Il Monte Fontanavidola è una delle poche zone
rimaste
pressochè intatte ed ha unavalenza storica importante
essendo una strada percorsa fin dall'epoca etrusca,
poi romana, poi in epoca medievale.
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Sono numeri di una portata eccezionale e lasciano
increduli, quelli divulgati dal Comitato
in Difesa del Paesaggio di Camugnano e relativi al progetto di impianto eolico
di Fontanavidola,( in comune di Camugnano, lungo la strada provinciale
che va verso Trasserra), ora in Regione per la valutazione di impatto
ambientale.
Sette pali
alti 100 metri che devono sostenere pale rotanti di 100 metri di
diametro, in totale l’altezza di ogni singolo impianto sarà di 150 metri, più
alto quindi del Pirellone di Milano (127 metri), abbondantemente superiore alla
Torre Asinelli di Bologna (97 metri) e quasi il triplo della Torre di Pisa (56
metri).
La fondazione del basamento di ogni pala richiederà
dagli 800 ai 1000 mc di cemento oltre al calcestruzzo che dovrà essere utilizzato
per il cavidotto, lungo 8 Km, per un totale di 1250 betoniere.
L’installazione anche dei cavi comporterà il
movimento di 51.000 mc di terra (ma saranno molti di più secondo gli esperti
del comitato, considerando le forti pendenze del terreno su cui si intende
operare).
Per il trasporto dei
piloni e delle pale saranno necessari automezzi per trasporti
eccezionali e ciò comporterà modifiche alla viabilità esistente, allargamenti e
aperture di nuove strade. Si dovranno demolire muretti, recinzioni, segnaletica stradale; livellare e allargare
strade anche sterrate tra cui una forestale alle falde di Monte Vigese.
Non c’è da stupirsi che gli abitanti della zona si
siano mobilitati per fermare il progetto.
Ieri sera si è tenuto a Castiglione dei Pepoli uno
degli incontri organizzati dal Comitato nel quale è stato preso in esame il
progetto uscito dopo le 89 osservazioni –integrazioni presentate contenenti le
critiche ricevute. Coordinato da Andrea Donati del periodico La Voce, l'incontro ha avuto gli interventi dell'ingegner Tommaso Pazzaglia, di Paola Camporri e Oscar Togni del comitato. Ancora una volta la bocciatura è stata completa, sia sotto
il profilo politico, sia per le valutazioni tecniche. Bocciata la prevista
posizione degli aerogeneratori per la
non sostenibilità ambientale, in quanto
troppo vicini alle abitazioni e in zona soggetta a rischio idrogeologico. La quantità di energia prodotta, secondo i
tecnici incaricati dal Comitato, non giustifica l’impianto, il più potente del
Nord Italia, data la forza del vento, non abbastanza consistente in questa zona
Appenninica per produrre una quantità di energia che giustifichi un intervento
di tale portata e del costo di 22 milioni di euro. Infatti le ore in cui le pale lavorerebbero a
pieno regime sarebbero solo 1800 l’anno.
Presenti all’incontro anche diversi cittadini di
Grizzana Morandi poiché quest’ultima ipotesi progettuale prevede per il
trasporto dei grossi prefabbricati il passaggio dei camion per trasporti
eccezionali lungo la Porrettana fino a Carbona, quindi si salirebbe a Oreglia e
Campolo fino alla Prada, per imboccare la strada forestale di Monte Vigese, che
verrebbe opportunamente allargata.
All’incontro è stato precisato che essendo stato
presentato il secondo progetto il 26 settembre, cittadini , comitati e
associazioni , hanno tempo fino al 26 novembre per inviare osservazioni e dai toni dell’incontro
c’è da credere che osservazioni ce ne saranno.
E’ stato inoltre comunicato che per informazioni sul
progetto , di non facile lettura per i non addetti ai lavori, e sugli
espropri previsti si può telefonare al n. 329 8156050 oppure collegarsi al sito
https://sites.google.com/site/comitatopaesaggiocamugnano/home
1 commento:
sarà solo una fregature x tutti gli abitanti di camugnano e frazioni visto che aumenteranno le bollette.CI SONO COSE MOLTO PIU' SERIE CHE LE PALE EOLICHE CHE NEMMENO GIRERANNO,ESEMPIO "ZANCHETTO"in poche parole sarà una fregatura come i pannelli solari alla "GUMIERA".Che pensassero alle strade che fanno solo pietà e soprattutto il paese che sta morendo.
ANDREA
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