“ Simone
è sempre con me. E' la mia vita. Non c'è giorno che non pensi a
lui”. E l'ovvia risposta di Luigi Mezzini ( nella foto) di Monzuno che con
Simone, Vigile del fuoco volontario, si trovò dieci anni fa
coinvolto nella terribile esplosione di San Benedetto del Querceto,
che fece 5 vittime. Simone purtroppo perse la vita nel tentativo di
salvare coloro che erano intrappolati tra le fiamme, Luigi fu
ricoverato in rianimazione in gravissime condizioni e il suo
recupero richiese tempi lunghi e passaggi dolorosi. Alla domanda di
come va, risponde: “Mi sento come fossi risorto. Non mi hanno
voluto lassù. I guai alla vista ancora mi perseguitano. Comunque non
c'è male”.
I genitori e la sorella di Simone all'altare |
Il
distaccamento dei Vigili del Fuoco di
Monzuno, a dieci anni da quel disastro, ha voluto ricordare Simone
Messina, medaglia d'oro al valor civile, con una semplice funzione
religiosa, cui hanno partecipato i famigliari, autorità militari e
civili fra cui il sindaco di Monzuno Marco Mastacchi e di San
Benedetto, Alessandro Santoni e i tanti che ne hanno raccolto il
testimone e con spirito di servizio hanno onorato l'impegno del corpo
di essere di sicuro aiuto in caso di emergenza.
Il casco ricorda Simone |
Hanno
officiato la Messa padre Bruno Scapin e don Marco Peri, parroco di
Monzuno quando successe la strage del Querceto. Il sacerdote ha
incentrato l'omelia sulla 'gratitudine' e ha affiancato il sacrificio
del giovane pompiere alla semplicità della natività, in cui l'amore
di Dio è tale da volersi fare piccolo a Natale. “ Pur essendo il
creatore del mondo, non c'era posto per Lui.”. Ha aggiunto che la
vicenda di Simone ha certamente posto domande anche ai giovani e il
sentimento della gratitudine non può mancare. Don Marco ha poi letto
la preghiera di Madre Teresa di Calcutta in cui la santa annuncia
che ' Natale è ogni volta che saluti un fratello e gli tendi la
mano,” come ha saputo fare Simone, morto per farsi servo di
qualcun altro. Ha poi apprezzato, sottolineandola, la bella idea di
realizzare il simbolo cristiano con i 'ferri del mestiere del Vigile
del Fuoco', sistemando due scale ' a croce' e stilizzando Gesù
crocifisso con una 'manichetta'. “ I pioli rappresentano tutte le
volte che ci mettiamo al servizio degli altri e quando lo facciamo
saliamo più in alto,” ha precisato don Marco. La cerimonia si è
conclusa con la lettura della preghiera di Santa Barbara da un
'erede' di Simone.
Nessun commento:
Posta un commento