giovedì 30 giugno 2016

Sorpresi a stoccare abusivamente i rifiuti all’interno del 'Interporto Bologna': denunciati dai Carabinieri.


Foto dei Carabinieri di Bentivoglio.
Allora è possibile punire chi dimentica i propri doveri civili, oltre che d ovvia decenza. I Carabinieri hanno infatti denunciato in concorso tra loro tre persone ai sensi del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152: “Norme in materia ambientale” e Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231: “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300”. I soggetti finiti nei guai sono due italiani di 58 e 31 anni, rispettivamente operaio e amministratore unico di un’azienda specializzata in trasporti e logistica, e un rumeno di 47 anni che lavora come autotrasportatore per conto della stessa ditta.
I fatti risalgono al mese scorso, quando un responsabile del gruppo 'Interporto Bologna' informò i Carabinieri che, durante il week end del 1° Maggio, qualcuno non autorizzato aveva scaricato abusivamente dei rifiuti speciali all’interno di quattro cassoni collocati in quell’area, in particolare: numerosi DVD ancora imballati che facevano parte di inserti speciali a un giornale e diversi scatoloni contenenti dei prodotti di parafarmacia scaduti da sei anni. Analizzando le immagini estrapolate dalla videosorveglianza, i Carabinieri sono riusciti a risalire ai tre soggetti che dopo aver avuto accesso nell’area del gruppo 'Interporto Bologna', avevano provveduto, con due autocarri dotati di muletto, allo stoccaggio del materiale descritto, dopodiché si erano allontanati.    
Durante una perquisizione delegata dall’Autorità Giudiziaria di Bologna, eseguita nell’azienda amministrata dal 31enne, i Carabinieri della Stazione di Bentivoglio e del Nucleo Operativo Ecologico di Bologna hanno rinvenuto altri materiali di scarto identici a quelli che erano stati smaltiti. Sono ancora in corso ulteriori controlli finalizzati ad accertare altre violazioni di carattere amministrativo.   




Altre cinque truffe ai danni degli anziani a Imola e a Porretta, sventate grazie alla collaborazione tra cittadini e Carabinieri.

La Legione Carabinieri, Comando di Bologna, informa:

Gli anziane sempre più 'nel mirino' dei truffatori. Ieri sono stati ben 5 tentativi, fortunatamente andati a vuoto, grazie alla prontezza delle 'vittime prescelte' , ben informate dalla campagna di sensibilizzazione messa in atto dai Carabinieri, che hanno ora avviato le indagini per risalire agli autori del tentativo di truffa.

A Imola, un 75enne residente in via Calunga Buore, ha messo in fuga un malfattore che gli si era presentato alla porta spacciandosi per un 'agente in borghese' incaricato di controllare i documenti. Il truffatore, vestito con un paio di pantaloni scuri, una camicia azzurra, sulla quale aveva appeso una sorta di placca in metallo e con in mano un berretto da divisa, ha tentato di farsi strada mettendo in campo i soliti artifizi e raggiri, ma l’anziano non si è lasciato intimorire e, invece di lasciarlo entrare, lo ha invitato ad attendere sul pianerottolo ammonendolo: 'Un attimo che chiamo i Carabinieri'. Così, mentre l’anziano era al telefono con la Centrale Operativa del 112 di Imola per verificare l’autenticità del controllo, il malvivente è salito a bordo di una Fiat Punto grigia che aveva parcheggiato nelle vicinanze e si è allontanato velocemente in direzione di Castel Bolognese.

A Porretta Terme, invece, quattro anziane di 63, 64, 73 e 90 anni che vivono separatamente nelle vicinanze del centro, hanno ricevuto la telefonata di un certo 'Avvocato G……' che le informava di aver assunto la difesa legale dei rispettivi figli, fermati dai Carabinieri a seguito di un incidente stradale che avevano provocato nei confronti di altri automobilisti. L’avvocato, inoltre, che parlava unitamente al sottofondo di una sirena acustica, evidentemente utilizzata per rendere ancora più credibile il fantomatico 'Fermo di Polizia Giudiziaria', proseguiva chiedendo 4.500 euro in contanti o in oggetti in oro, equivalenti allo stesso valore, per procedere alla liberazione dei fermati. Impassibili a qualsiasi richiesta, grazie alla campagna di sensibilizzazione dell’Arma contro le truffe agli anziani, le vittime non si sono lasciate intimorire e invece di assecondare il sedicente 'Avvocato G……' hanno interrotto la conversazione e dopo aver preso atto che i rispettivi figli stavano bene si sono rivolte ai Carabinieri.

Da sabato prossimo Jvonne Paganelli sarà grizzanese.


Sabato prossimo Grizzana Morandi avrà un cittadino in più. E' l'artista Jvonne Paganelli, che alle 17, nella sala consiliare del municipio, riceverà dal sindaco Graziella Leoni l'investitura ufficiale a 'cittadina onoraria di Grizzana'.

Il primo cittadino ha sottolineato nella motivazione, i grandi meriti artistici di Jvonne e la sua predilezione per Grizzana. Tutto ciò legittima, precisa la Leoni, il privilegio di divenire 'concittadina d'affetto' di Giorgio Morandi. 
Nell'occasione sarà inaugurata la mostra della pittrice.  

Ecco cosa scrive Graziella Leoni.


Il Comune di Grizzana Morandi in questi anni ha inteso divenire un punto di riferimento per gli artisti, una sorta di casa, sempre aperta per accogliere e dare ascolto alle diverse forme di ricerca, il tutto partendo dal grande insegnamento di un Maestro come Giorgio Morandi, figura di riferimento di tutta l’arte del’ 900, che elesse il nostro territorio a propria musa.


Questa eredità è per Grizzana elemento non soltanto simbolico ma assolutamente forte e immediato…è qualcosa che si respira nell’aria e si percepisce con lo sguardo, che si posa sui calanchi, i fienili e le strade sterrate che parlarono al cuore dell’artista...gli stessi paesaggi nei quali oggi siamo immersi e che, nonostante gli anni trascorsi, si conservano pressoché inalterati e pieni di pathos e suggestione.
Nel nostro percorso culturale molti degli artisti che abbiamo avuto il piacere di ospitare presso i suggestivi siti del territorio, hanno poi ritenuto opportuno lasciare alla nostra Amministrazione e al paese dove visse e lavorò Morandi, le loro opere ( nelle foto quelle di Jvonne).
In questo contesto si inserisce l’importante lavoro di Jvonne Paganelli, valente pittrice che sa creare nelle sue opere , con una sensibilità tutta al femminile, un profondo rapporto tra natura e territorio appenninico, giungendo attraverso il pennello a coglierne l’intima essenza.

In questa occasione si tratta di un piacevole ritorno. Infatti, dopo aver ospitato a Grizzana la mostra 'Nel Cuore dell’Arte' 2010, quest’anno siamo orgogliosi di avere ancora Jvonne nel fantastico contesto di Villa Mingarelli, con una nuova straordinaria novità: non solo verrà inaugurata la nuova mostra, frutto del lavoro di ricerca di questi ultimi anni, ma l’artista ha deciso di fare a favore del Comune di Grizzana un’importante donazione delle sue opere. Questo ci riempie di orgoglio e conferma il paese di Grizzana Morandi come vera 'casa' degli artisti, luogo dell’anima ideale per l’incontro con le loro diverse poetiche.


Il responsabile Settore Turismo e Cultura dell'Unione Appennino Bolognese, Marco Tamarri, ha aggiunto:

Quando mi fu proposto di scrivere un testo per l’inaugurazione della mostra di Jvonne Paganelli, precisai subito che ero onorato di tale richiesta, ma che non avevo assolutamente nel mio bagaglio di conoscenze, il linguaggio e le tecniche espressive di un critico d’arte. Visto la disponibilità a confermarmi tale richiesta, mi accingo a scrivere due righe, usando come unico parametro per le mie considerazioni, le emozioni e le suggestioni che ho incontrato nel visionare le opere della pittrice Jvonne Paganelli. Ed ecco che si verifica quell’esperienza così unica che incontra un semplice fruitore di lavori artistici, un semplice lettore, si è verificato lo stupore , l’incanto, cioè quel livello a cui tendere quando ci capita di incontrare il lavoro di un qualsiasi artista, sia esso uno scrittore, un teatrante, un musicista, o come in questo caso, una pittrice. L’incanto a me procurato dall’opera di Jvonne, è la sua capacità di prendermi per mano e farmi viaggiare nel paesaggio del nostro Appennino. Ritrovo i luoghi in cui sono nato, i tipici profili dei monti, delle case, dei boschi, di una natura sempre splendida in ogni stagione. Lo stupore consiste nel presentarmi tali elementi del paesaggio, in modo originale non banale, con quella capacità degli artisti di rango, di svelare un mondo di suggestioni e emozioni, che spesso nella quotidianità non cogliamo. E’ come uno slancio vitale che permette all’artista di presentarci le stesse cose che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi, ma che non riusciamo a cogliere nel loro profondo significato estetico; di presentarcele con una luce nuova, la luce dell’incanto. Non mi resta che ringraziare Jvonne perché col suo lavoro raggiunge quella sintonia e quella capacità espressiva, che permette ad un qualsiasi fruitore di un ‘opera d’arte, di risultarne arricchito dopo la sua visione. Grazie Jvonne per avermi fatto viaggiare in un paesaggio che pensavo di conoscere a mena dito e che mi hai svelato in una luce nuova e affascinante.

A Monzuno luglio arriva con la Banda.

La banda di Monzuno con le giovani leve.
L'assessore alla cultura del comune di Monzuno, Ermanno Pavesi, informa che domani, venerdì 1 luglio, alle 21, la Piazzetta Benassi del capoluogo ospiterà il CONCERTO PER MARIO della Banda Bignardi. E inoltre prevista, nella Sala Mostre della biblioteca, l'apertura della mostra IMMAGINI DA UNA STORIA, dedicata alla banda di Monzuno. 

Il mastro Alessandro Marchi che a volte inbraccia lo strumento e si esibiscein mezzo agli altri

 

E' rinato il Partito Comunista Italiano.



Federico Feliziani ha inviato il comunicato della Sezione Rino Nanni del Partito Comunista Italiano, attiva a Casalecchio di Reno, Zola, Valsamoggia, Sasso Marconi e Marzabotto, con cui si comunica la costituzione del PCI.




La minoranza consiliare di Monzuno vuole la 'fusione'.

E sì, questo matrimonio fra comuni s'ha da fare. Ne sono convinti e lo sostengono con decisione i consiglieri di minoranza di Monzuno, al secondo convegno da loro organizzato finalizzato ad approfondire la tematica.
Si è detto che i vantaggi economici sono più che apprezzabili ( circa il 10 % in più della spesa corrente di ogni comune arriveranno da Stato e Regione), quelli organizzativi pure ( per esempio, l'unificazione delle singole direzioni comporta un notevole risparmio di personale direttivo e consente una migliore operatività, per esempio nelle manutenzioni). Inoltre sono prevedibili risparmi grazie a una migliore organizzazione anche strumentale, resa possibile dalle unificazioni di settore. Il cittadino non ne avrebbe un disagio poiché in ogni sede municipalizzata resterebbe un front office da cui è passibile avere i servizi tradizionali e interagire, grazie alle tecnologie moderne, con la sede principale per ogni tipo di esigenza. Per il cittadino cambierebbe il rapporto con gli amministratori comunali che dovrebbero organizzare la loro presenza nei diversi ex comuni e non più con la frequenza di ora. Un ulteriore risparmio deriverebbe dalla diminuzione della rappresentanza politica.
Nell'incontro, cui ha partecipato anche un esperto della regione, si è arrivati anche a valutare le risorse che i comuni avrebbero per esempio in una fusione a tre. La somma proveniente da Regione e Stato sarebbe di circa un milione e 700.000 euro per 10 anni. Monzuno rinuncia, si è detto, a circa 500.000 euro l'anno. Se poi la fusione fosse a quattro, la somma crescerebbe ulteriormente poiché il trasferimento sarebbe di 8 euro per abitante e non 7 come nel caso di tre. Se infine la fusione fosse a cinque la cifra per abitante crescerebbe ancora. Il trasferimento avrebbe poi un ulteriore incremento percentuale se la 'fusione' fosse fra tutti i comuni dell'Unione. L'incremento si spiega poiché ciò comporterebbe il superamento dell'Unione e quindi un ulteriore risparmio politico-burocratico.
Si è parlato anche delle possibili combinazioni e la più 'gettonata' è parsa quella fra i Comuni che comprendono i territori di Monte Sole: Marzabotto, Monzuno e Grizzana. Pur essendo possibili anche allargamenti ad altri comuni, per esempio Sasso Marconi e Vergato, l'operazione in questo caso solleverebbe però delle riserve.

Fra i presenti anche l'ex sindaco di Monzuno Andrea Marchi (in piedi nella foto)  che ha detto. “ L'apparentamento non dovrebbe essere una ' fusione fredda', cioè basata unicamente su calcoli di convenienza economica, ma attorno al progetto dovrebbe esserci una convinta adesione di una maggioranza di cittadini”. L'ex segretario del Pd monzunese Francesco Manieri si è dichiarato per la fusione a tre perchè saldata da una memoria condivisa. Fra i relatori c'è stato chi ha invitato a superare i campanilismi tradizionali per valutare e adottare nuovi elementi aggreganti senza preconcetti.
L'incontro aveva la finalità di sollecitare sul tema la maggioranza consiliare di Monzuno anche se il sindaco Mastacchi si è dichiarato più volte scettico e critico sulle proposte di fusione. Ha addirittura recentemente affrontato un viaggio di protesta a piedi da Monzuno a Roma sostenendo che è inaccettabile che il governo centrale prima impoverisca i comuni attraverso una costante diminuzione di trasferimenti per poi ricattarli costringendoli alle 'fusioni'. Se i soldi ci sono per le fusioni, ci sono anche per le non fusioni, sostiene Mastacchi.
La partita è interessante e solo all'inizio e, anche se non ancora portati in discussione, avranno un peso certamente 'gli equilibri elettorali' che le diverse ipotesi di fusioni presentano e la scelta delle localizzazioni della sede del nuovo comune e quelle delle sedi operative.
L'argomento, oltre che avvincente, poiché pare un passaggio obbligato per sopravvivere, ma non stabilito negli accoppiamenti, determinerà l'assetto amministrativo anche della montagna per un lungo periodo.


mercoledì 29 giugno 2016

Attenzione, i truffatori 'in divisa' sono ancora in giro.


I Carabinieri di Crespellano hanno avviato le indagini per risalire agli autori di una tentata truffa aggravata in concorso, ai danni di una 74enne.
La donna, che si trovava in casa da sola, ha sentito suonare il campanello e quando ha aperto il portone si è trovata di fronte un uomo vestito con una divisa, non meglio indicata, che indossava un berretto in testa, simile a quello in uso alle Forze dell’Ordine, ma privo di segni distintivi.
Il visitatore, spacciandosi per il Maresciallo di Crespellano, ha chiesto di entrare per visionare dei documenti, ma l’anziana si è insospettita, quindi lo ha invitato ad attendere ed ha telefonato subito al figlio che si trovava al lavoro.
Quest’ultimo, a sua volta, ha chiamato i Carabinieri ed ha scoperto che il vero Maresciallo di Crespellano si trovava in caserma. A quel punto i militari si sono recati velocemente a casa dell’anziana, ma al loro arrivo, il 'finto maresciallo' si era già dileguato con il complice che lo attendeva alla guida di un’auto scura parcheggiata nelle vicinanze.     


Chiaritemi il perchè degli esuberi in Fiera.


Di Piergiovanni Alleva
capogruppo regionale l'Altra Emilia - Romagna 


Buffoni, ladri, criminali, siete voi gli esuberi, tagliatevi lo stipendio”. Le agenzie riferiscono oggi le reazioni dei lavoratori della Fiera di Bologna informati all’ improvviso, dopo mesi e mesi di rassicurazioni sul punto da parte dei soci pubblici, di costituire, con i loro stipendi da mille euro a testa, il motivo per cui la Fiera di Bologna sta colando a picco.
Condivido in pieno la posizione di questi 123 lavoratori part time e denuncio con loro l’arroganza di un management che, incapace evidentemente di implementare politiche industriali di valore, ricorre al solito facile strumento dello scaricare la crisi sull’anello più debole della catena, che tanto può essere sostituito da altri lavoratori ancora più deboli e ricattabili di quelli che ora vogliono mandare via. Che bel risparmio!
Risulta infatti abominevole che questi piani della dirigenza siano condivisi dai soci pubblici: dice il sindaco Merola che gli esuberi sono indispensabili per salvare la Fiera, mi chiedo allora dov’erano Merola e il Pd regionale in tutti questi anni in cui l’Expo cancellava dal calendario manifestazioni prestigiose sostituite da eventi da sagra paesana, in cui l’amministratore delegato, (proveniente direttamente dal partito di maggioranza come nella migliore tradizione del sistemare i “trombati” anche se immeritevoli) si dimostrava palesemente inadeguato al ruolo. Neanche un mese fa Merola tacciava come gufo (c’era la campagna elettorale in corso) chi osava sollevare timori in merito agli esuberi, ed ecco che a neanche una settimana dal voto i responsabili di questo sfacelo gettano la maschera e danno il via alla cacciata di quasi metà della forza lavoro della Fiera.
Recentemente BolognaFiere aveva già ottenuto il benestare, da parte dei soci pubblici, Regione, Comune e Camera di Commercio, ad uno stanziamento di svariati milioni per l’ammodernamento della struttura fieristica. In base a quale ragione si stanziano fondi pubblici a fronte del licenziamento di 123 dipendenti della stessa azienda che prende questi fondi? Per chiedere un chiarimento doveroso su questo ed altri aspetti ho depositato oggi un’interrogazione al Consiglio Regionale che allego alla presente.




Gli Etruschi di Marzabotto incontrano i Celti.

Domenica prossima, 3 luglio, per l'intera giornata il gruppo di rievocazione storica del Popolo di Kainua, al comando del generale Velthur, sarà a Monterenzio al festival celtico 'I fuochi di Taranis'. I componenti del gruppo saranno a disposizione dell'organizzazione e del regista per le varie iniziative svolte nell'accampamento.

La loro presenza caratterizzerà in modo significativo le varie rappresentazioni storiche.

Su informazioni ed eventuali incontri didattici, tel. 333 3678113 ( Gianni Passini) oppure al campo, Passini vestirà l'armatura di Velthur. 

Il Festival prevede un secondo fine settimana, quello successivo dell'8,  9 e 10 luglio. 








Pro Loco di San Benedetto Val di Sambro ha la sua nuova sede.

di Marco Finelli
Consigliere delegato alla comunicazione 


La Pro Loco di San Benedetto Val di Sambro ha inaugurato la nuova sede alla presenza di autorità, cittadini, operatori e soci.
Ha tagliato il nastro il presidente Romano Caravita. Ha partecipato l'assessore Lorenza Carosi, in rappresentanza del sindaco Alessandro Santoni, assente per impegni già precedentemente assunti.

L'inaugurazione è stata l'occasione per illustrare il programma che la Pro Loco si propone  di realizzare nel prossimo futuro.

A tal riguardo il presidente ha precisato: "A quattro mesi dalla ricostituzione degli organi direttivi e di controllo, la Pro Loco apre la sua sede. E' questo il primo dei tanti traguardi che ci prefiggiamo di raggiungere. Un lavoro sicuramente arduo, che ci impegnerà per dare nuova spinta a questi luoghi largamente colpiti dalla desertificazione demografica della collina e della montagna. Operemo per una inversione di tendenza e ciò ci vedrà impegnati non solo nel campo della cultura, ma anche nella promozione di quelle che sono le ricchezze locali, fino allo sviluppo di filoni innovativi di rilancio dell'ospitalità anche con soluzioni mirate e 'state of the art' di concerto con chi vive nel nostro Comune. Ho la fortuna di avere con me un team di grande valore,  generosamente disponibile nell'impegnare il proprio tempo libero affinchè le iniziative e i progetti della Pro-loco diventino realtà".

Parole di incitamento sono venute anche da Don Giuseppe Saputo, Parroco di buana parte delle frazioni e borgate del Comune.

Questa è l'unica Pro Loco di San Benedetto, voluta per non creare campanilismi e doppioni. Le sue linee di indirizzo future vanno dalla valorizzazione delle risorse esistenti, quelle artistiche, storiche, naturalistiche e gastronomiche, allo sviluppo di attività culturali di diversa natura, fino ad allargarsi nell'organizzazione di eventi sia nelle stagioni calde, sia in quelle invernali. Le relazioni a tutto campo saranno fondamentali, in particolare con gli operatori economici e con le associazioni presenti sul territorio. Si propone inoltre la cura degli spazi pubblici, come aiuole e giardini, per rendere belli i luoghi dove viviamo. Infine, dare uno stimolo ai giovani con l'apertura di nuove attività nell'ambito turistico, gastronomico, oppure start up di aziende di light economy.
La nuova sede non sarà solamente uno spazio ad uso dell'associazione, ma anche  un punto di riferimento per l'informazione sulle ricchezze del territorio a 360 gradi. Per questo, in orari e giorni definiti, la sede della Pro Loco sarà aperta al pubblico.

Oggi gli iscritti sono oltre 160  e l'obiettivo del presidente è di raddoppiarli nel 2017.

La Pro Loco è affiliata all'UNPLI - Unione Nazionale Pro Loco d'Italia.


La Pro Loco di San Benedetto Val di Sambro si è rinnovata nel febbraio 2016. Il presidente è Romano Caravita, romagnolo di nascita ma ora residente nel territorio comunale. E' stato fondatore e presidente di CoSePuRi, Walloby Viaggi e Marsupio Group.  Il vice presidente è Roberto Serra, giovane artista teatrale ed operatore nel sociale.
Il Consiglio Direttivo è composto da 15 membri, compresi Presidente e Vice Presidente. I componenti sono rappresentatiti di tutte le aree del Comune e sono membri anche di associazioni che operano localmente.

La sede della Pro Loco è in una parte dell'edificio della Casa Comunale.


Cai Bologna. Sesta tappa del 'Trekking col Treno'.

Di Alessandro Ori

Sesta tappa, sabato prossimo2 luglio, del ciclo di escursioni 'Zeroduemila', un itinerario in otto parti che nel suo insieme va dagli zero metri s.l.m. di Bologna ai quasi duemila di Corno alle Scale.

La tappa di sabato prevede la partenza a Porretta Terme e l'arrivo a Monteacuto delle Alpi, percorrendo il sentiero marconiano. 

L'itinerario: Porretta Terme – sent. CAI 107 – Le Croci – Castelluccio – Pennola - Madonna del Faggio- Monteacuto delle Alpi.

Il percorso è di 13 chilometri e impegnerà gli escursionisti per circa 6 ore.
DETTAGLI SUI TRASPORTI:

 ANDATA:
 Ritrovo: Bologna Stazione Centrale piazzale ovest h 8,50
 Treno da Bologna Stazione Centrale h 9,04
 Arrivo a Porretta Terme h 10,14
 Inizio escursione a piedi : Porretta Terme h 10,30

RITORNO:
 Fine escursione a piedi Monte Acuto h 17.30
 Bus 775 da Monteacuto n h 18,25
 Arrivo a Lizzano Comune h 18.40
 Bus da Lizzano Comune linea776 h 18,40
 Arrivo a Porretta Terme terminal h 19,10
 Treno da Porretta Terme stazione FS h 19,21
 Arrivo previsto: Bologna Stazione Centrale h 20,32

BIGLIETTI:
 Biglietto FS Andata da Bologna a Porretta terme € 5,20
 Biglietto Tper Ritorno da Monteacuto delle Alpi a Porretta 3 zone € 2,90
 Biglietto FS Ritorno da Porretta a Bologna € 5,20

Per informazioni, tel. 349/1531039 (Giordano Belluzzi ). 

 



Al Magazzino di Pioppe si parla di Nepal e India.


Da Associazione 'Il Campanile dei Ragazzi':
Vi invitiamo ad un incontro particolare che stiamo organizzando per DOMENICA prossima , 3 luglio, al MAGAZZINO ex FS di PIOPPE (stazione ferroviaria - secondo binario), alle  18.
Un anno fa, il Nepal venne sconvolto da un terribile terremoto e vorremmo insieme fare il punto della situazione, informando su cosa è stato fatto e su quanto rimane ancora da fare.
Dei nostri amici, che sono in contatto con la realtà del Nepal, stanno per partire alla volta di questo paese per un breve soggiorno. Abbiamo deciso, quindi, insieme di organizzare questo incontro con la finalità anche di raccogliere fondi da portare direttamente e da destinare a progetti conosciuti e da noi monitorabili.


Poichè era da un po' che volevamo organizzare un momento culturale da dedicare all'India, abbiamo deciso di unirla al Nepal e di offrirvi un incontro così strutturato:
1) proiezione del film 'La Grande Sorella' di Filippo Vendemmiati, Marino Cancellari  e Donata Zanotti.
il film affronta temi poco conosciuti della realtà indiana come la lebbra e alcuni progetti per aiutare le persone in condizioni di disabilità (sarà presente il giornalista e coautore del film Filippo Vendemmiati);

2) concerto/lezione sulla tradizione musicale Hindustani  con Mauro Fava sitar, Andrea Cantarelli (tabla) e Federica Marchetti (tampura).

Alle discussioni informative sui temi proposti, seguirà anche un momento conviviale per gustare insieme alcune 'sfiziosità'  indiane.




martedì 28 giugno 2016

Grizzana Morandi. Il Riposo di Snoopy compie 30 anni.

Il Riposo di Snoopy a Tudiano di Grizzana Morandi, festeggia, sabato prossimo 2 luglio, i 30 anni di presenza al servizio degli animali.

Il cimitero per i fedeli amici dell'uomo, voluto da Angelo Baccolini, offre infatti l'ultima dimora agli animali d'affezione, in particolare a cani e a gatti.

Ogni anno, nel bel anfiteatro che caratterizza il cimitero e negli spazi di servizio della struttura si tiene una grande festa con la finalità anche di far incontrare coloro che lì hanno portato il loro animale per la sepoltura. Quest'anno la festa è particolarmente curata poiché ricorre l'importante anniversario. 

 

Bazzano: la 'lotta libera' per la via ha portato in carcere quattro persone per rissa aggravata.


Il 'ritorno' al Medioevo è vicino. La lotta all'arma bianca è infatti un avvenimento molto frequente. La legge della forza pare divenire una disciplina accettata come nei 'secoli bui' intorno al mille.

I Carabinieri di Borgo Panigale e di Bazzano, hanno arrestato quattro persone per rissa aggravata. Scontro avvenuto coi bastoni e le spade. Uno dei contendenti è finito all'ospedale con un trauma cranico.
Intorno alle 15 di ieri, i Carabinieri sono stati informati che in via Magazzino era scaturita una violenta lite ad opera di quattro persone armate di spade, coltelli, martelli e bastoni. La scena che si è presentata di fronte ai militari giunti sul posto è stata quella di un 44enne italiano disteso a terra, privo di sensi, con la testa appoggiata su un cuscino intriso di sangue e due persone che gli stavano prestando soccorso, la madre e l’amico 43enne, originario del Nicaragua. Trasportato urgentemente a bordo di un elicottero del 118 presso l’Ospedale Maggiore di Bologna, il malcapitato è stato medicato e successivamente dimesso con una prognosi di 7 giorni: “Trauma cranico commotivo poli contuso da riferite percosse in corso di abuso etilico”. Le indagini avviate dagli inquirenti hanno portato all’arresto di quest’ultimo, dell’amico straniero e di altri due soggetti italiani di 28 e 32 anni che, da quanto appreso, avevano dato luogo a una rissa, con armi bianche e oggetti atti ad offendere, scaturita per futili motivi. Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro e gli arrestati sono stati tradotti questa mattina nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna. L’arresto è stato convalidato. 


 
Foto del Nucleo Operativo Radiomobile Carabinieri Borgo Panigale. Le pistole riprodotte nell’immagine sono finte, anche se hanno le stesse caratteristiche estetiche di quelle vere. Inoltre, sono prive del tappo rosso.  

Sasso Marconi. E' arrivato il tempo che la Pubblica fa festa e lo fa alla grande. Si è dotata anche di maxi schermo per le partite dell'europeo.

Il Comune di Sasso Marconi informa: 
 
'Pubblica in Festa!', la manifestazione organizzata dai volontari Pubblica Assistenza Sasso Marconi, torna per due week-end, dall’1 al 3 e dall’8 all’11 luglio, nel campo sportivo parrocchiale di Sasso Marconi nel centro cittadino.

Tutte le sere, dalle 19, apertura dei
punti ristoro con cucina bolognese, pizze, crescentine, tigelle, borlenghi e cocomero.
Inoltre, musica & ballo, giochi per bambini e due grandi novità: maxi-schermo con le partite dei Campionati Europei di calcio e lotteria con 5 premi esclusivi (estrazione: lunedì 11 luglio).
Ecco il corposo programma:


Il primo fine settimana e venerdì 8 luglio: 
 
 Il secondo: 
 


Monzuno. Gli assistenti a '4 zampe' della Croce Rossa Italiana all'opera.

L'assessore del comune di Monzuno, Ermanno Pavesi, ricorda che giovedì prossimo 30 giugno, alle 20, nell'area Rondelli del capoluogo di Monzuno si terranno dimostrazioni operative del 'nucleo cinofilo provinciale della Croce Rossa Italiana'.



Il sindaco a domicilio: a San Benedetto il primo cittadino in giro per le frazioni per incontrare i cittadini.


L'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese informa: 

Con il titolo 'Il sindaco a domicilio' è stato reso pubblico un programma di incontri del primo cittadino di San Benedetto Val di Sambro, Alessandro Santoni ( nella foto) , nelle frazioni del Comune. La prima uscita sarà  venerdì prossimo, 1 luglio, a Sant'Andrea, cui seguiranno quella dell’8 luglio a Monteacuto Vallese. Quindi il 15 luglio a Montefredente, il 22 lua Ripoli, il 29 a Castel dell'Alpi, il 5 agosto a Piano del Voglio. Infine il 12 agosto a Madonna dei Fornelli.
 
Il sindaco sarà a disposizione dalle 16 alle 18.30 per raccogliere le proposte e le istanze e per dimostrare che non solo in campagna elettorale l'amministrazione deve occuparsi dei problemi delle periferie.

Si sente spesso parlare di disaffezione dei cittadini dalla politica e di periferie che vengono miracolosamente riscoperte solo in campagna elettorale”, si legge nel comunicato del sindaco, “ per questo ho deciso di organizzare un vero e proprio tour per visitare tutte le frazioni dell’abitato montano. In questo modo l’amministrazione incontrerà i cittadini e raccoglierà le loro proposte, le critiche, spiegherà quello che è stato fatto e quello che sarà possibile concretamente realizzare nella seconda parte del mandato”.

Santoni è stato eletto nel 2014 e pertanto resterà in carica fino al 2019.

L’iniziativa dell’ufficio 'itinerante', si legge ancora nel comunicato, non si sostituisce agli incontri pubblici che l’Amministrazione fa in occasioni rilevanti o per illustrare progetti di particolare importanza, né si sovrappone alle consulte di frazione. La scelta del periodo estivo non è casuale: l’amministrazione infatti intende approfittare della presenza dei villeggianti per incontrare anche loro, a ulteriore dimostrazione che non si tratta di un percorso a fini elettorali. Sentire le opinioni di coloro che vivono il territorio nel periodo estivo e che con la loro presenza sono comunque motivo di ricchezze e vivacità è infatti fondamentale.

lunedì 27 giugno 2016

Marzabotto. Alla ex Burgo una casa-laboratorio per insegnare ai rifugiati il lavoro.

Romana Franchi illustra il progetto.
Un altro passo avanti nel difficile recupero dell'area ex cartiera di Lama di Reno in comune di Marzabotto.
Dopo l'insediamento della Dismeco ( azienda che opera nel settore del riciclaggio, nello specifico di particolari elettronici ricavati dai rottami per lo più di elettrodomestici) per la quale è stato recuperato uno dei contenitori dell'ampio complesso della cartiera, ora è venuto il momento della riutilizzazione dell'edificio destinato a residenza del direttore del grande stabilimento. L'edificio, in vendita da tempo, sarà acquistato dalla cooperativa Lai Momo di Sasso Marconi che, dopo un qualificato intervento di sistemazione, destinerà il complesso a centro di avvio al lavoro per immigrati. Istituirà in sostanza laboratori di insegnamento e di produzione grazie ai quali avvierà al lavoro richiedenti asilo in attesa del completamento della procedura di normalizzazione. Si formeranno classi di 18 stranieri, cui potranno aggiungersi fino a 5 italiani, che seguiranno corsi professionalizzanti. Nel contempo, grazie a commesse di case di moda, si avvierà una produzione utile al settore. L'edificio avrà anche la capacità di ospitare gli 'studenti lavoratori'.

Il progetto è stato presentato in un incontro pubblico a Lama di Reno dal sindaco di Marzabotto Romano Franchi il quale ha precisato che l'operazione fa parte di un progetto più ampio che mira al recupero dell'intera vasta area, cercando di conservarne la destinazione produttiva che ricopre da secoli.

All'incontro era presente anche Marco Mastacchi, presidente del distretto sanitario ex Porretta Terme, il quale, dopo aver messo in evidenza che sulla 'procedura sistemazione immigrati' è piuttosto critico, ha aggiunto che il modo di procedere impositivo che da Roma si attua, consiglia agli amministratori di gestire ciò che viene assegnato, più che rifiutare. Ha raccontato che nel caso dei primi arrivi, ai sindaci fu detto che se gli amministratori si fossero rifiutati, gli ospiti stranieri assegnati ai singoli comuni sarebbero comunque stati inviati nelle sedi previste e lì abbandonati. Sistemarli sarebbe quindi divenuto inevitabile. “In modo ordinato i comuni del distretto si adoperarono per arrivare a una soluzione condivisa, al fine di non subire forzature con spiacevoli conseguenze.” ha precisato Mastacchi.

Il pubblico non ha accolto la novità senza critiche. Il residente Franco Benini ( nella foto) si è chiesto se l'emergenza immigrazione in atto è ritenuta una realtà che durerà nel tempo, se si investono tante risorse per la realizzazione di una struttura del genere evidentemente è un sì. L'arrivo di extracomunitari sarà quindi ancora per lungo tempo un onere da subire e di ciò si è detto molto preoccupato anche per possibili disagi che ne possono derivarne. Altri hanno rimarcato che se è presente in loco una occasione occupazionale doveva essere offerta ai tanti che hanno perso il lavoro per la chiusura delle cartiere del Comune, la Burgo e la De Medici. Di contro è stato ribattuto che l'immigrazione è una realtà presente da sempre e che non si deve dimenticare quando gli migranti erano gli italiani.
Il consigliere comunale di minoranza Morris Battistini riferendosi direttamente alla rappresentante della cooperativa futura proprietaria della casa laboratorio ha chiesto 'cosa ci guadagna la sua impresa'. La risposta è stata che il vero guadagno della cooperativa è quello di vedere persone finalmente felici perchè impegnate nel lavoro e quindi autosufficienti. Risposta che ha poco convinto l'interlocutore.
Interessante e convincente invece l'intervento di un immigrato nordafricano il quale ha raccontato di essere entrato in Italia oltre 10 anni fa, di aver duramente lavorato senza chiedere favori a nessuno, di aver mantenuto la sua famiglia e cresciuto i suoi figli con il proprio lavoro. “E se lei, signor sindaco non mi conosce”, ha detto, “é perchè io non sono mai venuto in municipio a chiedere nulla.”

Mari&Monti: la trasmissione estiva che vi terrà compagnia!

Dalla redazione di Radio Frequenza Appennino:

Vi avevamo detto di rimanere collegati perché grandi sorprese stavano bollendo in pentola, eccoci finalmente giunti al fatidico momento in cui ci è possibile sollevare il coperchio.
Siamo veramente orgogliosi e felici di presentarvi Mari&Monti, la trasmissione radiofonica che vi terrà compagnia per tutto il mese di luglio, a partire da...oggi!

Mari&Monti, che vede la redazione di Radio Frequenza Appennino collaborare insieme a Radio Città del Capo, porterà tre ore di diretta dal lunedì al venerdì a radio unificate. 



 Parleremo di tutto: musica, eventi estivi, cultura, e tante chiacchiere vi terranno compagnia per un'estate con le orecchie tese verso l'orizzonte e il cuore sulle nostre amate colline.
Ai microfoni si alterneranno i redattori di RFA pronti ad affiancare la preparatissima Laura Marongiu di RCDC, per una festa tra cime rocciose e spiagge assolate durante la quale non mancheranno news, dritte, almanacchi, rassegne e tutto ciò che serve a preparare un'estate coi fiocchi.  
Per non perdere niente di tutto ciò l'appuntamento è alle 15.30, puntuali, sui 94.7 Mhz o 96.25 Mhz in FM oppure in streaming sul sito di Radio Frequenza Appennino.

 A RCDC va, ancor prima di iniziare, il nostro più grande ringraziamento.

 Ai redattori e a Laura un grande imbocca al lupo.

Il 2 luglio a Vergato è 'carnevale'.



La Pro Loco di Vergato informa:

La notte del prossimo sabato a Vergato è in programma il CARNEVALE NOTTURNO CON SPETTACOLO PIROTECNICO: uno dei carnevali più antichi d'Italia si clona e dà vita al fratello estivo.
 Il nuovo nato si presenta alle 21.30 con numerosi spettacoli di cornice alla sfilata dei carri che, complice la calda notte di inizio estate, saranno resi particolarmente suggestivi da movimenti ed effetti di luce creati per l'occasione.
 
Dalle 21.30 saranno attivi anche gli stand gastronomici con l'offerta di stuzzichini di strada della tradizione emiliano romagnola , birra e bibite. Inoltre trucchi, gadgets luminosi e non. 

E SE PENSATE DI MANCARE PER VIA DELLA PARTITA DELL'ITALIA, NON FATELO. RIUSCIRETE A VEDERLA DAI TELEVISORI LUNGO IL PERCOSO DELLA FESTA E POTRETE NEL CONTEMPO GODERE DEI NOSTRI SPETTACOLI VERAMENTE UNICI. VI SARANNO SOLO ALCUNI RITOCCHI DI ORARIO .

Gli SPETTACOLI ITINERANTI E DI CHIUSURA saranno tutti con illuminazione a LED. Presenti anche GIOCOLIERI, BALLERINI DE LA FOCOLERIA e un CIRCO d'eccezione MAI VISTO A VERGATO.
La NOVITÀ di questa edizione, dalle 21,30 CONTEST FOTOGRAFICO.
Alle 23.30 estrazione dei vincitori della LOTTERIA . I biglietti sono in vendita presso i negozi del paese.

Alle 24, GRAN FINALE con i FUOCHI D'ARTIFICIO. 



Influenza aviaria - Revoca della zona di sorveglianza e aggiornamento delle misure di contenimento sul territorio della regione Emilia-Romagna


IL PRESIDENTE

Considerati:
  • l'esito dei controlli straordinari effettuati negli allevamenti avicoli situati nella zona di sorveglianza istituita intorno al focolaio 019FE041, risultati tutti con esito favorevole.
  • gli ulteriori controlli straordinari effettuati negli allevamenti avicoli del territorio regionale, risultati anch’essi tutti con esito favorevole;
  • la situazione epidemiologica regionale e nazionale.
Ritenuto opportuno revocare la zona di sorveglianza ancora in vigore istituita intorno al focolaio insorto nell’azienda 019FE041 nel comune di Portomaggiore (FE) e le relative misure di controllo, essendo trascorso il termine per la durata minima di tale zona ai sensi del decreto Legislativo 9/2010 sopra richiamato e sulla base delle considerazioni sopra riportate;
Ritenuto altresì opportuno revocare alcune disposizioni stabilite dall’ordinanza 116/2016 relative al territorio regionale, mantenendo l’obbligo di tenere tutto il pollame all'interno di edifici dell'azienda nelle aree a rischio di introduzione dell’influenza aviaria, in quanto permane il rischio di trasmissione delle malattia da parte di volatili selvatici;
Ritenuto necessario garantire l’applicazione dei controlli straordinari previsti dal Ministero della Salute, fino a eventuale revoca degli stessi;
Ritenuto necessario aggiornare le disposizioni adottate con propria ordinanza n. 116 del 9/6/2016 sostituendola integralmente con la presente ordinanza;
Dato atto del parere allegato
Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la salute
ordina:
  1. La zona di sorveglianza istituita attorno al focolaio 019FE041 e le relative misure di restrizione sono revocate.
  2. Nelle provincie di Bologna, Ferrara e Ravenna, nel territorio a nord dell’autostrada A14 tutto il pollame è tenuto all'interno di edifici dell'azienda. Qualora ciò sia irrealizzabile o qualora il loro benessere sia compromesso, essi sono confinati in altro luogo della stessa azienda che non consenta contatti con altro pollame o altri volatili di altre aziende. È adottata ogni misura ragionevole per ridurre al minimo i contatti con i volatili selvatici.
  3. Su tutto il territorio della Regione Emilia-Romagna sono attuati i controlli straordinari previsti dal provvedimento del Ministero della Salute 011103-04/05/2016-DGSAF-COD_UO-P “Influenza aviaria - Dispositivo dirigenziale recante ulteriori misure di controllo ed eradicazione per contenere l’eventuale diffusione del virus dell’influenza aviaria.” e s.m.i del e successive modifiche.
  4. La presente ordinanza sostituisce integralmente l’ordinanza della Giunta regionale n. 116 del 9/6/2016 che è revocata.
Il presente atto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

A Monzuno l'opposizione cerca 'la fusione'.

Elisabetta Di Natale, capogruppo della minoranza consiliare 'Comunità e Territorio', informa che domani, martedì 28 giugno alle 20.30, nella Biblioteca Comunale di Monzuno. si terrà un incontro pubblico sul tema 'fusione dei Comuni'. L'occasione di confronto è stata organizzata dalla sua formazione politica. 

 

domenica 26 giugno 2016

Nozze d'argento di Savena Setta Sambro con l'Appennino.





Si sono tenuti oggi a Monzuno i festeggiamenti per i 25 anni di attività del Gruppo di Studi Savena Setta Sambro e contemporaneamente è stato presentato il 50 ° numero della rivista semestrale di storia, cultura e ambiente che il Gruppo cura e redige.
La festa ha visto riunirsi i tanti collaboratori che in in forma volontaria negli anni hanno contribuito a rendere l'attività sempre più articolata, apprezzata, preziosa per la testimonianza e la trasmissione del ricco patrimonio culturale di questa parte di Appennino.

Simoncini e Ravaglia
La conduzione del cerimoniale è stata curata da Daniele Ravaglia, ideatore del progetto editoriale e 'anima' della gruppo quale punto di riferimento e presenza attiva costante che, insieme all'altrettanto prezioso Adriano Simoncini, vicedirettore della rivista, ha ripercorso la grande avventura dai suoi primi passi, passando per i successi editoriali realizzati in questo quarto di secolo. 
Ha ricordato, chiedendo anche un minuto di silenzio commemorativo, i soci collaboratori deceduti fra cui una particolare citazione è andata a Corrado Piana e don Dario Zanini. Il raccoglimento è stato suggellato dal suono della tromba della banda di Monzuno.

Ravaglia ha ricordato le tante attività svolte e i nuovi progetti: la biblioteca storica dell'Appennino che raccoglie oltre 600 volumi che trattano a vario titolo del territorio delle tre valli, la collaborazione con le scuole, che si è concretizzata anche ultimamente con il concorso 'Un Appennino da Favola', i numerosi testi e monografie pubblicati, i concerti d'organo che hanno avuto il pregio far conoscere il patrimonio organistico custodito nelle chiese locali, le visite guidate ai luoghi più significativi e la borsa di studio istituita per gli studenti universitari che presentano tesi sulla storia e costumi montanari.

Anche Ravaglia riceve un riconoscimento dal Gruppo
Un momento particolarmente importante è stato quello delle consegne di riconoscimenti a chi, in modo più intenso, disponibile e generoso, si è speso per la riuscita dei progetti.

I premi erano costituiti da una splendida scultura di Barbato che rappresenta il 'pilastrino di Trasasso' (per il recupero del quale è nata l'idea di salvaguardare i tesori della cultura appenninica tante volte abbandonati) e da una stampa di Sergio Tisselli che ripropone magnificamente, mediante un acquerello, la prima copertina della rivista, anch'essa dedicata al pilastrino.

Erano presenti i sindaci Marco Mastacchi di Monzuno, Barbara Panzacchi di Monghidoro, Gabriele Minghetti di Pianoro e Patrizia Carpani di Loiano che hanno voluto con i loro interventi testimoniare un sincero apprezzamento e una profonda riconoscenza per il lavoro a favore della cultura locale oltre a sottolineare come la dedizione e tenacia dimostrata dal gruppo di studi rappresenti un esempio in cui l'amore per la propria terra unita alla capacità di lavorare insieme per un progetto in cui si crede dia dei risultati inaspettati e meravigliosi.



La festa si è chiusa, dopo il momento conviviale, con i balli tradizionali montanari guidati da Anna Maria Pericolini dall'associazione La Violina.


Rovaglia danza con il sindaco di Monghidoro Barbara Panzacchi



I giovani musicisti della banda Bignardi hanno dato il benvenuto
Il maestro Alessandro Marchi si è unito ai suonatori.

Terziglio Santi legge una sua 'Zirudella' ispirata all'avvenimento.