Il
pesante transatlantico con la soluzione della strozzatura viaria
bolognese è tornato in alto mare e non si sa quando rientrerà in
porto. Intanto la tangenziale e l'autostrada sono gonfie di
automobili in fila. Ad amareggiare ancor più si aggiunge la
notizia, ancora incerta, della formulazione sbagliata del bando per
la gara del passante di Casalecchio di Reno che dovrà essere
rivista. Piove sul bagnato. Un nuovo ritardo?
Crescono
le quotazioni del passante sud, il passaggio in sotterranea a sud di
Bologna, sotto le prime colline della cintura, che dovrebbe formare
con la tangenziale un anello completo attorno alla città. Le
quotazioni sono salite dopo la bocciatura da parte del Governo del
passante nord e dell'allargamento in sede sia dell'attuale
tangenziale, sia dell'autostrada in modo tale da portare la capacità
viaria di questo tratto, a sei corsie per senso di marcia. La notizia
ha sconcertato gli attuali amministratori regionali e del comune di
Bologna che vedevano nell'allargamento l'attesa soluzione della
viabilità bolognese e ha aumentato la speranza di coloro che
sostengono la necessità del passante sud quale soluzione per
alleggerire l'attuale tangenziale, avvicinare l'Appennino alla città
e generare una alternativa strategica utile in caso di emergenza.
Per di più questa seconda tangenziale costerebbe meno
dell'allagamento in sede dell'attuale.
Per
illustrare i vantaggi del passante sud si è tenuto recentemente un
convegno a Casalecchio di Reno che ha visto, lamentano gli
organizzatori, l'assenza di tutto l'apparato amministrativo locale,
provinciale e regionale.
Fra
questi organizzatori, il consigliere comunale a Casalecchio di Reno
di Lista Civica, Bruno Cevenini, cui abbiamo chiesto, quale attento
conoscitore della materia e sostenitore del passante sud, notizie
sulla confusa situazione attuale. Come si suol dire, 'in quanti piedi
d'acqua stiamo', poiché l'emergenza viaria a Bologna esiste ed è
pressante.
“È
veramente pressante. Nessuno prende decisioni e così non si può
andare avanti. Non è più tempo di melina”.
Quale
conoscitore della dinamica amministrava, come pensa si potrà
risolvere il dissidio che c'è sulla ipotesi di soluzione viaria fra
sinistra e opposizioni su queste importantissimo tema la cui
soluzione determinerà il prossimo futuro di Bologna?
“ Solo
con il buon senso. Si devono superare le posizioni precostituite di
appartenenza e considerare l'utilità generale”.
Sarà
questo l'ultimo Natale amaro per gli automobilisti bolognesi?
“Riguardo
la viabilità di attraversamento della città, non nascondo che sono
molto preoccupato. Si è tra l'altro aggiunta la notizia di ieri che
il bando per la nuova Porrettana è sbagliato per cui dovrà essere
riformulato, con inevitabili ritardi. L'inefficienza della pubblica
amministrazione è in Italia purtroppo acclarata e spesso si rivela
una palla al piede per gli enti gestori”.
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