È il progetto di rigenerazione urbana di Ripoli, firmato dallo studio Ciclostile Architettura, ad aggiudicarsi la Medaglia d’Oro nella sezione Emilia-Romagna della seconda edizione del Premio Rigenera. La cerimonia di premiazione si è tenuta lunedì 7 aprile a Reggio Emilia, nella sala conferenze dell’Ordine degli Architetti.
Il Premio Rigenera, dedicato all’architettura rigenerativa come strumento di inclusione e sostenibilità, punta a valorizzare ogni anno progetti capaci di migliorare la qualità della vita e ridurre le disuguaglianze sociali e ambientali. Tra le dieci proposte finaliste a livello nazionale e le tre selezionate per l’Emilia-Romagna, la giuria ha scelto il progetto di Ripoli con la seguente motivazione:
«Se il fine del progetto dello spazio pubblico è la realizzazione di luoghi
densi di significati, il processo partecipativo che genera un bene comune è
importante quanto il risultato finale: in questo senso, la riqualificazione di
Ripoli è un esempio di quella necessaria coerenza tra processo e progetto».
Grande la
soddisfazione del sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Alessandro Santoni,
che ha così commentato il riconoscimento:
«Sono molto contento per questo risultato, che valorizza il lavoro dei
professionisti di Ciclostile Architettura e, ancor più, conferma la bontà
dell’idea iniziale di rigenerazione della frazione di Ripoli, nata e cresciuta
insieme alla cittadinanza. Un progetto inclusivo, ecologico, accessibile e
pensato per le persone. Abbiamo affrontato un’emergenza abitativa e sociale non
con interventi calati dall’alto, ma partendo dal pensiero condiviso, dai
laboratori partecipati, trasformando le fragilità del territorio in opportunità
di creatività e innovazione. Questo premio rappresenta la conclusione simbolica
di un percorso costruito per stralci, nel tempo, e con impegno costante».
A sottolineare l’importanza del percorso anche l’architetto Giacomo Beccari, di Ciclostile Architettura:
«Il progetto di Ripoli è il risultato di un lavoro corale. Il merito è
condiviso con la comunità e l’amministrazione, che hanno saputo avviare e
sostenere un processo lungo, ma coerente, fatto di ascolto reciproco e
partecipazione attiva. Siamo felici di questo riconoscimento che ne attesta il
valore, non solo tecnico, ma anche umano e sociale».
Il Premio Rigenera si conferma così non solo un concorso di architettura, ma un vero e proprio laboratorio di idee e pratiche per la rigenerazione urbana, capace di restituire centralità ai luoghi, coinvolgere le comunità e generare impatti positivi a lungo termine.
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