Sono
più di 300 gli obiettivi controllati: sequestrati oltre 10
tonnellate di alimenti irregolari; segnalate alle competenti autorità
giudiziaria e amministrativa 75 persone; disposta la chiusura di 11
esercizi del valore
complessivo
di oltre 4 milioni di euro.
Il
Comando del N.A.S. di Bologna informa:
Nel
corso dell’attività che ha interessato, oltre che la provincia di
Bologna, l’intera riviera emiliano romagnola, con i territori delle
province di Ferrara, Ravenna, Forlì - Cesena e Rimini, sono stati
effettuati controlli presso ristoranti, pizzerie, bar, esercizi di
ristorazione etnica, gelaterie, stabilimenti balneari, camping,
villaggi turistici e campeggi.
I
313 controlli operati hanno consentito di sequestrare
complessivamente oltre 11.000 kg di alimenti non idonei al consumo e
privi di qualunque forma di tracciabilità ai fini della sicurezza
alimentare, per un valore complessivo che sfiora i 500.000 euro.
Sono
state segnalate alle competenti autorità giudiziarie 5 persone,
mentre 70 persone sono state segnalate in via amministrativa per
carenze igienico sanitarie.
Sono
state contestate violazioni amministrative per un ammontare
complessivo pari a 200.000 euro circa e sospese 11 attività del
valore stimato
che supera i 4 milioni di euro.
In
provincia di Bologna sono state ispezionate nr. 138 attività, 35
delle quali sono risultate non in regola. Sono stati denunciati,
all’autorità giudiziaria, cinque operatori per detenzione di
alimenti in cattivo stato di conservazione, sono state elevate
sanzioni amministrative nei confronti di 31 operatori per un importo
di oltre 60.000 euro e sottoposte a sequestro oltre 6 tonnellate di
alimenti scaduti di validità e privi delle informazioni relative
alla tracciabilità. Sospese tre attività di ristorazione etnica
aseguito di riscontrate carenze igienico–sanitarie; sospesa
l’attività di un supermercato per assenza dei requisiti
igienico-sanitari.
In
provincia di Forlì - Cesena sono state ispezionate nr. 40 attività,
9 delle quali sono risultate non in regola. Sono stati
contravvenzionati 7 operatori per violazione a norme
igienico–sanitarie dell’importo complessivo di oltre 20.000 euro,
venivano sottoposti a sequestro quasi 3 tonnellate di alimenti
scaduti di validità e privi delle informazioni riguardanti la
tracciabilità ai fini della sicurezza alimentare. Sospesa l’attività
di produzione di alimenti di origine animale.
In
provincia di Rimini sono state ispezionate nr. 60 attività, 8 delle
quali sono risultate non in regola. È stata sospesa l’attività di
una struttura alberghiera, del valore di 1 milione di euro circa, per
carenze igienico-sanitarie, venivano, inoltre, elevate sanzioni
amministrative nei confronti di 8 esercenti per un importo di 20.000
euro circa e sottoposti a sequestro 1000 kg circa di alimenti scaduti
di validità e privi di ogni forma di tracciabilità. Sono state
sospese nr. 2 attività.
In
provincia di Ravenna sono state ispezionate nr. 40 attività, 16
delle quali sono risultate non in regola. Sono stati
contravvenzionati 15 esercenti per un importo pari a 35.000 euro
circa e sottoposti a sequestro 300 kg di alimenti scaduti di validità
e privi di ogni forma di tracciabilità. Sospesa l’attività di un
esercizio di ristorazione e birreria del valore di 100.000.
In
provincia di Ferrara sono state ispezionate nr. 35 attività, 8 delle
quali sono risultate non in regola. Sospese l’attività di una
azienda ortofrutticola del valore stimato di 800.000 euro, sottoposti
a sequestro 500 kg di prodotti ittici privi delle informazioni
relative alla tracciabilità ai fini della sicurezza alimentare ed
elevate sanzioni amministrative nei confronti di 8 esercenti per un
importo pari a 22.000 euro.
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