Da Aquileia a Roma, ripercorrendo le tappe del
convoglio speciale del 1921.
Il Comando Provinciale Carabinieri Bologna informa:
Stazione Bologna Centrale, Piazzale Ovest, Binario 6:
E’ stata inaugurata questa mattina, la mostra itinerante sul “Treno della
Memoria”, riedizione del convoglio speciale che nel 1921 trasportò a Roma,
transitando da Bologna, la salma di quel Milite Ignoto che il 4 novembre 1921
fu tumulato nel sacello dell’Altare della Patria. L’evento odierno è stato
accolto con grande entusiasmo dai bolognesi che hanno assistito al taglio del
nastro avvenuto alla presenza delle autorità civili e militari, tra cui il
Comandante della Legione Carabinieri Emilia Romagna e del Presidio Militare,
Generale di Brigata Davide Angrisani nonché dei numerosi viaggiatori che si
trovavano in Stazione, giunti a Bologna o in procinto di partire per altre
destinazioni. Presenti nella circostanza anche una rappresentanza di 150
studenti delle scuole secondarie superiori di Bologna.
Oggi come allora, il viaggio del treno unisce
idealmente l’Italia e gli Italiani, coinvolgendo le diverse generazioni, per
ricordare il sacrificio di chi è caduto, di chi ha donato la propria vita per
il Paese e di chi anche oggi, come i militari, è impegnato in Patria e
nell’ambito delle missioni nelle varie parti del mondo. Il valore di questa
ricorrenza è unificante per il Paese, esattamente come fu cento anni fa.
Ricordare il Milite Ignoto significa ricordare i caduti italiani in tutte le
guerre e in tutte le missioni di pace. Il centenario del Milite Ignoto è uno
dei simboli più puri e moderni su cui poggia il concetto di unità nazionale. Il
Milite Ignoto è il simbolo dei circa 900.000 Caduti di tutte le guerre di cui
custodiamo la memoria. Alimentare il culto della memoria, ovvero tenere vivo il
ricordo dei nostri Caduti, che hanno contribuito, con il loro sacrificio, a
costruire l’unità nazionale della Patria e a difenderne i propri valori, è una
missione di altissimo valore etico e morale. Celebrare le Forze Armate, il
Milite Ignoto e tutti gli italiani costituisce un momento unificante della
propria storia e, pensando all’anno alle nostre spalle, deve servire da spinta
affinché ognuno di noi, nel proprio piccolo, faccia tutto il possibile per
ripartire da questa situazione ancora emergenziale. Il doveroso ricordo, nonché
tributo d’onore ai Caduti, non esaltazione della guerra, causa di dolorosi
lutti e distruzioni, ma un monito a tutte le giovani generazioni affinché non
si ripetano gli errori del passato. Coinvolgere i giovani nel visitare i luoghi
della memoria è un’esperienza che suscita sempre forte emozioni e contribuisce
alla formazione di una coscienza civile ripercorrendo le tappe cruciali della storia
della nostra Patria.
Dopo l’inaugurazione della mostra itinerante di questa mattina, sul “Treno della Memoria” in sosta al Binario 6, Piazzale Ovest, della Stazione di Bologna Centrale, aperta al pubblico sino alle 21.00 di oggi, la speciale ricorrenza è stata omaggiata da un concerto che la Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze, nella Piazzetta dei Servi di Maria, innanzi all’omonima Basilica, ha regalato alla cittadinanza, alla presenza di numerose autorità civili e militari che hanno assistito all’evento.
Nel corso del concerto, protrattosi per circa un’ora, sono stati intonati alcuni brani molto popolari, quali: “La Leggenda del Piave”, “O’ surdato ‘nnamurato”, “Nabucco” e altri. Per concludere, come da tradizione, il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli, ossia il nostro Inno Nazionale.
L'istituzione della Fanfara nell'Arma dei Carabinieri risale ufficialmente al 8 giugno 1862, quando con Regio Decreto fu stabilito per il Corpo dei Carabinieri Reali di “... aumentare la forza degli Stati Maggiori di tutte le Legioni onde.... impiegare alcuni uomini al servizio di trombettiere e ... istituire, presso la XIV Legione (corrispondente alla Legione Allievi Carabinieri di Torino) .... una fanfara di 24 individui …”.
La Fanfara della Scuola della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze è stata costituita nel 1920, in contemporanea con l’insediamento nella città toscana della Scuola Sottufficiali. Inizialmente costituita da musicisti allievi frequentatori, oggi i suoi componenti sono Carabinieri Musicisti in servizio permanente, sempre pronti, qualora necessario a svolgere il normale servizio istituzionale.
La musica è sempre stata una componente che ha cadenzato le attività militari, in passato come oggi, nella convinzione che la sua componente di irrazionalità aiuta gli uomini a compiere gesta eroiche, soprattutto nei momenti più difficili.
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