giovedì 19 maggio 2011

La scuola di Marzabotto deve rimanere com'è.


Preoccupata denuncia di Sergio Salsedo:

“Dopo la sforbiciata dell'anno scorso, l'organico insegnanti della scuola primaria di Marzabotto verrà ridotto del 15%. Da 20 passa a 17 insegnanti” racconta . “Pare poi che il Provveditorato imponga la riduzione del numero delle classi, dalle 15 attuali (tre sezioni) a 10 (due sezioni). Voglio chiarire quali sono le conseguenze di questa operazione, perchè nessuno possa cullarsi nell'idea che si tratti di una innocua ‘razionalizzazione’ con l’unica conseguenza di un leggero maggiore affollamento” continua Salsedo. “Le classi esistenti, dalla prima alla quinta, verranno rimescolate e riorganizzate in sole due sezioni. Verranno riassegnati gli insegnanti. I bambini si troveranno a cambiare compagni di classe, insegnanti, equilibri didattici e relazionali ormai consolidati. Tutte le classi dall'anno prossimo avranno un numero di alunni superiore in media del 50% rispetto a quest'anno; molte conteranno 25 alunni, numero massimo previsto dall’ autorizzazione di abitabilità della nuova scuola. Alcune classi potrebbero essere addirittura prossime al limite massimo di legge di 28 allievi”, si legge nella denuncia. “La qualità dell'insegnamento e della vita scolastica calerà drasticamente. Il supporto ai bambini in difficoltà sarà ridotto. Diminuirà la capacità della scuola di integrare ed accogliere bambini stranieri. L'istituto scolastico perderà ogni tipo di flessibilità utile ad assorbire nuovi arrivi e trasferimenti. Basterà qualche iscrizione extra di immigrati, di nuovi residenti o di scolari dei comuni limitrofi, per mandare in crisi il sistema e a generare liste di attesa e guerre tra poveri. A questo punto mi chiedo:” conclude, “come comunità, siamo rassegnati a far passare tutto ciò o abbiamo la voglia e la forza di mobilitarci in difesa di un patrimonio comune irrinunciabile quale è la scuola ?”

1 commento:

lorenza ha detto...

Venite a protestare con noi questa settimana.
E ORA SCIOPERO DELLA FAME
PER UNA NUOVA PRIMAVERA DELLA SCUOLA PUBBLICA STATALE
DAL 19 AL 26 MAGGIO, DAVANTI ALL’USR

Non resta che opporre i nostri corpi allo sgretolamento della più importante istituzione culturale del nostro paese, di ogni Paese che abbia a cuore il futuro dei propri cittadini.
Dal 19 (ore 14) al 26 maggio, giorno e notte, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale, sarà sciopero della fame a staffetta di genitori e insegnanti che non sanno più cos’altro fare, se non disporre i loro corpi per fare argine al collasso della scuola di tutti. Ognuno di noi è invitato a partecipare. Ognuno di noi è invitato a mettere tutta la propria consapevolezza ed un po’ del proprio tempo a disposizione del digiuno.

Il 26 maggio a conclusione dello sciopero della fame ci troveremo in tanti dalle ore 17, a manifestare davanti all’USR per chiedere un’incontro al dirigente scolastico Vincenzo Aiello, (incontro al quale abbiamo chiesto di essere accompagnati da tutti i Sindaci ed Assessori alla scuola della provincia). Per ribadire le nostre richieste, per chiedere che anche a Roma sappiano.

Nel corso della settimana di sciopero della fame tanti artisti andranno a solidarizzare con gli scioperanti, in particolare vorremmo essere in tanti fra le 18 e le 19. Ognuno di noi è invitato a fare altrettanto. Portiamo una parola, un fiore, un’idea, una musica, un gesto.

La SCUOLA ha FAME.... e io DIGIUNO CON LEI

se volete informazioni
http://www.assembleascuolebo.org/