sabato 5 aprile 2025

Bignami (FdI): “Regione e Unione dei Comuni silenziose sul progetto della Bretella Reno-Setta. Così si affossa la mobilità dell’Appennino”

 


Vergato News riporta la denuncia dell’onorevole Galeazzo Bignami (Fratelli d’Italia), che accusa la Regione Emilia-Romagna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese di immobilismo sul progetto della Bretella Reno-Setta. L’opera, presentata ufficialmente da Anas in un incontro pubblico a Vergato circa un anno fa, rappresentava una concreta opportunità per migliorare la viabilità dell’area. Tuttavia, denuncia Bignami, senza il necessario assenso da parte della Regione e degli enti locali coinvolti, il progetto è rimasto fermo al palo.

“Il silenzio – afferma l’onorevole – è una scelta precisa: equivale a non dare gambe a un’infrastruttura necessaria”.

Ma non è l’unico caso. I ritardi e le incertezze sul potenziamento della mobilità riguardano diversi fronti strategici per l’Appennino bolognese: dall’ammodernamento del tratto della statale Porrettana tra Vergato e Sasso Marconi, alla realizzazione della Bretella Sasso Marconi–Pian di Macina, passando per il completamento del nuovo casello autostradale di Rioveggio e la definizione del futuro utilizzo del tratto dismesso della vecchia A1 a Vado.

Il nodo più critico resta il mancato raddoppio dei binari ferroviari da Casalecchio a Sasso Marconi, opera più volte annunciata, data per certa, ma mai seriamente considerata.

Si dice che manchi il consenso politico tra destra e sinistra e che, in assenza di accordo, tutto resti bloccato. C’è persino chi sospetta che le divergenze siano volute, per dirottare fondi e attenzione su altri territori.

Nel frattempo, vivere e lavorare in Appennino diventa sempre più difficile. Gli imprenditori locali si trovano a sopportare un doppio fardello: da un lato i nuovi dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti, dall’altro una mobilità ancora ferma all’Ottocento.

La sensazione è che ci sia un vero e proprio ‘gioco del silenzio, condiviso da tutte le forze politiche, con l’obiettivo non dichiarato di spingere verso lo spopolamento dell’Appennino.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bretella Reno-Setta:
700 milioni di €

Ammodernamento SS64 Vergato-Sasso M.:
200 milioni di €

Bretella Sasso M.-Pianoro:
500 milioni di €

Raddoppio ferrovia Porrettana Casalecchio Sasso M.:
300 milioni di €

Interramento Ferrovia a Casalecchio:
150 milioni di €

Ce li abbiamo? Sarebbero tutte opere a carico di Anas-FS
Galeazzo può alzare il telefono e chiede al suo ex capo Salvini se rinuncia al 15% del budget del ponte sullo Stretto per fare queste opere.

Anonimo ha detto...

Galeazzo fa finta di chiedere tutti i tipi di migliorie............felpone ha solo in mente la costruzione di un ponte che non avverra`mai......e`tutto un gioco....far finta di voler far tutto promettere e poi nonmantenere.....sperando nei voti per rimanere incollati alla poltrona...!!!

Anonimo ha detto...

Galeazzo deve essere un discepolo di Mastacchi, punta il dito su problemi enormi per cui vi sono pochi o niente soldi, per attaccare il governo regionale. Il casello di rioveggio quel rudere arrugginito, sarebbe stato sufficiente che l'allora sindaco Mastacchi avesse chiesto la blindatura del contratto ad autostrade, ovvero se la società subappaltatrice fallisce (come successo), autostrade finisce l'opera personalmente. Invece è più facile accusare di inettezza ora gli altri vero!! Bravo Galeazzo ai un "grande" maestro

Anonimo ha detto...

Casello di Rioveggio inutilmente previsto sulla vecchia A1 e senza raccordo con la Variante di Valico.
Deve averlo progettato un genio, eh.