giovedì 31 ottobre 2019

In corso il ripristino della strada Tabina-Prunarolo minacciata da una frana

Grazie ad un finanziamento di 80 mila euro stanziato dalla Regione, il Comune di Vergato ha avviato i lavori di messa in sicurezza della strada comunale, essenziale per raggiungere la frazione di Prunarolo


L'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese informa:

I tecnici sono al lavoro per il consolidamento della strada comunale che, a Vergato, conduce dalla strada statale Porrettana in località Tabina alla frazione di Prunarolo. In prossimità del bivio per Vedegheto, infatti, la parete rocciosa aveva mostrato nei mesi scorsi segni di cedimento, con distacco di materiale riversatosi poi sulla carreggiata. Senza contare la presenza di un blocco di notevole dimensioni (4mx4m) in gran parte distaccato dalla parete retrostante e poggiato su altri blocchi che mostrano fratture e di un’altra roccia, di circa dieci metri, fratturata e sporgente verso la carreggiata.
Gli interventi dovrebbero durare 90 giorni: da un lato si propongono di rimuovere situazioni di pericolo immediato rappresentate dal movimento roccioso, dall’altro hanno lo scopo di ricostruire il necessario equilibrio idrogeologico per scongiurare in futuro ulteriori cedimenti della parete rocciosa.
Pertanto si procederà alla pulizia del bosco deteriorato e alla sua riqualificazione mediante il taglio selettivo delle piante morte, presenti lungo la parete rocciosa interessata dai distacchi, alla pulizia e a alla rimozione delle parti di parete rocciosa interessata e alla applicazione di tecnologie volte al contenimento di eventuali ulteriori distacchi tramite una rete metallica. Sarà inoltre predisposto un muro in pietra, per il contenimento di eventuali ulteriori distacchi e a protezione della carreggiata. Si procederà infine a ripristinare la pavimentazione stradale e la segnaletica orizzontale e verticale, compresi i guard rail in acciaio. È inoltre previsto un sistema di regimazione delle acque piovane tramite il ripristino o la sostituzione di pozzetti, condotte e griglie.
L’area non è nuova purtroppo a questi fenomeni: già 4 anni fa c’era stata una frana, e per questo motivo già dallo scorso marzo, in seguito ad un sopralluogo da parte dei tecnici dell’Unione dell’Appennino e del Comune, era stato segnalato il punto di dissesto con relativa regolamentazione del traffico, che in quel tratto consentiva il passaggio di una sola autovettura.
L’intervento è stato resto possibile grazie al supporto della Regione Emilia-Romagna, in particolare dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza del Territorio e la Protezione Civile, Servizio Area Reno e Po del Volano, che ha risposto all’appello del comune assegnando un contributo di 80 mila euro per la messa in sicurezza dell’area.

«Abbiamo dato priorità a questo intervento» spiega il sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri «dal momento che la strada è fondamentale perché è la via d’accesso principale sia alla frazione di Prunarolo sia a diversi insediamenti sparsi abitati lungo il versante montuoso. In caso di interruzione gli abitanti sarebbero costretti ad un giro piuttosto tortuoso per raggiungere sia Vergato che Bologna, e non è certo così che si combatte lo spopolamento della montagna».
Le zone rurali del versante infatti, come buona parte delle zone montane dell’Appennino bolognese, sono interessate da un calo demografico che però innesta una spirale negativa, perché più le persone si allontanano più degrada l’equilibrio idrogeologico.


Si schianta con l'auto contro un muro. E' grave. E' accaduto a Castiglione dei Pepoli.

Un 59enne di Castiglione dei Pepoli, oggi alle 14, mentre percorreva via Badia Nuova, è uscito di strada e si è schiantato contro un muro.

Sopraggiunti sul posto, i Vigili del Fuoco sono stati impegnati a lungo per estrarlo dalle lamiere dove era rimasto imprigionato.

Trasportato all'ospedale Maggiore di Bologna in codice di massima gravità gli sono stati riscontrati diversi traumi gravi, ma pare non sia in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione, anche per individuare le cause dell'incidente.


NIKE CASALECCHIO, OK ODG LEGA. BORGONZONI: "ORA MANTENERE IMPEGNI PER TUTELA LAVORO"

Riceviamo:

La candidata alla guida della Regione Emilia Romagna, Lucia Borgonzoni, in una nota sulla questione della Nike di Casalecchio, scrive:

"Bene l'approvazione, in aula alla Camera, del nostro ordine del giorno che impegna il governo ad avviare un Tavolo istituzionale di confronto per scongiurare la chiusura dello stabilimento Nike di Casalecchio. 

Ora Regione e Governo si attivino immediatamente, non è ammissibile che si impongano agli operai trasferimenti 'forzati', pena la perdita dei posti di lavoro. Dopo aver portato il caso alle istituzioni e impegnato il governo, vigileremo affinché non prevalgano le logiche unilaterali delle multinazionali, ma si tengano in considerazione i diritti e le esigenze di tutti i lavoratori, già pesantemente gravati dai tagli al personali operati nella sede di via Isonzo", ha concluso la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni , dopo l'odg specifico al decreto crisi aziendali approvato dalla Camera.

Bignami-Evangelisti: “ Piano venatorio inadeguato, il problema della fauna selvatica va affrontato con decisione ”


Il deputato Galeazzo Bignami e il consigliere metropolitano Marta Evangelisti scrivono:


L’episodio di alcuni giorni fa, quando un uomo di 85 anni è stato ferito gravemente da un cinghiale nel giardino di casa a Vergato, testimonia una volta di più quanto il problema della fauna selvatica sia diventato grave soprattutto sul nostro Appennino. La gestione regionale, sempre troppo blanda, in questi anni ha scontentato tutti, dai cacciatori agli agricoltori fino ai privati cittadini che oggi rischiano anche in casa propria.
Ci sono aree protette che sono sempre più volte a modelli di tipo “conservativo”, con politiche in netto contrasto con le esigenze degli agricoltori in fortissima difficoltà nell’affrontare i danni da fauna selvatica a fronte di risarcimenti che spesso risultano una vera ‘elemosina’, e aree non protette dove la selezione non è abbastanza efficace.
E’ ora che Regione e Città metropolitana convochino con urgenza un tavolo di confronto per riaprire la discussione sul Piano faunistico venatorio, questa volta ascoltando davvero le esigenze di chi, tutti i giorni, patisce sulla propria pelle danni e disagi.


Furti con 'abbraccio', sei indagate, ma non sono tutte. Un altro caso al Fossolo

ANSA riferisce:
I carabinieri di Mantova, con la collaborazione dei Comandi di Milano, Verbania, Verona, Bologna, Brescia e Ancona, hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare con divieto di dimora nella provincia di Mantova nei confronti di sei donne che facevano parte di un gruppo che agiva in tutto il centro-nord Italia derubando anziani con la tecnica dell'abbraccio: chiedevano informazioni per strada e abbracciavano le vittime per ringraziarle, rubando loro orologi, spesso Rolex, gioielli e collane d'oro. L'indagine, condotta dal Reparto Operativo, col contributo di varie stazioni e chiamata "Abbraccio", era nata nel maggio del 2018 e ha portato finora all'individuazione di 12 nomadi.
    Venti in tutto i furti consumati nel territorio mantovano da dal gruppo attivo anche in tutta Europa: metteva a segno uno o più colpi, anche ravvicinati nel tempo, poi le "batterie" si spostavano in altre zone d'Italia, cambiando abiti e pettinatura. Il giro d'affari è stimato in centinaia di migliaia di euro.

Bologna Today informa di un caso di ieri al Fossolo, vittima una  83enne:

Si è presentata come una vecchia amica, l'ha abbracciata e poi le ha sfilato il collier d'oro dal collo. Tutto senza che la vittima, una signora bolognese di 83 anni, si rendesse conto di nulla. È successo ieri alle 12 in via Misa, zona Fossolo, quando l'anziana stava tornando a casa dopo aver fatto la spesa al centro commerciale Fossolo 2. 
La signora aveva appena parcheggiato la sua auto quando è stata avvicinata da una giovane donna - italiana e ben vestita - che presentandosi come una vecchia amica e facendo finta di conoscerla da tempo, l'ha abbracciata e le ha sfilato un collier d'oro dal valore di 700 euro.
Inizialmente l'anziana non si è accorta di essere vittima di un furto 'con destrezza', ma quando è rientrata a casa si è subito resa conto di non avere più il gioiello al collo.

Gaggio Montano commemora la fine della prima guerra mondiale


Il comune di Gaggio Montano celebra il prossimo fine settimana l'anniversario della vittoria della prima guerra mondiale, conclusasi il 4 novembre 1918.

Domani, venerdì 1° novembre, nella chiesa parrocchiale di Pietracolora ( nella foto) , alle 11.15, verrà celebrata una Messa di suffragio e alle 12,10, verrà deposta una corona monumento ai caduti, onorati i caduti e tenuto il discorso commemorativo. 
 Sarà presente la sindaca Elisabetta Tanari

A Santa Maria Villiana l'appuntamento è invece nella stessa giornata ma alle 15,30 presso il monumento ai caduti dove è previsto l'alza bandiera, la deposizione della corona, l'onore ai caduti e il saluto della sindaca.

Domenica 3 novembre la cerimonia si terrà invece nel capoluogo. Appuntamento in piazza Arnaldo Brasa alle 9,30. Qui prenderà il via alle 9,45 la sfilata per le vie del paese fino ad arrivare alla chiesa parrocchiale per la Messa prevista alle 10.
Alle 11,15 ci si sposterà nel Sacrario dei caduti nel parco della Rimembranza dove sono previsti l'alza bandiera, la deposizione della corona , l'onore ai caduti e il saluto della sindaca.


Ambiente. Proroga al 30 giugno 2020 per registrazione impianti termici su Criter, ok in Aula

Luca Sabattini (Pd) ha elogiato l’impegno della Regione nel settore. Critiche le opposizioni con Michele Facci (Fdi) che ha definito “insufficiente” lo slittamento di sei mesi per la regolamentazione

Dubbio segnala


Via libera in Assemblea al “Parere di conformità sul controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari“.

Luca Sabattini del Partito democratico ha lodato l’impegno della Regione per prevenire eventuali rischi connessi a una cattiva gestione dell’impiantistica che, a volte, “può rappresentare un pericolo per la sicurezza dei cittadini”. Il consigliere ha poi ricordato le modifiche attuate dal documento: “È previsto l’obbligo della registrazione da parte del manutentore degli impianti termici al catasto Criter, la cui scadenza dal 31 dicembre 2019 è prorogata al 30 giugno 2020. Si può comunque proseguire alla regolarizzazione anche nei successivi 180 giorni, entro il 31 dicembre 2020. Al momento sono circa 3.000 le aziende per la manutenzione registrate sulla piattaforma e, in generale, il 60% degli impianti è già stata inserito nel portale”.

Protagonista del dibattito in Aula Fratelli d’Italia con Michele Facci che ha definito “insufficiente” il termine dei sei mesi per la regolamentazione: “Occorre essere realisti e faccio fatica a pensare che la proroga al 30 giugno 2020 basterà per poter mettere ordine a questa vicenda. Apprezzo però lo sforzo di non penalizzare il settore e di non introdurre obblighi”.
(Nicoletta Pettinari)

mercoledì 30 ottobre 2019

La Tartufesta di Sasso Marconi si prepara al secondo round: 1 – 2 – 3 novembre


Si propone di soddisfare ancora una volta il numeroso pubblico che l'apprezza e la frequenta.

Gli stand collocati nel centro cittadino di Sasso Marconi sono in attesa del ritorno dei commercianti per la riapertura il prossimo venerdì, 1 ottobre, della nota e apprezzata tartufesta paesana.
Protagonisti ancora una volta saranno i frutti dell'autunno, il più apprezzato dei quali è ovviamente il tartufo che motiva la sagra e gli attesi marroni, proposti in diversi modi, fra cui la classica caldarrosta. 
Eugenio Garuti di Le Mandrie


In piazza le caldarroste cotte sul fuoco vivo sono quelle dei produttori lagunesi di Le Mandrie e di Casa Lipparini e dei castanicoltori dell'Appennino bolognese. Ma gli stand esporranno anche tanti altri tipi di merceologia e la più ricca di proposte è quella culinaria. 
Le professoresse Maria Vita Nisi, Alessandra Marchetti 
e Anna Maria Balducci. Gli studenti Andrea Boragini,
Desy Sberna
In questo ultimo settore da sottolineare la presenza degli studenti dell'Istituto professionale per l'agricoltura e l'ambiente Ferrarini di Sasso Marconi con i loro professori che propongono prodotti ottenuti dalla trasformazione dei frutti da loro seguiti nell'area agricola vicina alla scuola e lo stand Zivieri nel quale vengono

proposti insaccati, fra cui la mortadella e carni cotte in modo molto apprezzato, come per esempio a mo' di Qbab. Sul gyros infatti vengono fissate le carni ( utilizzate solitamente per la nostra coppa) di vera romagnola che cuociono in rotazione. 
Zivieri consolida per di più il nuovo e proficuo rapporto con Sasso Marconi che ha nell'organizzazione di Chef al Massimo alle Conchiglie di Lagune, l'espressione qualificante. Apprezzata anche l'offerta di Nova Arbora la cui titolare Donatella  (al centro dello stand) precisa: “ Ciò che proponiamo è ricavato dal nostro ampio giardino botanico con un orto dedicato alle erbe aromatiche. 
 
 
Da 15 anni le raccolgo e le porto direttamente in piazza”. Lavorate opportunamente, dosate e miscelate nel sale possono essere utilizzate per insaporire e rallegrare il palato dei buongustai nel gustare carni, pesci e verdure. Anche quest'anno il sale aromatico di Nova Arbora parteciperà alla gara dei profumi della tartufesta. “Chi vincerà? Il pungente profumo del prelibato tartufo o il balsamico mix delle erbe aromatiche?” si chiede Donatella.


Una riconferma, lo stand del sassese ToninoVenturoli con i prodotti ricavati dal maiale. Molto richiesti anche i mieli dell'Apicoltura Pancaldi Lara e Virgilio, che anche quest'anno, nonostante la stagione bolognese non troppo favorevole per l'attività delle api, vanta importanti riconoscimenti come il '2 Gocce d'Oro' con il Girasole e una Goccia d'Oro con il Millefiori. 


Lo scorso weekend, anche grazie al clima favorevolissimo, i visitatori sono stati molto numerosi e hanno invaso le strade e le piazzette del centro. Tra loro anche diversi amministratori comunali, in primis il neo sindaco Roberto Parmeggiani che si è soffermato a lungo con i concittadini e ha anche provato personalmente l'attrezzatura marconiana in mostra all'ingresso del municipio e capace di collegarsi a una radio tramite un generatore attivato girando manualmente un rotore.
Roberto Parmeggiani
Il sindaco e la vicesindaco Marilena Lenzi si sono improvvisati radiotecnici per illustrare al pubblico l'efficiente macchinario.
 
Marilena Lenzi

Teatro comunale di Sasso Marconi: parte la stagione 2019/2020

La rassegna dialettale “Un bèl Casein” prende il via domani, 31 ottobre, con la commedia “Un maré buseder” mentre il cartellone di prosa “Ridere è una cosa seria” parte il 7 novembre con “The DEI after” di Teatro Ringhiera (campagna abbonamenti per il teatro di prosa aperta domani sera e sabato 2 novembre)  
Due sono i cartelloni predisposti dall’Assessorato alla Cultura della Comune.
 
Il primo è dedicato al dialetto, con la 19ª edizione della rassegna “Un bèl Casein” che parte domani, 31 ottobre, con la commedia “Un maré buseder” della compagnia Al nostar dialatt (Teatro comunale, ore 21). La rassegna prosegue poi fino a febbraio con altri sei spettacoli portati in scena da compagnie bolognesi già conosciute dal pubblico (Arrigo Lucchini, Bruno Lanzarini, Marco Masetti) e altre compagnie di più recente costituzione (Nuovi Felsinei, Gloria Pezzoli, Compagnia del Corso). Le situazioni e le tematiche trattate sono quelle tipiche della commedia bolognese: intrighi familiari, intrecci sentimentali ed equivoci… sette appuntamenti da non perdere per gli appassionati cultori del dialetto!
Inizio spettacoli ore 21
 
Il secondo cartellone - “Ridere è una cosa seria” -, predisposto in collaborazione con l'associazione "Cà Rossa", propone invece un percorso di ricerca all’interno dell’universo teatrale, alla (ri)scoperta del ruolo sociale e delle tante sfaccettature del mestiere d’attore. In questa sua sesta edizione, “Ridere è una cosa seria” presenta sette appuntamenti, uno per mese da Novembre a Maggio così declinati: satira di genere con “The DEI after” (lo spettacolo che il 7 novembre apre la rassegna), linguaggio e tipi della Commedia dell’Arte (con spettacoli come “Il malato immaginario, l’ultimo viaggio” e “ La pazzia di Isabella”) e teatro civile di nuova drammaturgia (è il caso di “Nessuna pietà per l’arbitro”). Nella sua seconda parte, da marzo a maggio, la rassegna apre una finestra sull’artigianato teatrale del territorio: Teatrino Giullare propone “Menelao”, il laboratorio teatrale di CopAps torna con “Macbeth, il balletto del potere”, mentre l’Opificio d’Arte Scenica rilegge “La Tempesta” di William Shakespeare in “Tempoest”. la produzione dei teatranti di casa nostra è dunque protagonista da marzo a maggio, per una primavera di teatro a Km.0.
 
Ad inaugurare la rassegna sarà - giovedì 7 novembre - 
THE DEI AFTER, una nuova produzione di ATIR Teatro Ringhiera per la regia di Rita Pelusio. Si tratta di uno spettacolo in cui tre improbabili figure divine (Zeus, Efesto ed Ermes, divinità maschili rilette in chiave grottesca e interpretate da tre donne), danno vita a un confronto comico destinato a smontare miti e certezze dell’universo maschile attraverso un susseguirsi di dialoghi serrati, giochi linguistici e gag.
 
Inizio spettacoli ore 21.15
N.B: è ancora possibile sottoscrivere l’abbonamento alla stagione teatrale “Ridere è una cosa seria” nelle giornate di giovedì 31 ottobre (ore 20-21.30 presso il Teatro comunale) e sabato 2 novembre dalle 9 alle 12 c/o l’ufficio comunale “@TUxTU Comunica”.

Tutti gli spettacoli si svolgono al 
Teatro comunale di Sasso Marconi.  Fa eccezione il solo “Tempoest”, spettacolo che a maggio 2020 chiude la rassegna “Ridere è una cosa seria” e che andrà in scena nelle sale di Villa Davia, al Borgo di Colle Ameno.



Casalecchio di Reno. Per la ricorrenza dei defunti, aperture straordinarie del cimitero venerdì 1, lunedì 4 e lunedì 11 novembre

Sospeso il divieto di sosta sul lato destro di via Brigata Bolero 

Il Comune di Casalecchio di Reno informa:  

In occasione della Ricorrenza dei Defunti, il cimitero effettuerà le aperture straordinarie di lunedì 4 e lunedì 11 novembre. Il cimitero sarà aperto anche venerdì 1° novembre, giorno di Ognissanti, mentre gli Uffici Comunali rimarranno chiusi.
Ricordiamo l’orario abituale invernale di apertura del Cimitero Comunale: dal 1° ottobre al 31 marzo, da martedì a domenica, dalle 8 alle 17.

Fino alle 8 del 5 novembre è inoltre sospeso il divieto di sosta permanente esistente ed è quindi consentita la sosta dei veicoli sul lato destro di via 63^ Brigata Bolero, con direzione via Isonzo, nel tratto compreso fra via Ugo Bassi e via Isonzo stessa.

La Polizia Municipale presterà il consueto  servizio di vigilanza in prossimità del cimitero negli orari di maggiore affluenza.

Parcheggi disponibili: il cimitero comunale con 61 posti auto, il parcheggio della Stazione Garibaldi – Meridiana con 132 posti a 200 metri dal cimitero e il parcheggio di fianco al centro sociale Garibaldi, in fondo a via dell'Esperanto, con circa 40 posti, da cui il cimitero è raggiungibile a piedi attraversando via Brigata Bolero.

In scuola Ravennate 'hotel' per gli insetti utili

Messa a dimora nel parco di Classe

 © ANSA

Una struttura per gli insetti utili, impollinatori e predatori (tra cui coccinelle, api solitarie, crisope), chiamata bugs hotel, è stata allestita in questi giorni nel parco di una scuola primaria a Classe (Ravenna).
    Gli 'alberghi per insetti' sono stati realizzati lo scorso giugno al centro 'La Lucertola', spazio educativo e didattico che funziona nell'ambito dell'Area Istruzione e Infanzia del Comune di Ravenna per il progetto Lavori in Comune, e avranno la funzione di aumentare la biodiversità degli orti e dei giardini, ridurre l'utilizzo dei pesticidi nella lotta contro gli insetti dannosi e contribuire all'aumento degli insetti utili in città.
    L'iniziativa va nella direzione di conoscere sempre meglio l'ambiente, anche attraverso piccole azioni. (ANSA)

Casalecchio festeggia Halloween con "Vietato ai Maggiori"

Una narrazione-laboratorio e un libro in regalo per bambine e bambini
 
Dal Comune di Casalecchio di Reno 

 Un doppio appuntamento nel pomeriggio di Halloween inaugura la stagione 2019-20 di "Vietato ai Maggiori", la rassegna per bambini e famiglie che giunge alla quindicesima stagione consecutiva.

Domani, giovedì 31 ottobre, alle 17, in Casa della Conoscenza di Casalecchio di Renosi scoprirà "Chi ha paura dei mostri?" con la narrazione-laboratorio di Elena Musti .
Mentre cala la sera, tanti racconti incentrati sulle creature notturne come streghe, lupi e mostri, che si aggireranno tra i bimbi con le loro storie "poco paurose e molto divertenti" che spesso hanno un finale inatteso. A seguire, un laboratorio creativo sui personaggi della notte più paurosa dell'anno.
La narrazione/laboratorio è gratuita. E' obbligatoria la prenotazione in Biblioteca, telefonando allo 051.598300 oppure scrivendo a biblioteca@comune.casalecchio.bo.it.

A seguire, dalle 18.30 alle 19.30, l'Atrio di Casa della Conoscenza accoglie bambine e bambini per "Libretto o scherzetto?": a tutti i piccoli lettori che si presenteranno in maschera e pronunceranno la fatidica frase "Libretto o scherzetto?" la Biblioteca regalerà un libro per l'infanzia, da leggere nella notte più inquietante dell'anno. La partecipazione è libera senza limiti di età (ma ricordate la maschera!).




Il vento di Italia Viva lambisce anche Sasso Marconi

I promotori del nuovo gruppo politico scrivono:
Dopo la presentazione alla Leopolda, anche a Sasso Marconi è nata Italia Viva, come evoluzione naturale del Comitato di Azione Civile già presente sul territorio da qualche mese.
Italia Viva Sasso Marconi si rivolge a tutti coloro che si riconoscono nei principi della Carta dei valori (https://www.italiaviva.it/carta_dei_valori) in particolare nella solidarietà, pari opportunità e non discriminazione, difesa dei diritti dei minori, tutela dell’ambiente e promozione di un modello di sviluppo sostenibile che tuteli le generazioni future.
Donne e uomini devono concretamente avere eguali diritti e medesimi doveri. Per questo motivo si impegna a promuovere costantemente i diritti delle donne nel lavoro, nella vita sociale e nella partecipazione politica, affinché possano esprimersi e valorizzarsi, contando su un sistema sociale che sia di supporto e di sostegno alla famiglia.
Inoltre intende che i giovani siano protagonisti delle scelte fondamentali del paese sentendo la responsabilità di un patto tra generazioni. Si sottolinea la necessità di investire sulla scuola come luogo principale della formazione, dello spirito critico e della cittadinanza consapevole. Il lavoro sia presupposto della realizzazione individuale e del benessere collettivo: il lavoro va creato, tutelato ed incentivato. L’iniziativa e l’impresa vanno sostenute come strumento essenziale per la crescita.
I componenti del gruppo dichiarano di sentirsi parte di una comunità in cui i diritti vanno sempre associati ai doveri, nel solco dello spirito costituzionale. Responsabilità e impegno sono valori irrinunciabili. Ciascuno deve contribuire al bene comune secondo le proprie possibilità e capacità.
"In questa fase costituente", affermano, "siamo aperti a chi sente il bisogno di un cambiamento, l’urgenza di un impegno, la responsabilità di una partecipazione attiva".
  L'attività del gruppo si può seguire su facebook https://www.facebook.com/Italia-VIVA-SASSO-Marconi-113463220058024/
o contattando il numero 3356392406 - Tonino Murgia, 3474238747- Alessandro Cavazza italiavivasassomarconi@gmail.com

martedì 29 ottobre 2019

Previsioni meteo a Bologna per domani, mercoledì

Al mattino in pianura coperto con pioviggini e banchi di nebbia, sui rilievi molto nuvoloso con banchi di nebbia e piogge deboli;

nel pomeriggio in pianura coperto per nubi basse o nebbia, sui rilievi coperto con pioviggini e banchi di nebbia;

dalla sera coperto per nubi basse o nebbia.


Temperature minime del mattino comprese tra 11 °C sui rilievi e 14 °C in pianura, massime pomeridiane comprese tra 13 °C sui rilievi e 16 °C in pianura.


Velocità massima del vento compresa tra 14 (rilievi) e 19 km/h (pianura).

Morì aggredito dai cinghiali, la Regione Sicilia condannata al risarcimento dei danni

Il giudice monocratico ha riconosciuto la responsabilità della Regione Sicilia per la morte di Salvatore Raimondo, l'uomo aggredito dai cinghiali vicino casa sua, la Regione secondo il giudice non ha adottato le misure di prevenzione necessarie

Il signor Dubbio segnala:

Arriva una sentenza di condanna che conferma la responsabilità della Regione Sicilia per la morte di Salvatore Raimondo, l’uomo che nel 2015, all’età di 77 anni morì dopo essere stato aggredito da un branco di cinghiali
 


Raimondo si trovava nella sua casa di campagna, per pochi minuti uscì fuori dall’abitazione a prendere un po’ d’aria, a passeggio con i cani, quando si ritrovò un branco di cinghiali che lo aggredirono. L’uomo iniziò ad urlare richiamando l’aiuto della moglie che non esitò un attimo a soccorrere il marito. Per il 77enne non ci fu più nulla da fare, mentre la donna rimase ferita. La notizia sconvolse tutto il palermitano suscitando non poche polemiche su una morte assurda e che poteva essere evitata con qualche accortezza in più da parte degli organi competenti.
Dunque è arrivata la sentenza tanto attesa dai familiari della vittima che annuncia la responsabilità da parte della Regione Sicilia: “La Regione non ha avviato un'azione appropriata per fermare la proliferazione dei cinghiali nelle Madonie. La Regione non ha attuato i piani di intervento mirato che, ove posti in essere, avrebbero potuto evitare l'evento dannoso, di per sé prevedibile sotto il profilo della imputabilità soggettiva".
Con questa motivazione il giudice monocratico ha condannato l'assessorato all'Agricoltura a pagare circa 371 mila euro ai familiari di Salvatore Raimondo. Il giudice ha accolto quindi la tesi dei legali dei familiari della vittima i quali affermano che l’eccessivo numero di cinghiali in giro rappresenta un grave pericolo.

Sbloccato il Passante di Bologna. Si farà

Il ministro De Micheli ha firmato l'intesa




La ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli ha firmato, ieri sera, l'intesa che sblocca il Passante di Bologna. Prende il via, spiega il Mit, "la realizzazione di un'opera attesa da almeno vent'anni, importante per alleggerire il nodo viario locale del capoluogo emiliano e per accrescere la vivibilità della città e l'economia della Regione". Il progetto prevede l'ampliamento in sede di tangenziale e autostrada nel tratto cittadino.
    Sarà presto convocata la Conferenza dei servizi che "consentirà - prosegue il ministero - la rapida prosecuzione delle attività di progettazione ed esecuzione dell'infrastruttura, secondo la nuova configurazione individuata assieme alle amministrazioni locali". (ANSA)
   


PASSANTE DI MEZZO, UN ERRORE GRAVE.


Galeazzo Bignami, Marco Lisei e Marta Evangelisti scrivono:

L’ostinata pervicacia con cui si prosegue nel devastante progetto del Passante di mezzo dimostra l’incapacità di comprendere, a tutti i livelli, le effettive esigenze del territorio e della mobilità bolognese.
Pensare di risolvere i problemi del sistema tangenziale e autostradale semplicemente allargando queste due arterie, esattamente come fatto 15 anni fa con la realizzazione della terza corsia dinamica, significa mancare di qualsiasi forma di progettualità, disinteressandosi totalmente degli effetti devastanti che questa scelta produrrà, sia sotto il profilo della mobilità che ambientale.
Per quanto riguarda la mobilità, non si risolverà assolutamente nulla, visto che già oggi autostrade e tangenziale sono costantemente intasate e non è certo ampliando gli spazi di transito che si risolverà il problema. Anzi, questo determinerà un ulteriore incremento di inquinamento e smog su arterie che tra l’altro non sono neppure sottoposte ai vari blocchi del traffico che quindi colpiranno la cittadinanza e il traffico urbano senza agire sulla fonte principale, vale a dire proprio tangenziale e autostrade.
Abbiamo in tutte le sedi affermato come l’unica, vera soluzione, fosse il passante Sud, ovvero una arteria alternativa, percorribile autonomamente sia per flussi di traffico che si muovono su direttrici differenti, che invece continueranno ad essere convogliate tutte sull’attuale sistema tangenziale ed autostradale; sia in caso di incidenti che blocchino il nodo, come sempre più frequentemente avvengono. 
Non ci è stata data nessuna risposta, né a noi né ai tanti amministratori che hanno con forza chiesto questo intervento, semplicemente cassando l’ipotesi del passante Sud per l’incapacità del Governo nazionale, regionale e comunale di ascoltare e di confrontarsi con proposte alternative.
Il risultato è scritto: nessun problema di traffico verrà risolto, aumenterà l’inquinamento sulla città, nessun beneficio si otterrà da questo investimento che produrrà come unico effetto quello di paralizzare la città per anni, vista la durata della cantierizzazione che tra l’altro il Comune intende sovrapporre con quella del tram a dimostrazione della incapacità di programmazione del PD.
Una scelta che comprometterà anche il futuro del nostro territorio. Società Autostrade ovviamente, realizzato questo intervento, si disimpegnerà da qualsiasi ulteriore ipotesi di investimento per il futuro utile a risolvere un problema che rimarrà del tutto inalterato.
L’unica speranza è che il 26 gennaio i bolognesi e gli emiliano romagnoli azzerino l’attuale governo regionale e con esso questo progetto assurdo.




Confagricoltura: “ Pomodoro da industria, programmazione flop. Dobbiamo dire grazie al climate change se non abbiamo sfiorato il peggio”

E' stato sottoscritto un quantitativo di pomodoro contrattato superiore a quello che può essere di fatto trasformato dalle industrie del Nord

di Barbara Bertuzzi

«Siamo al paradosso. Il pomodoro da industria è l’unico comparto che quest’anno deve dire “grazie” agli effetti del maltempo, che ha fatto precipitare la produzione del 18% rispetto al quantitativo contrattato nella programmazione annuale – spiega Eugenia Bergamaschi, presidente regionale di Confagricoltura –. I produttori hanno davvero rischiato di sfiorare il peggio: è stato sottoscritto un quantitativo di pomodoro contrattato di 29 milioni di quintali, che è di
molto superiore a quello che può essere di fatto trasformato dall’intero bacino delle industrie del Nord».
Perciò gli agricoltori non ci stanno e adesso chiedono di lavorare fin da subito a una programmazione 2020 corretta per arrivare a definire il quantitativo di pomodoro che sia in grado di garantire loro una congrua marginalità e scongiurare eventuali produzioni invendute.
Giovanni Lambertini, presidente regionale dei produttori di pomodoro da industria di Confagricoltura, tocca il nervo scoperto: «Le Organizzazioni di Produttori (OP) vanno ridisegnate perché attualmente svolgono un’opera di intermediazione, ma non è sufficiente. Vanno pertanto rivisti anche i criteri di rappresentanza sindacale. Il sistema non funziona, neppure l’Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia riesce a svolgere il suo ruolo. Confagricoltura Emilia Romagna sollecita inoltre – sottolinea il presidente regionale dei produttori – che la filiera usi al meglio tutti gli strumenti a disposizione, a partire dall’interprofessione, per creare valore e ridistribuirlo equamente affinché anche la parte agricola, che si assume la maggior parte dei rischi, sia adeguatamente remunerata. Insieme possiamo rilanciare la coltivazione del pomodoro».
Ma c’è un altro punto ancora da risolvere, secondo Confagricoltura Emilia Romagna, ossia l’adozione di una tabella qualità che non sia irreale e penalizzante. Le basse rese a ettaro hanno portato nelle tasche dei produttori una PLV (Produzione lorda vendibile) media al di sotto dei costi di produzione, al limite della sostenibilità economica. Lo spiega con un esempio Lambertini: «Il prezzo di riferimento pattuito nell’accordo quadro richiede un grado brix pari a 4.95 gradi, che da anni è un valore irraggiungibile e peraltro assume una particolare rilevanza solo ai fini
della produzione di pomodoro concentrato e non per tutte le lavorazioni a maggior valore aggiunto».

Borgonzoni: "I risultati elettorali in Umbria annunciano una speranza anche per nostra regione"

 
"La vittoria di ieri in Umbria è una premessa straordinaria anche per l'Emilia Romagna. E' un giorno di festa per gli umbri e per tutti gli italiani. L'Umbria si è liberata di anni di malgoverno Pd e dell'alleanza col M5S. Vogliamo che il 26 gennaio possa essere un giorno di festa e di speranza anche per gli emiliano romagnoli". Così commenta la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni ( nella foto), candidata alla presidenza della Regione Emilia Romagna.
"Lavoro, serietà, passione, concretezza: questo la Lega ha dimostrato e sta dimostrando dove governa - dice la Borgonzoni -. E il buon governo della Lega è una garanzia anche per le amministrazioni territoriali.
Una Regione come l'Emilia Romagna, che per potenzialità può aspirare a diventare la Baviera d'Italia, non deve accontentarsi ma può puntare molto più in alto.
Sono pronta a lavorare con tutti e per tutti, contando anche su una solida squadra di governatori che condividono una comune idea di futuro e che sono abituati a confrontarsi non sulle parole, ma sui risultati concreti messi a segno nell'unico interesse dei propri cittadini".

Il Giro d'Italia in Romagna con tre tappe

Rimini, Cesenatico e Cervia: omaggi a Fellini, Guerra e Pantani

 © ANSA

Rimini, Cesenatico e Cervia. Il Giro d'Italia 2020 farà tappa, nella parte centrale del percorso, dal 20 al 22 maggio, in tre città della Romagna. Dopo la partenza dell'ultima corsa a Bologna, la carovana rosa dell'edizione numero 103, preceduta e accompagnata da eventi e appuntamenti, arriverà sulla Riviera "per rendere omaggio a Federico Fellini e Tonino Guerra, nel centenario della loro nascita - ha spiegato il direttore del Giro Mauro Vegni durante la presentazione nella sede della Regione Emilia Romagna a Bologna - ma anche a Marco Simoncelli e a Marco Pantani nell'anno in cui avrebbe celebrato il 50esimo compleanno".
Per il calendario: 20 maggio, 11/a tappa da Porto Sant'Elpidio a Rimini, 181 chilometri; 21 maggio, 12/a tappa di 205 chilometri a Cesenatico dove il tragitto ripercorre il percorso della Gran fondo amatoriale 'Nove Colli', la corsa ciclistica di questo tipo più antica; 22 maggio, 13/a tappa da Cervia a Monselice, 190 chilometri che porteranno i corridori anche a Ferrara.

lunedì 28 ottobre 2019

Vergato: un cinghiale ha attaccato un anziano. L'uomo è all'ospedale, grave

Salvato da un vicino cacciatore che ha udito le sue grida d'aiuto, è accorso e ha ucciso l'animale.

Un cinghiale di grande mole ( si dice di circa due quintali), si era intrufolato nel giardino di casa dell'uomo, un ottantacinquenne di Vergato, alla ricerca di cibo e per sfuggire alle battute dei cinghialai impegnati nella caccia di selezione autorizzata al fine di contenere il numero dei selvatici. L'animale essendosi trovato di fronte l'anziano, ha reagito istintivamente con un attacco allo scopo di sventrarlo.


Il fatto è accaduto ieri mattina intorno alle 10. Sono intervenuti i Carabinieri della zona e l'ambulanza del 118. La ricostruzione ha permesso di stabilire la dinamica dell'incidente: l'anziano stava riposando all’ombra di una ficaia del suo giardino ed è stato attaccato riportando ferite importanti agli arti inferiori e alla schiena. Trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, è stato ricoverato nel Reparto di Rianimazione.
Purtroppo da tempo le segnalazioni di presenze dei cinghiali anche in zone abitate potevano far presagire fatto così gravi come questo. Il pericolo è molto alto anche perchè se vi fosse stato nei paraggi un bambino le conseguenze potevano essere ben più tragiche.



Regionali, Bonaccini: 'La sfida è aperta, in Emilia Romagna si può vincere'

Governatore: 'Qui è diverso, noi abbiamo un progetto'

"La sfida in Emilia-Romagna era e resta apertissima. La vittoria della destra in Umbria è netta, ma quella era un'altra partita e io resto fiducioso". Lo scrive, in un lungo intervento su Facebook, Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia-Romagna ricandidato. "Sono convinto che si possa vincere, perché qui partiamo da una condizione molto diversa, sia per le cose fatte, ma soprattutto perché noi abbiamo un progetto per il futuro dell'Emilia-Romagna", aggiunge. (ANSA)

Le terme protagoniste del martedì di Porretta Terme

Domani, martedì 29 ottobre, alle 18, all'Hotel Roma di Porrette Terme, incontro su 'Le acque termali porrettane e i gas Luigi Galvani alle terme'.

Seguirà la presentazione del volume 'I Chini a Porretta'.

Ingresso libero



Alla Rocchetta Mattei il primo convegno italiano sul crossdressing

Sollecitato da Dubbio

È la parola moderna con cui viene chiamato un fenomeno già noto, quello del travestitismo”. È schietta Charlotte Verniani nello spiegare cos’è il “crossdressing“. Del resto, sull’argomento ha scritto un libro, intitolato “Siamo innocenti“, con cui ha cercato di rompere il muro di silenzio attorno alla condizione psicologica, fisica e sociale di quella che forse è la meno conosciuta sfaccettatura dell’universo Lgbtqi+.
Per approfondire ulteriormente la questione, per fare in modo che la società e i professionisti (come psicologi, insegnanti e pediatri) conoscano questo universo, ma anche per rivendicare diritti, riconoscimento e protezione, sabato scorso,
26 ottobre, alla Rocchetta Mattei di Grizzana Morandi si è tenuto il primo convegno italiano sul crossdressing, intitolato “Identità legittime – il diritto di ‘essere’, nuove frontiere della ‘libertà’“.
Il convegno, che ha il patrocinio del Comune di Grizzana Morandi e della Regione Emilia Romagna, è stato organizzato proprio da Charlotte, una delle crossdresser più attive, e dall’associazione “La sedia blu 2.0”. Il convegno prevedeva confronti dell’educatrice professionale Susanna Tartari, della pediatra Nicoletta Valdiserri, della presidente della Commissione regionale per la Parità Roberta Mori, moderati dalla psicologa psicoterapeuta Tiziana Giacalone e dalla psicomotricista e assessora di Grizzana Loretta Pinelli.
Il crossdressing è una necessità, un obbligo, non è una scelta, né una perversione – spiega ai nostri microfoni Charlotte Verniani – Per chi nasce maschio è il bisogno di esprimere la propria femminilità attraverso l’abbigliamento, anche se ha una vita sociale normale, relazioni eterosessuali, una famiglia, dei figli, un lavoro”.
La pulsione emerge sicuramente durante l’adolescenza, ma anche prima e, a differenza delle persone trans o omosessuali, non aiuta a chiarire bene un’identità di genere. Del resto, il binarismo in cui è costretta la definizione dell’identità di genere non agevola le persone crossdresser, sottoposte a forte pressioni sociali, con la costante paura di essere scoperte ed emarginate.
Il carico di ansia e tensione è una condizione che impedisce alle crossdresser di vivere la loro dimensione con serenità e, racconta Charlotte che per due anni si è infiltrata per documentarsi nel settore del divertimento notturno, “può capitare che ci siano persone senza scrupoli che si approfittano delle crossdresser, che le raggirino, estorcano loro soldi, le ricattino minacciando di far sapere tutto alla famiglia, le isolino”.
Per questo motivo, è importante che arrivino
riconoscimenti e diritti. Sia all’interno della sfera Lgbtqi+, sia per quanto concerne l’assistenza medico-psicologica e legale.