martedì 20 novembre 2018

A Crespellano, puzza o non puzza.

Monitoraggio Olfattivo “Arpae” sulle nauseanti puzze prodotte nel 2017 dall’impianto di biomasse di Crespellano . Due tesi differenti: “Arpae” e LEGAMBIENTE, chiedono di ripetere il monitoraggio, mentre il Comune di Valsamoggia, dice NO, deciderà quando sarà necessario

Circolo LEGAMBIENTE SettaSamoggiaReno invia:

Si è tenuta alcuni giorni orsono una Assemblea Pubblica, assai poco frequentata, presso la Municipalità di Crespellano, per ascoltare le risultanze del monitoraggio voluto inizialmente da molti abitanti locali, da LEGAMBIENTE, ma essenzialmente dalla Giunta del Comune di Valsamoggia.

Ma perché si è reso necessario questo monitoraggio ? Perché nell’estate e nell’autunno del 2017 la suddetta ditta procurò enormi disaggi agli abitanti di Crespellano, in ripetute occasioni, fuochi, polveri, rumori assordanti di lavorazioni, nauseanti puzze, e via vai impattanti di numerosi TIR carichi di biomasse e altri rifiuti.
Dalle proteste, furono coinvolti non solo il Comune e Municipalità, ma anche la Regione Emilia-Romagna, “Arpae”, Asl, Carabinieri, Vigili, inoltre nostri soci coinvolsero Il Circolo LEGAMBIENTE, che non solo convoco’ una Assemblea Pubblica per il 17 Novembre 2017, affollatissima con circa 150 presenze, ma invio’ alla Procura della Repubblica di Bologna un esposto per richiedere approfondite indagini onde accertare le violazioni di leggi Regionali e Nazionali.

Successivamente si convenne, tra Giunta del Comune di Valsamoggia, “Arpae” e LEGAMBIENTE di effettuare un Monitoraggio attraverso schede di segnalazione giornaliere compilate dagli abitanti di Crespellano, residenti all’interno di un cerchio di 1 km dall’impianto di biomasse, quindi il Comune inviò per posta circa 350 schede, alle famiglie interessate.

Purtroppo a questo monitoraggio di Giugno / Luglio 2018 hanno partecipato solo 7 famiglie, che hanno rilevato che i disagi, i rumori, le puzze ci sono ugualmente, ma sono diminuite sensibilmente di intensità, quindi è da considerare che gli abitanti si mobilitano solo quando ci sono disagi incombenti, quando diminuiscono se ne disinteressano.
La valutazione di “Arpae” con i dati emersi dal monitoraggio, a cui si associa LEGAMBIENTE, è che il monitoraggio vada ripetuto, perché è stato svolto in 45 gg mentre sono necessari 90 consecutivi di osservazione, inoltre hanno partecipato purtroppo in pochissimi, perciò il disturbo documentato è stato del 7% su 1153 ore rilevate.

LEGAMBIENTE, i soci del Circolo locale SettaSamoggiaReno, hanno valutato nella Assemblea Pubblica di Giovedì scorso, e lo precisano qui, che il monitoraggio va ripetuto nel 2019 per tre mesi, durante il periodo estivo, e dato che la compilazione della scheda è impegnativa, pur apprezzando il positivo impegno del Comune di Valsamoggia e di “Arpae”, LEGAMBIENTE propone che le schede vengano non più distribuite per posta, ma che vengano consegnate personalmente a domicilio da personale addestrato di “Arpae” e del Comune, con il volontario apporto di soci LEGAMBIENTE, per spiegare la necessità e le tecniche di compilazione agli abitanti di Crespellano che vivono a circa un raggio 1 Km dall’impianto di biomasse, volontari che dovranno ripassare, ritirando le schede al termine dei 3 mesi di monitoraggio, pratica già attuata in passato dall’ISTAT per il Censimento e da Hera per il porta a porta.

LEGAMBIENTE propone inoltre di coinvolgere, dirigenti scolastici, insegnanti e genitori degli allievi della scuola elementare di Crespellano, che si trova nel territorio interessato, con una riunione per spiegare l’importanza sanitaria di tale rilevazione tra le famiglie dei ragazzi, ed anche i dirigenti e atleti delle società del vicino impianto sportivo.

Siamo rimasti stupiti, ma ne prendiamo atto, della posizione della Giunta del Comune di Valsamoggia, che invece si è detta contraria al ripetersi di un nuovo e più’ efficace esteso monitoraggio, dato che i disagi percepiti sono diminuiti, dichiarando che quando sarà necessario ne valuterà la possibilità.

Nell’apprezzare il proficuo lavoro di “Arpae”, che ha acquisito dati ed esperienze al suo primo monitoraggio olfattivo, basato su esperienze della Val d’Aosta e Lombardia, e in assenza di leggi specifiche sulle puzze, anche in mancanza di strumenti scientifici, LEGAMBIENTE valuta positivamente il monitoraggio con schede di segnalazione giornaliere compilate dagli abitanti, uno strumento non solo di controllo democratico di partecipazione attiva, ma anche un monito costante verso pratiche gestionali impattanti di impianti di biomasse ubicati erroneamente a suo tempo, molto vicini a Scuole, abitazioni, luoghi di aggregazione sociale.

LEGAMBIENTE, i soci e cittadini di Crespellano rimarranno vigili e attivi, attraverso il proprio osservatorio ambientale, nel caso nuovi disagi si ripetano.

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