sabato 31 dicembre 2016

Buon 2017.

Il 2016 è stato un anno difficile.  E' finito!

Il  2017 sarà certamente migliore.


E' questo l'augurio per tutti i lettori del blog.   

BUON ANNO, SALUTE e SERENITA'. 



"Noi poliziotti eroi silenziosi: chi ci disprezza deve tacere" La lettera su Facebook di un poliziotto: "Siamo umili professionisti al servizio degli agenti".

Sollecitato: 



Siamo fatti così, eh. Non dobbiamo stupirci. Anzi: sono fatti così. Quelli che una divisa non l'hanno mai indossata e ne vanno fieri.

Quelli che la sola idea di lodare un membro delle Forze dell'Ordine gli provoca un'orticaria irresistibile. Quelli sempre pronti a difendere i "bravi ragazzi che manifestano" contro i "cattivi poliziotti che manganellano".
Lo sappiamo tutti, non c'è bisogno di ripeterlo. Alla fine è sempre colpa di chi indossa la divisa. E così anche quando due agenti della polizia hanno freddato a Sesto San Giovanni Anis Amri, il macellaio jihadista di Berlino, il coro di ringraziamento non è stato unanime. Subito si sono scaldati la mano scribacchini pronti a mettere in dubbio il lavoro di Cristian e Luca. Il ritornello è stato il seguente: non sono eroi, hanno fatto il loro dovere e sono pagati per questo. Difficile rispondere quando il ragionamento appare così sciocco. Difficile ribattere. E invece c'è riuscito magistralmente un poliziotto, Vincenzo D'Accio', con un post su Facebook.


"Ho letto cose incredibili, mirabolanti visioni su quello che è o non è un poliziotto - scrive D'Accio' - saccenti dissertazioni sull'assurdo concetto che se un poliziotto (o comunque un uomo in divisa) salva una vita è normale perché è pagato per farlo, mentre se lo fa un 'cittadino normale' è un eroe". Due pesi e due misure. E invece i gli agenti sono "eroi silenziosi", "professionisti al servizio del cittadino" che fanno tanto con poco clamore. Perchè "entrare in due in una casa dove sono minimo in cinque che se le stanno suonando di santa ragione" e "riuscire a portare la situazione alla calma senza che nessuno si faccia male, per me è missione da eroi"; perché "sedere per più di due ore al tavolo con un anziano che rimasto solo, rassicurarlo, strappare un sorriso e poi andarlo a trovare nei giorni seguenti diventandone amico, per me è missione da eroi"; perché "convincere una donna maltrattata a denunciare il suo carnefice" è indubbiamente "una missione da eroe"; perché "ascoltare un minore picchiato e abusato, mantenendo la calma fargli una carezza, ricevere un suo disegno e rivedere il sorriso nei suoi occhi, per me è missione da eroe". E lo è anche "ascoltare per ore le telefonate di gente malata", "sedare una rissa da cui tutti scappano sempre in numero sicuramente inferiore rispetto ai partecipanti", "entrare in case che bruciano o che crollano, incuranti di quello che accade solo per verificare che dentro non ci sia nessuno", "strappare di mano un coltello od una lametta a chi ha deciso di salutare questa vita" e "scortare in ogni momento e ogni luogo chi è minacciato costantemente da mafie di ogni genere".
Ecco. Eroi di tutti i giorni. "Mi fermo qui - continua Vincenzo - ma potrei continuare all'infinito perché tutto quello che ho scritto, solitamente, avviene in un normale turno in quinta di una qualsiasi volante di una qualsiasi città d'Italia ma... non ne leggo mai notizia". Mai un ringraziamento. Mai un riconoscimento da chi è invece sempre pronto a sottolineare i difetti. "Forse sta tutto qui l'errore - afferma affranto -: nel non raccontare quotidianamente di quanta umanità e dignità profuma questa gente in divisa, dove magari è vero non tutti son santi ma nemmeno sono tutti furfanti".
Chi parla non sa che ogni qual volta un poliziotto sente la sirena suonare pensa al collega pregando per lui finisca tutto bene. "Chi non ha mai provato - conclude Vincenzo - dovrebbe avere il buon senso o quanto meno la decenza di tacere e accettare che ogni giorno una sorta di esercito di eroi silenziosi, indossando una divisa troppe volte oggetto di disprezzo, cerca di rendere un po' più vivibile il posto in cui viviamo. Che vi piaccia o no!".



Canone tv nella bolletta elettrica: pronte le regole valide per il 2017.

L’Agenzia delle Entrate specifica e chiarisce i criteri per individuare le utenze residenziali addebitabili e per determinare l’importo dovuto nei vari casi per il prossimo anno.

Richiesto:

Con la circolare n. 45/E del 30 dicembre 2016 l’Agenzia fornisce chiarimenti sul canone tv per il 2017, con riferimento all’individuazione delle utenze elettriche addebitabili e alla definizione degli importi dovuti, in modo da consentire ad Acquirente unico Spa di fornire alle imprese elettriche tutte le informazioni necessarie.
L’addebito del canone in bolletta
Il presupposto dell’obbligo di pagamento del canone tv è costituito dalla detenzione di un apparecchio televisivo. La legge di stabilità 2016 ha introdotto una nuova modalità di riscossione mediante
addebito sulle fatture per la fornitura di energia elettrica. A tal fine, è stata prevista la presunzione di detenzione di un apparecchio televisivo nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica. Coloro che sono titolari di utenza elettrica “residenziale”, quindi, pagano il canone in dieci rate mensili, addebitate sulle fatture emesse dall’impresa che fornisce il servizio.
Nell’ambito del nuovo sistema di riscossione del canone, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione delle imprese elettriche, per il tramite del Sistema informativo integrato istituito presso l’Acquirente unico Spa, l’elenco dei soggetti esenti o che abbiano presentato la dichiarazione sostitutiva per superare la presunzione di detenzione e fornisce ogni dato utile a individuare i soggetti obbligati e le utenze su cui procedere all’addebito.
 
Individuazione delle utenze residenziali
Ai fini del pagamento, quindi, è necessario provvedere all’individuazione delle “
utenze addebitabili”, sulla base della coincidenza del luogo di fornitura rispetto alla residenza (articolo 3, comma 1, regolamento adottato con decreto ministeriale n. 94 del 13 maggio 2016).
La circolare precisa che tali utenze sono individuate:
  • direttamente dai contratti della tipologia “clienti residenti” (clienti domestici cui si applicano le tipologie tariffarie D1, D2 o D3, per i contratti conclusi dal 2016), per cui l’utente ha dichiarato all’impresa elettrica la propria residenza nel luogo di fornitura
  • dai contratti della tipologia “altri clienti domestici” (clienti domestici cui si applica la tipologia tariffaria D3 per contratti conclusi fino al 2015), per cui la coincidenza del luogo di fornitura dell’energia rispetto alla residenza è individuata in base alle informazioni disponibili nel sistema informativo dell’Anagrafe tributaria in sede di allineamento delle banche dati (articolo 2, comma 1, regolamento).
Presenza di più utenze residenziali
Nel caso in cui per un medesimo soggetto la coincidenza del luogo di fornitura dell’energia rispetto alla residenza risulti contemporaneamente verificata per più forniture (anche in seguito all’allineamento delle banche dati), il canone è comunque addebitato su una sola fornitura (in applicazione del principio generale in base al quale lo stesso è, in ogni caso, dovuto una sola volta in relazione agli apparecchi televisivi detenuti, nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora, dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica).
In particolare:
  • se la coincidenza si verifica per due (o più) contratti di fornitura rientranti tutti nella tipologia “clienti residenti”, l’addebito avviene sulla fattura relativa alla fornitura attivata più di recente
  • se, invece, la coincidenza si verifica per due (o più) contratti di fornitura, rientranti uno nella tipologia “clienti residenti” e l’altro (o gli altri) nella tipologia “altri clienti domestici”, si considera addebitabile la fornitura della tipologia “clienti residenti” indipendentemente dalla data di attivazione.
Volture e switch
Ai fini dell’addebito del canone, l’ipotesi della
voltura (vale a dire la disattivazione di una fornitura elettrica in capo a un cliente uscente con la contestuale attivazione di una nuova fornitura in capo a un cliente entrante) deve essere trattata in termini di disattivazione di un’utenza e di attivazione di una nuova.
Le volture che intervengono a seguito del decesso del titolare della fornitura elettrica non comportano di per sé modifiche nell’addebito, a meno che il soggetto subentrante non sia a sua volta già titolare di un’utenza addebitabile (e fatta in ogni caso salva la sussistenza di cause di non addebito).
Anche lo “
switch” (cioè, la chiusura di un contratto di fornitura con un’impresa elettrica e la sottoscrizione di un nuovo contratto con un’altra impresa elettrica da parte dello stesso soggetto) non ha di per sé conseguenze sull’addebito del canone che, in tal caso, continuerà a essere addebitato sulla nuova fornitura.
 
Importo annuo del canone e numero di rate
Per il 2017, l’importo annuo del canone tv è di
90 euro. Il pagamento avviene in dieci rate mensili addebitate, come detto, sulla bolletta elettrica, avente scadenza del pagamento successiva alla scadenza delle rate (ai fini dell’inserimento in fattura, le rate del canone si intendono scadute il primo giorno di ciascuno dei mesi da gennaio a ottobre).
I titolari di utenza elettrica residenziale già attiva al 1° gennaio 2017 pagheranno, quindi, dieci rate da 9 euro ciascuna.

Invece, coloro che attiveranno un’utenza nel corso dell’anno pagheranno un numero di rate variabile in funzione del mese di attivazione, secondo quanto specificato nella tabella presente nella circolare (ad esempio, chi attiverà l’utenza ad aprile 2017 dovrà pagare 7 rate da 9,98 euro ciascuna, per un totale di 69,86 euro).
In un’altra tabella, inoltre, è indicato l’importo delle rate nell’ipotesi in cui il canone sia dovuto solo per il primo semestre del 2017.

Infine, la circolare esamina una serie di casi particolari in relazione a specifici eventi legati all’attivazione e alla disattivazione delle utenze elettriche residenziali, indicando per ciascuno di essi le regole per la determinazione dell’importo delle rate da addebitare (ad esempio, nel caso di un soggetto che al 1° gennaio 2017 è titolare di un’utenza residente e che in corso d’anno cambia la tipologia, passando a non residente, il canone è dovuto solo per i mesi in cui la fornitura è stata di tipo residente).
 
Dichiarazioni sostitutive
Ai fini della determinazione degli importi del canone da addebitare nelle fatture, bisogna tener conto delle dichiarazioni sostitutive presentate dai contribuenti (anche, eventualmente, in qualità di erede in relazione alle utenze elettriche intestate a una persona deceduta).
 
Dichiarazione di non detenzione
Coloro che, pur essendo titolari di un’utenza elettrica residente, non possiedono apparecchi televisivi, per superare la presunzione di detenzione e, quindi, non pagare il canone, devono presentare la dichiarazione di non detenzione, compilando il
quadro A del modello di dichiarazione sostitutiva pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Tale dichiarazione ha validità annuale.
Per essere esonerati dal pagamento del canone tv per tutto il 2017, la dichiarazione deve essere presentata entro il 31 gennaio 2017.
La dichiarazione presentata dal 1° febbraio 2017 al 30 giugno 2017 esonera dal pagamento del canone solo per il secondo semestre del 2017 (luglio-dicembre).
 
Dichiarazione di sussistenza di altra utenza elettrica addebitata
Ugualmente non si procede all’addebito del canone, nel caso in cui sia stata presentata la dichiarazione sostitutiva per comunicare che il canone non deve essere addebitato su nessuna delle utenze elettriche intestate al dichiarante in quanto esso è dovuto in relazione all’utenza elettrica intestata a un altro componente della stessa famiglia anagrafica (
quadro B del modello). Tale dichiarazione può essere presentata in qualunque momento dell’anno, ha effetto dal 1° gennaio dell’anno di presentazione e non deve essere ripresentata annualmente, salvo il caso in cui vengano meno i presupposti precedentemente dichiarati.

Si ricorda che nell’apposita
sezione del sito delle Entrate sono disponibili tutte le informazioni utili relative al pagamento del canone tv, incluse le risposte alle domande più frequenti (Faq).

Gennaro Napolitano

venerdì 30 dicembre 2016

Grizzana Morandi. La gestione della selvaggina in Appennino, scuote il dibattito politico. Mozione e interrogazione anche di Foti.


Dalla minoranza di Grizzana Morandi.

Ma a che gioco giochiamo?” borbotta piuttosto contrariato Bruno Bonifaci, capogruppo della lista civica Voltiamo Pagina di Grizzana Morandi, dopo la bocciatura della mozione relativa alla fauna selvatica e al macello di Castel di Casio in cui si critica l'attuale logistica di gestione della selvaggina da fauna selvatica. “Da un recente convegno”, continua Bonifaci, “è risultato che solo una percentuale di circa il 30 % della selvaggina selvatica cacciata in
Appennino approda al macello, la cui utilizzazione risulta così molto al di sotto di quella preventivata e potenzialmente più che possibile. Stranamente si sollecitano i cacciatori a utilizzare di più la struttura in modo da dare un servizio sicuro e in linea con le prescrizioni sanitarie ma nessuno si è chiesto il perchè. E soprattutto in che modo è trattato il 70 % dei capi che 
mancano all'appello. Il perchè
La mozione
è molto semplice: Castel di Casio si trova in una posizione decentrata e richiede tempi e spese tali per raggiungerlo da demotivarne la scelta. Da Castiglione dei Pepoli”, riferisce poi, “un piccolo allevatore ha trovato conveniente macellare il suo maiale a Sasso Marconi, in un agriturismo attrezzato, piuttosto che andare a Castel di Casio. Questo la dice lunga. Dieci anni fa il mio gruppo propose di collocare il macello nelle vicinanze di Vergato perchè in posizione ottimale per servire le due vallate, del Reno e del Setta. Fummo derisi e ovviamente inascoltati. Ora che i fatti ci danno ragione, la stessa maggioranza boccia la nostra mozione come 'offensiva'. Offensivi sono loro e offendono soprattutto i denari degli italiani. Il macello di Castel di Casio è costato ai contribuenti un milione e 750.000 euro”, dice il Capogruppo che spiega poi: “In ottobre 2016 abbiamo presentato una mozione sul tema 'macellazione, filiera corta', riprendendo le nostre tesi del 2006. Il 16 dicembre 2016 è stata bocciata dalla maggioranza PD di Grizzana in quanto a loro dire 'il contenuto è OFFENSIVO'. Ricordo che nel 2006 si propose, ma la memoria è più corta della 'filiera della selvaggina', di impegnare la Giunta di Grizzana Morandi a portare avanti questa stessa logica di virtuoso sfruttamento della fauna selvatica presso le istituzioni sovraordinate. Fu bocciata e approvata la realizzazione del macello a Castel di Casio. La struttura inaugurata nel 2007 si trovò dopo un paio di anni in difficoltà a causa dell'insufficiente numero di capi conferiti per la macellazione. In sostanza, oggi è stata bocciata una mozione che metteva in risalto un problema reale del nostro territorio. Alla faccia dei buoni amministratori e dei buoni propositi”, conclude Bonifaci.

E' stata presentata anche una mozione dal consigliere regionale Tommaso Foti (FDI) sullo stesso tema, che viene riportata qui di seguito.







Sasso Marconi: 104esimo compleanno per Imelde Neri.


Dal Comune

Grande festa a Sasso Marconi per la signora Imelde Neri, che oggi, 30 dicembre, ha spento la 104esima candelina, segnalandosi così come la più anziana tra i nostri concittadini.

La signora Imelde, che nonostante la veneranda età gode di buona salute (una curiosità: l'arzilla signora non ha nemmeno bisogno della pillola della pressione!), è stata festeggiata dai nipoti, dallo staff e dagli altri ospiti della casa di riposo "Villa Teresa" di Sasso Marconi, dove Imelde Neri risiede.

Ai festeggiamenti si è unito anche il Comune di Sasso Marconi: l’Assessore Renzo Corti ha fatto visita alla casa di riposo "Villa Teresa", facendo pervenire alla signora Imelde un omaggio floreale a ricordo del prestigioso traguardo tagliato.

La sicurezza a capodanno.

La Prefettura di Bologna informa:


Il Prefetto di Bologna, Ennio Mario Sodano, ha presieduto questo pomeriggio una riunione del Comitato provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica per definire la messa a punto delle misure già concordate per garantire la sicurezza delle manifestazioni e degli eventi programmati per la serata del 31 dicembre prossimo venturo.

Hanno partecipato all'incontro il Questore di Bologna Ignazio Coccia, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Valerio Giardina e i Rappresentanti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e dell' 121° Reggimento Artiglieria Contraerea Ravenna impegnato nell'operazione Strade Sicure. Era inoltre presente il Comandante della Polizia Municipale del Comune di Bologna Romano Mignani.

Il Comitato ha definito gli ultimi dettagli delle misure utili a garantire per la serata la completa blindatura dell' area sensibile, l'impiego degli uomini dei Reparti Speciali (Unità operative pronto impiego - UOPI, Aliquote pronto impiego - API e Squadre Operative Sicurezza - SOS) e dei tiratori scelti.

Servizi mirati sono stati inoltre predisposti per i diversi eventi che animeranno la notte del 31 dicembre, ed in particolare per il tradizionale concerto in piazza e per il Genesi Festival organizzato presso la Fiera di Bologna.

Il Comitato, nel confidare sul consueto senso civico delle cittadine e cittadini bolognesi,  rivolge  infine un invito anche ai turisti che saranno in città la notte di Capodanno affinché i festeggiamenti si possano svolgere nella massima serenità.

Si raccomanda infine la massima collaborazione con le Forze dell'Ordine, anche segnalando possibili situazioni di pericolo.

Camugnano valuta la 'fusione' con Castiglione.

I camugnaresi saranno chiamati a esprimersi in merito alla ipotizzata 'fusione' del loro Comune con quello di Castiglione dei Pepoli. L'impegno è stato preso dal loro Consiglio comunale, ieri sera alla presentazione dello studio di fattibilità sulla eventuale fusione.
La presentazione è stata una semplice presa d'atto e il primo cittadino ha informato che lo studio sarà illustrato alla cittadinanza tramite l'organizzazione di incontri in ogni frazione al fine di rendere la scelta del voto referendario il più possibile basata su una conoscenza reale della tematica.
E' stato poi proposto, e condiviso dall'intero consiglio, di condizionare la scelta sulla fusione alla volontà che la maggioranza dei votanti esprimerà nel referendum. Il primo cittadino non ha mancato di informare anche che l'eventuale fusione porterebbe all'erario del nuovo Comune (nato dalla fusione fra Camugnano e Castiglione dei Pepoli) 900.000 euro l'anno in più per 10 anni e ciò darebbe alle casse comunali un discreto 'sollievo'.
Dai pochi commenti che il pubblico presente ha fatto è parso di capire che l'abbraccio con Castiglione, anche se vantaggioso sotto il profilo economico, non trova molto consenso.

Nella stessa seduta consigliare è stato ratificato lo scioglimento dell'Unione dei Comuni di cui Camugnano faceva parte. Ciò si è reso ineludibile, ha spiegato il primo cittadino, dopo l'uscita del Comune di Lizzano in Belvedere. La soppressione dell'Unione comporta due problemi. Il primo, la nomina del liquidatore e per questo è stato proposto il sindaco dell'Alto Reno Giuseppe Nanni che sarà tecnicamente affiancato dal ragioniere del suo Comune e da un esperto della Regione. Il secondo, la decadenza di tutte le gestioni in comune con gli altri enti che componevano l'Unione. Per questo il Consiglio ha dato mandato al sindaco e alla Giunta di valutare la migliore e più vantaggiosa soluzione per ogni settore.
In questo caso era necessario il voto e il Consiglio ha approvato alla unanimità.

Riscaldamento: per le termovalvole la proroga è a giugno.

Richiesto:

Termovalvole prorogate a giugno 2017. I condomini guadagnano sei mesi di tempo per risultare adempienti all’obbligo di inserire sui caloriferi le valvole di calore. E non solo. Arriva anche la proroga per le concessione del commercio su aree pubbliche. È quanto prevede il decreto Milleproroghe approvato dal consiglio dei ministri di ieri, che dispone slittamenti pure in materia di ambiente, cultura ed enti locali. Il provvedimento dovrebbe approdare oggi in Gazzetta Ufficiale, con entrata in vigore immediata. Uno slittamento, quello delle concessioni pubbliche, quadriennale a sorpresa tanto da essere definito un fulmine a ciel sereno per il settore da Maurizio Innocenti, presidente di Anva, l’associazione Confesercenti del commercio su aree pubbliche, mentre è stata accolta con sollievo dal Movimento 5 stelle. Inoltre i precari della p.a. in salvo per il 2017. Sono circa 40 mila i lavoratori a tempo determinato e i collaboratori delle amministrazioni pubbliche che saranno confermati anche per il prossimo anno. Anno in cui resteranno valide pure tutte le graduatorie dei concorsi, che recano circa 4.500 vincitori in attesa di chiamata e oltre 150 mila riconosciuti idonei.

A Sasso Marconi il 2016 saluta tutti in piazza.

Anche il 2016 che se ne va sarà salutato a Sasso Marconi domani sera, 31 dicembre notte di San Silvestro, in piazza con il rogo del Vecchione e il brindisi al nuovo anno con buffet e spumante offerti dall’Amministrazione comunale.

Il brindisi della notte di San Silvestro alle 24 sarà preceduto dal tradizionale appuntamento a teatro, alle 21,45, con la rappresentazione della compagnia “Trioche”, che porterà in scena 'Troppe Arie', uno spettacolo comico-musicale scritto e diretto da Rita Pelusio.

Un concerto comico in cui l’improbabile trio formato da Franca Pampaloni (pianoforte), Nicanor Cancellieri (flauto traverso) e Silvia Laniado (soprano) interpreta in modo bizzarro e divertente le arie d’opera più famose, accompagnandole con il pianoforte, il flauto e con molti altri strumenti ‘improvvisati’, in un continuo intrecciarsi di suoni, virtuosismi, gag e clownerie…

L’ingresso a teatro è gratuito con prenotazione obbligatoria al n. 051-6758409 (infoSASSO).



Scoperto dal NAS un 'falso dentista' e non era il primo. Attenzione quindi a chi si affida la cura delle carie.

Il N.A.S. di Bologna comunica:


IN PIENO CENTRO, A BOLOGNA, E’ STATO SCOPERTO IN FLAGRANZA UN FALSO DENTISTA, MENTRE PRATICAVA, ALL’INTERNO DI UNO STUDIO ABUSIVO, CURE ODONTOIATRICHE A PAZIENTI COMPLETAMENTE IGNARI DEL FATTO CHE IL “DOTTORE”, PRIVO DEL NECESSARIO TITOLO DI LAUREA POICHE’ MAI CONSEGUITO, ESERCITAVA IN AMBIENTE NON AUTORIZZATO SANITARIAMENTE E SENZA GARANTIRE IL RISPETTO DEI REQUISITI MINIMI PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO DI POSSIBILI INFEZIONI QUALI EPATITE B E C, L’HIV E TBC.

Il falso dentista è stato sorpreso dai Carabinieri del NAS, nel periodo immediatamente precedente al natale, dentro il suo studio con indosso camice e mascherina, mentre stava praticando cure nel
cavo orale di inconsapevoli pazienti.

I militari, al termine degli accertamenti, hanno sottoposto al sequestro del locale, delle attrezzature sanitarie, di vari medicinali, tra i quali anche anestetici e di numerose radiografie attestanti una continuità lavorativa.

Il falso dentista, sprovvisto di titolo accademico, è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria.

Dall’inizio dell’anno sono 11 le persone individuate dai Carabinieri NAS di Bologna intente a praticare indebitamente cure odontoiatriche nelle province del territorio di competenza, per l’esattezza 6 a Bologna, 1 a Ferrara, 4 a Forlì.

Al termine degli accertamenti, tutti sono stati deferiti alle competenti Autorità Giudiziarie e sono stati sottoposti a sequestro gli studi medici, con le relative attrezzature, in cui i “falsi” dentisti
prestavano illecitamente le cure odontoiatriche. Il valore complessivo dei sequestri supera i 2 milioni di euro.

giovedì 29 dicembre 2016

A Marzabotto, il cenone di capodanno non è un problema, anzi .....

A Marzabotto, il cenone di capodanno è 'collettivo': sabato 31 dicembre, alle 20, 'Cenone e rogo del vecchione' presso il Centro Sportivo Lama di Reno; nello stesso orario, al Centro Sociale di Pian di Venola, Cenone 'Capodanno in Associazione'.

I Carabinieri non vanno in vacanza.

La Legione Carabinieri Emilia Romagna informa:

Martedì scorso, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna, hanno arrestato due persone in circostanze diverse, un 42enne tunisino, senza fissa dimora e un 27enne bolognese, entrambi gravati da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona.

Il primo arresto è avvenuto alle 18.30, quando un Carabiniere, mentre stava passeggiando in via Indipendenza, libero dal servizio e in compagnia della famiglia, ha visto un uomo con diversi giubbotti in mano, uscire di corsa da un negozio di abbigliamento da cui era scattato l’allarme anti taccheggio. Il militare ha intuito ciò che stava accadendo e ha rincorso il ladro, fermandolo in via Malcontenti. La scena non è passata inosservata ad alcuni cittadini che hanno chiamato subito il 112. All’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri, il soggetto bloccato, identificato nel 42enne tunisino, è stato arrestato per rapina impropria, a seguito della violenza adoperata nei confronti di un addetto alla sicurezza che si trovava all’uscita del locale. La refurtiva, pari a 200 euro circa, è stata restituita al legittimo proprietario.   

Il secondo arrestoè stato eseguito alle 23.40. Una pattuglia dei Carabinieri , impegnata in un servizio di controllo del territorio in via Emilia Ponente, ha notato due giovani che stavano forzando, con un cacciavite, la serratura della porta di un negozio d’informatica. Alla vista dei militari che si stavano avvicinando, i due hanno abbandonato lo strumento da scasso e sono fuggiti. Uno dei due giovani è riuscito a farla franca, mentre il 27enne è stato raggiunto e arrestato per tentato furto aggravato in concorso.

Ieri mattina, in sede di rito direttissimo, gli arresti sono stati convalidati e in attesa della sentenza, posticipata per entrambi a seguito della richiesta dei termini a difesa avanzata dai rispettivi legali, il 42enne è stato tradotto in carcere, mentre il 27enne è stato rimesso in libertà, con la misura dell’Obbligo di dimora nel Comune di Bologna.


Fai capodanno con gli Etruschi a Marzabotto. E' gratis.

La Grande Kore esposta nel Museo di Marzabotto
Il giorno di Capodanno gli scavi della città etrusca di Kainua e il Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto saranno aperti dalle 10 alle 18 con ingresso gratuito per tutti.

Un modo diverso per iniziare l'anno e magari smaltire gli eccessi di San Silvestro, beneficiando oltretutto dell'iniziativa del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, #domenicalmuseo, che consente l'ingresso gratuito in tutti i luoghi della cultura statali la prima domenica di ogni mese.

I resti dell’antica Marzabotto/Kainua non cessano mai di stupire. Gli Etruschi avevano non solo progettato la città secondo un modello assunto direttamente dal mondo greco (seppur "mediato" dall'etrusca disciplina) ma alimentavano quotidianamente i legami culturali e commerciali con l’Ellade tramite il fiume Reno (che all'epoca sfociava nel ramo spinete del Po), il porto di Spina e l’Adriatico.

Di questa grecizzazione sono segno evidente sia la ceramica attica, la cui presenza nei corredi tombali conferma la completa acquisizione dell'ideologia del vino e del banchetto nell'Aldilà, che splendidi reperti come la testa di kouros in marmo greco o la grande kore in bronzo che suggeriscono la possibilità di una produzione anche locale atteggiata fedelmente al mondo greco seppur tradotta in stilemi specificamente etruschi.
Risale ai primi anni del Duemila la scoperta nella parte bassa della città di un imponente tempio a pianta greca dedicato al dio Tinia, somma divinità degli Etruschi, corrispondente allo Zeus dei Greci. Questo tempio integra la sacra acropoli situata sull’altura -dove si trovano i resti di tre strutture templari, di due altari e della sede augurationis, cioè il punto da cui l’augure eseguiva i riti di fondazione della città- e il cosiddetto Santuario fontile, legato al culto delle acque e a riti di sanatio, situato al di fuori del perimetro urbano.





Il fisco 'accoglie' fra i contribuenti anche i venditori occasionali di tartufi.

Dovrà essere indicato, nella delega di pagamento F24, quello già in uso per il prelievo sui redditi di lavoro autonomo e sui compensi per l’esercizio di arti e professioni.


Nuovo regime fiscale, dal prossimo 1° gennaio, per i raccoglitori occasionali di tartufi, non identificati ai fini Iva: sui compensi loro corrisposti per le cessioni di tali beni, i sostituti d’imposta dovranno operare una ritenuta d’acconto.
Questa – stabilisce la
risoluzione 123/E del 28 dicembre 2016 – andrà versata con il codice tributo “1040”, da esporre, nella sezione “Erario” dell’F24, in corrispondenza della colonna “importi a debito versati”.
Inoltre, nei campi “
rateazione/regione/prov./mese rif.” e “anno di riferimento” del modello, dovranno essere inseriti, rispettivamente, il mese e l’anno d’imposta per cui si effettua il versamento, nei formati “00MM” (il primo) e “AAAA” (il secondo).


Alert canone Tv: siti contraffatti chiedono dati personali e soldi.

La dichiarazione di non detenzione per l’esenzione si può trasmettere online solo tramite i servizi telematici, gratuiti, dell’Agenzia delle Entrate, dalla pagina web istituzionale.

Segnalato da Marco

Massima attenzione alle richieste di soldi e di informazioni personali, in particolare sui dati delle carte di credito.
È l’
alert lanciato dall’Agenzia delle Entrate e dalla Rai con un comunicato stampa congiunto diramato oggi.
Soltanto dal sito ufficiale
www.agenziaentrate.gov.it è possibile la trasmissione telematica delle dichiarazioni di non detenzione (Dnd) di apparecchi televisivi, ai fini dell’esenzione dal canone Tv, e delle richieste di rimborso.
L’invio è assolutamente gratuito, nessun tipo di pagamento è dovuto dai contribuenti.

L’Agenzia delle Entrate e la Rai mettono in guardia i cittadini da possibili truffe online, raccomandando di non fornire dati personali, soprattutto quelli relativi alla propria carta di credito, su siti diversi da quello istituzionale dell’Agenzia.
Si corre il rischio di vedersi addebitare, dopo il primo importo, somme sempre più consistenti nei giorni successivi, fino a quando non si provvede a bloccare la carta.

I cittadini che si trovano coinvolti in situazioni del genere sono invitati a denunciare al più presto l’accaduto a un qualsiasi ufficio delle Entrate e alle Forze di polizia.

mercoledì 28 dicembre 2016

Successione, tutto con un click: dichiarazione e volture catastali.

Il nuovo modello, da compilare e trasmettere online all’Agenzia, consentirà di provvedere agli adempimenti con una sola operazione, direttamente dal web. Si parte il 23 gennaio.



È stato approvato, con provvedimento del 27 dicembre 2016, il nuovo modello di dichiarazione di successione online (con relative istruzioni e specifiche tecniche), grazie al quale sarà possibile compilare e trasmettere la dichiarazione attraverso un percorso guidato, assolvere gli obblighi tributari, calcolare le imposte ipotecarie, catastali e i tributi speciali da versare in autoliquidazione mediante addebito diretto sul proprio conto corrente o su quello dell’intermediario, nonché richiedere le volture catastali degli immobili, che verranno eseguite automaticamente sulla base di quanto dichiarato, senza dover compiere ulteriori adempimenti.
L’ultimo nato nella modulistica fiscale realizza un importante passo verso la semplificazione degli adempimenti amministrativi, nella logica del dialogo tra contribuente e Fisco.

Per utilizzare il nuovo modello, è sufficiente installare sulla propria postazione di lavoro il software - in modalità
stand alone - disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia, compilare il file, allegare i documenti previsti per legge, salvare, accedere ai servizi telematici e inviare.
Uno dei punti di forza di questo nuovo processo è rappresentato dalla funzione a disposizione degli uffici territoriali dell’Agenzia, che permette di visualizzare le dichiarazioni di successione ricevute per via telematica dai contribuenti, modalità che costituisce garanzia della circolarità della consultazione su tutto il territorio nazionale e consente di richiedere le copie conformi della dichiarazione presso ogni ufficio dell’Agenzia.

Un’altra novità rilevante consiste nella possibilità del dichiarante di rendere le dichiarazioni sostitutive di atto notorio mediante la compilazione di specifici quadri del modello (EH ed EI), in luogo dell’allegazione di tutti i relativi documenti.
A perfezionare l’evoluzione del servizio offerto, la possibilità di visualizzare la dichiarazione presentata nel cassetto fiscale del dichiarante, dei coeredi e dei chiamati.
 
Dove e come si presenta
Il
software, operativo dal 23 gennaio 2017, si scarica gratuitamente dal sito dell’Agenzia.
Sarà possibile presentare la dichiarazione di successione in via telematica direttamente attraverso i servizi telematici con le proprie credenziali di accesso o tramite un intermediario abilitato o l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate competente per la lavorazione.

L’utilizzo del nuovo modello di dichiarazione e la sua trasmissione in via telematica sono riservati:
  • alle dichiarazioni di successione relative a soggetti deceduti a partire dal 3 ottobre 2006
  • alle dichiarazioni sostitutive delle dichiarazioni di successione presentate utilizzando il nuovo modello.
Come si compila
È possibile compilare la nuova dichiarazione di successione con alcuni semplici passaggi.
Il modello è composto di due fascicoli: il primo è da compilare in tutti i casi, in quanto contiene le informazioni essenziali ai fini della predisposizione del modello, mentre il secondo va predisposto solo in presenza di particolari beni mobili e immobili.
All’interno del primo fascicolo, il foglio di apertura è costituito dal frontespizio, che contiene l’informativa sul rispetto della
privacy. Segue il quadro relativo ai “dati generali” ove occorre indicare:
-    i dati del defunto (codice fiscale, dati anagrafici e data del decesso)
-    i dati anagrafici di chi presenta la dichiarazione di successione (erede, curatore, tutore, rappresentante, eccetera).

A seconda della tipologia di beni caduti in successione, il dichiarante dovrà compilare i quadri successivi presenti nel primo o nel secondo fascicolo.
In generale, nel primo, oltre ai dati identificativi del defunto e dei beneficiari dell’eredità, devono essere indicati, ove presenti, i dati relativi ai beni immobili (terreni e fabbricati), i documenti comprovanti le passività, i documenti da allegare e le dichiarazioni sostitutive richieste per legge.
Nel secondo fascicolo, invece, andranno indicate ulteriori categorie di beni, non compresi nel primo, quali, ad esempio, i beni immobili iscritti al catasto tavolare, gli aeromobili, le imbarcazioni e le donazioni fatte in vita dal defunto.
A questo punto, dopo la prima fase di compilazione del modello, è possibile iniziare a compilare i quadri specifici del software
SuccessioniOnLine.
 
Cosa si allega
Al modello della dichiarazione di successione telematica e domanda di volture catastali devono essere allegati tutti i documenti utili alla dichiarazione, necessariamente in formato conforme, cioè scansionati in
file di formato “pdf/a” o “tiff”.
 
Come si effettua il pagamento
Il software calcola le imposte ipotecarie, catastali e i tributi speciali, che si possono versare in autotassazione direttamente online, tramite addebito in conto corrente.
Nel solo caso in cui il dichiarante si avvalga dell’ufficio territoriale competente dell’Agenzia delle Entrate per la presentazione della dichiarazione, è possibile pagare le somme dovute anche con modello F24.
Effettuato l’addebito in conto, il sistema rilascerà una ricevuta relativa al pagamento effettuato.
L’esito della domanda di volture catastali, richiesta dal contribuente al momento della presentazione del modello, è reso dal sistema con specifica attestazione, a conclusione dell’intero processo di acquisizione.
 
Cosa si conserva
La dichiarazione di successione e domanda di volture catastali, insieme agli allegati, deve essere conservata in originale, con la ricevuta di avvenuta registrazione rilasciata dai servizi telematici e, se sono dovute le imposte, deve essere conservata anche la ricevuta di addebito in conto corrente.
 
Doppio binario per tutto il 2017
La nuova modalità di presentazione della dichiarazione di successione e domanda di volture catastali sarà utilizzabile dal 23 gennaio 2017. Tuttavia, fino al 31 dicembre 2017, in alternativa all’utilizzo del modello
SuccessioniOnLine, sarà ancora possibile presentare presso il competente ufficio dell’Agenzia la dichiarazione di successione utilizzando il vecchio modello in formato cartaceo.

Sasso Marconi. Il CSI invita ai presepi di Moltalbano e in Grecia.

Il C.S.I. SASSO MARCONI  informa: 

 Domenica 8 gennaio, il gruppo escursionismo ha organizzato una visita ai PRESEPI DI MONTALBANO



Inoltre, dal 27 maggio al 3 giugno, un TOUR IN GRECIA. 



Indice di produttività parlamentare, le classifiche regionali.

Da Marco il 24 dicembre 2016

InParlamento


Scopri quanto producono in parlamento i tuoi rappresentanti, e chi riesce a incidere di più sui lavori dell’aula. Da nord a sud, i risultati dell’attività di deputati e senatori delle diverse circoscrizioni. Dati raccolti per le 20 regioni italiane
Scarica le classifiche regionali dell’indice di produttività parlamentare:



L'operazione 'pranzo di Natale sicuro' ha portato al sequestrato di 17 TONNELLATE DI TORTELLINI, alla DENUCIA di SEI IMPRENDITORI e a SANZIONI per OLTRE 20 MILA EURO.

Il NAS di Bologna comunica:

I Carabinieri del N.A.S. di Bologna,nell’imminenza delle festività natalizie, hanno intensificato i controlli su aziende e laboratori di pasta fresca ripiena, pasticceria, panificazione, per verificare corretta filiera dei prodotti tipici alimentari natalizi.
Sono state ispezionate71 aziende alimentari, dislocate nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna,
Forlì-Cesena e Rimini, e hanno riscontrato irregolarità, anche gravi, in 15 aziende.

In particolare, per gravi carenze igienico sanitarie, sono state sospese 2 attività commerciali (1 in provincia di Bologna ed 1 in provincia di Ravenna), sequestrate 17 tonnellate di impasti di carne e formaggio per pasta ripiena e tortellini per un valore di circa 400.000 €, nonché chiusa una struttura abusiva adibita a deposito alimentari, del valore di circa 100.000 euro.

Inoltre, nella provincia di Bologna, presso una ditta attiva nella produzione di pane per usi industriali, sono state sequestrate 1 tonnellata di farine e lieviti con scadenza superata anche da molto tempo e 7 tonnellate di pane e prodotti da forno, appena realizzati con le suddette materie prime scadute.

I controlli hanno portato alla denuncia di 6 imprenditori del settore alimentare per le gravi carenze
riscontrate.

Diciassette le sanzioni amministrative elevate per un importo complessivo di 23.500 €.




martedì 27 dicembre 2016

Marzabotto: Web scatenato per un commento di Dante Franchi sul poliziatto che ha ucciso il terrorista di Berlino.

Il clima quasi primaverile di questo post Natale è divenuto a Marzabotto torrido. A surriscaldare l'atmosfera, il commento di Dante Franchi alla foto ( accanto) postata su facebook da un gruppo denomiminato ' Informazione Antifascista', in cui  uno degli agenti che ha ucciso il terrorista di Berlino, in abiti civili, sfoggia un 'saluto di tipo romano'. Dante scrive: “1- Un fascista resta un fascista anche se ammazza un terrorista. 2- Una Repubblica Democratica con una Costituzione antifascista non dovrebbe affidare la propria sicurezza a fascisti, anche se sparano bene. 3 - Non esistono fascisti buoni vivi".

Il commento ha scatenato risposte sul web a dir poco, 'al vetriolo' con offese più che pesanti rivolte a Franchi.

Fra coloro che si sono immediatamente messi in moto, il consigliere comunale Morris Battistini ( nella foto)  che, dopo aver preannunciato un ordine del giorno da portare al giudizio del Consiglio comunale, scrive: “ Oggi, con le prime ore del mattino, un ex Assessore di Sinistra di Marzabotto ha pubblicato delle affermazioni gravissime circa i due agenti di polizia che hanno ucciso l'attentatore di Berlino. Sui social stanno scrivendo da tutta Italia. Il Giornale.it ha già pubblicato un articolo a questo link:  http://www.ilgiornale.it/news/politica/i-due-agenti-sono-fascisti-e-sono-buoni-solo-se-morti-1346206.html?mobile_detect=false .
Visto la storia del nostro comune e il messaggio di Pace che Marzabotto rappresenta nel mondo mi sento seriamente interdetto, schifato e senza parole.  

Aggiungo alcune precisazioni e affermazioni su Dante Franchi condivise con la collega in consiglio comunale, avv. Maria Francesca Carbonaro:

Dante Franchi, vecchio attivista e sostenitore di Rifondazione Comunista.
Assessore al personale nel mandato 2004-2009 con Sindaco di Marzabotto, Masetti del Partito Democratico.
A fine mandato confluì poi nell'associazione locale Romano Franchi sindaco per Marzabotto, attuale Sindaco di Marzabotto.
Nuovo attivista e sostenitore di SEL.
Cari amici ma di cosa (e sopratutto di chi) stiamo parlando??? Credete davvero che il nostro Comune debba subire tutto questo? Non vi sembra un po' troppo?

Riteniamo le parole di Dante Franchi profondamente gravi, inaccettabili e folli.
Rinnoviamo pertanto il nostro plauso ai due agenti al di là del loro pensiero politico personale, che hanno rischiato la loro vita per difendere la nostra, permettendoci di chiedere loro scusa se ancora oggi in una terra come la nostra, simbolo di PACE nel mondo, ci sia qualcuno che esprima la propria frustrazione con questi inni di Guerra.
Chissà se solo provasse cosa significa dover estrarre la propria figlia da sotto le ruote di un camion guidato da un folle terrorista islamico extracomunitario, se avrebbe ancora la voglia di scrivere idiozie simili. Qui l'unico intransigente estremista è proprio lui. Onore alle nostre forze dell'ordine che spesso si trovano a dover difendere anche certi FRANCHI, appena qualcuno gli si paventa davanti con secondi fini non troppo simpatici. Io e Maria Francesca Carbonaro ci siamo e continueremo a batterci per evitare che il futuro dei nostri figli sia nelle mani di certi personaggi."

Dante Franchi ( nella foto) non rinnega affatto il suo commento e chiarisce subito che non intendeva con le sue affermazioni prendere la parte del terrorista. "Tale lettura la dà chi vuole strumentalizzare la vicenda" denuncia. Ribadisce poi che il suo scritto  è rivolto a una foto in cui l'agente 'fa il saluto romano' e quindi commette il reato di 'apologia del fascismo' e il fascismo per lui era, è e rimane un crimine. Proprio per questa ragione una Repubblica antifascista non dovrebbe avere fra i suoi difensori un 'fascista' acclarato.