“Aspettiamo
e speriamo”, è la conclusione a fine incontro cui sono giunti gli
organizzatori del convegno voluto dal gruppo consiliare ' Lista
Civica di Casalecchio di Reno', sulla viabilità riguardo al nodo di
Bologna, tenutosi venerdì scorso nella città della chiusa del
canale bolognese del Reno. L'incontro è stato voluto per fare il
punto sulla situazione 'viabilità' nella cintura bolognese e ,
soprattutto, per avere un confronto con la cittadinanza.
Dato per
approvato e 'digerito' il progetto di superamento del nodo di
Casalecchio sia ferroviario sia stradale in sottopasso, il tema
principale era il Passante Sud cioè la tangenziale sud di Bologna,
indispensabile, a giudizio degli organizzatori, per garantire una
sufficiente percorribilità anche in caso di incidente e necessaria
per valorizzare tutta la collina della cintura di Bologna con una
infrastruttura snellente. Tutti interessanti i contributi dei
relatori poiché in linea con le aspettative e capaci di sollecitare
interventi appropriati. Il più seguito è stato quello dell'ex
vicesindaco di Bologna nella giunta Guazzaloca, ingegner Giovanni
Salizzoni, che ha spiegato come il costo della galleria che unirebbe
Casalecchio con San Lazzaro è di gran lunga inferiore al costo del
Passante di Mezzo per realizzare il quale sono state avviate numerose
procedure di esproprio impegnative sia sotto il profilo dei costi,
sia per i tempi di iter burocratico. Invece, nell'ipotesi di Passante
Sud, questi problemi non ci sarebbero (11 chilometri di gallerie) e
l'infrastruttura richiederebbe un tempo di esecuzione massimo di 3
anni. I vantaggi che porterebbe sarebbero quindi sia organizzativi,
sia di costi e di strategia provinciale.
Il
pubblico ha dimostrato di gradire l'argomento e le proposte, di
apprezzare l'ipotesi di Passante Sud e ha voluto approfondire la
tematica con numerose richieste di chiarimenti. Persino le
associazioni ambientaliste presenti hanno dato la sensazione di non
avere contrarietà. Note negative, le perplessità di un consigliere
di quartiere di Bologna e il fatto che nessuno dei sindaci del PD
invitati era presente. Brillava per la sua assenza anche il sindaco
di Casalecchio, Massimo Bosso. Il commento è stato che persino alle
proposte di soluzione della viabilità si dà un colore politico: il
Passante di Mezzo è di sinistra, il Passante Sud è di destra e
questa logica impedisce un confronto vero sulla scelta da applicare.
Ultima
considerazione e stata quella che il progetto esecutivo della
soluzione in sotterranea del nodo di Casalecchio, contrariamente a
quanto assicurato dall'assessore regionale alla viabilità al
consiglio comunale di Casalecchio di Reno, non sarà il regalo di
Natale per Bologna e la valle del Reno.
A destra nella foto |
“ Tutto ci fa presumere che
le promesse resteranno tali,” ha detto il consigliere della Lista
Civica casalecchiese, Bruno Cevenini. “ Ciò è avvalorato dal
fatto che quando c'è una riunione organizzativa su questo argomento
non ci chiamano. Il PD fa tutto da solo, nella logica politica
falsamente democratica di sempre.
Il
convegno è stato voluto per sollecitare questa tematica ai livelli
più alti della politica,” ha continuato Cevenini. “Da trent'anni
subiamo la 'politica del no'. Ora vogliamo quella del fare. Il tema
non è più rinviabile. Dopo la tangenziale, l'abbandono totale della
viabilità cittadina. Dall'avanguardia viaria degli anni '60, Bologna
è sprofondata in una colpevole dimenticanza che ci strozza”, ha
concluso.
4 commenti:
La vicenda della Nuova Porrettana è talmente grottesca che ci sarebbe da sbellicarsi dalle risa se non fosse, in vero, un fatto ammalorante il nostro quotidiano.
La messe di corbellerie raccontate alla popolazione dalle varie giunte succedutesi a Casalecchio è tale da non avere, immagino, pari nel globo terracqueo.. Ricordiamocene.
E' normale che un sindaco favorisca le coop edificatrici e poi a fine mandato, ne diventi Presidente?
L'Appennino ha gia dato a sufficienza. E' aormai una groviera
L'Appennino merita una ferrovia seria!
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