Monitoraggio
Olfattivo “Arpae” sulle nauseanti puzze prodotte nel 2017
dall’impianto di biomasse di Crespellano . Due tesi differenti:
“Arpae” e LEGAMBIENTE, chiedono di ripetere il monitoraggio,
mentre il Comune di Valsamoggia, dice NO, deciderà quando sarà
necessario
Circolo LEGAMBIENTE SettaSamoggiaReno invia:
Si
è tenuta alcuni giorni orsono una Assemblea Pubblica, assai poco
frequentata, presso la Municipalità di Crespellano, per ascoltare le
risultanze del monitoraggio voluto inizialmente da molti abitanti
locali, da LEGAMBIENTE, ma essenzialmente dalla Giunta del Comune di
Valsamoggia.
Ma
perché si è reso necessario questo monitoraggio ? Perché
nell’estate e nell’autunno del 2017 la suddetta ditta procurò
enormi disaggi agli abitanti di Crespellano, in ripetute occasioni,
fuochi, polveri, rumori assordanti di lavorazioni, nauseanti puzze, e
via vai impattanti di numerosi TIR carichi di biomasse e altri
rifiuti.
Dalle
proteste, furono coinvolti non solo il Comune e Municipalità, ma
anche la Regione Emilia-Romagna, “Arpae”, Asl, Carabinieri,
Vigili, inoltre nostri soci coinvolsero Il Circolo LEGAMBIENTE, che
non solo convoco’ una Assemblea Pubblica per il 17 Novembre
2017, affollatissima con circa 150 presenze, ma invio’ alla
Procura della Repubblica di Bologna un esposto per richiedere
approfondite indagini onde accertare le violazioni di leggi Regionali
e Nazionali.
Successivamente
si convenne, tra Giunta del Comune di Valsamoggia, “Arpae” e
LEGAMBIENTE di effettuare un Monitoraggio attraverso schede di
segnalazione giornaliere compilate dagli abitanti di Crespellano,
residenti all’interno di un cerchio di 1 km dall’impianto di
biomasse, quindi il Comune inviò per posta circa 350 schede, alle
famiglie interessate.
Purtroppo
a questo monitoraggio di Giugno / Luglio 2018 hanno partecipato solo
7 famiglie, che hanno rilevato che i disagi, i rumori, le puzze ci
sono ugualmente, ma sono diminuite sensibilmente di intensità,
quindi è da considerare che gli abitanti si mobilitano solo
quando ci sono disagi incombenti, quando diminuiscono se ne
disinteressano.
La
valutazione di “Arpae” con i dati emersi dal monitoraggio, a cui
si associa LEGAMBIENTE, è che il monitoraggio vada ripetuto,
perché è stato svolto in 45 gg mentre sono necessari 90 consecutivi
di osservazione, inoltre hanno partecipato purtroppo in pochissimi,
perciò il disturbo documentato è stato del 7% su 1153 ore rilevate.
LEGAMBIENTE,
i soci del Circolo locale SettaSamoggiaReno, hanno valutato nella
Assemblea Pubblica di Giovedì scorso, e lo precisano qui, che il
monitoraggio va ripetuto nel 2019 per tre mesi, durante il
periodo estivo, e dato che la compilazione della scheda è
impegnativa, pur apprezzando il positivo impegno del Comune di
Valsamoggia e di “Arpae”, LEGAMBIENTE propone che le schede
vengano non più distribuite per posta, ma che vengano consegnate
personalmente a domicilio da personale addestrato di “Arpae”
e del Comune, con il volontario apporto di soci LEGAMBIENTE, per
spiegare la necessità e le tecniche di compilazione agli abitanti di
Crespellano che vivono a circa un raggio 1 Km dall’impianto di
biomasse, volontari che dovranno ripassare, ritirando le schede al
termine dei 3 mesi di monitoraggio, pratica già attuata in passato
dall’ISTAT per il Censimento e da Hera per il porta a porta.
LEGAMBIENTE
propone inoltre di coinvolgere, dirigenti scolastici, insegnanti e
genitori degli allievi della scuola elementare di Crespellano, che si
trova nel territorio interessato, con una riunione per spiegare
l’importanza sanitaria di tale rilevazione tra le famiglie
dei ragazzi, ed anche i dirigenti e atleti delle società del vicino
impianto sportivo.
Siamo
rimasti stupiti, ma ne prendiamo atto, della posizione della Giunta
del Comune di Valsamoggia, che invece si è detta contraria al
ripetersi di un nuovo e più’ efficace esteso monitoraggio, dato
che i disagi percepiti sono diminuiti, dichiarando che quando sarà
necessario ne valuterà la possibilità.
Nell’apprezzare
il proficuo lavoro di “Arpae”, che ha acquisito dati ed
esperienze al suo primo monitoraggio olfattivo, basato su esperienze
della Val d’Aosta e Lombardia, e in assenza di leggi specifiche
sulle puzze, anche in mancanza di strumenti scientifici, LEGAMBIENTE
valuta positivamente il monitoraggio con schede di segnalazione
giornaliere compilate dagli abitanti, uno strumento non solo di
controllo democratico di partecipazione attiva, ma anche un monito
costante verso pratiche gestionali impattanti di impianti di biomasse
ubicati erroneamente a suo tempo, molto vicini a Scuole, abitazioni,
luoghi di aggregazione sociale.
LEGAMBIENTE,
i soci e cittadini di Crespellano rimarranno vigili e attivi,
attraverso il proprio osservatorio ambientale, nel caso nuovi disagi
si ripetano.
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