Due sassesi, al vertice di un’organizzazione dedita allo spaccio di droga, sono caduti nella rete della complessa attività d’indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna.
Si è conclusa questa mattina, con l’esecuzione di 8 misure cautelari (5 in carcere, 2 presso l’abitazione e 1 obbligo di dimora) emesse il 25 novembre scorso dal Dott. Pasquale Gianniti, G.I.P. del Tribunale di Bologna, su richiesta del Dott. Lorenzo Gestri, Sostituto Procuratore della Repubblica di Bologna, la articolata fase investigativa volta a scardinare un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nel Capoluogo e in alcuni comuni limitrofi.
L’attività ha inizialmente preso le mosse da una rapina commessa il 28 febbraio 2010 ai danni della “Zoogiardineria” di Casalecchio di Reno, a seguito della quale gli investigatori avevano focalizzato la loro attenzione su un 49enne bolognese, Fausto MILANA, domiciliato a Sasso Marconi e con precedenti in materia di stupefacenti, sospettato di essere l’autore del reato. Ben presto però gli accertamenti hanno fatto emergere che l’indiziato, successivamente escluso dall’implicazione nella rapina, era invece dedito - insieme alla convivente Monica CANTIERI (46enne anche lei residente a Sasso Marconi) – ad una non meno grave attività di spaccio di sostanze stupefacenti a Bologna e nei comuni di Casalecchio di Reno e Sasso Marconi.
Gli sviluppi dell’indagine hanno permesso di svelare i dettagli dell’attività svolta dai due malviventi, che rifornivano con regolarità sulla piazza di Bologna (con periodicità quasi giornaliera) una quindicina di clienti fissi e fidati (ottimi pagatori), con scambi effettuati su appuntamento telefonico presso il parco della Montagnola (da cui prende il nome l’operazione), dove i due sassesi gestivano una “baracchina” dei gelati. Il loro illecito commercio si svoògeva anche nelle zone limitrofe o - in alternativa - nelle vicinanze del centro commerciale “Esselunga” di Casalecchio di Reno.
Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire anche la loro rete di approvvigionatori.
Attorno alla coppia di spacciatori ruotavano infatti altre sette persone che provvedevano a rifornirli dei quantitativi di stupefacente (eroina, cocaina e metadone) necessari a soddisfare le diversificate richieste dei clienti, mentre i due soggetti, occupandosi alternativamente sia della fase del contatto preventivo con il cliente (finalizzato a fissare l’incontro) che nella fase della materiale consegna, rivendevano la sostanza stupefacente acquistata per quantitativi nell’ordine di qualche grammo per volta (fra 1 e 10, al prezzo per la cocaina di circa 100-120 euro al grammo).
Nel dettaglio, si è appurato che il MILANA e la CANTIERI hanno acquistato:
· eroina pura da Marco BOMBELLI, 49enne milanese con precedenti specifici, per quantitativi non inferiori a centinaia di grammi per volta al prezzo di 45 euro al grammo, con quattro cessioni avvenute a Bologna fra il 30 giugno e il 20 agosto 2010 per un complessivo di quasi 630 grammi di stupefacente. Nonché ulteriori quantitativi di droga in nove precedenti occasioni (fra il 21.3.2007 ed il 29.1.2010), per le quali gli avevano corrisposto oltre 20mila euro con pagamenti a mezzo bonifico internazionale Western Union;
· eroina da Anna Maria FOLI, 50enne di Fanano (MO) residente a Bologna ed Elena ERMAKOVA, 43enne russa residente a Bologna, entrambe con precedenti specifici, che - a loro volta - la acquistavano, nell’ordine di decine di grammi a cessione, da Adriana IACOBEANU, 35enne romena senza fissa dimora, incensurata;
· cocaina da Fabio GUARRACINO, 35enne di Castellammare di Stabia (NA) residente a Casalecchio di Reno, con svariati precedenti;
· metadone da Christian VELLA, 36enne bolognese, per un quantitativo accertato di almeno tre litri (al prezzo di 150 euro al litro);
Le indagini hanno inoltre fatto emergere che il BOMBELLI era attivo in un costante traffico di eroina pura dalla Thailandia, paese in cui risiede stabilmente da anni, a Milano dove alloggiava in un albergo: il malvivente provvedeva personalmente al trasporto in Italia viaggiando in aereo ed, al fine di evitare controlli aeroportuali, ingeriva lo stupefacente che aveva precedentemente confezionato in ovuli (si stima circa 250 grammi alla volta). I committenti bolognesi venivano invece da lui raggiunti in treno e ricevevano lo stupefacente nei pressi della locale stazione ferroviaria.
Lo stesso si trova infatti già in carcere, dopo essere stato condannato a seguito dell’arresto, effettuato il 20 agosto 2010 dagli stessi militari, quando è stato trovato, proprio nei pressi della stazione ferroviaria di Bologna, in possesso di 61 grammi di eroina nascosti negli slip. Condotto in ospedale, gli è stata inoltre riscontrata la presenza nell’intestino di un consistente quantitativo di ovuli contenenti ulteriori 130 grammi della medesima sostanza, che doveva consegnare alla coppia di spacciatori.
I capi di imputazione contestati dalla Procura in accoglimento dei risultati investigativi forniti dai Carabinieri sono:
· spaccio di sostanze stupefacenti continuato in concorso per MILANA (con l’aggravante della recidiva reiterata e specifica), la CANTIERI , la FOLI (con l’aggravante delle recidiva semplice e specifica), per la ERMAKOVA e la IACOBEANU
· spaccio di sostanze stupefacenti continuato per BOMBELLI e GUARRACINO (con l’aggravante delle recidiva reiterata ed infraquinquennale);
· spaccio di sostanze stupefacenti per VELLA.
Alle prime luci dell’alba i Carabinieri del Nucleo Investigativo, collaborati da personale degli altri reparti territoriali dell’Arma di Bologna, hanno eseguito le perquisizioni presso le abitazioni dei nove soggetti destinatari del provvedimento, che hanno consentito di rinvenire altre 7 dosi di eroina nella disponibilità della FOLI.
Successivamente i malviventi sono stati condotti nel carcere locale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante (tranne la ERMAKOVA che è stata localizzata a Rieti e tradotta presso il carcere di quel capoluogo) e ad eccezione di VELLA e della IACOBEANU, per i quali è stata disposta la custodia agli arresti domiciliari e BOMBELLI per il quale è stata disposta la misura dell’obbligo di dimora poiché già detenuto.
Gli acquirenti (23 persone identificate nel corso delle varie attività) saranno invece segnalati in via amministrativa al Prefetto in qualità di assuntori.
Sono in corso indagini finalizzate a rintracciare una nona persona destinataria del medesimo provvedimento restrittivo, ancora mancante all’appello.