Il
presidente dell’associazione “La montagna dei balocchi” che
gestisce l’asilo nido convenzionato con il Comune a Castiglione dei
Pepoli fa notare come l’inversione di tendenza sulle iscrizioni sia
cominciata prima delle azioni sostenute dalle istituzioni
Alcuni giorni fa l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese ha comunicato come il nido convenzionato la “Montagna dei balocchi” abbia raddoppiato le iscrizioni, grazie alla collaborazione tra l’associazione omonima che lo gestisce, il Comune e l’Unione dell’Appennino bolognese.
In
merito però Alessio Nencini, presidente dell’associazione,
ritiene doveroso fare alcune puntualizzazioni. Se infatti è
vero, sostiene Nencini, che il Comune e l’Unione dell’Appennino
sostengono l’asilo nido economicamente e attraverso lo “Spazio
Genitori Bambini”, è altrettanto vero che le iscrizioni erano
aumentate già nel maggio 2018 (con 23 iscritti), prima quindi che
l’amministrazione comunale decidesse di farsi carico dei costi
della mensa per l’anno scolastico 2018-2019, utilizzando contributi
governativi.
“Non
condividiamo l’opinione” spiega Nencini “secondo cui il
nido avrebbe raddoppiato gli iscritti grazie alle azioni di
promozione culturale e alla riduzione dei costi promossa dal Comune.
Queste iniziative sono ottime, ma rappresentano solo una parte delle
attività promosse dall’asilo nido”.
L’associazione
fornisce poi ulteriori dati a conferma di questa tesi: la punta
negativa delle iscrizioni si è avuta nel settembre 2016, quando gli
iscritti erano appena 9; ma già nel giugno 2017 erano tornati ad
essere 17, con una media di un nuovo inserimento al mese. Il trend
era stato cioè invertito prima che l’iniziativa “Spazio
Genitori Bambini”, avviata a febbraio 2017, potesse portare i suoi
effetti benefici. Il taglio dei costi sulla mensa ha poi effetti solo
a partire dal settembre 2018.
In
ogni caso l’associazione ribadisce come sia utile, anzi
fondamentale il supporto delle istituzioni (Comune e Unione dei
Comuni), e la buona notizia è che dal settembre 2018 aprono due
sezioni, visto che il numero dei bambini è superiore a 20;
“l’importante è che nessuno si attribuisca meriti che
competono all’insieme delle figure che ruotano intorno
all’attività, a partire dai genitori che decidono di iscrivere i
bambini al servizio educativo e dal personale della struttura”.
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