domenica 29 gennaio 2012

Qualità dell'aria in Emilia Romagna: basta proclami, servono azioni immediate.


Legambiente scrive:


Presentato il report sulla qualità dell'aria in Regione.

Miglioramento della qualità dell'aria dal 2001 al 2011: l'emergenza del 2011 però prosegue anche nel 2012.

È stato presentato il 26 gennaio in Regione il report sulla qualità dell'aria in Emilia Romagna: a fronte di un comprovato peggioramento dei dati relativi al 2011, dopo il miglioramento riscontrato invece nel periodo 2001- 2010, l'Assessore all'Ambiente Freda ipotizza un incontro con le amministrazioni locali per valutare l'ipotesi di aggiungere anche la domenica al classico giovedì di blocco del traffico.

Legambiente legge quest'ipotesi come la conferma dell'allarme lanciato dall'associazione ormai da diversi mesi sull'emergenza sanitaria legata alle concentrazioni di PM10 nelle principali città capoluogo.

Ancora una volta, però, dobbiamo ricordare all'Assessore Freda che le misure di intervento proposte sono del tutto insufficienti, e per questo, dopo essere scesi in piazza sabato 21 gennaio in occasione della campagna nazionale Mal'aria, ribadiamo che è arrivato il momento di mettere in
campo azioni decisive per porre fine all'emergenza.

Occorre cioè programmare da subito azioni strutturali con priorità assoluta al trasporto pubblico cittadino e pendolare, e alla rete ciclabile, ma, soprattutto, occorre ripensare il destino delle risorse economiche destinate alla realizzazione delle infrastrutture su gomma per destinarle ad
altro.
Non può essere ignorato infatti che nella nostra regione un contributo pesantissimo all'inquinamento dell'aria è offerto dal traffico commerciale su gomma che transita sull'arteria autostradale e sulle altre grandi arterie stradali, uno sviluppo favorito dagli aiuti via via assicurati al settore per mantenere prezzi bassi e competere in maniera distorta sul mercato
per fronteggiare la concorrenza degli autotrasportatori dei Paesi neocomunitari.
Una politica che ha impedito però l'attivazione di altre modalità di trasporto delle merci, a cominciare dalla ferrovia, favorendo invece l'incremento del traffico su gomma a livelli ormai insostenibili.

Ulteriori ritardi nel dare corso a ipotesi del tutto alternative al trasporto su gomma, non solo condanneranno la regione ad un peggioramento inesorabile della qualità dell'ambiente e della vita dei cittadini, ma ci obbligheranno anche al pagamento di multe salatissime per aver infranto
la Direttiva Europea.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il peggioramento riscontrato nel 2011 non fa testo, è dovuto alle straordinarie condizioni climatiche (assenza totale di precipitazioni) non facciamo i furbi per tirare acqua al proprio mulino. Se poi si vuole far qualcosa sarei d'accordo per le auto di nuova immatricolazione pretendere l'obbligo della doppia alimentazione, cioè una delle due alimentazioni imporla a GPL o metano, io con l’ultima auto mi sono già adeguato anche se amavo il motore Diesel, ma mi sentivo un verme dal punto di vista ambientale.
Rimane infine tutto il problema del riscaldamento, che è il vero responsabile insieme alle condizioni meteo di questa situazione.
A Bologna comunque il problema oggi esiste, sono a Borgo Panigale ed in questo momento non è necessario il responso delle centraline, basta respirare e si percepisce l’esistenza del problema.

Anonimo ha detto...

Be' se abiti a Borgo Panigale, democraticamente ti dico che a te vieterei di far comprare la macchina. tu vai a piedi in bici in treno suburbano in filobus in autobus e quando hai bisogno di spostarti con l'auto utilizzi il car sharimg amico mio.

Anonimo ha detto...

Secondo commento completamente fuori luogo, occorre più realismo. A parte il fatto che devo trasportare un disabile, quindi devo usare l'auto, con mia grande rottura di scatole, anche per brevi distanze, ho gli stessi diritti degli altri di avere l'auto. Il Car Sharing, questo uso condiviso su prenotazione di un'auto è una gran bischerata, può soddisfare le esigenze solo di un limitatissimo numero di persone ed in casi ben limitati, devi sapere alcuni giorni prima che quel giorno alla tal ora avrai bisogno dell'auto. Ma ti sembra una cosa che possa funzionare in modo generalizzato?
Per non parlare del fatto che non tutti i posti sono raggiungibili con mezzi pubblici. È inutile tentare di negarlo, oggi l'auto con il modo in cui è organizzata la società è diventata indispensabile. Una volta le fabbriche erano dislocate fra le case, oggi sono raggruppate nelle zone industriali, una volta c'erano solo i negozi sotto casa, ora ci sono i centri commerciali.
Il primo passo per risolvere i problemi è prendere atto che esistono e del reale contesto in cui sono, altrimenti continuiamo a raccontarcela fra noi e le cose rimarranno come sono.
Nota finale. A Borgo Panigale la situazione continua ad essere grave,
causa l'inquinamento pizzicano naso, gola ed occhi.