mercoledì 2 aprile 2025

Tper lancia le e-bike: alternativa sostenibile o distrazione dal trasporto pubblico?

 



Mentre i bolognesi fanno i conti con un trasporto pubblico sempre più costoso e inefficiente, Tper introduce un nuovo servizio di bike sharing elettrico. Un’iniziativa all’insegna della mobilità sostenibile o una mossa che distoglie l’attenzione dalle criticità del sistema autobus?

Il progetto: 250 e-bike per Bologna

A partire dalla fine di marzo 2025, Corrente, la piattaforma di car sharing di Tper, metterà a disposizione 250 biciclette elettriche per il noleggio in tutta la città. Il servizio si affiancherà alla flotta di auto e scooter elettrici già operativi, nell’ottica di promuovere un sistema di trasporti più integrato e sostenibile.

L’iniziativa segue di pochi mesi l’introduzione degli scooter elettrici e si inserisce in una strategia di diversificazione dell’offerta. Tuttavia, la scelta di investire in un nuovo servizio di micromobilità solleva dubbi tra i cittadini, che lamentano una rete autobus sempre più in difficoltà tra guasti, scarsa pulizia e biglietti tra i più cari d’Italia.

Mobilità sostenibile o priorità sbagliate?

Il servizio di bike sharing, inizialmente testato per aziende ed enti, sarà ora accessibile a tutti i cittadini. Un passo in avanti verso la mobilità verde, ma che rischia di oscurare i problemi strutturali del trasporto pubblico locale. Gli autobus continuano a essere il mezzo di trasporto più utilizzato in città, ma la loro affidabilità è messa a dura prova da frequenti guasti e scioperi.

La domanda sorge spontanea: ha senso investire in nuove soluzioni di mobilità quando il servizio principale continua a presentare gravi carenze? Migliorare la qualità e l’efficienza degli autobus non dovrebbe essere la vera priorità per Tper?

Costi e accessibilità del servizio

Il noleggio delle e-bike di Corrente avrà un costo di 2 euro ogni 30 minuti, con due utilizzi gratuiti al giorno per gli abbonati Tper. Sebbene rappresenti un’opzione interessante per brevi tragitti, il servizio non risolve le problematiche di chi dipende quotidianamente dagli autobus per spostarsi in città.

Le biciclette elettriche, per quanto pratiche, non sono adatte a tutti: chi percorre lunghe distanze o deve affrontare condizioni meteo avverse potrebbe trovarle poco funzionali rispetto ai mezzi pubblici tradizionali.

Un’idea green, ma sufficiente per la mobilità urbana?

L’introduzione del bike sharing elettrico rappresenta senza dubbio un’opportunità per una mobilità più sostenibile. Tuttavia, resta il dubbio che Tper stia privilegiando operazioni d’immagine piuttosto che affrontare i veri problemi del trasporto pubblico.

Mentre le biciclette elettriche potranno risultare utili per alcuni spostamenti, la vera sfida resta quella di garantire autobus più efficienti, puliti e accessibili. Senza un intervento deciso su questo fronte, il rischio è che le e-bike diventino solo una soluzione di nicchia, mentre il trasporto pubblico continua a essere un problema quotidiano per migliaia di cittadini.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe sapere quanto incassa Tper da questo servizio di Mobike e quanto ha speso finora il cittadino per finanziarlo. Siamo arrivati alla quarta o quinta generazione di e-bike in pochi anni! Ma quanto ci costa sta roba quà ? Omertà più assoluta naturalmente!