'Le promozioni per soci e clienti le pagano i
lavoratori’, accusano i dipendenti della Coop di Marzabotto, in sciopero questa
mattina per la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto
integrativo .
Hanno incrociato le braccia, hanno allestito un ‘totem’
con i simboli sindacali che segnalavano la loro protesta e poi hanno iniziato a
distribuire volantini ai clienti che, increduli per lo sciopero delle loro affezionate
fornitrici dei generi di prima necessità, leggevano voraci le motivazioni della
singolare presa di posizione. Non si ricorda infatti un solo precedente di sciopero
della ‘ragazze Coop’ di Marzabotto.
Con la consueta disponibilità e con lo stesso sorriso compiaciuto verso il cliente abituale hanno poi spiegato le ragioni della loro protesta: “La proposta della direzione è quella di aumentarci l’orario di lavoro, toglierci la pausa di un quarto d’ora per i full time e 10 minuti per i part time senza in cambio alcuna compensazione economica. Noi siamo dei lavoratori che nel momento del bisogno rispondono sempre con la massima disponibilità. Ma qui si vuole imporre un inaccettabile passo indietro. Al tavolo della trattativa la nostra controparte ha posto come condizione non negoziabile la pretesa di cancellare il contratto integrativo e con quel dictat la delegazione sindacale ha abbandonato il tavolo. E ha fatto molto bene, il metodo è quello di Marchionne”, conclude ironizzando Marzia con l’approvazione degli altri scioperanti. “La coop non decide di migliorare qualità e servizi per soci e clienti, ma solo di abbassare i prezzi tagliando salari e diritti: infatti 144 ore gratis, 3000 euro annui in meno, cancellazione della pausa retribuita… Questa Coop sei anche tu ?”
E i clienti, a quella domanda delle lavoratrici,
rispondono che quella Coop non sono loro e assicurano la piena solidarietà a supporto della protesta.
Qualcuno oggi non avrà mangiato la frutta, ma non si è scomposto. La protesta
dei lavoratori è sempre protesta e va rispettata , anche se la controparte è la
Coop.