Ha assistito 2 ictus, a San Benedetto Val di Sambro e a Porretta Terme, e un incidente stradale a Molinella.
17
minuti da San Benedetto Val di Sambro e 21 minuti da Porretta per
condurre due pazienti con ictus all’Ospedale Maggiore sede della
Stroke Unit. 15 minuti da Molinella per trasportare al Maggiore una
paziente vittima di incidente stradale. E’ il bilancio della notte
scorsa, tra domenica e lunedì, dell’elisoccorso notturno. Gli
interventi sono avvenuti attorno alle 20, alle 21.40 e alle 2.00. Le
tre persone sono attualmente ricoverate all’Ospedale Maggiore.
Un superlavoro dunque per l’elisoccorso notturno del 118, che si conferma elemento fondamentale nella rete dell’emergenza territoriale, a garanzia dei migliori protocolli di intervento anche nelle zone più disagiate come quelle montane. Garantendo sempre standard di sicurezza elevati anche in occasioni di patologie tempo dipendenti, come accaduto la notte scorsa nei due casi di ictus.
Gli operatori della Centrale Operativa 118 Emilia Est, infatti, sanno individuare un paziente con potenziale ictus, grazie ad un protocollo specifico che prevede poche semplici domande, ed attivare così il percorso più tempestivo che dal luogo dell’evento si conclude al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, se il paziente è candidabile alle terapie di riperfusione (trombolisi e/o trombectomia) o comunque durante la fascia notturna.
Con quelli di ieri notte, salgono a 33 gli interventi dell’elisoccorso notturno nella provincia di Bologna, in soli due mesi. L’attivazione del volo notturno, infatti, risale allo scorso 15 agosto.
Interventi possibili grazie alla nuova strumentazione e alle sempre più numerose basi di decollo e atterraggio notturno, realizzate su tutto il territorio regionale: ad oggi ne sono attive 119, di cui oltre la metà in zone montane.
Un superlavoro dunque per l’elisoccorso notturno del 118, che si conferma elemento fondamentale nella rete dell’emergenza territoriale, a garanzia dei migliori protocolli di intervento anche nelle zone più disagiate come quelle montane. Garantendo sempre standard di sicurezza elevati anche in occasioni di patologie tempo dipendenti, come accaduto la notte scorsa nei due casi di ictus.
Gli operatori della Centrale Operativa 118 Emilia Est, infatti, sanno individuare un paziente con potenziale ictus, grazie ad un protocollo specifico che prevede poche semplici domande, ed attivare così il percorso più tempestivo che dal luogo dell’evento si conclude al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, se il paziente è candidabile alle terapie di riperfusione (trombolisi e/o trombectomia) o comunque durante la fascia notturna.
Con quelli di ieri notte, salgono a 33 gli interventi dell’elisoccorso notturno nella provincia di Bologna, in soli due mesi. L’attivazione del volo notturno, infatti, risale allo scorso 15 agosto.
Interventi possibili grazie alla nuova strumentazione e alle sempre più numerose basi di decollo e atterraggio notturno, realizzate su tutto il territorio regionale: ad oggi ne sono attive 119, di cui oltre la metà in zone montane.
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