venerdì 11 aprile 2025

Cimitero di San Leo: Frana minaccia oltre 60 loculi. I cittadini chiedono interventi urgenti

Anche Pupi Avati sollecita il recupero della struttura storica

 

Foto da Facebook

Anche Pupi Avati chiede il recupero del cimitero di San Leo minacciato da una frana che ne ha reso instabile gran parte del fronte che insiste sul torrente Rio Maggiore. Instabilità che si è aggravata a seguito dell’alluvione del maggio 2023 e di quelle che sono seguite.

Il regista si è rivolto al sindaco Roberto Parmeggiani scrivendo: “Mi considero sia umanamente che cinematograficamente cittadino a tutti gli effetti del Comune che Lei governa e quindi nel diritto di chiedere un suo autorevole intervento nei riguardi della situazione di totale abbandono in cui versa il piccolo cimitero di San Leo. 

In quel piccolo cimitero sono raccolte le spoglie terrene di coloro che diedero vita alla mia intera famiglia ( da parte di madre ) e  nell'arco lungo della mia carriera professionale , mi trovai ad ambientare un alto numero di film e la stessa cosa può dirsi per la chiesa sovrastante di San Leo .

……

Insomma signor sindaco a quel chilometro di terra io ho sempre saputo di dovere le mie radici e nel documentario SKY dal titolo "vorrei sparire senza morire " l'ho esplicitamente testimoniato”.

Ieri si è tenuto  un incontro molto partecipato tra l’Amministrazione comunale, affiancata dai tecnici incaricati, e i familiari dei defunti sepolti presso il cimitero di San Leo. Al centro della discussione, una relazione tecnica che ha messo in evidenza una situazione estremamente preoccupante: una frana di vaste proporzioni interessa il lato Sud del cimitero, proprio in corrispondenza dell’ingresso e di parte del parcheggio.

La documentazione, supportata da fotografie e rilievi, ha confermato che il dissesto potrebbe mettere seriamente a rischio la stabilità di oltre 60 loculi. Un possibile aggravamento del fenomeno, secondo i tecnici, potrebbe portare allo sgombero dell’intero lato Sud e al trasferimento delle salme nel cimitero di San Lorenzo. Un'operazione complessa e costosa, che ricadrebbe interamente sulle finanze del Comune.

Il sindaco, presente all’incontro, ha cercato di rassicurare i cittadini affermando che nessuno sarà obbligato a spostare i propri cari fuori dal territorio di San Leo. Ha però precisato che, al momento, non sono state definite soluzioni alternative e che non vi è alcuna certezza sulla possibilità di mettere in sicurezza l’intera area compromessa.

Tra le ipotesi al vaglio, l’Amministrazione sta considerando l’individuazione di un terreno solido e pianeggiante nelle vicinanze, sempre all’interno del territorio di San Leo, dove poter eventualmente realizzare una nuova area cimiteriale.

Durante l’incontro, numerosi familiari hanno preso la parola, denunciando con fermezza il grave stato di abbandono in cui versa la struttura: tetto ormai distrutto, grondaie assenti o colme di detriti, infiltrazioni che hanno danneggiato i muri e messo in pericolo cornicioni e lapidi, soprattutto nei lati Nord ed Est del cimitero.

Criticità sono emerse anche lungo i lati adiacenti alla strada, dove da tempo non si eseguono interventi di manutenzione. La mancata pulizia dei fossi di scolo ha peggiorato la situazione, favorendo l’erosione di un terreno già instabile.

Alle numerose domande poste dai cittadini, l’Amministrazione ha risposto prendendo impegni concreti: un nuovo incontro sarà convocato prima dell’estate, per condividere con la cittadinanza le relazioni tecniche definitive. Solo allora si procederà con la ricerca dei fondi necessari per gli interventi.

Nel frattempo, per garantire la sicurezza, si valuta anche la possibilità di aprire un accesso provvisorio sul lato ovest del cimitero, realizzando un varco nel muro affacciato sulla strada.

La comunità di San Leo resta in attesa di soluzioni concrete. 

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