martedì 27 novembre 2018

Allargamento della vecchia autostrada o creazione dell'anello viario con il passante sud ? L'interrogativo agita la politica.

Il pesante transatlantico con la soluzione della strozzatura viaria bolognese è tornato in alto mare e non si sa quando rientrerà in porto. Intanto la tangenziale e l'autostrada sono gonfie di automobili in fila. Ad amareggiare ancor più si aggiunge la notizia, ancora incerta, della formulazione sbagliata del bando per la gara del passante di Casalecchio di Reno che dovrà essere rivista. Piove sul bagnato. Un nuovo ritardo?


Crescono le quotazioni del passante sud, il passaggio in sotterranea a sud di Bologna, sotto le prime colline della cintura, che dovrebbe formare con la tangenziale un anello completo attorno alla città. Le quotazioni sono salite dopo la bocciatura da parte del Governo del passante nord e dell'allargamento in sede sia dell'attuale tangenziale, sia dell'autostrada in modo tale da portare la capacità viaria di questo tratto, a sei corsie per senso di marcia. La notizia ha sconcertato gli attuali amministratori regionali e del comune di Bologna che vedevano nell'allargamento l'attesa soluzione della viabilità bolognese e ha aumentato la speranza di coloro che sostengono la necessità del passante sud quale soluzione per alleggerire l'attuale tangenziale, avvicinare l'Appennino alla città e generare una alternativa strategica utile in caso di emergenza. Per di più questa seconda tangenziale costerebbe meno dell'allagamento in sede dell'attuale.
Per illustrare i vantaggi del passante sud si è tenuto recentemente un convegno a Casalecchio di Reno che ha visto, lamentano gli organizzatori, l'assenza di tutto l'apparato amministrativo locale, provinciale e regionale.
Fra questi organizzatori, il consigliere comunale a Casalecchio di Reno di Lista Civica, Bruno Cevenini, cui abbiamo chiesto, quale attento conoscitore della materia e sostenitore del passante sud, notizie sulla confusa situazione attuale. Come si suol dire, 'in quanti piedi d'acqua stiamo', poiché l'emergenza viaria a Bologna esiste ed è pressante.

È veramente pressante. Nessuno prende decisioni e così non si può andare avanti. Non è più tempo di melina”.

Quale conoscitore della dinamica amministrava, come pensa si potrà risolvere il dissidio che c'è sulla ipotesi di soluzione viaria fra sinistra e opposizioni su queste importantissimo tema la cui soluzione determinerà il prossimo futuro di Bologna?

Solo con il buon senso. Si devono superare le posizioni precostituite di appartenenza e considerare l'utilità generale”.

Sarà questo l'ultimo Natale amaro per gli automobilisti bolognesi?

Riguardo la viabilità di attraversamento della città, non nascondo che sono molto preoccupato. Si è tra l'altro aggiunta la notizia di ieri che il bando per la nuova Porrettana è sbagliato per cui dovrà essere riformulato, con inevitabili ritardi. L'inefficienza della pubblica amministrazione è in Italia purtroppo acclarata e spesso si rivela una palla al piede per gli enti gestori”. 

Nessun commento: