lunedì 26 novembre 2018

I sindaci Massimo Bosso, Stefano Rizzoli e Stefano Fiorini sulla protesta dei lavoratori della Polizia Locale Reno - Lavino

'Protesta immotivata', quella degli agenti della Polizia municipale: questa la posizione espressa in una nota da Massimo Bosso Presidente dell’Unione Comuni Valli Reno Lavino Samoggia e Sindaco di Casalecchio di Reno, Stefano Rizzoli Sindaco di Monte San Pietro e Stefano Fiorini Sindaco di Zola Predosa

Spiace dover fronteggiare una protesta che pensiamo abbia una valenza di prevalente opposizione al cambiamento ed al miglioramento della qualità del servizio offerto per la sicurezza dei cittadini e del territorio, obiettivo che per i sindaci dei Comuni di Casalecchio di Reno, Monte San Pietro e Zola Predosa rappresenta la vera priorità. È paradossale questo stato di agitazione quando le richieste risultano in gran parte accolte già in sede di conciliazione prefettizia e con buona volontà reciproca si potrebbe definire una risoluzione delle questioni.
Il cuore del progetto è incentrato sulla presenza nel territorio di ogni comune di un PRESIDIO TERRITORIALE. Questo si ottiene ottimizzando i processi attraverso un accentramento di funzioni specialistiche che eliminino le ridondanze locali, giungendo a “liberare” risorse di personale da destinare alla presenza “su strada”.
Il progetto allinea i Comuni e i servizi ai Cittadini agli standard previsti dalla Regione Emilia Romagna (LR 24/2003).
L’aggregazione dei Corpi di Polizia locale tra Comuni è oggi una realtà diffusa sulla maggior parte del territorio regionale. Già ora la riorganizzazione in Unione sta producendo nuovi servizi per i nostri territori anche per effetto di forti investimenti sulla formazione del personale.
Le proposte che abbiamo già avanzato
Organico I Comuni si sono impegnati ad aumentare già dal 2019 l’organico del Corpo di due unità di personale. Il segnale politico è importante se si considera che i Comuni non hanno libertà di assumere ma devono sottostare a rigorose regole. Il Sindacato le ritiene insufficienti senza tenere conto delle reali possibilità che l’ordinamento permette e a cui le Amministrazioni Comunali non possono derogare.
Turni gli standard regionali prevedono la presenza della Polizia Locale sul territorio per 365 giorni all’anno e con tre turni di lavoro, situazione del tutto normale già attuata nella maggior parte dei Comuni in Unione in ambito regionale. Tuttavia è stato comunicato formalmente che tale turnazione, con particolare riferimento ai servizi festivi e serali, sarà necessariamente graduata in percentuale pari alla carenza di organico. E’ una posizione ragionevole che tuttavia richiede al personale un aumento dell’impegno che rientra nella norma e nel ruolo ricoperto.

Il Sindacato invece chiede di non istituire il terzo turno e il turno ordinario festivo oltre a soglie individuali da non superare per ogni operatore. Queste richieste poste in maniera così perentoria impediscono l’attuazione del progetto e addirittura riducono i servizi sino ad ora svolti.
Orario In sede prefettizia le Amministrazioni avevano comunicato la disponibilità di organizzare il servizio su 35 ore, invece di 36 settimanali, anche se questa modulazione oraria non è un diritto. Nelle modalità attuative il Sindacato insiste nel pretendere l’attuazione di un modello già dichiarato non idoneo dall’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza negoziale per le Pubbliche Amministrazioni) chiedendo di fatto alle amministrazioni di disattendere disposizioni normative nazionali di settore.
Fondi In sede prefettizia le Amministrazioni avevano comunicato la disponibilità a costituire un fondo straordinario per la riorganizzazione e sviluppo del servizio analogamente a quanto fatto per altri servizi. Il Sindacato non ha ancora accettato un confronto per la definizione dell’importo dichiarando solo insufficiente quello proposto.
Reperibilità In sede prefettizia le Amministrazioni avevano inoltre comunicato la disponibilità in fase di avvio di limitare la reperibilità ai servizi di protezione civile.
Ribadiamo inoltre che non c'è un Comune che si avvantaggia rispetto agli altri, anzi, proprio grazie all’organizzazione, alle risorse e alle esperienze delle varie realtà è stato possibile avviare questo percorso.
Le Amministrazioni Comunali hanno come sempre aperto un dialogo con tutte le Organizzazioni Sindacali investendo tempo e risorse per informare ed ascoltare le loro proposte. Da aprile a giugno 2018 si sono svolti sette incontri formali tra l’amministrazione e i Sindacati in un confronto aperto che ha visto l’accoglimento delle istanze sindacali sopra citate con particolare riferimento all’attivazione di fasi sperimentali tuttora in corso. L’abbandono incomprensibile del tavolo sindacale da parte del Sindacato DICCAP (Dipartimento Autonomie Locali – Polizie Locali) e conseguente apertura dello stato di agitazione è pertanto un atto unilaterale in quanto le Amministrazioni non si sono mai sottratte al dialogo.
Ci auguriamo quanto prima che si torni ad un confronto non pregiudiziale, ma costruttivo, per il bene primario della sicurezza verso le nostre comunità.
Massimo Bosso Presidente dell’Unione Comuni Valli Reno Lavino Samoggia e Sindaco di Casalecchio di Reno
Stefano Rizzoli Sindaco di Monte San Pietro
Stefano Fiorini Sindaco di Zola Predosa

1 commento:

pulce ha detto...

Capisco in strada fa freddo e di notte e' poco sicura,quando ti chiedono di lavorare tutti s'arrabbiano ,io compreso