martedì 28 febbraio 2017

Bracconaggio: dai 'safari' alle armi da cecchini, multe salate e denunce.

La Polizia Provinciale ha sventato due battute: un autentico "safari" organizzato in un "Fondo chiuso" e fabbricati per squartare gli animali
 

Da Bologna Today




Tra domenica e lunedì sera la Polizia provinciale della Città metropolitana è intervenuta per fermare le attività di bracconaggio sul territorio. 
Un autentico “safari” è stato scoperto domenica a Casalecchio di Reno organizzato in un “Fondo chiuso”- ossia un fondo dove il proprietario chiede che sia inibita la caccia - da parte di quattro cacciatori provenienti dalla zona Alpi del Piemonte i quali, in spregio al divieto assoluto, avevano organizzato una battuta di caccia.
Gli agenti del distaccamento di Zola Predosa, con il supporto dei colleghi di Porretta, hanno interrotto l'azione illecita in corso trovando da subito un capriolo appena abbattuto e, tramite l'intervento di un cane da traccia di sangue, un altro a poca distanza ma sempre all'interno del fondo chiuso. L'animale era stato ferito ed era morto per le conseguenze dello sparo cercando di scappare dai cacciatori. 
Gli agenti hanno sequestrato le due carcasse di capriolo, tre fucili, tre carabine di precisione ed un coltello ed hanno elevato ai bracconieri sanzioni per quasi 5.000 euro.
Il secondo fatto è invece avvenuto in un'altra provincia, all'interno dell'Oasi del Contrafforte Pliocenico, zona di pregio naturalistico. 

Il personale del distaccamento di Monzuno ha individuato un bracconiere di Bologna che utilizzava dei fabbricati sia per celarsi nello sparo che per squartare successivamente indisturbato gli animali. Per rendere più efficace la sua azione utilizzava inoltre una carabina di precisione su cui aveva montato un visore notturno ed un puntatore a raggio laser, strumenti di fatto usati dai cecchini dei reparti speciali degli eserciti in zone di guerra.
 
Gli agenti della Polizia provinciale hanno sequestrato un cinghiale appena abbattuto assieme alla carabina di precisione. L'autore dei reati è stato poi denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Bologna.


Sasso Msarconi. Traffico bloccato in via Ancognano a causa di un tir rimasto 'incastrato' in un tornante.

Foto d'archivio
La notizia ci arriva da un automobilista rimasto intrappolato: 

Sul terzo tornante di via Ancognano a Sasso Marconi, alle 17.45, è rimasto bloccato un autoarticolato giunto lì a causa del navigatore satellittare. 

La viabilità è interrotta.

Sul posto sono giunti 3 equipaggi dei Vigili del Fuoco con una gru per le operazioni di sollevamento del mezzo e due pattuglie della Polizia Municipale di Sasso, per la deviazione del traffico e il rispetto della fascia di sicurezza. 

Le operazioni alle 21 sono ancora in corso e potrebbero protrarsi anche per alcune ore. 

Il conducente si è fidato del navigatore ed è riuscito incredibilmente a fare i primi due tornanti. 


Alle  22 la VIABILITA' E' STATA RIPRISTINATA. 

In casa 'ospitava' ben 700 piante di marijuana.

Scoperta un’abitazione adibita a serra per la produzione di marijuana: i Carabinieri della Stazione di Castel del Rio hanno arrestato una persona e sequestrano quasi settecento piante di marijuana nonché 21 kg di stupefacente già pronto per essere immesso nel mercato ed altri 36 kg di foglie in fase di lavorazione.


L’ambiguo cambio di aspetto di una villetta sita in località Belvedere di Castel del Rio non è passato inosservato ai Carabinieri della locale Stazione. L’abitazione era tornata ad essere abitata da qualche mese, ma agli occhi dei militari, con il passare dei giorni, nel corso delle pattuglie in zona per il controllo delle case isolate, appariva sempre più strana e sospetta. Le finestre sempre sbarrate e nessun segno di vita durante il giorno.

Ieri mattina, nel corso di un nuovo controllo, nei pressi dell’abitazione, i militari hanno percepito un forte odore, caratteristico della marijuana e deciso pertanto di controllare l’abitazione. All’interno è stata trovata una vera e propria serra alimentata da energia elettrica risultata rubata all’illuminazione pubblica della società ENEL attraverso un bypass al contatore. In cinque stanze dei due piani della casa, illuminate da fari fluorescenti indoor, con un impianto di aerazione creato ad hoc con grosse tubazioni che si snodavano per l’intera casa, attraverso il quale l’aria calda prodotta dalle lampade veniva incanalata verso l’esterno, ed appositi umidificatori, sono stati trovate quasi settecento rigogliose piante di Marijuana implotonate nelle varie stanze.
La perquisizione ha permesso inoltre di rinvenire, oltre alle piante (del peso complessivo di più di cento chilogrammi di marijuana) ed all’impianto per la coltivazione, altri 21 kg di stupefacente già pronto per essere immesso nel mercato suddiviso in sacchetti ed altri 36 kg di foglie in fase di lavorazione, nonché quasi cento litri di fertilizzanti vari e numerosissime confezioni di sacchetti di plastica da utilizzare per confezionare lo stupefacente.
I militari hanno arrestato il “coltivatore” trovato nell’abitazione e un cinese di 42 anni, privo di qualsiasi documento.

Trekking Prato - Bologna: approvato il progetto CAI per promuovere il territorio appenninico e i comuni tra le due città.

C'è la conoscenza alla base dell'iniziativa di CAI Bologna e CAI Emilia Romagna: Prato e Bologna hanno avuto uno sviluppo simile, legato ai fiumi che le attraversano, e a versanti appenninici storicamente vie di collegamento e di commerci

Il Canale del Reno

Si è svolto a Bologna un incontro tra i sindaci di Prato, Vaiano, Vernio e Castiglione dei Pepoli con l'Assessore Lepore della Città metropolitana di Bologna.
 
Nel corso della riunione convocata per avviare rapporti di stretta collaborazione tra le città di Prato e Bologna e tra i comuni dei due versanti appenninici, Vito Paticchia, componente del Consiglio direttivo della sezione “M. Fantin” di Bologna, anche a nome del CAI Emilia-Romagna, ha presentato il progetto per rendere il trekking Prato-Bologna uno strumento e un'opportunità di promozione e valorizzazione dell'Appennino Tosco Emiliano e come primo tassello di collaborazione tra le due città.
Dopo attenta valutazione, la proposta è stata accolta e presto verrà avviato l'iter per la sua implementazione e promozione. "Un modo concreto per affermare il nostro sodalizio quale soggetto attivo e propositivo per le politiche di tutela, promozione e valorizzazione del territorio montano e dell'Appennino", ha affermato Paticchia.

Domenica scorsa si è tenuta una prima gita a Prato per iniziare a conoscere la città e quel patrimonio storico che la rende vicina a Bologna: gli impianti idraulici del Cavalciotto e il "gorone" di Santa Lucia che portavano in città le acque del Bisenzio, utilizzate quale forza motrice per muovere opifici idraulici, mulini e gualchiere dove venivano prodotti quei tessuti, a cominciare dalla lana, che hanno reso famoso nel mondo il distretto tessile pratese. Da parte di Bologna, la Chiusa di Casalecchio e il Canale del Reno muovevano quei filatoi che per 4 secoli hanno reso il capoluogo emiliano capitale nella produzione della seta.

Il trekking Prato-Bologna (giornalisticamente battezzato La via della lana e della seta), avrà quindi ai due poli estremi due città che dai rispettivi fiumi e attraverso opere idrauliche simili e coeve (avviate entrambe a partire dall'anno Mille) hanno costruito il loro sviluppo economico, mentre il cammino attraverserà e unirà il versante appenninico che nel corso dei secoli è stato via di collegamento e di commerci tra le città etrusche di Gonfienti - Kainua/Marzabotto - Felsina verso il porto di Spina, successivamente ha visto comunicare i Celti, Liguri, Romani, Bizantini e Longobardi, fino ad arrivare agli anni 1944-1945 quando il crinale fu l'asse di penetrazione della Sesta divisione sudafricana verso Bologna e che, iniziando a combattere a Prato, Cantagallo e Vernio, lungo il suo cammino liberò Castiglione, Camugnano, Grizzana, Monte Sole e Sasso Marconi.

Millenni di storia legano le due città e i due versanti e ora, dopo la Direttissima, l'A1, la variante di Valico e l'Alta velocità, nella speranza che in queste valli siano terminate le grandi opere e siano avviati progetti per rilanciare l'escursionismo ai piedi.

Risparmio energetico? A Monzuno si è passati dalle parole ai fatti. il municipio rinnovato consumerà il 70% in meno.

Lo scorso 24 febbraio, in occasione della giornata del risparmio energetico promossa dal programma Caterpillar di Radio 2, a Monzuno è stato presentato alla cittadinanza il municipio comunale rinnovato: oltre ad essere antisismica la struttura adesso è più efficiente dal punto di vista energetico

Lo scorso 24 febbraio i cittadini di Monzuno hanno potuto visitare il municipio comunale rimesso a nuovo, in occasione della giornata per il risparmio energetico.

Lo stabile è stato completamente rinnovato e riaprirà fra qualche settimana, dopo due anni di lavoro: grazie ad un finanziamento regionale infatti è stato reso più sicuro sul fronte sismico. 

L'amministrazione comunale ha inoltre colto l'occasione per investire per renderlo più efficiente da un punto di vista energetico: secondo le stime del sindaco Marco Mastacchi ( nella foto), i consumi energetici dovrebbero ridursi di oltre il 70%.
Dopo due anni restituiamo alla cittadinanza la casa comunale – ha spiegato il primo cittadino prima del taglio del nastro –. Abbiamo un nuovo tetto, nuovi infissi, un cappotto isolante, un nuovo sistema di riscaldamento all'avanguardia: risparmieremo così sulla bolletta energetica e recupereremo nel tempo gli investimenti fatti. Un altro passo delle nostre politiche ambientali ed energetiche, che ci hanno già visto montare pannelli fotovoltaici sugli immobili comunali: speriamo sia di esempio anche per i privati”.

La serata era cominciata con lo spegnimento delle luci nel centro cittadino e una lanternata promossa dall'associazione Castel Merlino, che per voce di Giovanna Fortuzzi ha spiegato come “crediamo nella condivisione con i nostri concittadini di valori quali il rispetto ambientale e il risparmio energetico: questa è una piccola occasione, ma può servire a sensibilizzare tutti sulle conseguenze dei nostri comportamenti”.

Il clima di festa è stato arricchito dalla presenza di artisti di strada e del Concertino della Banda Bignardi, tenuto da studenti delle scuole medie, che ha accompagnato i partecipanti con la musica dal vivo. Inoltre c'è stato un breve incontro con il professor Robert Jennings, ordinario di Fotobiologia presso l'Università degli Studi di Milano : un anticipo di una conferenza sull'effetto serra prevista a Monzuno per il prossimo 18 marzo.





La Cuppi smentisce Battistini: " Marzabotto ha celebrato il Giorno del Ricordo".


La vicesindaco Valentina Cuppi, Assessore alla Cultura, Memoria, Relazioni Internazionali, Turismo e Comunicazione di Marzabotto, risponde alle accuse rivolte all'amministrazione comunale di non avere celebrato il 'Giorno del Ricordo' e documenta l'attività messa in atto per commemorare le tristi vicende delle Foibe e degli esuli istriani nel primo dopoguerra. Le accuse sono state avanzate del gruppo di opposizione guidato da Morris Battistini che ha anche informato il Prefetto di Bologna.

Scrive la Cuppi 

Nell'ambito delle celebrazioni per il Giorno del ricordo, che si commemora il 10 febbraio di ogni anno, gli alunni di terza media della scuola di Marzabotto l'8 febbraio hanno partecipato ad una lezione dell'Istituto Storico Parri sulle tragiche vicende che sono avvenute sul confine orientale a partire dal primo dopoguerra fino ad arrivare al secondo dopoguerra.

Il Comune di Marzabotto ha deciso di celebrare il Giorno del Ricordo rivolgendosi quest'anno ai ragazzi della propria scuola, in ottemperanza alla legge che ha istituito il Giorno del Ricordo con l'intento di ricordare la "tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".




lunedì 27 febbraio 2017

I Controlli dei Carabinieri a Pianoro, San Lazzaro di Savena, Castenaso e Granarolo Emilia hanno portato a sette denunce e tre segnalazioni.


I Carabinieri  di San Lazzaro di Savena hanno denunciato sette persone all’Autorità Giudiziaria nel corso dei consueti servizi istituzionali.
In particolare, un 53enne rumeno, senza fissa dimora, dovrà rispondere di furto aggravato poiché sorpreso a rubare generi alimentari per un valore complessivo di 90 euro presso un supermercato di Pianoro. L’autore del furto, gravato da vari precedenti di polizia, è noto alle forze di polizia poiché ladro abitudinario.
Stessa accusa, ma in concorso, è stata rivolta nei confronti di un paio di rumene, una 21enne e una 20enne, domiciliate Bologna, disoccupate e con precedenti di polizia, sorprese a rubare prodotti da bagno per un valore di circa 900 euro in un supermercato di Castenaso. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari. La più giovane era già stata arrestata per un fatto analogo dai Carabinieri di San Martino in Argine.
A Granarolo Emilia i Carabinieri del luogo hanno denunciato una coppia di marocchini di 34 anni lei e 55 anni lui, che si erano allacciati abusivamente al contatore dell’energia elettrica di un altro appartamento situato nello stesso condominio. L’uomo è gravato da precedenti di polizia.
A San Lazzaro di Savena i controlli alla circolazione stradale hanno portato all’identificazione di un paio di automobilisti italiani, un 33enne e un 62enne. Il primo è stato denunciato per guida sotto l’influenza dell’alcool, in quanto positivo all’alcoltest con un valore di 0,88 g/l che prevede la denuncia penale, mentre il secondo dovrà rispondere di guida senza patente, poiché al momento del controllo ne era sprovvisto, dato che gli era stata revocata diversi anni fa dalla Prefettura di Bologna e era già stato contravvenzionato recentemente per la stessa violazione.

Sempre a Pianoro e Castenaso, tre italiani di 21, 27 e 30 anni, tutti incensurati, sono stati segnalati per uso personale di sostanze stupefacenti, in quanto trovati in possesso di alcune dosi di marijuana.

Matteo è arrivato alla Enews 461

Di Matteo Renzi

Buongiorno a tutti e buona settimana!IL PD
Dopo lunghe polemiche finalmente il Partito Democratico ha scelto la strada del congresso. Domani, martedì 28 febbraio, sarà l'ultimo giorno per iscriversi al PD per chi vorrà: si potrà così partecipare alla fase del confronto tra gli iscritti, circolo per circolo. Per festeggiare la fine del tesseramento domani sarò a pranzo insieme agli amici del circolo in cui sono iscritto, a Firenze, lo storico circolo Vie Nuove. Bello avere dei luoghi in cui ti chiami per nome. Dove comunque vada ci sono sempre gli amici ad aspettarti.
Poi Domenica 30 aprile le primarie per la scelta del leader.
Perché finalmente si discuta di cosa serve all'Italia, e non più di quanto è antipatico Tizio o Caio, è fondamentale rilanciare sui contenuti, sulle idee, sulle proposte. Sulla sanità, la cultura, le tasse, l'innovazione, il capitale umano. E allora a tutti e ciascuno chiedo di dare una mano con la presenza e con il contributo per il
Lingotto, l'appuntamento che si terrà a Torino dal 10 al 12 marzo. Gli altri parlano di me? E noi parliamo dell'Italia, con il sorriso e senza rabbia. Ci sono milioni di persone che credono in noi: guai a disperdere questa energia....IL GOVERNO...
Spero che nessuno alimenti la polemica con il Governo. Il Governo ha il compito di guidare il Paese fino alle elezioni e noi facciamo il tifo per l'Italia, quindi per tutto l'esecutivo. Ci sono cose da fare, avanti tutta! Nei mille giorni abbiamo commesso alcuni errori e ottenuto risultati storici, ma abbiamo anche lasciato un'eredità concreta. Non mi riferisco alle statistiche, ma ai progetti già finanziati. Ci sono quasi due miliardi di euro sulla povertà: niente chiacchiere, si spendano! Ci sono cinquecento milioni di euro già pronti sulle periferie (e con quelli già stanziati si arriva a oltre due miliardi): si parta, i progetti - alcuni molto belli - sono già pronti da mesi. E sull'Europa noi non vogliamo violare le regole, anzi. Nei mille giorni abbiamo ridotto al minimo le infrazioni europee, segno che vogliamo che le regole siano rispettate (quelle che non ci piacciono le vorremmo cambiare, ma questa è un'altra storia): l'impor tante è che il Paese sia forte e autorevole nella trattativa con Bruxelles sui numeri del bilancio. E noi stiamo dalla parte dell'Italia, sempre.
... NOI!
E noi? Libero da ogni incarico, libero da ogni responsabilità mi sono rimesso in viaggio e continuerò a girare, con l'allegra curiosità di chi è innamorato della vita e del futuro, scrivendo i miei appunti su un taccuino che diventerà libro molto presto. E incontrando storie, persone, volti. Molta ironia è stata fatta sul viaggio in California (di cui ho parlato sul
blog.matteorenzi.it); spero che sia dedicata uguale attenzione ai viaggi nelle periferie che ho fatto, a cominciare da Scampia, e che continuerò a fare. Oggi ad esempio sono a Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano. Vado lì perché c'è un sindaco, bravo, Eugenio Comencini che è stato tra i primi a stimolarmi ad investire nell'edil izia scolastica a cui avevo promesso che avrei visitato il cantiere della scuola che ha voluto con dedizione e tenacia. E il nostro Governo ha liberato risorse come nessun altro prima sull'edilizia scolastica: dal 2014 abbiamo avviato 7890 cantieri, di cui 5.800 conclusi. Oltre sei miliardi messi a disposizione degli Enti Locali, di cui 1,4 con il mutuo della Banca Europea degli Investimenti, circa 80 scuole totalmente nuove, cento milioni a disposizione entro il 30 aprile per le verifiche antisismiche. Sono numeri, cifre, dati che forse suonano freddi. Ma dietro ci sono sindaci come Eugenio. Che ci hanno messo faccia, cuore e sudore. E che costituiscono la parte migliore della politica. Oggi vado a dire grazie a lui e a loro.
Nei prossimi giorni continuo il mio viaggio in Italia. C'è chi passa il tempo sulla rete con i trolls: io preferisco il trolley. In viaggio, lungo la strada, ascoltando, imparando, dialogando. Mi sono segnato tutti i luoghi che mi avete suggerito: se li dovessi visitare tutti prima delle elezioni bisognerebbe votare nel 2037. Ma cercherò di fare tesoro delle vostre indicazioni, preziose come sempre. Ma quanto è ricca di bellezza e di stimoli, l'Italia!
Pensierino della sera. Le favole finiscono. È normale. Prima o poi finiscono. Ma quando finiscono male la tristezza pervade non solo i bambini che hanno creduto alla favola. Lo scorso anno il calcio mondiale è stato letteralmente rivoluzionato da una piccola squadra inglese, il Leicester, che grazie a un italiano coraggioso e tenace come Claudio Ranieri ha trionfato in Premier League. A distanza di otto mesi la squadra gli si è rivoltata contro e mister Ranieri è stato esonerato: gli stessi che esaltavano l'impresa, hanno maramaldeggiato sul mister romano. Ma anche se le favole finiscono, prima o poi, le persone vere restano. Chi conosce Ranieri sa che lui tornerà, mentre i giocatori che lo hanno tradito... chissà. Viva il calcio, viva le favole.


Il CSI invita a Pioppe di Salvaro.


Il CSI Sasso Marconi informa di una escursione a Pioppe di Salvaro in programma per domenica prossima, 5 marzo: 

 



Strage di Bologna, la gru che fu impegnata nei soccorsi rischia di essere demolita.

Un lettore ha segnalato:

Strage di Bologna, la gru che fu impegnata nei soccorsi rischia di essere demolita


La "Cristanini” è un vero e proprio pezzo di storia, “un cimelio che si pensava dovesse diventare un monumento cittadino, o essere custodita in un museo”. E invece la mitica autogru bianca e rossa rischia in queste ore di essere demolita. A meno che la sezione del capoluogo emiliano dell’Associazione nazionale dei Vigili del Fuoco non riesca ad acquistarla in extremis.



Per molti Vigili del Fuoco, emiliani e non solo, la “Cristanini” è un vero e proprio pezzo di storia. “Un cimelio”, dicono, “che si pensava dovesse diventare un monumento cittadino, o essere custodita in un museo”. E invece la mitica autogru bianca e rossa, che la mattina del 2 agosto 1980 fu impegnata nelle prime operazioni d’emergenza sul piazzale della stazione di Bologna, subito dopo l’esplosione che uccise 85 persone e ne ferì 200, rischia in queste ore di essere demolita. A meno che la sezione del capoluogo emiliano dell’Associazione nazionale dei Vigili del Fuoco non riesca ad acquistarla in extremis.
Per il momento la Cristanini resta lì, parcheggiata in uno spiazzo erboso davanti a un rottamaio di Cento, in provincia di Ferrara, in attesa che si decida della sua sorte. Ma che ci fa, su quel piazzale in mezzo a decine di altre vetture pronte ad essere rottamate, a 30 chilometri dal luogo in cui finora è stata custodita? “I dettagli dell’operazione non sono ancora chiari. Stiamo cercando di capire come sia stato possibile”, spiegano alcuni pompieri bolognesi, che si dicono “indignati” per quella che ritengono “un’offesa alla memoria del Corpo e dell’intera città”.

L’autogru, immortalata nelle più celebri fotografie della tragica mattinata del 2 agosto di 37 anni fa, è rimasta in servizio fino al 2004, quando è stata collocata fuori uso. Da allora, è sempre stata conservata nella rimessa della centrale dei Vigili del Fuoco di Bologna. Fino a qualche giorno fa, quando viene fatta uscire “in modo parecchio discreto, forse troppo discreto”, dal deposito, per essere ceduta a titolo gratuito alla sezione ferrarese dell’Associazione nazionale dei Vigili del Fuoco, formata dai pompieri in congedo di quella provincia. Perché proprio alla sezione Ferrara, e non – come sembrerebbe più logico – a quella di Bologna? Difficile stabilirlo. Non se lo spiegano i Vigili del Fuoco che per primi vengono informati della cessione, non lo motivano neppure al Comando bolognese. “Già altre volte si sono verificate operazioni di questo genere tra le due province”, è la versione che circola. “Ma mai le cose sono avvenute in sordina come stavolta, e soprattutto mai hanno riguardato mezzi di questo valore storico”, è la replica piccata dei pompieri del capoluogo emiliano.
In ogni caso, i membri dell’Associazione di Ferrara decidono immediatamente di liberarsi della Cristanini: la vendono ad un’autodemolizione con sede appena fuori da Cento. Il proprietario, contattato dal fattoquotidiano.it, conferma di aver ricomprato il mezzo “nei giorni scorsi”, ma preferisce non fornire ulteriori dettagli sulla data e il prezzo dell’acquisto. Ma quel prezzo sarà necessario conoscerlo, nei prossimi giorni: sarà necessario soprattutto per alcuni esponenti della sezione bolognese della stessa Associazione nazionale dei Vigili del Fuoco. Ex pompieri ora in pensione, che dichiarano di aver intenzione di recuperare “la mitica autogru” e di salvarla dalla demolizione. “Stiamo cercando di capire di che cifra si tratta”, dicono, “ma siamo pronti”. C’è chi parla di “poche migliaia di euro, forse 3”, e aggiunge: “Già questo la dice lunga sul mancato riconoscimento del prestigio di quel mezzo”.

Salvare la Cristanini, dunque. E poi? “E poi – dicono dall’Associazione bolognese – restaurarla e collocarla dove merita, in un luogo pubblico. A futura memoria, e a celebrazione di una città che non si arrende”.

Canone Tv, un nuovo modello per la dichiarazione sostitutiva.



Il vecchio format potrà comunque essere ancora utilizzato per altri sessanta giorni dalla pubblicazione del provvedimento. Invio telematico o spedizione in plico raccomandato
Sollecitato

Un nuovo modello per comunicare all’Agenzia delle Entrate da quale data il canone Tv non deve essere più addebitato sulla propria bolletta perché pagato da altro componente della stessa famiglia anagrafica, in relazione all’utenza elettrica a quest’ultimo intestata.
L’approvazione, insieme a istruzioni e specifiche tecniche, con
provvedimento del 24 febbraio 2017, che modifica il precedente del 24 marzo 2016 (vedi articolo “Canone Rai: pronto il modello per evitare l’addebito non dovuto”).

Considerato che nel primo anno di applicazione della nuova procedura di riscossione, l’addebito in bolletta è stato effettuato cumulativamente nel mese di luglio 2016, con il documento odierno, l’Agenzia delle Entrate, in particolare, modifica il quadro B del modello, dando la possibilità di indicare la data a partire dalla quale decorre la situazione rappresentata.

Inoltre, per semplificarne la compilazione, nella dichiarazione è stato inserito un quadro separato per permettere agli abbonati di comunicare la variazione dei presupposti di una precedente dichiarazione sostitutiva.
 
Il periodo transitorio
Fino al sessantesimo giorno dalla data di pubblicazione del provvedimento odierno, sarà ancora possibile presentare la dichiarazione sostitutiva con il vecchio modello.
 
L’autocertificazione viaggia online
Ricordiamo che il modello va trasmesso direttamente dal contribuente o dall’erede tramite un’applicazione web disponibile sul sito dell’Agenzia, utilizzando le credenziali Fisconline o Entratel, oppure tramite gli intermediari abilitati.
Nei casi in cui non sia possibile l’invio telematico, è anche prevista la presentazione attraverso il servizio postale, in plico raccomandato senza busta, all’indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T.
Sportello abbonamenti tv – Casella Postale 22 – 10121 Torino. L’autocertificazione deve essere accompagnata da un valido documento di riconoscimento.
r.fo.

domenica 26 febbraio 2017

Esplode una casa a Castel d'Aiano. Due feriti.




Ancora una notizia del crollo di una casa. Questa volta è avvenuto a Castel d'Aiano per una esplosione.

Secondo i Vigili del Fuoco a causare il crollo sarebbe stata una drflagrazione innescata probabilmente da una fuga di gas o da una bombola.

Due persone sono rimaste ferite. Una è stata ricoverata in ospedale e non sarebbe in pericolo di Vita. 


Aggiornamento ANSA

A Castel d'Aiano, esplosione fa crollare casa, 3 feriti.  Intervenuti Vigili del Fuoco, 118 e Carabinieri.

Una palazzina è crollata, questa mattina, a Castel d'Aiano, sull'Appennino Bolognese. Nel crollo, dovuto a un'esplosione - legata forse una fuga di gas o a una bombola - sono rimaste ferite tre persone: una è stata ricoverata all'ospedale Maggiore di Bologna, in condizioni di media gravità. 
La struttura si trova in una zona centrale della cittadina emiliana su una collinetta che sormonta la piscina del paese. Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, 118 e Carabinieri.
  
 All'interno della casa non c'era nessuno al momento dell'esplosione che l'ha mandata in pezzi. A quanto si è appreso, fuori dalla struttura si trovavano un uomo e una donna, di 38 e 36 anni, e il padre di lei, 65enne, rimasto ferito nella caduta di alcuni calcinacci. L'uomo è sempre stato vigile ed è stato condotto al Maggiore con l'elisoccorso in 'codice due' per tutti i controlli e gli accertamenti del caso. Alle altre due persone, invece, è stato riscontrato un 'codice uno', ossia di lieve entità.
 

Radio Frequenza Appennino rilancia con la seconda edizione del “Monte Sole Free Music Contest”

Dopo gli ottimi riscontri della prima edizione del 2016, Radio Frequenza Appennino, in collaborazione con il Tavolo organizzativo del 25 aprile a Monte Sole rilancia con la seconda edizione del Monte Sole Free Music Contest”, con in palio la possibilità di suonare sul palco principale di Monte Sole il 25 Aprile 2017!
L’edizione 2016 del contest è terminata con ottimi risultati: quindici gruppi iscritti ed oltre 9mila voti ricevuti, che hanno decretato come vincitori del contest il gruppo bolognese de “I caffè dei treni persi”, che si sono quindi aggiudicati la possibilità di aprire il concerto di Eugenio Finardi dinanzi a decine di migliaia di persone.



Il 25 aprile a Monte Sole si festeggia la Liberazione, in un luogo che è testimonianza di cosa ha compiuto la barbarie nazifascista. Marzabotto e Monte Sole sono la Memoria di ciò che  dobbiamo combattere e di ciò che dobbiamo difendere ogni giorno con forza.
Tutti i 25 aprileMonte Sole si svolge una grande manifestazione, che vede la partecipazione di migliaia di persone e che è fatta di spettacoli, dibatti, concerti, visite al memoriale, laboratori… è un momento in cui ricordiamo a noi stessi che oggi c’è ancora da lottare tanto per vedere attuati i principi contenuti nella nostra Costituzione, nella  Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
È un momento in cui si dà voce alle tante lotte, battaglie e “nuove resistenze” di oggi  , nel solco della Resistenza combattuta dai nostri Partigiani.
Quest’anno vorremmo che queste voci fossero anche le vostre!
Avete canzoni che parlano di 
diritti, o che denunciano violazioni di diritti? Avete scritto canzoni che raccontano la brutalità della guerra? Avete testi che parlano di Pace? Cantate dei Partigiani e della Resistenza? Dedicate versi a chi combatte oggi nel nostro paese o nel mondo?
Mandateci il vostro brano! Lo caricheremo sul nostro sito per essere ascoltato e votato!
Che aspettate? Avete tempo fino al 19 marzo per inviare il vostro brano!
Il vincitore del “Monte Sole free Music Contest” suonerà il 25 aprile a Monte Sole, dinanzi a migliaia di persone!


Per tutte le info e per il regolamento vai su http://www.frequenzappennino.com/monte-sole-free-music-contest/

Infestazioni da 'Processionaria', in questo periodo sono visibili i nidi: i bruchi di processionaria sono pericolosi per persone e animali, ma è bene evitare il 'fai da te'. Alcuni consigli utili dall'Ausl.

Sollecitato da un lettore: 
 


Matasse bianche sugli alberi di pino? Si tratta del nido della Processionaria, ovvero la Traumatocampa pytocampa. I suoi bruchi, di colore bruno-arancione, non solo danneggiano in maniera evidente le conifere, nutrendosi dei loro aghi, ma possono scatenare a persone e animali reazioni allergiche a causa dei micropeli urticanti che presentanosul dorso. 

Come rende noto Ausl, in questo periodo sono visibili i nidi e fra qualche settimana le larve mature abbandoneranno la pianta ospite e in fila indiana dirigendosi, appunto in processione, verso un luogo adatto in cui interrarsi. L'insetto, si presenta come una larva lunga da 1 cm fino a 3 cm e mezzo, è dotato di numerosi peli irritanti utilizzati come tecnica di difesa. 

I CONSIGLI. In queste settimane l'UOC di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Sanità Pubblica, in particolare dell'Ausl di Imola, ha effettuato controlli su alcune aree verdi pubbliche e private. Quando si rileva laNido processionaria-2 presenza della Processionaria la zona viene recintata e interdetta dagli enti comunali preposti.

1) Chi frequenta aree verdi dovrà controllare che siano libere dall'insetto e, soprattutto, evitare di fermarsi nei pressi di piante sempreverdi che presentano sulla chioma i nidi della processionaria, una matassa di fili di colore bianco visibile ad occhio nudo.
2) E’ necessario evitare in qualsiasi modo il contatto, soprattutto per i bambini e per gli animali domestici, per questi ultimi l’inalazione o l’ingestione dell’insetto può persino essere letale.
3) Nell’uomo, la dermatite è la forma più frequente di reazione. In questi casi è utile intervenire con ghiaccio, con un antistaminico o con l'applicazione di creme a base di sostanze antistaminiche e/o cortisoniche.
4) Nelle aree private la verifica deve essere effettuata dal proprietario, tramite ditte specializzate e operare la bonifica delle piante infestate. Per la lotta alla processionaria occorre intervenire in diversi momenti dell'anno: in pieno inverno, laddove tecnicamente possibile, tagliando e bruciando i nidi larvali, adottando cautela e adeguate misure protettive personali.

Poiché il taglio non abbatte completamente l'infestazione, a fine estate, verso la metà di settembre, bisogna effettuare ripetuti trattamenti alla chioma degli alberi con preparati microbiologici. Mezzi complementari di contrasto sono costituiti, inoltre, dalle trappole a feromoni sessuali per la cattura dei maschi adulti. Evitare il "fai da te". 




Marzabotto non ha celebrato la Giornata del Ricordo e la minoranza lo ha denunciato al Prefetto.


Di Morris Battistini


Abbiamo presentato al Prefetto di Bologna denuncia per la mancata celebrazione della Giornata del Ricordo del 10-11 febbraio scorso nel Comune di Marzabotto.
E' paradossale, oltreché inaccettabile, che il Comune di Marzabotto, simbolo ed esportatore di pace nel Mondo, tralasci la celebrazione della Giornata del Ricordo sulle Foibe, in totale spregio alla legge Nazionale che l'ha istituita.

Riteniamo questo episodio gravissimo e irresponsabile. Assenza che, ancora una volta, chiarisce decisamente come l' Amministrazione comunale etichetti i caduti delle stragi come vittime di serie A e di serie B. Evidentemente quelle delle Foibe sono di serie B.

Per questo abbiamo ritenuto fosse doveroso e necessario denunciare al Prefetto di Bologna l'atteggiamento colpevole, se non spregevole, dell'Amministrazione in carica nei confronti di una triste ricorrenza di valenza nazionale come quella della Giornata del Ricordo.

Ecco il testo inviato al Prefetto:

OGGETTO: Denuncia mancanza celebrazione Giornata del Ricordo

I sottoscritti Morris Battistini nato a Bologna il 28/01/1987 , e Maria Francesca Carbonaro nata a Locri il e 17/05/1981 in qualità di Consiglieri Comunali di Minoranza del gruppo Uniti per Cambiare Marzabotto presso il comune di Marzabotto denunciano quanto segue.
Il Giorno del ricordo è una solennità civile Nazionale Italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 essa commemora le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo Giuliano-Dalmata.
Secondo la legge che l'ha istituito, al Giorno del ricordo è associato di solito il rilascio di una targa commemorativa, destinata ai parenti degli "infoibati" e delle altre vittime delle persecuzioni, dei massacri e delle deportazioni occorse in Istria, in Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale durante l'ultima fase della seconda Guerra Mondiale e negli anni immediatamente successivi.
Il Comune di Marzabotto si ritiene da sempre comune di pace; pace che propaga con forza e determinazione in tutto il mondo.
Ha sempre sostenuto la necessità di tenere viva la memoria dei drammi nazifascisti perchè la storia e la sua memoria potessero aiutare il non ripetersi di tali tristi avvenimenti.
Ciò nonostante nessun evento è stato mai posto in essere al fine di ricordare le Vittime delle Foibe e dell'esodo Giuliano-Dalmata, al contrario delle numerose iniziative che vengono poste in essere in memoria soprattutto delle vittime degli eccidi ( vie, intitolazioni strade, scuole, politici....) e a nulla potrà servire affermare che la Scuola secondaria di Marzabotto ha partecipato all'evento tenutosi presso la sede della Regione: la scuola è un ente a sé stante, che ha deciso di partecipare ad una iniziativa lodevole, che si sarebbe potuta svolgere anche nel comune di Marzabotto, se non ci fosse stata l'inerzia dell'Amministrazione comunale.
Sempre per tale motivo, e a seguito dell'inerzia dell'Amministrazione Comunale di fronte a tale ricorrenza già nel 2015, nonché negli anni precedenti ( l'amministrazione era stata invitata a partecipare ad un incontro organizzato a Sasso Marconi nella giornata del ricordo, al quale però non ha mai partecipato) in data 10 Febbraio 2015 lo scrivente Gruppo Consiliare UCM presentava una mozione nella quale veniva espressamente richiesto e preteso un riconoscimento alle vittime delle foibe attraverso ad es. l'intitolazione di una piazza, di una strada, una lapide, o qualunque iniziativa volta al ricordo, in qualsiasi occasione ma soprattutto nella ricorrenza del 10 Febbraio, al fine di tenere vivo il ricordo di un pezzo di storia del nostro paese taciuta e insabbiata per oltre settant'anni.
A tale mozione rispondeva l'amministrazione comunale in data 27 Marzo 2015, la quale prometteva l'inizio di un percorso condiviso che desse il giusto decoroso ricordo, con prospettiva addirittura di decidere congiuntamente come commemorare tali vittime, anche attraverso l'apposizione di una targa a loro dedicata.
Così purtroppo non è stato.
Solo nel 2016 l'Amministrazione Comunale, in adesione alla legge n.92/2004 nonché dando seguito alla risposta suddetta, ha dato vita ad una serata che ha visto coinvolta la storica Dott.ssa Viola Santi ben nota per le proprie posizioni discutibili e di parte rispetto alle foibe, che purtroppo tutto ha fatto tranne che dare il giusto riconoscimento a tale dramma, ma nessun percorso condiviso, nessuna manifestazione o azione di ricordo o commemorazione è avvenuta.
Tale atteggiamento superficiale delle nostre istituzioni locali nei confronti di una legge istituita dal Parlamento è ormai inaccettabile, come è inaccettabile che la memoria sia ancora divisa dalla politica, e tutto ciò nonostante gli inviti dei vertici istituzionali, a partire dalla Presidente della Camera Boldrini "a ricordare per rinforzare la democrazia ".
Tale denuncia vuole sottolineare che non possono più esistere, nel 2017, morti di serie A e morti di serie B e nasce anche dal fatto che quest'anno si festeggia il 70/o anniversario del Trattato di pace di Parigi rendendo quindi essenziale che dopo tanti anni il legittimo riconoscimento diventi tangibile e non più frutto di parole scritte su un foglio.
Siamo stufi dell'indifferenza di quanti vogliono negare la sofferenza che coinvolge 356.000 persone inermi costrette a un doloroso esilio, morte nelle foibe. Un dramma collettivo che non può più essere giustificato come tragedia-reazione alla politica fascista o peggio ancora parlando di "falso storico".

VOGLIATE
Pertanto restituire la legittima dignità e decoro alle vittime delle Foibe e ai loro discendenti attraverso il giusto adempimento della legge nazionale n. 92/2004 anche nel Comune di Marzabotto


Spossati dalla noia, sfogano il “raptus ” prendendosela con un locale della Telecom Italia e rimediano una denuncia.


I Carabinieri di Imola hanno denunciato sei giovani, tra cui tre minorenni, per danneggiamento aggravato ai danni di un locale dell’azienda italiana di telecomunicazioni “Telecom Italia” in Galleria del Risorgimento. La denuncia è scaturita nel corso di un intervento che i militari hanno eseguito grazie alla segnalazione giunta al 112 di alcuni cittadini che, passeggiando per le vie del centro storico, si erano accorti di quanto stava accadendo. All’arrivo dei militari, è stato rilevato che la porta di accesso al locale era stata danneggiata e in uno dei vani interni dell’edificio vi erano i muri imbrattati da scritte e disegni. Terminata l’identificazione degli autori, i tre minorenni sono stati affidati ai rispettivi genitori.

 Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna


Al via il nuovo Centro di donazione sangue di Castiglione dei Pepoli. Completata la rete dei punti di donazione dell’Area metropolitana di Bologna.

ASL informa: 
 

E' stato inaugurato ieri, sabato 25 febbraio, il nuovo Centro di donazione del sangue di Castiglione dei Pepoli, 110 metri quadrati al piano terra del Centro Socio-Riabilitativo Residenziale di via Pepoli 12, che assicurano la massima accoglienza e sicurezza ai donatori e agli operatori sanitari.
Con l’inaugurazione del Centro di Castiglione dei Pepoli si completa la rete provinciale dei Centri di donazione del sangue, che dispone oggi di 15 punti distribuiti su tutto il territorio dell’Area metropolitana di Bologna. 

Il nuovo Centro di Castiglione dei Pepoli dispone di 2 ambulatori, uno medico riservato alle visite di idoneità alla donazione ed uno infermieristico per il controllo della emoglobina. La sala dedicata ai prelievi è dotata di 3 poltrone ergonomiche di ultima generazione, che rendono più semplice e sicuro il prelievo assicurando al donatore il massimo comfort.
Il nuovo Centro dispone, inoltre, di un’area ristoro per i donatori e di servizi igienici dedicati.
In tutte le sale del Centro è presente il collegamento informatico con il server centrale dell’Azienda Usl di Bologna, requisito necessario a garantire la tracciabilità completa della donazione.

L’attività sarà assicurata da una équipe formata da 1 medico, 3 infermieri e 1 autista, coadiuvati dai volontari delle Associazioni AVIS e FIDAS A.D.V.S. Il nuovo Centro è in grado di assistere 30 donazioni di sangue intero per ogni seduta e 2 visite di idoneità alla donazione. Il Centro è già attivo dalla fine di gennaio ed ha eseguito le prime sedute di donazione.

Come tutti i punti della rete di donazione dell’area metropolitana di Bologna, anche Castiglione dei Pepoli opera con un calendario programmato di donazioni distribuite per tutto l’anno. I volontari delle Associazioni AVIS e FIDAS a.d.v.s. concordano con il donatore giorno e ora della donazione, programmata in base alle esigenze trasfusionali e in relazione al gruppo sanguigno. Il Centro offrirà 2 sedute mensili, per un totale di 24 sedute all’anno, con una raccolta complessiva di circa 700 donazioni.

Oltre all’attività di raccolta di sangue intero, il Centro assicura ai donatori le visite mediche periodiche per valutarne l’idoneità alla donazione, quelle di controllo per chi riprende a donare dopo un periodo di sospensione, l’esecuzione dei prelievi per gli esami di controllo. Tra le attività svolte anche la corretta conservazione del sangue per garantirne la sicurezza nella fasi successive di trasporto e consegna al Polo di Qualificazione Biologica e Lavorazione del sangue presso l’Ospedale Maggiore. La donazione di sangue è un gesto di grande altruismo, ma anche un atto sanitario complesso e, come tale, deve essere tutelato da procedure rigorose a garanzia della massima sicurezza del donatore e del sangue raccolto.

Il nuovo Centro di donazione fa parte della rete di raccolta del sangue del Servizio di Immunoematologia e di Medicina Trasfusionale dell’Area Metropolitana di Bologna. Una rete articolata in 15 punti, dislocati su tutto il territorio di Bologna e provincia. Il lavoro in rete garantisce una maggiore efficienza della raccolta e dell’utilizzo del sangue, grazie al coordinamento tra i centri e alla programmazione delle donazioni tarate sul fabbisogno reale.
La rete provinciale dei punti di donazione del sangue
    Casa dei Donatori di Sangue di Bologna, presso l’Ospedale Maggiore. Attiva 7 giorni su 7, accoglie donazioni di sangue intero, di plasma e di piastrine. 
    Centro di donazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Sant’Orsola-Malpighi. Attivo dal lunedì al sabato, accoglie donazioni di sangue intero, plasma e piastrine.
    Centro di donazione dell’Ospedale Bellaria. Attivo dal lunedì al sabato, accoglie donazioni di sangue intero.
    Centro di donazione dell’Ospedale di Imola. Attivo dal lunedi al sabato, accoglie donazioni di sangue intero e plasma. 
    Centri di donazione presenti sul territorio provinciale di Bologna, che accolgono donazioni di sangue intero. Sono attive le sedi di Bazzano, Budrio, Castel Maggiore, Castiglione dei Pepoli, Loiano, Medicina, Molinella, Porretta Terme, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale e Vergato.

sabato 25 febbraio 2017

Cessati preallarme e attenzione maltempo. Allerta era stata emanata per temporali e rovesci.



Da ANSA

Cessate la fasi di preallarme e attenzione su Emilia-Romagna centro-orientale e fascia costiera, lanciate con un'allerta, ieri e l'altro ieri, dall'Agenzia regionale di Protezione Civile. La cessazione è legata alle "evoluzioni delle piene sui fiumi delle macroaree interessate e gli attuali livelli idrometrici".
    L'allerta segnalava un possibile incremento delle precipitazioni, sulle macroaree Bacino Alto del Lamone-Savio e Pianura di Forlì Ravenna. Per criticità idraulica era stata attivata la fase di preallarme per le macroaree Alto del Lamone-Savio e pianure Forlì-Ravenna, e di attenzione per bacino Reno e Pianure di Bologna e Ferrara. Si era inoltre estesa la fase di attenzione per vento per Bacino Lamone-Savio e Bacino del Reno.

Gaggio Montano commemora la conquista di Monte Castello del corpo di spedizione brasiliano con la presenza dell’ambasciatore.

Ricorre in questi giorni il 72° anniversario della conquista di Monte Castello da parte della FEB, la Forca Expedicionaria Brasileria.
 
Il 21 febbraio 1945 infatti la Forza di Spedizione Brasiliana conquistò Monte Castello, una collina strategica (887 metri) sulla Linea Gotica, passaggio essenziale nella guerra di liberazione che alcuni mesi dopo avrebbe portato alla sconfitta delle truppe naziste. Non si trattò di una battaglia semplice: le truppe brasiliane, entrate in guerra al fianco di quelle statunitensi, già alcuni mesi prima (il 29 novembre e il 12 dicembre) avevano attaccato le postazioni tedesche arroccate sul crinale, riportando però numerose perdite e una disfatta tale da comportare la rimozione del capo di stato maggiore. L'orgoglio dei soldati sudamericani ebbe la meglio nel terzo tentativo dopo alcuni giorni di battaglia e decine di caduti. La vittoria ancora oggi si ricorda in tutto il Brasile e fu particolarmente utile per la liberazione dell'Appennino perché i brasiliani furono in grado di mantenere la posizione resistendo alle violente controffensive tedesche.
 
Oggi, sabato 25 febbraio alle 17,30 nella Sala del Cottolengo è prevista la presentazione del volume "Fratelli sulla montagna: esercito brasiliano e partigiani sull'Appennino tosco-emiliano", di Daniele Amicarella e Giovanni Sulla. Oltre al Comune di Gaggio Montano sono coinvolti nell’appuntamento anche l'ANPI e l'Associazione Nazionale Alpini. Dopo l’incontro con gli autori sarà possibile assistere al documentario "La FEB e la FAB in Italia, 1944-45”.
Domani, domenica 26 febbraio, il programma prevede alle 10.30 una cerimonia nella località Guanella, con l'alza bandiera, la deposizione della corona ai caduti e il saluto del sindaco di Gaggio Montano Maria Elisabetta Tanari, che ricorda come “Esiste un dovere morale, oltre che storico, a conservare e tramandare la memoria di quel sacrificio e dell’autentica amicizia che i soldati della FEB hanno creato con la popolazione. È un insegnamento morale, prima ancora che storico, per le nuove generazioni, che abbiamo l’obbligo e l’onore di mantenere.”
La cerimonia si terrà nei pressi del monumento voluto e realizzato dallo stato brasiliano e realizzato dalla scultrice Mary Vieira nella zona dove maggiore fu il sacrificio dei "pracinhas" (soldatini) carioca.
Seguiranno i discorsi ufficiali delle autorità presenti: è prevista la partecipazione di numerosi esponenti delle forze aeronautiche e navali brasiliane e quella dell’ambasciatore del Brasile Antonio De Aguiar Patriota. La commemorazione si chiuderà con santa la messa nella Chiesa Parrocchiale di Bombiana alle 12.