martedì 8 aprile 2025

Gaggio Tech, Casadei (M5S): “Crisi preoccupante per l’Appennino bolognese. Serve responsabilità sociale e tutela del lavoro”

 



«La crisi della Gaggio Tech è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Non si tratta solo di bilanci, ma di persone, famiglie e della dignità del lavoro che sostiene intere comunità». Con queste parole Lorenzo Casadei, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Emilia-Romagna, ha commentato l’interrogazione presentata in Commissione II all’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Paglia.

Casadei ha criticato duramente la decisione del socio di maggioranza dell’azienda di avviare la liquidazione volontaria senza alcun preavviso alle istituzioni, ai sindacati e ai lavoratori. «Una scelta inaccettabile – ha dichiarato – soprattutto alla luce degli impegni assunti solo tre anni fa con l’acquisizione della ex Saga Coffee. Una mossa che mette a rischio il futuro occupazionale di 131 dipendenti e infligge un colpo pesantissimo al già fragile tessuto economico e sociale dell’Appennino bolognese».

Nel corso del suo intervento, il consigliere ha inoltre evidenziato come la crisi della Gaggio Tech si inserisca in un contesto più ampio di difficoltà che colpisce il comparto manifatturiero italiano, in particolare il settore automotive. «Secondo i dati ANFIA – ha ricordato – a settembre 2024 si è registrato il settimo mese consecutivo di calo produttivo, con una flessione del 30% rispetto all’anno precedente».

Casadei ha accolto con favore la risposta dell’assessore Paglia, che ha sottolineato l’importanza dell’immediata apertura di un tavolo di confronto tra le parti, utile a rallentare la procedura di liquidazione e a favorire la ricerca di nuovi investitori. «Serve una sinergia concreta tra Regione, Ministero, soci di minoranza, sindacati e lavoratori – ha spiegato – per trovare soluzioni efficaci e durature».

Il consigliere ha anche espresso apprezzamento per gli impegni presi dalla Giunta regionale, tra cui interventi mirati per attrarre nuove commesse e limitare il ricorso alla cassa integrazione. Ma ha anche ribadito la necessità di un tavolo nazionale che affronti la questione in modo strutturale. «Occorrono vincoli chiari per gli investitori – ha detto – affinché siano rispettati gli impegni sociali e produttivi assunti».

Infine, Casadei ha lanciato un appello a considerare le imprese non solo come entità economiche, ma anche come presìdi sociali. «Le aziende sono incubatrici di lavoro, competenze e cultura del territorio. Non possono essere valutate unicamente con parametri finanziari. Serve consapevolezza e responsabilità sociale in ogni decisione che le riguarda».

«Continueremo a monitorare da vicino la situazione – ha concluso – e a restare al fianco dei lavoratori e delle comunità coinvolte, affinché le istituzioni siano presenti, concrete ed efficaci nella difesa del lavoro e della dignità delle persone».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il proprio lavoro va difeso con le scelte di “essere o non essere”.