Un
lettore ha inviato questa comunicazione di R.it BOLOGNA
Shock
alla Saeco. Philips ha annunciato oggi, durante un incontro nella
sede di Unindustria, che per salvare la fabbrica di Gaggio Montano è
necessario tagliare la metà dei dipendenti della divisione che si
occupa delle macchine per caffè domestiche. Gli esuberi dichiarati
sono 243 su 558 lavoratori attualmente impegnati nel bolognese (in
totale, sommando anche gli operai che si occupano di macchine per
uffici, si arriva a più di 900 dipendenti) per gestire i quali ora
si aprirà la trattativa coi sindacati. Che intanto però sono sulle
barricate. “Una decisione inaccettabile, così muore tutta la
vallata”, spiegano Fiom e Fim, che domani riuniranno i lavoratori
in assemblea per decidere le proteste da mettere in campo. Quando è
stata comunicata la notizia, i dipendenti hanno indetto uno sciopero
immediato e sono usciti dall'azienda per protestare.
L’annuncio
arriva dopo che da giorni gli operai scioperavano a singhiozzo, con
blocchi dei camion, perché preoccupati dalle voci di un calo
drastico della produzione prevista per il 2016. Voci non confermate
ufficialmente da Philips, che possiede dal 2009 il marchio di Gaggio
Montano, che però oggi ha annunciato il taglio. A spingere la
multinazionale olandese verso questa decisione sarebbe stato il calo
dei volumi nelle vendite delle macchine da caffè super-automatiche
mentre, sottolineano i sindacati, la fabbrica in Romania che produce
macchine più semplici e meno costose viaggia a ritmi serrati.
“È
inaccettabile, significa uccidere dal punto di vista sociale
l’Appennino – ripetono Marino Mazzini (Fim Cisl) e Stefano Zoli
(Fiom Cgil) – Chiederemo l’intervento di tutte le istituzioni,
dalla Regione fino al Ministero. Nei prossimi giorni mobiliteremo i
lavoratori”. Oltre ai 558 dipendenti sui quali pende la richiesta
di dimezzamezzamento, ci sono altri 350 operai che producono le
macchine per gli uffici.
Sel annuncia un'interrogazione in parlamento sulla vicenda. "E' quanto mai necessario comprendere le cause del perché la Saeco presenti tali difficoltà operando in un settorein forte espansione sul mercato e lavorare per creare le condizioni di una ripresa", scrive in una nota il deputato vendoliano Giovanni Paglia. "Nei giorni scorsi già molti dipendenti hanno manifestato davanti ai cancelli per chiedere conto circa la situazione dell'azienda. Nonostante infatti l'acquisizione della Saeco da parte del gruppo multinazionale Philips, che nel 2009 era nata sotto i migliori auspici, l'azienda oggi versa in difficoltà".
Sel annuncia un'interrogazione in parlamento sulla vicenda. "E' quanto mai necessario comprendere le cause del perché la Saeco presenti tali difficoltà operando in un settorein forte espansione sul mercato e lavorare per creare le condizioni di una ripresa", scrive in una nota il deputato vendoliano Giovanni Paglia. "Nei giorni scorsi già molti dipendenti hanno manifestato davanti ai cancelli per chiedere conto circa la situazione dell'azienda. Nonostante infatti l'acquisizione della Saeco da parte del gruppo multinazionale Philips, che nel 2009 era nata sotto i migliori auspici, l'azienda oggi versa in difficoltà".
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