lunedì 30 novembre 2015

Saeco, sciopero e 243 tazzine per protesta contro l'annuncio di esuberi. E il paese di Gaggio sta con loro.

Da DIRE Emilia-Romagna
I dipendenti della Saeco ricominciano da dove avevano finito: in sciopero. Lo erano venerdì scorso, in presidio davanti alla fabbrica di Gaggio Montano contro i 243 esuberi annunciati e lo sono anche oggi. Terranno le braccia incrociate pure domani e mercoledì. E si faranno sentire: oggi hanno deciso di ripartire con il presidio davanti allo stabilimento della Philips piazzando all’ingresso tante tazzine da caffè a simboleggiare i dipendenti che rischiano il taglio. 

Domani alle 8.30 partirà un corteo che punterà verso valle per arrivare in piazza della Libertà a Porretta (e al pomeriggio si assoceranno gli studenti del Polo Montessori-Da Vinci). Eloquente il comunicato diffuso dalle Rsu: “I lavoratori della Saeaco non molleranno mai”. Il segretario regionale della Fiom, Bruno Papignani, ha detto loro di tenersi pronti anche ad occupare la fabbrica e oggi li saluta con un invito a “tenere botta”. Non sono soli: al loro fianco, si stanno mobilitando anche le istituzioni e i commercianti della zona.


  1.  Agli esercenti che oggi pomeriggio terranno chiusi i loro negozi per andare a solidarizzare al presidio è stato lanciato l’invito a portare da casa una tazzina da caffè, in modo da depositarle, accanto a quelle già piazzate dei dipendenti. “Quella delle tazzine è una provocazione, ovviamente: Philips deve decidere chi tagliare dei dipendenti e loro si sono identificati nelle tazzine”, spiega Mazzini che non si stupisce della solidarietà che arriva dai negozianti: se la Saeco vacilla a cascata ci possono essere parecchi altri effetti negativi. I commercianti terranno le serrande abbassate anche domani al passaggio del corteo, mentre per il vertice in Regione di mercoledì ci sarà un presidio dei dipendenti sotto le finestre di viale Aldo Moro.


A Sasso Marconi acqua color 'paglierino' dai rubinetti.

Una presunta rottura nella tubatura dell'acquedotto crea allarme in alcune abitazioni di Sasso Marconi.



Un lettore ha scritto infatti: “ Oggi 30 novembre, mi sono casualmente accorto che l'acqua del rubinetto é color paglierino (ho usato una ciotola bianca, poiché, se non l'avessi fatto, nei tegami e nel lavabo la cosa non si poteva rilevare). Ho quindi chiamato Hera e mi é stato detto che da Sasso sono arrivate numerose segnalazioni tipo la mia. Pare dipenda da un guasto in via Porrettana all'altezza di viale Nuovo, che però da casa mia dista oltre un chilometro... speriamo bene”.
Saluti




Ci auguriamo che il problema venga al più risolto dai tecnici di Hera.
Aspettiamo segnalazioni tranquillizzanti.

Sasso Marconi celebra la Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone Disabili .


 
Per la Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità del 3 dicembre, Sasso Marconi mette in campo un interessante programma.

Giovedì 3 dicembre si CENA con DILETTO al Centro Modiano di Borgonuovo. Per una sera i ragazzi di Modiano si travestono da cuochi e, con la collaborazione dello chef Riccardo Facchini, preparano un gustoso menu a base di polenta (e non solo!).
La serata si tinge poi di giallo con lo spettacolo “L’Accademia della Cucina”, che tra una portata e l’altra, coinvolgerà i commensali in un misterioso caso da risolvere…  
 

Da venerdì 4 a martedì 8 dicembre, sul grande schermo del Cinema comunale arriva Mr. HOLMES - Il mistero del caso irrisolto. Protagonista del film è uno Sherlock Holmes ormai anziano che, smessi i panni dell’investigatore, alleva api nella sua fattoria e vive ossessionato dalla sua ultima, irrisolta indagine, di cui ha ricordi frammentari a causa della demenza senile… Un film che propone un ritratto inedito del celebre detective e invita al tempo stesso a riflettere su temi come la terza età e lo scorrere del tempo.



Volantino con orari e dettagli sui due appuntamenti:

AIDS, 80 nuovi contagi a Bologna nel 2014. Fino al 2 dicembre Sosta Consigliata per il test HIV .


ASL informa:



Sono 80 le nuove diagnosi di HIV registrate a Bologna nel 2014. Per il 40% di esse si tratta di casi in fase avanzata di sieropositività o già in AIDS conclamato, un dato inferiore rispetto a quello regionale (46,9%) e in calo rispetto al 2013, anno nel quale a Bologna sono state registrate il 50,3% di diagnosi tardive. Un riscontro positivo, tenuto conto che le diagnosi precoci, oltre a limitare la diffusione della malattia, consentono di attivare tempestivamente le terapie, che permettono di vivere meglio e più a lungo.
E’ sufficiente eseguire un semplice test per verificare la presenza dell’infezione da HIV. Il test si può eseguire in forma anonima e gratuita, senza prenotazione, presso l’Ospedale S. Orsola, dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 14.00, e il mercoledì dalle 15.00 alle 18.00 (telefono 051.6363355), e presso l’Ospedale Maggiore, dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 alle 13.00 (telefono 051.6478466).
La modalità più diffusa di trasmissione dell’HIV è quella per via sessuale, con il dato bolognese sovrapponibile a quello regionale (92%). Bologna differisce, invece, per la maggiore presenza di casi di infezione a seguito di rapporti omo-bisessuali non protetti (50,7% dei casi notificati), mentre nel resto della Regione Emilia-Romagna prevale la via di trasmissione eterosessuale. L’età del contagio, sempre a Bologna, si è progressivamente innalzata nel corso degli anni, e la fascia più rappresentata è quella tra i 30 e i 39 anni. I nuovi contagi riguardano più gli uomini (72,7%) che le donne (27,3%). 
Il test si può prenotare anche presso i centri di tutta la Regione, in forma anonima e gratuita, chiamando il Telefono Verde AIDS 800 85.60.80.


Sosta Consigliata
Ancora tre giorni di Sosta Consigliata. Oggi, 30 novembre, l’1 e il 2 dicembre, in 7 diverse postazioni della città sarà possibile eseguire il test HIV e reperire informazioni sulla malattia e su come prevenirla, oltre che sull’offerta di cura e assistenza a Bologna. Le Soste Consigliate sono l’Ospedale Maggiore, il Centro C.A.S.A. presso il polo Roncati in via S. Isaia n. 90, il S. Orsola, il  BLQ-Bologna Check Point di via San Carlo. Attive, inoltre, l’Unità Mobile dell’Azienda Usl di Bologna, con soste prestabilite a Casteldebole, alle Caserme Rosse, al centro Beltrame e in via Bovi Campeggi, e l’Unità di strada del Comune di Bologna. Programmati anche momenti informativi presso la Casa Circondariale Dozza e al Cassero. Tutte le strutture coinvolte saranno riconoscibili perché esporranno il logo Sosta Consigliata. Informazioni sui siti dell’Azienda USL di Bologna, www.ausl.bologna.it, e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Orsola Malpighi, www.aosp.bo.it.

Sosta Consigliata è una iniziativa di Azienda Usl e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Comune di Bologna e delle Associazioni di volontariato Lila, Cassero Salute-Arci Gay, Ida-Iniziativa Donne Aids, Plus, Anlaids, MIT, Gruppo CEIS, Open Group.


Il CSI escursionismo propone

Valerio Brecci, del C.S.I. SASSO MARCONI, ricorda i prossimi appuntamenti per gli amanti dell'escursionismo:

Domenica prossima, 6 dicembre, l'escursione porta a Monte Baco.



Mercoledì 9 dicembre è in programma un ' trekking urbano a Verona'. 

 


i Fuorionda in onda all'uscita della scuola.

Chi si troverà ad aver affrontato una difficile mattinata in classe, uscendo da scuola al termine delle lezioni potrà sperare nella consolazione offerta dai Fuorionda128, un duo di Sasso Marconi che ha messo in cartello una singolare iniziativa : lo School Tour che prevede una serie di tappe musicali davanti a sei istituti di Bologna e Casalecchio di Reno, per intrattenere gli studenti a suon di musica.
Il duo, Giovanni “Pojo” Poli e Alex “Xela” Stortini, proporrà le proprie performance esibendosi su un furgone cassonato dotato di casse e banner grafici e trasformato in un vero e proprio palco. I due sono stati protagonisti di numerosi concerti e hanno già 'sfornato' un disco che risulta molto apprezzato dagli over 14 . Durante le esibizioni alcune ragazze rilasceranno agli studenti gadget del gruppo.

Lo School Tour ha portato gli artisti, sabato scorso, all'Istituto professionale Alberghiero di Casalecchio di Reno.

Domani, 1 dicembre, sarà al Liceo scientifico Augusto Righi di Bologna.

Quindi, le tappe saranno:
Sabato 5 dicembre: Istituto Tecnico Commerciale Rosa Luxemburg (Bologna)
Mercoledì 9 dicembre: Liceo scientifico Leonardo Da Vinci (Casalecchio di Reno)
Sabato 12 dicembre: Liceo Artistico Arcangeli (Bologna)
Sabato 19 dicembre: Scuola superiore ITI Aldini Valeriani Sirani

I protagonisti con estrema semplicità hanno spiegato così le ragioni della loro iniziativa: “L'idea del Tour fuori dalle scuole nasce dal bisogno di vedere i nostri ascoltatori in faccia e rompere per un attimo i confini dei Social e delle piattaforme multimediali”. 





Biografia:

Siamo i “Fuorionda128″, dopo vari singoli pubblicati su youtube, nel Novembre 2012 usciamo con il nostro primo disco: “Per ogni sogno che ho”. Da ormai due anni collaboriamo con lo staff di “Fuoricorso”, che da sempre anima la “Movida Bolognese”, coinvolgendo soprattutto il mondo universitario. Nella primavera 2013, partecipiamo alle selezioni di “AreaSanremo” con il brano inedito: “Una vita da numeri uno”. Il 2013 ci vede partecipi di numerosi live ed eventi, in particolare il Project X Italia, nell’occasione abbiamo la fortuna di esibirci insieme agli artisti della “Honiro Label”. Nel gennaio 2014 veniamo selezionati tra i 24 artisti in gara al “Trofeo Roxi Bar” di Red Ronnie. Durante la promozione del disco siamo stati ospiti delle più importanti emittenti locali di Bologna.
Radio Venere (FM 99.8 - 100.2) ha scelto di inserire il nostro singolo: "Andy Warhol" all'interno della propria programmazione. Attualmente, stiamo lavorando ai nostri nuovi singoli, con la stessa passione di sempre.

Chi mangia i tortellini a Pian di Venola illumina il Natale.

Domenica prossima 7 dicembre a Pian di Venola, tortellini e vitello al forno per illuminare la bella borgata per tutto il Natale.

Se vuoi illuminare Pian di Venola, prenota:


domenica 29 novembre 2015

I regali di Natale? Si può sceglierli a Monzuno.


Resterà aperto fino alla vigilia di Natale, nella sala Ivo Teglia, il mercatino degli artigiani artisti di Monzuno, inaugurato oggi, domenica 29 novembre alla presenza dell'assessore alla cultura di Monzuno Ermanno Pavesi.
Sulle bancarelle 'il sapere delle mani', da quello che, con l'uso di soli filo, ago e uncinetto sa realizzare intrecci meravigliosi, cari alle nonne di ieri che le artiste monzunesi hanno ripreso e modernizzato, fino a quello che, dando libero sfogo all'estro artistico, sa trasformare oggetti vecchi e ormai in disuso in piccoli preziosi capolavori.

C'è anche la postazione di 'montagna amica' con la proposta dei migliori prodotti che l'Appennino regala ai cultori che sanno individuarli. In particolare sono esposti i mieli e i frutti dell'alveare. 
Tante idee per regali di Natale veramente originali e capaci di stupire grandi e piccini. 





 



Terza direttiva sull'inquinamento luminoso: cosa cambia.


Su sollecitazione: 

La Terza Direttiva  per l'applicazione dell'art. 2 della Legge Regionale 29 settembre 2003, n. 19 "Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico" , approvata con DGR n. 1732/2015 e pubblicata sul BUR n.299 del 20/11/2015  aggiorna i criteri in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e sostituisce la direttiva approvata con DGR 1688/2013.
Il testo è frutto del lavoro congiunto del Gruppo di coordinamento regionale che riunisce: il Servizio regionale Energia, Comuni, Province ARPA, i principali gestori dell'energia, l'UNAE (Albo degli Installatori), le associazioni di difesa del cielo notturno, le associazioni di progettisti e professionisti dell'illuminazione, l' ente di certificazione IMQ e diversi produttori di apparecchi a LED e non.

Cosa cambia

  • Piano della Luce : proroga di un anno ai Comuni per la redazione del piano
  • Zone di protezione dall'inquinamento luminoso : ammesso l'uso di LED con temperatura di colore fino a 3000°K
  • Direttive Habitat  e Uccelli :  possibilità di usare LED color ambra (con lunghezza d'onda di picco indicativamente a 590nm), meno impattanti sull'ecosistema
  • Contenuti necessari:  inserita modulistica  per le comunicazioni / certificazioni / dichiarazioni dei soggetti previsti (utile a limitare le richieste di integrazione)
  • Rischio fotobiologico  (danni agli occhi): aggiornamento dei riferimenti di legge per la certificazione degli apparecchi 
  • Risparmio energetico:  possibile uso di illuminazione di tipo "adattivo" (varia automaticamente al variare delle condizioni meteo/giornaliere)
  • Indicazione di inserire, oltre agli orologi astronomici, relè crepuscolari  (comandano l'accensione anche in condizioni anomale di scarsa luminosità)
  • Riqualificazione impianti esistenti:  specificazione del regime a cui sono sottoposti i nuovi impianti e identificazione dei parametri tecnici che possono non essere rispettati in caso di oggettiva impossibilità
  • Impianti particolari  (sportivi, illuminazione architettonica, aree verdi, insegne luminose): miglioramento dei requisiti tecnici previsti.

DGR N. 1732/2015 sul BUR n.299 del 20/11/2015

Terza direttiva sull'inquinamento luminoso: cosa cambia

La Terza Direttiva  per l'applicazione dell'art. 2 della Legge Regionale 29 settembre 2003, n. 19 "Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico" , approvata con DGR n. 1732/2015 e pubblicata sul BUR n.299 del 20/11/2015  aggiorna i criteri in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e sostituisce la direttiva approvata con DGR 1688/2013.
Il testo è frutto del lavoro congiunto del Gruppo di coordinamento regionale che riunisce: il Servizio regionale Energia, Comuni, Province ARPA, i principali gestori dell'energia, l'UNAE (Albo degli Installatori), le associazioni di difesa del cielo notturno, le associazioni di progettisti e professionisti dell'illuminazione, l' ente di certificazione IMQ e diversi produttori di apparecchi a LED e non.

Cosa cambia

  • Piano della Luce : proroga di un anno ai Comuni per la redazione del piano
  • Zone di protezione dall'inquinamento luminoso : ammesso l'uso di LED con temperatura di colore fino a 3000°K
  • Direttive Habitat  e Uccelli :  possibilità di usare LED color ambra (con lunghezza d'onda di picco indicativamente a 590nm), meno impattanti sull'ecosistema
  • Contenuti necessari:  inserita modulistica  per le comunicazioni / certificazioni / dichiarazioni dei soggetti previsti (utile a limitare le richieste di integrazione)
  • Rischio fotobiologico  (danni agli occhi): aggiornamento dei riferimenti di legge per la certificazione degli apparecchi 
  • Risparmio energetico:  possibile uso di illuminazione di tipo "adattivo" (varia automaticamente al variare delle condizioni meteo/giornaliere)
  • Indicazione di inserire, oltre agli orologi astronomici, relè crepuscolari  (comandano l'accensione anche in condizioni anomale di scarsa luminosità)
  • Riqualificazione impianti esistenti:  specificazione del regime a cui sono sottoposti i nuovi impianti e identificazione dei parametri tecnici che possono non essere rispettati in caso di oggettiva impossibilità
  • Impianti particolari  (sportivi, illuminazione architettonica, aree verdi, insegne luminose): miglioramento dei requisiti tecnici previsti.

DGR N. 1732/2015 sul BUR n.299 del 20/11/2015

Per 57 milioni di immobili la superficie entra in visura. Niente più calcoli, nero su bianco anche i metri quadrati ai fini TARI.

Riceviamo e pubblichiamo:

Da oggi l’Agenzia delle Entrate rende disponibile la superficie catastale nelle visure delle unità immobiliari censite nelle categorie dei Gruppi A, B e C. Una novità che semplifica la vita ai proprietari di 57 milioni di immobili, mettendo a loro disposizione un dato finora visibile solo nelle applicazioni degli uffici. Arriva direttamente in visura anche la superficie ai fini TARI, per consentire ai cittadini di verificare con facilità i dati utilizzati dai Comuni ai fini del controllo della tassa rifiuti.
Visure catastali, la superficie è “di casa” - Oltre ai dati identificativi dell’immobile (Comune, sezione urbana, foglio, particella, subalterno), e ai dati di classamento (zona censuaria, categoria catastale, classe, consistenza, rendita), da oggi sarà riportata direttamente in visura anche la superficie catastale, calcolata come stabilito dal Dpr n. 138/1998. Per gli stessi immobili sarà, inoltre, riportata la superficie ai fini TARI che, per le sole destinazioni abitative, non tiene conto di balconi, terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza.Metri quadrati TARI, a ciascuno il suo dato - Le visure si arricchiscono di un’altra informazione importante per i cittadini: la superficie ai fini TARI. Ciascun proprietario avrà così a portata di mano anche questa informazione, fornita dall’Agenzia delle Entrate ai Comuni grazie ai flussi di interscambio dati già attivi. In caso di incoerenza tra la planimetria conservata agli atti del catasto e la superficie calcolata, i cittadini interessati potranno inviare le proprie osservazioni, attraverso il sito dell’Agenzia, e contribuire quindi a migliorare la qualità delle banche dati. Già dal 2013 i Comuni possono segnalare errori di superficie riscontrati su immobili presenti nella banca dati catastale.Dalla sperimentazione alle ulteriori opportunità di allineamento delle banche dati La novità, che arriva al termine di un periodo di sperimentazione che ha coinvolto gli Uffici Provinciali-Territorio di Brindisi, Foggia e Ravenna, non si applica, per il momento, a un limitato numero di immobili che presentano un dato di superficie “incoerente”, in attesa delle opportune verifiche nell’ambito delle attività di allineamento delle banche dati. Quanto agli immobili non dotati di planimetria, che risalgono per lo più alla fase dell’impianto del Catasto edilizio urbano e che sono, per tale motivo, privi anche del dato relativo alla superficie, i proprietari possono presentare una dichiarazione di aggiornamento catastale, con procedura Docfa, per l’inserimento in atti della planimetria catastale. Tale adempimento è, comunque, necessario, in quanto, in caso di vendita dell’immobile, il proprietario è tenuto ad attestare “la conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie”, come previsto dall’art. 19, comma 14, del decreto legge n. 78 del 2010.Roma, 9 novembre 2015
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A Bologna, Santa Messa in suffragio dei coniugi Weber.


Edoardo Weber.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Bologna informa:


Alle 8.15 di domani, lunedì 30 novembre, il Cappellano Militare della Legione Carabinieri Emilia-Romagna, Don Giuseppe Grigolon, celebrerà una Santa Messa in suffragio dei CONIUGI WEBER, presso la Cappella 'Luciano Manara', che si trova in via dei Bersaglieri 3.

L’annuale ricorrenza deriva dalle vicende accadute durante l’ultimo conflitto mondiale. Edoardo WEBER (Torino 1889 – Bologna 17.5.1945 – morte presunta dichiarata dal Tribunale di Bologna il 20.10.1950), fondatore dell’omonima fabbrica di carburatori, immigrato a Bologna il 6.4.1925, scomparve a Bologna il 17.5.1945, dopo essere corso in aiuto di alcuni suoi operai fermati da una squadra di partigiani.

Nel dopoguerra l’Arma condusse le indagini per risalire alle cause della sparizione, ricostruendo la vicenda e individuando il luogo del probabile assassinio e della sepoltura: una fossa comune con una ventina di cadaveri nei pressi della Certosa, dove è stata successivamente realizzata una tomba monumentale della famiglia.
 
Anna BOLELLI (Bologna 3.3.1897 – 29.12.1985), moglie di Edoardo, come segno di riconoscenza all’Arma, elargì una donazione all’Istituzione, che ne onora ogni anno la memoria con una Santa Messa in suffragio.



sabato 28 novembre 2015

A Sasso Marconi, domenica di 'collezionando'.

Domani, domenica 29 novembre, dalle 9 alle 18, ultimo appuntamento dell'anno con 'COLLEZIONANDO', il mercato del collezionismo di Sasso Marconi. 

La piazza e le vie del centro ospiteranno bancarelle con opere d’arte, di ingegno e stand gastronomici con tigelle e crescentine.

Cosea Ambiente cerca un Tecnico Ambientale.


Un lettore segnala che Cosea Ambiente ha indetto una 'SELEZIONE PUBBLICA PER L'ASSUNZIONE DI UN TECNICO AMBIENTALE a tempo determinato per MESI 6 con possibilità di ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO - inquadramento con Federambiente al 5° B .

 TERMINE ULTIMO per la PRESENTAZIONE di DOMANDE: 18 Dicembre 2015 ore 12:00

Allegati: 





A Bologna, il Parkinson si combatte in palestra. Al via il primo percorso in Italia che offre diagnosi, cura, assistenza e attività fisica.

Asl informa: 
 
E’ appena nato e vanta già un primato. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) dell’Azienda Usl di Bologna dedicato alle persone con malattia di Parkinson è, infatti, il primo e per ora unico in Italia a garantire, accanto ad una presa in carico sanitaria multidisciplinare completa, una offerta di interventi non strettamente sanitari.

Per la prima volta in Italia, infatti, nella équipe multiprofessionale che si prende cura delle persone con Parkinson sono coinvolti, sin dalla fase precoce di esordio della malattia, laureati in scienze motorie che operano presso una rete di palestre in tutto il territorio metropolitano bolognese. 
E’ lo stesso specialista neurologo o il fisioterapista a prenotare direttamente, in accordo con il paziente, la palestra più comoda e ad avviare un programma di Attività Fisica Adattata, modellata sulle caratteristiche specifiche di ogni singolo paziente.
Si tratta di 2 incontri settimanali di un’ora ciascuno, per piccoli gruppi, composti al massimo da 10 persone, seguite da un laureato in scienze motorie opportunamente formato dai fisioterapisti dell’Azienda Usl di Bologna. A tutt’oggi sono 50 le persone con Parkinson che svolgono Attività Fisica Adattata presso 5 palestre, con numeri in costante aumento.
 

Il movimento svolge una azione preventiva nei confronti della malattia di Parkinson e, combinato con le terapie più avanzate e una presa in carico multidisciplinare, ne rallenta la progressione. L’attività fisica regolare, infatti, diminuisce del 43% il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson, e i parkinsoniani che la praticano riducono del 70% il rischio di cadute.

La Giornata Nazionale del Parkinson
L’importanza di una regolare attività fisica nel contrasto alla malattia di Parkinson è al centro della Giornata Nazionale del Parkinson 2015, in programma il 28 novembre. In occasione della Giornata, l’Azienda Usl di Bologna ha organizzato con i professionisti dei Centri Parkinson aziendali. L’incontro si svolgerà all’Ospedale Bellaria, in via Altura 3, presso l’Aula B, al primo piano del Padiglione G, tra le 9.30 e le 12. Tra i temi che saranno illustrati, le novità farmacologiche, la ricerca, l’Attività Fisica Adattata.

Il PDTA per le persone con malattia di Parkinson
Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale si articola in tre fasi, ciascuna delle quali dedicata ad un diverso stadio della malattia, iniziale, intermedio e avanzato.
In ognuna delle fasi, la persona con malattia di Parkinson viene seguita e accompagnata lungo tutto il percorso dallo specialista neurologo dell’Azienda, che attiva direttamente, di volta in volta, tutti gli interventi diagnostici, terapeutici, riabilitativi e assistenziali necessari.
Il PDTA garantisce la sequenza appropriata e tempestiva di tutta l’offerta di servizi assicurata dai 3 Centri Parkinson dell’Azienda Usl di Bologna, con professionisti che operano in stretto coordinamento con il Medico di famiglia, i neurologi, i fisiatri, i gastroenterologi, i dietologi, gli urologi, i fisioterapisti e gli infermieri del territorio, oltre che la rete delle palestre che offrono l’Attività Fisica Adattata.

I Centri Parkinson dell’Azienda Usl di Bologna
Oltre al Centro Parkinson presso l’Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna (I.S.N.B.), diretto da Pietro Cortelli, sono presenti in Azienda 2 ambulatori specializzati nella cura della malattia. Il primo ha sede presso l’Ospedale Bellaria, ed è diretto da Stefania Nassetti, il secondo presso  l’Ospedale Maggiore, ed è diretto da Anna Gabellini.
Complessivamente, ogni anno, i Centri assistono circa 1.000 persone con Parkinson, alle quali offrono oltre 2.000 prestazioni tra visite ambulatoriali, ricoveri in regime di day service o di degenza ordinaria, visite di valutazione dei criteri di inclusione alle terapie ad elevata complessità.

L’Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna leader nella lotta alla malattia di Parkinson
L’Azienda Usl di Bologna è in prima linea nel campo della lotta alla malattia di Parkinson. Accanto all’offerta di diagnosi, cura e assistenza garantita dal nuovo P.D.T.A., l’Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna è leader nella ricerca sul Parkinson. L’I.S.N.B., infatti, è il centro coordinatore di Propag-Ageing, progetto di ricerca finanziato dalla Commissione Europea, che vede impegnati 100 scienziati di 5 diversi Paesi. Obiettivo, scoprire nei prossimi 4 anni i profili molecolari del Parkinson.

La malattia di Parkinson
La malattia di Parkinson è una malattia degenerativa cronica associata ad una lesione, la cui causa è ancora sconosciuta, della parte del cervello che controlla i movimenti e la cui disfunzione si manifesta principalmente con tremori, lentezza dei movimenti, rigidità muscolare e disturbi della marcia e, più raramente, con alterazioni di altri sistemi (cognitivo, comportamentale, del dolore, disturbi del sonno e del sistema cardiovascolare e gastrointestinale). Il Parkinson ha un considerevole impatto sul piano sociale ed emotivo, perché limita l’autonomia del paziente, che perde la sicurezza in sé stesso, nelle sue capacità lavorative e sociali. 
La malattia di Parkinson ha un elevato impatto sociale ed economico. Nella sola Emilia-Romagna si stima esistano circa 5-7 mila malati di Parkinson e che i nuovi casi siano circa 500 ogni anno. I primi sintomi insorgono, in media, verso i 60 anni, tanto per gli uomini che per le donne, anche se per circa il 5% delle persone ciò accade prima dei 50 anni.
In Italia le persone con Parkinson sono circa 250 mila. Ogni anno vengono diagnosticati 15 mila nuovi casi, mille dei quali in soggetti con meno di 45 anni di età.


Crisi Saeco: i sindaci dell'Appennino Bolognese e dell'Alto Reno al fianco dei lavoratori: “coinvolgeremo tutte le istituzioni”.


Maria Elisabetta Tanari, sindaco di Gaggio Montano.
I Sindaci scrivono

Le notizie che da qualche giorno circolano a riguardo dello stabilimento produttivo Philips-Saeco di Gaggio Montano, per il quale si prospetta il rischio di una riduzione della forza lavoro di oltre duecento unità, ha ovviamente scosso tutti gli amministratori locali dell'Appennino Bolognese. Il problema infatti non riguarda solo Gaggio Montano e i comuni limitrofi, ma rischia di aprire un'autentica ferita in tutto il tessuto produttivo dell'Appennino Bolognese. Le ricadute sociali dirette sui lavoratori e sulle loro famiglie sono gravissime, ma anche le altre imprese produttive e commerciali della zona sono destinate a soffrire di una tale eventualità. Da sempre i sindaci sono impegnati in prima linea per dimostrare che in montagna si può e si deve produrre come altrove, considerando peculiarità e ricchezze del territorio, e questa decisione da parte della multinazionale, che si aggiunge ad altre crisi aziendali, non può assolutamente lasciare indifferenti.
I 9 sindaci dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese e i 4 dell'Unione dei Comuni dell'Alto Reno hanno sottoscritto una nota di solidarietà congiunta nella quale si dichiara che:

"Le notizie relative a Philips Saeco ci allarmano e ci lasciano sconcertati. I numeri resi pubblici in questi giorni ci prefigurano una situazione drammatica per l'intera vallata, già messa a dura prova da altri importanti crisi aziendali e ci impegnano alla massima solidarietà e ad azioni congiunte con Città Metropolitana, Regione e Ministero, al fine di trovare percorsi utili a garantire la massima tutela per i lavoratori e le maggiori garanzie produttive, per una realtà già problematica e svantaggiata come è da sempre quella montana.
Esprimiamo la massima solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie e cercheremo, in ogni modo, di dare un contributo per il superamento di questa grave crisi che può avere drammatiche conseguenze dal punto di vista sociale, per tutto il territorio."

venerdì 27 novembre 2015

Crisi Saeco - Alleva AER: il problema è a monte: manca totalmente una responsabilità sociale di impresa imposta per legge.


Di Piergiovanni Alleva
consigliere regionale di l'Altra Emilia - Romagna

I 243 licenziamenti alla Saeco di proprietà della Philips sono l'ennesima mazzata su un territorio devastato da anni di crisi economica e che rischia la desertificazione industriale.
Per provare a risolvere la questione dobbiamo capire innanzitutto i motivi veri alla base degli esuberi: se cioè si tratta di una crisi di domanda o di un tentativo speculativo.
Se è una crisi di domanda non capisco perché non si ricorra alla cassa integrazione, nel secondo caso invece si è di fronte al solito problema di tutte le delocalizzazioni. Oramai infatti il disegno è chiaro: le multinazionali vengono qui, acquistano, spesso a prezzo di saldo, i gioielli industriali creati in decenni con l'ingegno e il duro lavoro, fanno i comodi loro finché vogliono e poi, appena si palesa un'opportunità speculativa migliore, fanno armi e bagagli lasciando sul territorio macerie e disperazione sociale che toccherà agli enti locali provare a gestire.
Questi enti locali però si trovano le mani legate visto che la legislazione estremamente liberista non consente di porre molti argini a queste spregiudicate speculazioni.
L'unica scappatoia quindi, per il caso Saeco e per altri simili, è provare ad offrire alla proprietà qualcosa, una riduzione di costi, a fronte dell'impegno a rimanere sul territorio per un certo periodo. Ad esempio si potrebbe proporre uno sconto contributivo. Si tratta con tutta evidenza di un ricatto per taglieggiare risorse pubbliche, ma la legislazione non offre molte altre soluzioni.
Da notare che il jobs act non offre alcuna risposta a questi scenari speculativi, anzi peggiora ancora di più le cose per i lavoratori visto che impedisce la reintegra anche qualora il licenziamento dovesse essere giudicato illegittimo dal giudice (per gli assunti dopo marzo 2015).
A mio parere dunque bisogna arrivare ad un accordo territoriale che non si limiti a far revocare adesso i licenziamenti in tutto o in parte ma chieda degli impegni occupazionali per tempi lunghi. Dobbiamo trovare una clausola anti - delocalizzazione da mettere al principio quando cioè avviene il passaggio di proprietà tra le due società, anche se con una legislazione attuale tutta improntata al liberismo e finalizzata a lasciare mano libera all'impresa a scapito della responsabilità sociale non appare un compito facile. E' quindi un problema che va affrontato in sede europea dove queste politiche liberiste sono decise.



Forze politiche e commercianti si mobilitano per solidarietà ai lavoratori della Saeco.

Il presidente del Comitato Noi Voi Vergato, Loris Bonantini ( nella foto), ha portato la sua solidarietà ai lavoratori della Saeco che ha incontrato sul posto. Al termine della visita ha detto: “Sono stati dichiarati 243 esuberi su 600 persone che lavorano alla Saeco. E' una tragedia per la Valle del Reno, poichè l'Azienda occupa cittadini di tutti i comuni della vallata. Mi chiedo cosa aspettino i sindaci a fare sentire la loro voce, come pure la Città Metropolitana. Chiederò ai consiglieri regionali d'opposizione di operare all'unisono per fare così massa critica e portare nelle sedi istituzionali il problema. La montagna sta morendo a livello sociale e imprenditoriale. Se si considera che pure la Demm e' in cattive acque, dove potranno pensare di trovare un lavoro i residenti della Valle del Reno? Anche se si pensa a un lavoro in città non si può contare su un servizio ferroviario che garantisca le esigenze dei pendolari. Non si sa più nemmeno dove poter 'sbattere la testa'. Trovo questa situazione vergognosa. Voglio sottolineare che come sempre è dal basso che nascono grandi cose: i commercianti, in particolare quelli di Porretta, il prossimo lunedì pomeriggio faranno una serrata di solidarietà con i lavoratori della Saeco. Gran bel gesto che si spero trovi la partecipazione delle altre categorie professionali. Se muore l'attività produttiva in Appennino, muore l'intera economia di vallata” . 

Infine Bonantini si impegna: “Faro' di tutto per cercare di muovere le acque e farei la proposta di provvedimento legislativo: le multinazionali che sbarcano in Italia e ricevono contributi pubblici siano impegnate a restituire gli aiuti ricevuti se delocalizzano e se se ne vanno”.


SAECO DI GAGGIO MONTANO, REGIONE E GOVERNO SCONGIURINO I 243 ESUBERI.



E’ inutile girarci intorno e cercare di arrampicarsi sui vetri. La verità è una sola: la Romania batte l’Italia 243 a zero, dove 243 sono gli esuberi annunciati tra i dipendenti della Saeco di Gaggio Montano”.

Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord in Emilia Romagna invita Regione e Governo a intervenire prima che sia tropo tardi.

La multinazionale Philips che ha rilevato l'azienda nel 2009 – ricorda l’esponente del Carroccio -, ha dichiarato che per il prossimo anno gli esuberi saranno 243, circa la metà dei dipendenti. Purtroppo lo stabilimento di Gaggio Montano non tiene il passo con lo stabilimento della Romania, dove i costi per la produzione sono inferiori”.
Marchetti continua: “Il caso della Saeco di Gaggio Montano è un vero e proprio terremoto per un'area già in difficoltà come quella dell'Appennino. Per questo invito la giunta a fare tutti gli sforzi possibili per salvaguardare l'occupazione di quel territorio e a farsi portavoce presso il governo centrale di quello che sta accadendo nella nostra regione affinché i posti di lavori siano tutelati. Senza lavoro – conclude – non c’è futuro per nessuno”.

Dopo il 'fiocco rosa sulle porte degli edifici pubblici dell'Unione dell'Appennino Bolognese' per ricordare la battaglia contro la violenza sulle donne, Marzabotto festeggia la 'donna' con un 'una giornata di benessere al femminile'.



Domenica prossima, 29 novembre, a Marzabotto, presso la palestra della scuola media, si celebra l'anima e il corpo delle donne con l'iniziativa 'Io valgo!', una giornata di fitness e benessere al femminile. Al mattino, a partire dalle 10, sono previsti incontri di meditazione e respirazione, Hatha Yoga, Naturopatia e Massaggio Shiatsu; al pomeriggio, dalle 15, Gymstick, Salsa Cubana e Zumba.
L’ingresso è gratuito.

Inoltre presso l’atrio del Comune è possibile visitare la mostra fotografica “Via Crucis” di Andrea Poggipollini, dove resterà fino al 9 dicembre.


L'iniziativa fa parte del programma promossa dall'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese, per celebrare la 'giornata contro la violenza delle donne e che è stata caratterizzata da 'un fiocco rosa' posto sulle porte degli uffici pubblici, accompagnato alla scritta 'Speriamo che sia femmina' e dalla frase 'Speriamo che abbia le stesse opportunità dei suoi amici maschietti. Speriamo che non subisca mai discriminazioni di genere. Speriamo che mai nessuno la molesti. Anzi: LO ESIGIAMO'.

Castiglione dei Pepoli ha promosso la giornata con due laboratori organizzati in collaborazione con il Polo Comprensivo 'Caduti della Direttissima'. Il progetto prevedeva il laboratorio “70 anni e non sentirli” sul diritto di voto delle donne in Italia che risale appunto al 1946 e un laboratorio intitolato “Sai cosa compri?” su come il corpo della donna venga oggettivato all'interno delle pubblicità che compaiono su tutti i media. Entrambi i progetti si svolgeranno in orario scolastico.


A Vergato si è tenuta la conferenza “Tra violenza e pregiudizio: storie di donne nel mondo” . Nell’incontro sono state affrontate alcune tematiche legate alla violenza contro le donne, attraverso il racconto di casi esemplari (quali quelli di Anna Maria Scarfò e Lea Garofalo).

Alla campagna di comunicazione e alle iniziative culturali si accompagna inoltre un messaggio più formale: un ordine del giorno dell’Unione ripreso inoltre dai Comuni nel quale si ricordano dati conosciuti che tuttavia continuano a far riflettere.

Il “Rapporto sul femminicidio in Italia” condotto dall'Eures nel 2014 certifica i dati agghiaccianti del 2013: 179 donne uccise nel nostro Paese, in pratica una ogni due giorni. +14% rispetto al 2012, quando furono 157. Rientrano nel computo delle vittime anche le donne uccise dalla criminalità, 28 nel 2013: in particolare si tratta di omicidi a seguito di rapina, dei quali sono vittima soprattutto donne anziane. 179 donne uccise su un totale di 502 omicidi commessi su tutto il territorio nazionale significa che di tutte le persone assassinate in Italia, il 35,7% è donna. Nel 1990 lo stesso dato era fermo all'11%.
Nel 2013, 7 assassinii su 10 sono stati commessi tra le mura domestiche (122 casi) in linea con il dato relativo al periodo 2000-2013 (70,5%). Sono le trasformazioni e le dinamiche del rapporto di coppia a spiegare il maggior numero dei casi. Il 66,4% delle vittime è stata uccisa dal coniuge, dal partner o dall'ex partner (81 vittime su 122).
L'Organizzazione Mondiale della Sanità identifica la violenza come principale causa di decessi o invalidità del genere femminile compreso tra i 16 e i 44 anni. Il fenomeno sta diventando ormai un’emergenza sociale da monitorare e risolvere, possibilmente tramite politiche sociali e tutele normativo-istituzionali adeguate.
Le amministrazioni sottolineano come siano da combattere tutte le forme culturali che predichino o giustifichino la violenza, tramite la sensibilizzazione della popolazione e l’educazione scolastica delle nuove generazioni. In particolare risulta intollerabile la concezione colpevolizzante e arcaica delle donne, le quali vengono rese di fatto responsabili morali delle violenze, delle angherie, degli stupri e degli omicidi che subiscono, per cui il “femminicidio” sarebbe una piaga di cui le donne stesse sono causa.
Inoltre si evidenzia la necessità di individuare leggi efficaci a contrasto di questo fenomeno e di mettere le forze dell’ordine e la magistratura nelle condizioni di poter agire contro chiunque sottoponga donne a qualsiasi tipo di violenza prevenendo il crimine e, quando ciò non è possibile, punendo i responsabili in maniera esemplare.





Monzuno ripropone il 'mercatino di Natale'.

Lidia Bernardini ricorda che domani, sabato 28 novembre, alle 10, nella Sala Ivo Teglia,  apre a Monzuno il consueto e apprezzato Mercatino di Natale che avrà la partecipazione di apprezzati artigiani e hobbysti che esporranno il meglio della loro produzione. 

 

Monzuno si propone un Natale con l'Arte.


Irma Fiorentini informa:


Per prepararci al Natale e trovare un regalo davvero unico, domani SABATO 28 NOVEMBRE, siete invitati ad un pomeriggio speciale in tema d’Arte.

Apertura alle 15 con una interessante LEZIONE su 'Lo Spirituale nell’Arte', cui seguirà l’inaugurazione della MOSTRA-MERCATO e il consueto FORUM PUBBLICO a cui tutti potranno partecipare in prima persona. 

 

Di seguito il programma, passate parola e non dimenticate di prenotare.



LO SPIRITUALE NELL'ARTE
quanto di più intimo e prezioso fu racchiuso nelle opere del passato, lezione a cura della Dott.sa Lorenza Miretti
Sabato 28 ore 15.00, Ingresso € 10,00
Prenotazioni entro Mercoledì 25 Novembre
 
MOSTRA-MERCATO D'ARTE PRENATALIZIA
Sabato 28 ore 17.00, Ingresso libero
di seguito Forum Pubblico condotto dalla Consulente Filosofica Erica Oppidi
per finire Auguri e Aperitivo
Visite su appuntamento 29 Novembre - 6 Dicembre 
 
presso Studio d’Arte “La goccia” Via Capezzale 1 Monzuno BO Come Arrivare
 
INFO: Irma Tel. 335 53 48 778, Mail irmafiorentini@gmail.com
 
Link Evento
 
Evento promosso dal Comune di Monzuno, Club BO e Studio d’Arte “la goccia”

Il Trasporto solidale è di casa nell'Unione dei Comuni dell'Appenino Bolognese.



Riceviamo e riportiamo

L’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese ha deciso di subentrare al Comune di Gaggio Montano nel progetto del 2010 'Trasporto solidale'. Si tratta di una convenzione con la Società Servizi di Utilità Sociale , la quale assicurerà la fornitura in comodato gratuito per ulteriori 8 anni di un veicolo attrezzato per la mobilità di cittadini diversamente abili, già utilizzato presso il Comune di Gaggio Montano, comprensivo dei servizi assicurativi e del servizio di assistenza per la manutenzione straordinaria.
I fondi per coprire i costi saranno reperiti da Servizi di Utilità Sociale tramite contratti di sponsorizzazioni con le imprese territoriali.
Tale mezzo è attualmente utilizzato per lo svolgimento dei servizi di trasporto ed accompagnamento sociale, e il subentro dell'Unione è la logica conseguenza del conferimento da parte dei comuni aderenti delle funzioni di gestione dei servizi sociali all'Unione dei Comuni.
Per avere un'idea dell'importanza del servizio fornito attraverso l'automezzo in questi anni basti pensare che a Gaggio Montano del servizio di assistenza domiciliare beneficiano in media 15 anziani e due disabili ogni mese.
Il mezzo utilizzato sarà un Fiat Doblò, con caratteristiche tecniche (passo lungo e tetto alto) che lo renderanno idoneo a trasportare 4 passeggeri oltre all’autista, completamente attrezzato per questa tipologia di trasporti, con elevatore idraulico omologato a norma di legge per il trasporto di sedia a rotelle.
Oltre all’acquisto, all’allestimento e alla messa in strada, verrà data al mezzo una copertura totale (assicurazione, bollo, cambio gomme, tagliandi, manutenzione) per garantire la continuità del servizio gratuito.

Il sindaco di Gaggio Montano Elisabetta Tanari ha commentato “La nostra esperienza in questi anni di utilizzo dell'automezzo è stata assolutamente positiva. Grazie infatti alle imprese produttive di Gaggio Montano, ma non solo, siamo riusciti a fornire un servizio prezioso per la popolazione in un momento in cui per i comuni fare investimenti è molto difficile”.