. Tutti i rapporti con le famiglie avverranno possibilmente online (dalle iscrizioni, ai pagamenti, alle comunicazioni operative). Le settimane sono strutturate in modalità diverse (i primi turni saranno a cadenza bisettimanale) per garantire l’integrità del gruppo dei bambini seguiti sempre dagli stessi due educatori. Il costo è variato rispetto agli scorsi anni in ragione del diverso rapporto educatore/bambino e dei costi sulla sicurezza richiesta, ma nel contempo ci sarà la possibilità da parte delle famiglie di accedere a contributi statali e regionali.

Sono infatti attualmente in preparazione:
1) il bando rivolto alle famiglie per richiedere il contributo regionale per il pagamento delle rette: nell’ambito del "Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi" (deliberazione di Giunta regionale n. 276 del 26/02/2018) sono previsti contributi (che verranno pagati alle famiglie a posteriori) a favore delle famiglie con ISEE fino ad € 28.000 per un importo massimo di € 84 a settimana per massimo 4 settimane. Nel caso in cui il costo settimanale del centro estivo fosse inferiore a tale cifra, si può richiedere per un numero maggiore di settimane fino al raggiungimento dell'importo massimo di contributo pari ad € 336 a bambino.
2) il bando di accreditamento per i soggetti gestori privati di centri estivi (venendo accreditati, chi iscrive i propri bimbi a questi centri estivi potrà ricevere il contributo regionale se rientra tra gli aventi diritto).
Il bonus baby sitter del Governo può essere utilizzato per pagare i centri estivi.

Tutte le informazioni di dettaglio su iscrizioni, tariffe, modulistica, modalità di utilizzo del centro estivo si trovano qui: http://tiny.cc/centriestivi2020

Gli aggiornamenti saranno pubblicati man mano sul sito www.comune.casalecchio.bo.it

Gruppo consigliare E’wiva Casalecchio è solidale con le lavoratrici ed i lavoratori della FIAC



E’ Wiva Casalecchio scrive:


Vogliamo esprimere la nostra vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori della FIAC per quanto sta accadendo in questi giorni. Faremo tutto il possibile per supportarli nella loro lotta contro una decisione sbagliata, presa unilateralmente e che palesemente prova ad aggirare un decreto che vieta i licenziamenti in questo periodo di crisi. Provando, per quanto possibile, ad analizzare il problema salta agli occhi che non c’è un problema di domanda, gli ordini ci sono, lo stabilimento viaggia a pieno regime, anzi si programmano nuovi turni per far fronte alle commesse. Crediamo non sia più possibile rincorrere esclusivamente la logica del massimo profitto senza considerare le persone ed i territori. Sentiamo sempre la solita frase “se vogliamo rimanere sul mercato, dobbiamo razionalizzare, abbattere i costi, ecc.” Beh allora cambiamo il mercato perché così non è sostenibile! Non è pensabile che le imprese per “essere competitive” si debbano comportare come le cavallette, attingendo alle risorse di un territorio, a volte anche chiedendo sostegni di varia natura, per poi lasciare dietro di sè le macerie del loro passaggio. E’ il momento di cambiare il paradigma, è il momento di non cedere a queste logiche. Far parte di una comunità significa compartecipare al benessere della comunità stessa, investire sulle persone, agire responsabilmente per non recare danni e sviluppare quella comunità nel miglior modo possibile. Questo è un modello di sviluppo sostenibile, che al centro ha la persone non la massimizzazione del profitto a qualsiasi costo.
Lavoratrici e lavoratori della FIAC siamo con voi!

venerdì 29 maggio 2020

Sasso Marconi festeggia la sua Beata Vergine del Sasso

Il parroco di Sasso Marconi e San Lorenzo, Don Paolo Russo, ha inviato il programma della festa della Madonna del Sasso di domenica prossima, 31 maggio.

 

Coronavirus: 38 nuovi casi in Emilia Romagna

Un paziente in meno in terapia intensiva, -20 in altri reparti



Sono 38 i nuovi casi di Coronavirus in Emilia-Romagna, 27.739 dell'inizio dell'epidemia.
    Di questi nuovi positivi, 24 derivano dall'attività di screening realizzata dalla Regione su persone asintomatiche. Sono 6.213 i tamponi effettuati, che raggiungono così complessivamente quota 316.909, a cui si aggiungono 6.908 test sierologici. Le nuove guarigioni sono 216, per un totale di 20.073: il 72,4% sul totale dei contagi dall'inizio dell'epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 3.564 (-186).
    I pazienti in terapia intensiva sono 76 (-1), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 429 (-20). Ma si registrano otto nuovi decessi: 2 uomini e 6 donne: due residenti nella provincia di Reggio Emilia, due in provincia di Bologna, uno in quella di Ferrara, due in quella di Forlì-Cesena, uno nel Riminese. (ANSA)

Report Covid del 29 maggio

Si ritorna a migliorare: 2 decessi, uno a Bologna città e l'altro a San Lazzaro. 11 nuovi casi di contagio di cui 8 a Bologna e gli altri in pianura, esente l'Appennino e le nuove guarigioni sono ben 83.



AUSL, AOSP IOR: “Riparte gradualmente l’attività specialistica”

 Da AUSL, AOSP IOR

Da oggi, venerdì 29 maggio, riprende la possibilità di prenotare le prestazioni specialistiche non urgenti e gli esami di laboratorio. La disponibilità di visite ed esani in questa prima fase di riapertura sarà prevalentemente a carico del privato accreditato.
 
Nel periodo dell’emergenza sono state sempre garantite le prestazioni urgenti e sono state 250.000 le prestazioni sospese a Bologna e area metropolitana (esclusa Imola), di queste 60.000 sono state già recuperate.
Le circa 190.000 prestazioni ancora in attesa saranno riprogrammate entro luglio ed eseguite entro fine agosto.
La modalità di accesso diretto continua ad essere sospesa compresa quella per i punti prelievi.
 
Ai cittadini che hanno prestazioni programmate per giugno e per i mesi a seguire e prenotate prima del 9 marzo verrà garantita l’esecuzione.
 
Si ricorda che tutte le prestazioni urgenti continuano ad essere erogate.
Per evitare potenziali contatti di persona l’accesso al sistema CUP al momento avverrà o per via telematica attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico o per via telefonica chiamando il numero 800 88 48 88.
 
Per garantire la massima sicurezza per i pazienti e per gli operatori sanitari è stato necessario mettere in atto nuove misure organizzative e igienico sanitarie per la prevenzione del contagio, rimodulando gli spazi ambulatoriali, ridefinendo percorsi in sicurezza e adeguati spazi di distanziamento, modificando la durata delle visite per la sanificazione degli ambienti tra un paziente e l’altro, consolidando l’attività dei check point all’ingresso delle strutture.
 
Sono state messe a punto modalità per monitorare lo stato di salute del paziente attraverso strumenti quali la telemedicina o la videochiamata che saranno inizialmente sperimentate con le prestazioni Chirurgia Generale, Neurologia, Endocrinologia, Diabetologia e Reumatologia.  
Verranno potenziati anche i percorsi di presa in carico che prevedono un maggiore confronto tra Medico di Medicina Generale e Medico Specialista così da fornire una risposta più completa ed esauriente ai bisogni di salute.

AZIENDA AUSL + AOSP + IRCSS
TIPOLOGIA ATTIVITA'
PRESTAZIONI SOSPESE
PRESTAZIONI GIA' GESTITE

PRIME VISITE
             60.732
               10.131

VISITE SUCCESSIVE
             49.442
                 7.804

DIAGNOSTICA
             82.056
               30.621

TERAPEUTICHE
             11.044
                 1.185

RIABILITAZIONE
             10.189
                 8.401

P. CHIRURGICHE
                3.212
                       50

LABORATORIO (solo prelievo)
             35.414
                 2.626

ALTRO.......
                   164
                       11

TOTALE
           252.253
               60.829

Non solo Klimt, 2mila beni recuperati da Carabinieri

Per il nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna nel 2019 tre arresti e 51 denunce



L'indagine sul ritrovamento a Piacenza del dipinto 'Ritratto di Signora' di Gustav Klimt, scomparso nel 1997. L'operazione 'Paloma', con l'arresto di due bolognesi accusati di ricettazione di opere contraffatte a firma Picasso e Monet. Il recupero di quattro statue in marmo, trafugate nel 1996 da una chiesa piacentina. Sono alcune delle attività più importanti svolte dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Bologna (Tpc) nel corso del 2019.
Incrementata l'attività rispetto all'anno precedente: i militari del Tpc hanno arrestato tre persone e ne hanno denunciate altre 51. Nella maggior parte dei casi si tratta di reati di furto, ricettazione, contraffazione di opere d'arte e in danno del paesaggio. In totale sono stati recuperati e sequestrati 2.341 beni, di cui 821 di tipo antiquariale, archivistico e librario, due reperti paleontologici e 1.518 reperti archeologici, nonché 113 opere d'arte contraffatte, per un valore economico stimato in 3.241.000 euro per i primi e 13.891.000 euro per i secondi. Nello scorso anno, il numero di furti di beni culturali a livello regionale ha visto una netta diminuzione rispetto a quelli dell'anno precedente, da 73 nel 2018 a 48 nel 2019. (ANSA)

Ciclismo: l'Appenninica Mtb è stata rinviata a settembre

La gara a tappe di 460 km è tra le più dure del suo genere



È stata rimandata alla settimana dal 27 settembre al 3 ottobre la Appenninica Mtb Parmigiano Reggiano Stage Race, la sfida in Mountain Bike nel cuore dell'Appennino emiliano. Gli organizzatori della gara a tappe spiegano che, valutata la costante situazione di incertezza relativa alle condizioni e modalità di effettuazione di eventi sportivi in seguito all'epidemia da Covid-19, hanno deciso di posticipare la data della 2/a edizione della gara al prossimo autunno.
    Originariamente collocata dal 19 al 25 luglio, la corsa si propone come una delle più dure nel suo genere del calendario internazionale, con l'Appennino emiliano a fare da cornice attraverso le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma.
    "Abbiamo valutato la situazione giorno dopo giorno - spiega Beppe Salerno, capo del comitato organizzatore insieme a Milena Bettocchi - perché una gara a tappe di 460 km in sette giorni richiede pianificazione e coordinamento, e questa ci è sembrata la scelta migliore". Le quote già pagate resteranno valide anche per le nuove date.

Il 5X1000 per le famiglie in crisi a Casalecchio di Reno

#Casalecchiosolidale

 di Mauro Ungarelli

Anche quest’anno è possibile devolvere il 5 per mille dell’imposizione fiscale al proprio comune di residenza. Il Comune di Casalecchio di Reno utilizzerà i fondi raccolti in via prioritaria per sostenere le famiglie in crisi a causa dell’emergenza Covid 19.
Attraverso la sua scelta il cittadino residente potrà così fare avere aiuti alimentari, sostegno al pagamento di affitti e bollette e implementare percorsi di reinserimento nel mondo del lavoro.

Non si tratta di una tassa aggiuntiva, ma di una diversa assegnazione di una parte dell’IRPEF a sostegno dei servizi sociali erogati dall’Amministrazione comunale.
Basta una firma per contribuire ad una maggiore qualità di vita delle persone che più hanno subito gli effetti economici della pandemia da Coronavirus.
 Massimo Masetti, vicesindaco con delega al Welfare afferma che “in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando la forza di una Comunità sta nell'essere in grado di non lasciare indietro nessuno! Quest'anno più che mai, quindi, il tuo 5 per mille è importante! La scelta di destinarlo al Comune di Casalecchio di Reno ci permetterà di sostenere le famiglie che attraversano un periodo di difficoltà legato all'emergenza Covid-19. Un gesto di solidarietà che non costa nulla ma vale tanto!”.

Buona notizia: chiude il reparto di Covid-19 a Villa Nobili a Castiglione dei Pepoli

Villa Nobili di Castiglione ha dimostrato capacità e attenzione alle richieste del territorio, dando una mano al sistema ospedaliero in un momento altamente delicato. Da giugno riaprono medicina generale, chirurgia, centro prelievi e il punto di primo intervento torna a operare 24 ore su 24 e l'emergenza Covid si allontana.

di Carmine Caputo

Anche l'ultimo paziente ammalato di Covid-19 ospitato dalla casa di cura Villa Nobili di Castiglione, ha potuto lasciare la struttura. Dopo la prevista sanificazione, da lunedì 1 giugno per l'ospedale dell'Appennino si tornerà alla normalità.

Nel pieno della crisi legata alla pandemia ai gestori della clinica, che è privata ma convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, era stato chiesto di poter ospitare pazienti affetti da Covid ma in via di guarigione, provenienti da case protette, per evitare il drammatico aumento dei contagi e delle morti, avvenuti altrove.

Da parte dei dirigenti del gruppo Garofalo Health Career era venuto subito un benestare, a patto però di sospendere le attività quotidiane, tra cui quella di pronto soccorso, per ragioni logistiche, sanitarie e di personale.

È a quel punto con una comunicazione congiunta da parte di Maurizio Fabbri, sindaco del Comune di Castiglione, e Alessandro Santoni, presidente del distretto socio-sanitario dell'Appennino bolognese, si è chiesto di mantenere, anche con limiti inevitabili, i servizi ambulatoriali e il punto di primo intervento almeno dalle 8 alle 20. Il management di Villa Nobili, guidato dall'amministratore Luigi Gallina e dal direttore sanitario Niccolò Francioli, si è reso disponibile a questo sforzo ulteriore e ha accettato. Il reparto covid ha aperto il 22 aprile. In questo mese ha ospitato 28 pazienti fino all'auspicato ritorno alla normalità, legato all'attenuarsi dell'emergenza. Prevista la riapertura dalla prossima settimana della medicina generale, della chirurgia, dei prelievi e del punto di primo intervento 24 ore su 24.

I cinghiali mi attaccano.

Dubbio propone di dare ospitalità alla denuncia di Rossella Belloli riportata nel facebook di ‎BAR DIAVOLO:


Non so se il luogo virtuale sia giusto, ma chiedo aiuto a voi tutti: come possiamo fare per evitare che mandrie di cinghiali invadano anche l'ingresso di casa. 
10 minuti fa a Ponte della Venturina i componenti di un bel gruppo erano beatamente a spasso per il marciapiede come nulla fosse... non hanno paura ormai di niente... Ma la cinghiala 'dà dietro' alla gente e noi che arriviamo a quest'ora li incrociamo che tentano di attaccarci. Mi è giunta notizia che qualche buontempone gli dà da mangiare anche giù al parco della Venturina, chili e chili di pane... Mi date una mano a diffondere la mia richiesta d'aiuto, Se qualcuno ha qualche conoscenza per farli allontanate dal centro abitato perché è pericoloso me la riporti affinche si possa intervenire in modo efficace.

giovedì 28 maggio 2020

Coronavirus: in Emilia Romagna 74 nuovi contagi e 11 morti da ieri

Sono 77, uno in meno, i ricoverati in terapia intensiva

 © ANSA


Risale il numero dei contagi da coronavirus in Emilia-Romagna a fronte però di un incremento anche nel numero dei tamponi effettuati: in 24 ore in regione si registrano 74 nuovi casi e 11 nuovi decessi. Da ieri sono stati effettuati 9.128 tamponi. Sono 77, uno in meno rispetto a ieri, i ricoverati in terapia intensiva. (ANSA).

Report Covid del 28 maggio

Tornano a crescere, e parecchio, i nuovi contagiati (29 oggi mentre ieri erano solo 2. Di essi 28 sono a Bologna città) e i decessi ( 4 contro i 2 di ieri). Ma sono ben 113 le persone guarite nelle ultime 24 ore. Ieri erano state 17. 







Signora rapinata in pieno giorno nel centro di Sasso Marconi

Rapina in piazza a Sasso Marconi ieri, intorno alle 13, ai danni di una signora. La donna aveva parcheggiato all'incrocio di via Porrettana con via Stazione e aveva preso con se il portafoglio per effettuare un pagamento in uno dei servizi commerciali della piazza. Al ritorno all'auto è stata avvicinata da un uomo che minacciandola le ha intimato di consegnargli il portafoglio che aveva ancora in mano. Spaventata e intimorita ha ubbidito. Il rapinatore si è poi allontanato in fretta. Evidentemente l'uomo, che indossava un capello di paglia e parlava con accento straniero, l'aveva seguita e approfittando dell'ora del pranzo in cui in giro c'erano poche presenze, aveva portato a termine senza intoppi il suo intento criminoso. La donna appena si è ripresa, anche grazie all'aiuto avuto dei titolari dei servizi aperti, ha chiamato il 112 , ma all'arrivo dei Carabinieri l'uomo si era già allontanato senza lasciare tracce. Probabilmente aveva un mezzo a poca distanza con cui ha trovato un efficace allontanamento dal punto della rapina. Nel portafoglio naturalmente c'erano tutti i documenti.

MARATONA DI EVENTI SOCIAL PER FAR SENTIRE LA VOCE DEI PICCOLI COMUNI

Voler bene all'Italia: iniziativa promossa dal 2004 da Legambiente

di Valentina Savigni

Da ieri a domenica si terranno le iniziative di Voler bene all'Italia, manifestazione promossa dal 2004 da Legambiente per far sentire la voce dei piccoli Comuni. Territori straordinari, custodi di gran parte dei gioielli di natura e tradizioni del Paese, spesso lasciati ai margini delle politiche nazionali nonostante il loro immenso potenziale.

#RICONNETTIAMOILPAESE è lo slogan dell'evento e quest’anno assume un significato ancora più importante interpretando perfettamente l’urgenza di un percorso comune di rinascita a partire dalle comunità e dai territori.

“Si tratta di una grande occasione per valorizzare i tanti piccoli Comuni d'Italia - commenta Enrico Della Torre, Direttore Generale Vivi Appennino - e al tempo stesso per chiedere alla politica un forte impegno nel sostenere questi territori nella ripresa. Per questo motivo è stato sottoscritto un appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte - evidenzia Della Torre - sono state presentate cinque proposte per ripartire con innovazione tecnologica e socio-economica che tenga insieme scuola, servizi e lavoro”.

Il primo appuntamento webinar dal titolo “Le sfide e i nodi per il rilancio dei piccoli Comuni” si è tenuto ieri alle 18; il secondo domenica 31 maggio alle 11 con il Premio Voler Bene all'Italia 2020; e infine martedì 2 giugno alle 18 con “Mobilità dolce, natura e piccoli borghi”. Tutte le iniziative in programma saranno in diretta sui canali social Legambiente e su quelli dei partner collegati all'evento. Inoltre sempre martedì 2 giugno si terrà una maratona virtuale social con l'esecuzione dell’inno nazionale da parte delle bande dei territori e la presenza dei Sindaci con la fascia tricolore nei borghi più suggestivi del loro Comune. 

Video e foto saranno postati online con hashtag #riconnettiamoilpaese #volerbeneallitalia #amoilmioborgo #nomedelvostroborgo

Seguirà a partire dal 4 giugno giugno la campagna #IORIPARTODAQUI promossa da Cibò So Good - Festival dei Sapori d'Italia, in programma il prossimo 30-31 ottobre e 1 novembre, che metterà in campo una serie di iniziative per promuovere le aree interne, in particolare quelle appenniche. Le dirette andranno in onda ogni giovedì fino all'attesa data del Festival.

Fino al 2 giugno i Piccoli Comuni d'Italia possono sottoscrivere l'appello al
Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e partecipare attivamente alle iniziative social in programma. Per aderire è necessario compilare il seguente form online: CREA ADESIONE

La Polizia Locale Reno Lavino ha un nuovo Comandante

Stefano Bolognesi sarà operativo dal prossimo 1° giugno

L'Unione Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia comunica:

Il Corpo unico di Polizia Locale Reno Lavino dei Comuni di Casalecchio di Reno, Monte San Pietro e Zola Predosa ha un nuovo Comandante: Stefano Bolognesi ( nella foto), classe 1969, prenderà ufficialmente servizio lunedì 1° giugno 2020 succedendo a Maria Rosaria Sannino, comandante del Corpo Unico dalla sua nascita nel 2018. Bolognesi guiderà un organico che raggiungerà nei prossimi mesi le 56 unità e che controlla un territorio di 130 km quadrati con una popolazione complessiva di oltre 66.000 abitanti.

La durata dell’incarico è collegata alla scadenza del mandato amministrativo in corso, indicativamente fino al 31 maggio 2024.
Da marzo 2019 la sede del Corpo unico si trova in via Sozzi a Casalecchio di Reno, ma sono presenti e operativi presidi territoriali nei 3 Comuni coinvolti.



Ringrazio l’Amministrazione dell’Unione per la fiducia accordatami con questo incarico, ha detto il neo Comandante Stefano Bolognesi . “Con grande entusiasmo intraprendo questo nuovo servizio e sono certo che si potranno raggiungere traguardi innovativi puntando su comunicazione e trasparenza, al servizio della comunità”.

Stefano Bolognesi, laureato in Economia all’Università di Bologna, ha cominciato nel 1998 a Medicina la sua carriera di responsabile di Polizia Municipale, proseguita al Comune di Argenta come Vice Comandante. Dal 2000 al 2005 comandante a Castel San Pietro Terme, è stato poi comandante della Polizia Locale di Casalecchio di Reno dal 2005 al 2013 per spostarsi in seguito al comando della Polizia Locale di Castel San Pietro Terme dal 2013 al 2016. L'ultimo incarico - da gennaio 2017 - è stato quello di vicecomandante vicario del Corpo intercomunale del Nuovo Circondario Imolese.

Onu: "I migranti non sono profughi"

Il dossier: «La metà di loro aveva un lavoro in Africa, partono per cercare fortuna e mandare soldi ai parenti»

Da Il Giornale, richiesto da Dubbio: 

L'immigrazione illegale come «investimento» per il futuro. Così scrive l'Undp (United Nations Development Programme) presentando la ricerca The Scaling Fences: Voices of Irregular African Migrants to Europes, realizzata intervistando più di 3mila immigrati provenienti da 43 diversi paesi africani e stabilitisi in 13 paesi europei (ma quasi la metà degli intervistati vive in Spagna e Italia, cioè i due porti di arrivo per il 90% di loro).
Il dossier, anche se realizzato da un'organizzazione fortemente terzomondista e immigrazionista come le Nazioni unite, conferma in realtà le tesi opposte. Perché sfata la propaganda secondo cui gli immigrati scapperebbero da guerre, carestia e povertà in cerca di asilo politico, e quindi ci sarebbe il dovere morale di spalancargli le frontiere. La realtà che raccontano i diretti interessati, arrivati quasi tutti con i barconi attraverso le rotte gestite dalla criminalità organizzata, è completamente diversa. Non solo non scappano dalla fame nè dalle persecuzioni politiche, ma anzi la metà di loro stava discretamente bene nel paese di origine, il 49% aveva un lavoro, in molti casi uno stipendio maggiore e un livello di istruzione più alto della media dei connazionali. Il 50% degli immigrati che lavorava, alla domanda se guadagnasse a sufficienza per farcela in Africa, risponde positivamente, addirittura il 12% dice che era in grado anche di mettere via risparmi. «In Gambia avevo una vita confortevole, non eravamo ricchi ma i nostri genitori si sono assicurati che fossimo istruiti e curati» racconta Mahmadou. E allora perché pagano cifre elevate per mettersi in viaggio, rischiando anche la pelle? Risponde Aziz, dal Senegal: «Alla fine tutti vogliamo le stesse cose nella vita: buona salute, lavori dignitosi, opportunità per le nostre famiglie e per noi stessi. E poiché molte persone non sentono di averle in Africa, vengono in Europa». Insomma migranti economici, puri e semplici. «La ricerca dimostra che quelli che sono partiti stavano relativamente meglio rispetto ai loro coetanei» si legge nel rapporto. Quali sono le più importanti motivazioni che ti hanno spinto a partire per l'Europa? chiedono ai migranti intervistati. Il 60% risponde «lavoro/mandare soldi a casa», il 18% «famiglia, amici», l'8% «istruzione», ma nessuno accenna a situazioni di pericolo in patria o di essere stato costretto.
Il loro è appunto un «investimento», anche consistente, mediamente di 2700 dollari, finanziati spesso dai parenti, per farsi portare illegalmente in Europa e poi, una volta lì, cercare un lavoro, una fonte di reddito, e quindi mandare soldi alle famiglie in Africa, gli «investitori» nel viaggio che quindi si attendono degli utili, un «return on investment» (Roi) scrive l'Onu utilizzando una espressione finanziaria. Il valore delle «rimesse» che il parente immigrato in Europa riesce a mandare a casa (lo fa il 78%) richiederebbe «40 anni per generare un'equivalente posizione economica in patria», scrive l'Onu. Quindi il ritorno dell'investimento, per quanto rischioso, è estremamente allettante. La migrazione clandestina può rappresentare «un salto di una generazione in termini di mobilità sociale». La ricercatrice Anna Bono, esperta di Africa, è stata la prima in Italia a spiegare che è la classe media africana, urbanizzata e tutto sommato benestante, a partire per l'Europa. «I risultati della indagine dell'Undp parlano chiaro - commenta su La Bussola Quotidiana -. Confermano che centinaia di migliaia di africani hanno raggiunto l'Europa illegalmente e per non essere respinti hanno mentito sostenendo di essere profughi in fuga da guerre e persecuzioni».

mercoledì 27 maggio 2020

Coronavirus: in Emilia Romagna 16 nuovi contagi e 7 morti da ieri

Calano i ricoverati in terapia intensiva e nei reparti Covid

Continua in maniera significativa il calo dell'andamento dell'epidemia da Coronavirus in Emilia-Romagna: nelle ultime 24 ore, secondo i dati diffusi dalla Regione, si sono registrati 16 nuovi casi (a fronte di 3.714 tamponi) e sette morti (due a Reggio Emilia e Bologna e uno a Ferrara, Ravenna e Piacenza).
    Le nuove guarigioni sono 157 (19.546 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 3.998 (-148). I pazienti in terapia intensiva sono 78 (-2). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 459 (-34). (ANSA).

Repor Covid del 27 maggio

Si avvicina la fase 3, quella di 0 contagi. Oggi infatti in tutta la provincia di Bologna si contano solo 2 nuovi casi e 2 decessi. 17 i guariti. Ci si può credere.