Il punto del Comandante Vigili del Fuoco di Bologna
"Bargi è un unicum al mondo, quindi quello che si
sta facendo è prototipale, non è stato mai fatto e questo aumenta ovviamente le
incertezze, aumenta la prudenza".
Lo ha detto il comandante provinciale dei Vigili del
Fuoco di Bologna, Mauro Caciolai, facendo il punto sulla situazione nella
centrale Enel Green Power di Bargi, sul lago di Suviana, a quasi un anno
dall'esplosione che il 9 aprile 2024 causò la morte di sette lavoratori.
Caciolai ha risposto ai cronisti a margine di un
incontro di presentazione con la stampa, a sei mesi dal suo insediamento a
Bologna.
"A Bargi siamo in un ambiente confinato che richiede
attenzioni per operare, pieno d'acqua, con chissà cosa dentro l'acqua - ha
spiegato - quindi si sta andando avanti con una certa lentezza, in questo caso
più che giustificata dalla necessità di porre attenzione a moltissimi
particolari, non ultimi ovviamente tutti quei dati e quegli elementi che sono
sensibili per la Procura, per l'indagine. Non stiamo facendo indagini per finalità
scientifiche - ha concluso Caciolai - le stiamo facendo per garantire,
nonostante tutto, la possibilità di tutela di tutte le parti interessate".
A quanto si apprende, finora sono stati liberati dall'acqua
i primi cinque piani della centrale e i vigili del fuoco sono in attesa delle
indicazioni della Procura per procedere al recupero di alcuni dispositivi, che
sono nei piani ancora sommersi e che farebbero parte del controllo della
centrale. Per farlo, serviranno sommozzatori dato che si tratta di
un'operazione delicata che va pianificata con attenzione. Seguiranno altre fasi
di svuotamento controllato della centrale. (ANSA)
5 commenti:
Non è che vogliamo tenerla più lunga del recupero della Costa Concordia all'isola del Giglio? Possibile che in Italia i tempi siano tutti biblici?
La vedo ancora lunga, forse un po’ troppo
Cosa fa la Regione? Accetta i progetti?
Dopo la strage di Suviana arrivano molte “proposte” alternative, di Eolico e fotovoltaico…campi e crinali a rischio, agricoltura e territorio a rischio. Proposte di pale eoliche alte 200 metri..” lenzuoli” giganteschi di pannelli fotovoltaici sui campi. Ripristinate l’idroellettrico, date un “colpo al cerchio e uno alla botte” come da buon senso
Si, certo, procedere con i “piedi di piombo”. Passano i mesi e gli anni.
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