Ci è stata
sollecitata la pubblicazione:
Da oggi
l’Agenzia delle Entrate rende disponibile la superficie
catastale nelle visure delle unità
immobiliari censite nelle categorie dei Gruppi A, B e C.
Una novità che semplifica la
vita ai proprietari di 57 milioni di immobili, mettendo a loro
disposizione
un dato finora
visibile solo nelle applicazioni degli uffici. Arriva direttamente in
visura anche la
superficie ai fini TARI, per consentire ai cittadini di verificare
con facilità i dati
utilizzati dai
Comuni ai fini del controllo della tassa rifiuti.
Visure
catastali, la superficie è 'di casa' - Oltre ai dati
identificativi dell’immobile (Comune,
sezione urbana, foglio, particella, subalterno), e ai dati di
classamento (zona censuaria,
categoria catastale, classe, consistenza, rendita), da oggi
sarà riportata
direttamente in
visura anche la superficie catastale, calcolata come stabilito dal
Dpr n.138/1998. Per
gli stessi immobili sarà, inoltre, riportata la superficie ai
fini TARI che, per le sole
destinazioni abitative, non tiene conto di balconi, terrazzi
e altre aree
scoperte di
pertinenza.
Metri quadrati
TARI, a ciascuno il suo dato - Le visure si arricchiscono di
un’altra informazione
importante per i cittadini: la superficie ai fini TARI. Ciascun
proprietario avrà così a
portata di mano anche questa informazione, fornita
dall’Agenzia delle
Entrate ai
Comuni grazie ai flussi di interscambio dati già attivi. In caso
di incoerenza tra la
planimetria conservata agli atti del catasto e la superficie
calcolata, i cittadini interessati
potranno inviare le proprie osservazioni, attraverso il sito
dell’Agenzia, e contribuire
quindi a migliorare la qualità delle banche dati. Già dal
2013 i Comuni possono
segnalare errori di superficie riscontrati su immobili presenti
nella banca dati catastale.
Dalla
sperimentazione alle ulteriori opportunità di allineamento delle
banche dati -
La novità, che
arriva al termine di un periodo di sperimentazione che ha coinvolto
gli Uffici
Provinciali-Territorio di Brindisi, Foggia e Ravenna, non si
applica, per il momento, a un
limitato numero di immobili che presentano un dato di
superficie “incoerente”,
in attesa delle opportune verifiche nell’ambito delle attività di
allineamento delle banche dati. Quanto agli immobili non
dotati di planimetria, che risalgono per
lo più alla fase dell’impianto del Catasto edilizio urbano e
che sono, per tale motivo,
privi anche del dato relativo alla superficie, i proprietari possono
presentare una
dichiarazione di aggiornamento catastale, con procedura Docfa, per
l’inserimento in
atti della
planimetria catastale. Tale adempimento è, comunque, necessario,
in quanto, in caso di
vendita dell’immobile, il proprietario è tenuto ad attestare “la
conformità allo stato di fatto
dei dati catastali e delle planimetrie”, come previsto dall’art.
19, comma 14, del decreto
legge n. 78 del 2010.
1 commento:
Cosa c'entrano i metri quadri degli immobili con il bidone del rusco? Cari burocrati italiani andate a gabellare a Raqqa.
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