Dal
Comune di Casalecchio di Reno
Oggi,
giovedì 6 dicembre, sarà il giorno delle commemorazioni ufficiali
del 28° anniversario della Strage del Salvemini: alle 9.30,
presso l’Istituto Gaetano Salvemini, nell’ambito del
progetto “Un manifesto per il Salvemini”, la scuola,
rappresentata dal dirigente Carlo Braga, consegnerà al
sindaco di Casalecchio di Reno Massimo Bosso e ai
rappresentanti dell’Associazione del Vittime del Salvemini
l’opera artistica dell’illustratore Davide Bonazzi
dedicata all'anniversario e corredata dalle riflessioni degli
studenti della classe 1^E. L’opera è diventata anche
l’immagine del manifesto 2018 delle commemorazioni.
In
contemporanea, a partire dalle 9, presso la Palestra
dell’Istituto le classi seconde saranno impegnate
nell'apprendimento di pratiche di primo soccorso a cura della
Croce Rossa Italiana in collaborazione con il 118 di
Bologna e i Centri di Formazione Italian Resuscitation Council e
American Heart Association.
Alle
10 studenti, docenti, familiari delle vittime e autorità di
tutti gli enti coinvolti partiranno dall'Istituto Salvemini per
raggiungere la Casa della Solidarietà “Alexander Dubcek”
in via del Fanciullo. Alle 10.30 – ora dello schianto – si
svolgerà la deposizione di fiori nell’Aula della Memoria
e alle 11.30, presso la Chiesa di San Giovanni Battista,
in via Marconi 39, si celebrerà la Santa Messa.
Le
iniziative continueranno fino al domenica dicembre
Domani,
venerdì 7 dicembre, alle 20.30, a Monte San Pietro, nella
Sala del Consiglio del Municipio 'Parole e voci',
installazione
sonora per una memoria collettiva. All’inaugurazione interverranno:
Laura Morelli, psicologa e Ghino Collina, sindaco di
Casalecchio di Reno nel 1990
L’installazione
sarà aperta anche l’8 e il 9 dicembre dalle 16 alle 19.
Sabato
8 dicembre, alle 18, a Zola Predosa, nell’Abbazia Santi
Nicolò e Agata, 'Concerto in Abbazia'. Si
esibiranno il Coro dell’Abbazia e “I Musici dell’Accademia”
di Bologna.
Domenica
9 dicembre, alle 18.30, a Zola Predosa, Centro
Socioculturale Sandro Pertini , Concerto di “Nuove voci,
musiche e parole”. Secondo appuntamento nell'ambito della
rassegna musicale giovanile “Young Night Music Art". Open bar
e apericena.
Ingresso
Gratuito.
Inoltre,
mostra fotografica e premiazione
del Concorso Instagram #ilmiosalvemini18 (in
corso fino al 7 dicembre, tutte le info su
www.centropertinizola.it).
Il
programma delle iniziative è promosso dai Comuni di Casalecchio di
Reno, Bologna, Sasso Marconi, Monte San Pietro, Valsamoggia, Zola
Predosa, la Città Metropolitana di Bologna, la Regione
Emilia-Romagna, l’Istituto Gaetano Salvemini, l’Associazione
Vittime del Salvemini 6 dicembre 1990 promuovono le iniziative di
commemorazione che quest’anno si svolgono da domenica 25 novembre a
sabato 15 dicembre, sotto il titolo “Memoria e solidarietà, cuore
della speranza”. #Salvemini1990
La
storia
Era
una giornata fredda, ma serena, il 6 dicembre 1990. Tutto appare
normale fino a quando un aereo militare in avaria, un MB 326,
abbandonato dal pilota Bruno Viviani, centra in pieno il primo dei
due piani della scuola - l’ITCS Gaetano Salvemini -
provocando una voragine di diversi metri di diametro. Mentre quattro
studenti della classe colpita vengono tratti miracolosamente in
salvo, Deborah, Laura, Sara, Laura, Tiziana, Antonella, Alessandra,
Dario, Elisabetta, Elena, Carmen e Alessandra non usciranno più
dalla loro aula. Oltre alle 12 giovanissime vittime, il bilancio di
quella terribile mattina è di 88 feriti, 82 ragazzi e 6 adulti,
alcuni molto gravi. A 72 di loro verrà riconosciuta un’invalidità
civile dal 5 all’85%.
Nel
processo che segue l'Avvocatura dello Stato difende gli imputati
accusati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo (il pilota,
il suo comandante e l'ufficiale della torre di controllo) e il
Dicastero della Difesa. Le parti civili sono costrette a rivolgersi
ad avvocati privati. Sono accettate come parti civili i feriti e i
parenti delle vittime, i Comuni di Casalecchio di Reno e Sasso
Marconi, la Provincia di Bologna e l'U.S.L. 27. Il Consiglio di
Istituto del Salvemini è escluso perché considerato non
rappresentativo degli interessi della scuola: questo diritto sarebbe
spettato al Ministero della Pubblica Istruzione che ritiene di non
avvalersene.
Nella
14a udienza, il 28 febbraio 1995, viene emessa la sentenza di
condanna dei 3 militari imputati a due anni e sei mesi, al pagamento
in solido delle spese processuali, al risarcimento, da stabilire con
giudizio a parte e alle provvisionali alle parti civili.
Il
14 gennaio 1997 inizia il processo d'appello che si conclude in
pochissimi giorni, il 22 gennaio, e con un colpo di spugna cancella
la sentenza di I° grado. Tutti assolti perché il fatto non
costituisce reato. Con due mesi di ritardo rispetto ai termini di
legge e ripetuti solleciti da parte del Comune al Ministero della
Giustizia, vengono depositate le motivazioni della sentenza.
Il
26 gennaio 1998 la IV sezione penale della Corte di Cassazione
respinge il ricorso presentato dalle parti civili e dal Procuratore
Generale di Bologna. La sentenza emessa dalla Corte d'Appello diventa
definitiva.
Nonostante
ciò, nel 2001, dal luogo della tragedia, grazie alla grande
determinazione e generosità dei familiari delle vittime sostenuti
dal Comune di Casalecchio di Reno e dalle altre istituzioni locali
coinvolte, nasce la Casa della Solidarietà "Alexander Dubcek"
che ospita la sede dell’Associazione delle Vittime del Salvemini,
della Pubblica Assistenza casalecchiese e di oltre 20 associazioni di
volontariato locali, tra cui, a partire dal 2005, il Centro per le
Vittime distrettuale.Ulteriori
approfondimenti nella pagina dedicata sul sito del Comune di
Casalecchio di Reno > https://bit.ly/2FZdcmZ
Nessun commento:
Posta un commento