Dopo
quella di Vergato, la prossima settimana riapriranno le biblioteche
dell’Appennino bolognese: libri in quarantena e massima attenzione
di
Carmine Caputo
Tornano
in servizio le biblioteche dell’Appennino bolognese, con tutta
l’attenzione che ovviamente va dedicata a questa delicata fase di
transizione, in cui non si può ancora abbassare del tutto la guardia
contro il rischio di contagio da Covid-19.
La
prima a ripartire è stata la biblioteca di Vergato, che ha riaperto
già dall’11 maggio. Durante
la settimana è prevista una
riapertura graduale anche per le biblioteche di Castiglione dei
Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Marzabotto, Monzuno e San
Benedetto Val di Sambro. Tutte si adegueranno ai protocollo di
sicurezza che tengono conto delle raccomandazioni degli esperti.
Ovviamente
si farà attenzione al distanziamento del pubblico e all’assoluto
divieto di assembramento: le biblioteche sono spesso un centro di
socializzazione soprattutto per i più giovani, ma per il momento si
dovrà rinunciare a questa sia pure importante funzione. Non saranno
infatti consentiti accesso e soste nelle sale studio, nelle sale
bambini e ragazzi, nell’area emeroteca, alle postazioni internet,
ai servizi igienici e alle macchinette delle bevande.
Gli
ingressi saranno contingentati: entrerà in biblioteca, dopo aver
suonato il campanello, una persona per volta (con deroghe previste
per i diversamente abili, gli anziani o i minori accompagnati). Le
eventuali file si formeranno all’esterno degli edifici. Un
altro problema che i bibliotecari dovranno affrontare riguarda il
maneggio maneggio di libri, cd o dvd che stazionano a casa degli
utenti, rientrano in sede, e poi vengono prestati ad altri utenti:
tutto ciò può essere veicolo di contagio. Per questo motivo il
servizio bibliotecario sarà limitato al prestito e alla riconsegna
dei documenti, mentre non sarà possibile accedere alle collezioni a
scaffale. Il prestito interbibliotecario e intersistemico sarà
sospeso.
Sarà
poi attivata la cosiddetta quarantena dei libri: visto
che la permanenza del virus sulle superfici può variare dai 3 ai 9
giorni (non ci sono evidenze scientifiche univoche in merito), in
accordo con la Città metropolitana di Bologna i libri rimarranno in
quarantena per 9 giorni. L’utente riconsegnerà cioè i libri in
apposite scatole che verranno poi richiuse con la data e ricollocate
nello scaffale alla fine della quarantena, mentre gli operatori
aggiorneranno le schede direttamente tramite software.
Gli
utenti e gli operatori dovranno indossare la mascherina e saranno
garantiti diversi punti per sanificare le mani, laddove risulti
complicato fornire guanti monouso. Se possibile (molto dipende in
questo caso dalle caratteristiche dell’immobile) si cercherà di
separare l’entrata dall’uscita, prevedendo percorsi obbligati che
evitino alle persone incontri ravvicinati.
Sugli
orari di apertura le scelte delle biblioteche sono diverse: alcune
confermano le precedenti, altre invece distribuiranno maggiormente le
ore nel corso della settimana per ridurre il rischio di code o
assembramenti. Sarà possibile prenotare il servizio telefonicamente,
via e-mail negli orari predisposti oppure tramite la piattaforma
Opac.
Verrà
infine garantita la pulizia e la sanificazione periodica con adeguati
detergenti dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e
delle aree comuni, con particolare attenzione a maniglie e porte,
tastiere, mouse, telefoni, superfici.
Nessun commento:
Posta un commento