sabato 28 novembre 2015

Crisi Saeco: i sindaci dell'Appennino Bolognese e dell'Alto Reno al fianco dei lavoratori: “coinvolgeremo tutte le istituzioni”.


Maria Elisabetta Tanari, sindaco di Gaggio Montano.
I Sindaci scrivono

Le notizie che da qualche giorno circolano a riguardo dello stabilimento produttivo Philips-Saeco di Gaggio Montano, per il quale si prospetta il rischio di una riduzione della forza lavoro di oltre duecento unità, ha ovviamente scosso tutti gli amministratori locali dell'Appennino Bolognese. Il problema infatti non riguarda solo Gaggio Montano e i comuni limitrofi, ma rischia di aprire un'autentica ferita in tutto il tessuto produttivo dell'Appennino Bolognese. Le ricadute sociali dirette sui lavoratori e sulle loro famiglie sono gravissime, ma anche le altre imprese produttive e commerciali della zona sono destinate a soffrire di una tale eventualità. Da sempre i sindaci sono impegnati in prima linea per dimostrare che in montagna si può e si deve produrre come altrove, considerando peculiarità e ricchezze del territorio, e questa decisione da parte della multinazionale, che si aggiunge ad altre crisi aziendali, non può assolutamente lasciare indifferenti.
I 9 sindaci dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese e i 4 dell'Unione dei Comuni dell'Alto Reno hanno sottoscritto una nota di solidarietà congiunta nella quale si dichiara che:

"Le notizie relative a Philips Saeco ci allarmano e ci lasciano sconcertati. I numeri resi pubblici in questi giorni ci prefigurano una situazione drammatica per l'intera vallata, già messa a dura prova da altri importanti crisi aziendali e ci impegnano alla massima solidarietà e ad azioni congiunte con Città Metropolitana, Regione e Ministero, al fine di trovare percorsi utili a garantire la massima tutela per i lavoratori e le maggiori garanzie produttive, per una realtà già problematica e svantaggiata come è da sempre quella montana.
Esprimiamo la massima solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie e cercheremo, in ogni modo, di dare un contributo per il superamento di questa grave crisi che può avere drammatiche conseguenze dal punto di vista sociale, per tutto il territorio."

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