Non solo era
alla guida dell’auto e tranquillamente telefonava senza il
supporto dell’auricolare, ma utilizzava anche una patente inesistente perché data per smarrita. La
denuncia di smarrimento era stata fatta dallo stesso titolare che aveva potuto
ottenere il duplicato. La seconda patente gli era però stata ritirata per
infrazioni gravi al Codice della Strada. L’automobilista allora aveva continuato a guidare con la prima patente che
evidentemente aveva ritrovato o non aveva mai smarrito. Ad accorgersi dell’automobilista ‘truffaldone’
sono stati l’altra sera i Carabinieri di Marzabotto. Durante un posto di
controllo hanno fermato il 21enne di Grizzana Morandi, perché sorpreso alla
guida della sua Fiat Panda con il telefono all’orecchio. Dopo la non accettata scusa
della ‘chiamata urgente’, i militari hanno
invitato il giovane a esibire il
documento di guida. che lui ha prontamente consegnato. L’anomalia è venuta a
galla quando un Carabiniere ha verificato
l’autenticità del documento tramite la banca dati delle FF.PP. La patente risultava
smarrita dallo scorso marzo. Gli approfondimenti hanno poi rivelato che il
giovane grizzanese il 29 ottobre scorso era stato fermato dai Carabinieri di
Vergato perché, durante un incidente stradale, aveva sorpassato una colonna di
auto in attesa di ripartire. Per tale scorrettezza era stato sanzionato e
privato della patente di guida. Ma il 22enne ha continuato a guidare con il
vecchio documento di guida, che o non aveva mai smarrito oppure aveva ritrovato
senza distruggerlo, come previsto dalla normativa che impone l’obbligo della
distruzione in caso di ritrovamento.
I
Carabinieri l’hanno denunciato per falsità ideologica di privato in atto
pubblico.
Foto e notizia del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna.
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