Nel
frattempo abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di una residente
di Lizzano in Belvedere che solleva un tema relativo alla funivia di
Monte Pizzo.
La
signora rileva la pericolosità della struttura in disuso da lungo
tempo e ha già segnalato con una lettera a 'Interparchi' la gravità,
senza averne avuto risposta.
Questa
la lettera inviata dalla signora a Interparchi :
“ Sono
proprietaria, insieme a mio fratello, della prima casa attraversata
dalla seggiovia Monte Pizzo a Lizzano in Belvedere, ormai in disuso
da tanti anni e della quale, salvo errore, il vostro Ente è
proprietario.
Già
in un articolo del sito 'Notizie delle valli del Reno e del Settai
dal titolo: L’ex seggiovia Monte Pizzo ha i giorni contati, si
riferiva di una riunione tenuta a Marzabotto i primi di novembre del
2016 nella quale era stata presa la decisione di dismettere parte
della seggiovia (in particolare la fune portante) per motivi di
sicurezza.
Sono
passati i giorni, i mesi e fra un po’ anche gli anni, ma la fune è
sempre lì e i rischi per la sicurezza di chi abita sotto sono, col
tempo, sempre maggiori.
Bisogna
tenere in considerazione che la crescita incontrollata del bosco
sotto le funi potrebbe causare uno scarrucolamento dei cavi (ipotesi
sempre più possibile)
Allego
tre fotografie nelle quali si evidenzia come il passaggio di cavi
dell’energia elettrica sotto quelli della seggiovia, la crescita
della vegetazione e lo stato dei piloni, siano effettive cause di
rischio”.
Anna
Casadei
“Non
ho ottenuto alcuna risposta,” ci ha scritto la signora, “ forse
ho sbagliato indirizzo, forse i fondi sono stati destinati ad altro o
forse i motivi di sicurezza non interessano a nessuno.
Chiedo
se ci sono notizie più aggiornate sulla questione ed eventualmente
se posso avere qualche indirizzo mail a cui rivolgermi con qualche
speranza di risposta”.
Se
qualche lettore ha la possibilità di aiutare la signora , può
utilizzare questo blog.
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