di Roberto Brusori
Sabato 5 aprile si è conclusa, nella sala Angelo Corbo di Rioveggio, la rassegna teatrale EmilTeatro che ha animato le serate del paese con spettacoli all’insegna della comicità e dell’intrattenimento.
A chiudere in bellezza il programma è stata la celebre commedia di Molière Il malato immaginario, interpretata con grande bravura da una delle compagnie partecipanti.
La rassegna, organizzata con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura
del Comune di Monzuno e della Pro Loco di Rioveggio, ha proposto un ciclo di commedie
dal filo conduttore comune: le traversie amorose tra tresche e amanti, in
chiave ironica e popolare. Tra gli appuntamenti più apprezzati, spicca la
rappresentazione in dialetto romagnolo, ambientata in un contesto rurale e
comprensibile a tutti, che ha riscosso entusiasmo e larghi consensi.
Il successo della rassegna è andato ben oltre le aspettative: il pubblico
ha risposto con grande partecipazione, affollando la sala in ogni appuntamento,
con una presenza eterogenea per età e provenienza, non limitata al solo
territorio di Rioveggio. Il merito va anche alle compagnie teatrali, che hanno
saputo coinvolgere e divertire grazie a interpretazioni vivaci, scenografie
curate e musiche coinvolgenti.
Il teatro ha fatto da collante, portando aggregazione e cultura anche in un contesto periferico e in uno spazio generalmente dedicato ad altre attività. Alla fine di ogni spettacolo, il pubblico ha potuto incontrare gli attori in momenti conviviali accompagnati da dolci, salatini e brindisi.
Un sentito ringraziamento va a Emilbanca e ai componenti dei comitati soci di Rioveggio, Monzuno, Vado, Sasso Marconi, Marzabotto e Madonna dei Fornelli, il cui contributo è stato fondamentale per la riuscita dell’iniziativa.
Gli organizzatori hanno già espresso la volontà di proseguire con nuove
edizioni della rassegna, perché – come dichiarano – “il teatro è
cultura e aggregazione”. E il grande successo dell’ultima serata,
testimoniato da applausi scroscianti e parole affettuose del pubblico (come si
vede anche nella foto di gruppo sul palco), è la conferma più bella di questo
impegno.
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