Dalla presentazione alla votazione: manovre, stravolgimenti e contraddizioni su un tema che dovrebbe unire, non dividere.
di Maria Francesca Carbonaro
Consiglio Comunale di Marzabotto, 28 febbraio 2025.
Punto all’ordine del giorno: Adesione alla campagna nazionale “La casa brucia
basta armi – campagna nazionale per fermare le guerre”.
Come gruppo consiliare
“Marzabotto Civica” abbiamo condiviso quanto proposto dal gruppo “Cittadini
Contro La Guerra- Art.11”, inviato con mail il 17 gennaio a tutti i consiglieri
del comune di Marzabotto, che riportava una Campagna nazionale, proposta da “LA
CASA BRUCIA #DISARMA, centomila NO per fermare le guerre.”
All’indomani
dell’incontro organizzato dal gruppo stesso, tenutosi il 1° febbraio presso la
Casa della Cultura, dove veniva lanciata la Campagna nazionale, il 3 febbraio
abbiamo protocollato la mozione proposta, per discuterla al primo Consiglio
Comunale utile.
Come Marzabotto Civica, abbiamo aderito perché condividiamo
quanto espresso, siamo fermamente convinte che le guerre non si fermino con le
armi ma con la diplomazia, per poter giungere, soprattutto in Ucraina, ad un
cessate il fuoco bilaterale, ma anche perché siamo consapevoli che essere a
Marzabotto, Città messaggera Pace, comporti l’attuazione di azioni concrete e
non solo di facciata.
Dalla presentazione della mozione, alla seduta di Consiglio
Comunale, sono trascorsi molti giorni, nei quali non siamo mai stati contattati
dalla maggioranza per eventuali emendamenti da discutere, eventualmente
condividere e proporre in Consiglio. Non sono bastate due riunioni dei
capigruppo, dove la maggioranza si è presentata con un testo diverso ogni
volta, per trovare un accordo; pertanto, non essendo interessati a far apparire
il logo della nostra lista perché quella mozione non è nostra, né di chiunque
altro gruppo consiliare, ma dei proponenti, ho accolto la richiesta di
presentare la mozione originale, peraltro identica a quella che abbiamo
presentato come Civica, per poi ritrovarci in Consiglio ad esaminare oltre una
decina di emendamenti presentati da maggioranza e minoranza di Forza Italia.
È
apparso chiaro che qualcuno non gradiva che il nostro simbolo fosse accomunato
alla mozione, come se i temi della Pace appartenessero unicamente alla
maggioranza, che si è poi presentata in Consiglio con un testo ancora diverso
dai precedenti, motivando con queste testuali parole: “Condividiamo il testo
della mozione e proponiamo modifiche, integrazioni e aggiustamenti che non
pregiudicano né lo spirito, né tantomeno le richieste della mozione, queste
modifiche e integrazioni sono anche stilistiche per rendere più agevole e più
facile la lettura del testo.” Come siano poi andati i lavori della riunione di
Consiglio è visibile a tutti.
Quello che vogliamo far emergere è solo l’esito
assurdo della votazione, anzi delle tre votazioni sullo stesso odg, che denotano
una gestione alquanto discutibile dei lavori di Consiglio, dove più volte si è
arrivati addirittura a votare delle “prese d’atto”:
CONTRARIETÀ della
maggioranza e del gruppo di Forza Italia, al testo originale.
CONTRARIETÀ agli
emendamenti proposti dal gruppo di Forza Italia.
APPROVVAZIONE, a maggioranza,
del testo presentato dalla maggioranza stessa, spacciato indebitamente come
adesione alla Campagna nazionale, alla quale due loro esponenti avevano
preannunciato di aderire, durante l’incontro del 1° febbraio. Ci chiediamo, a
quale scopo manipolare continuamente il testo e solo all’ultimo momento?
Se si
vuole aderire ad una campagna, non si possono stravolgere le richieste
contenute. Il testo approvato è ambiguo e non assolutamente corrispondente ai
principi della mozione de LA CASA BRUCIA, tra l’altro stravolge la richiesta
sulla cessazione del fuoco, infatti chiedere che “l’Italia si adoperi per il
cessate il fuoco immediato e - a tale scopo - cessi di alimentare la guerra
fornendo armi e munizioni all’Ucraina” è contrario a chiedere, che “l’Italia si
adoperi per un immediato cessate il fuoco e in conseguenza di esso interrompa
la fornitura di armi all’Ucraina, come è scritto nella mozione della
maggioranza; sintetizzato significa “cessate il fuoco e DOPO non invieremo
armi”, quindi se il fuoco prosegue ad oltranza, noi continueremo ad inviare
armi ad oltranza.
Così diceva Lev Tolstoj “Non si può asciugare l'acqua con
l'acqua, non si può spegnere il fuoco con il fuoco, quindi non si può
combattere il male con il male.”