Andrea Segrè |
Lezione
di 'FICO' questa mattina per gli allievi delle quinte classi
dell'istituto Agroambientale Ferrarini di Sasso Marconi e
dell'Alberghiero di Casalecchio di Reno.
Il
professor Andrea Segrè, presidente del
ConsorzioAgroAlimentareBologna e Alessandro Bonfiglioli direttore
generale hanno illustrato agli studenti il
progetto Fabbrica Italiana Contadina (F.I.CO) la cui struttura, che
affianca il mercato ortofrutticolo, ha l'obiettivo di
creare a Bologna il più grande centro al mondo dell’agro-alimentare:
8 ettari all'interno dei quali troveranno sede coltivazioni e
allevamenti presentati nell'intera filiera. Dalla fase zero del buon
cibo italiano, la materia prima e la sua biodiversità.
Una grande fattoria
in cui campi
dimostrativi e allevamenti
didattici
accoglieranno le principali varietà di cultivar
e razze animali autoctone.
La
struttura, già ultimata e tutta ricoperta di pannelli, ha già il
primato di essere il polo produttivo di energia fotovoltaica più
grande d'Europa.
In Fico saranno presenti le migliori aziende, all’opera in 40 laboratori per la lavorazione della materia prima nostrana e per la nascita dei prodotti enogastronomici d’eccellenza con i più grandi Maestri Artigiani del nostro Paese.
Quindi mercati, botteghe e più di 20 punti di ristoro tra ristoranti tematici e chioschi di street food.
Infine il settore 'Didattica e formazione', articolato in 10 aule dedicate alla scoperta delle filiere agroalimentari, percorsi didattici e tour esperienziali pensati per rispondere agli interessi di turisti, gruppi, famiglie, bambini.
I
presentatori non lo hanno detto specificamente, ma La Fattoria
Contadina si propone di essere uno degli eredi di Expo e continuare
la corsa di presentazione delle eccellenze italiane per farle
conoscere al mondo. Insomma Fico raccoglie uno dei testimoni delle
tante gare avviate da Expo per una tappa della gara.
All'incontro,
aperto dal sindaco di Sasso Marconi, Stefano Mazzetti e coordinato
dal presidente del locale comitato soci Emil Banca, Valerio Bignami,
organizzatore dell'evento, non sono mancati gli interventi dei
presenti che, oltre ad un apprezzamento generale, hanno espresso
anche interrogativi, come sui collegamenti fra città e Fico,
adeguati ad una richiesta che si preannuncia ampia, e considerazioni
come quella che la nuova presenza corregge errori programmatici
generati dal sovradimensionamento di Caab e dell'inadeguato Civis. Un
operatore ha inoltre rilevato come Fico sia utilizzabile solo dalle
imprese agricole di grande capacità economica e ciò esclude
automaticamente gli agriturismi, quando tale presenza dà notevole
lustro all'imprenditoria locale agricola. A quest'ultima perplessità
si potrà ovviare, è stato detto, con l'organizzazione in rete degli
agriturismi.
1 commento:
Prima distruggono l'economia agricola in montagna( niente campi coltivati, niente fieno, niente bestie in stalla) portando alla fame i contadini montani, poi per convincerci a mangiare insetti, ci dicono che il cibo prodotto non è sufficiente a sfamare tutta la popolazione mondiale, e in cambio ci danno...UN FICO?
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