martedì 13 novembre 2012

Primarie: è possibile pre-registrarsi via internet.



Di Stefano Muratori.

Sono stati fatti vari tentativi per complicare il percorso e ridurre la partecipazione alle primarie.
L'indignazione generalizzata e l'intervento del Comitato Renzi presso il Garante della Privacy hanno tuttavia portato a più miti consigli.  
Andare a votare per le primarie sarà facile come in passato. Non c'è bisogno di essere iscritti a un partito, si può anche andare direttamente al seggio senza registrarsi in anticipo. 
Ma conviene pre-registrarsi online, per evitare eventuali code. Ci vogliono pochi secondi. Basta collegarsi al sito www.primarieitaliabenecomune.it, cliccare su "Registrati" e inserire: Nome, Cognome, data di nascita, numero della propria sezione elettorale (quello scritto sulla propria tessera elettorale rilasciata dal comune).
Tutte le altre informazioni richieste non sono obbligatorie. 
Bisogna poi stampare il modulo prodotto in PDF dal sistema e portarlo con se al seggio, insieme a un documento di identità.

6 commenti:

Dante Franchi ha detto...

Caro Stefano, con la franchezza abituale e con immutata amicizia, consentimi di spendere due parole su questa fiction.

Oggi, questa tua segnalazione si combina con quello che è ovviamente il tormentone del giorno: Il confronto TV(rigorosamente su rete privata) dei candidati alle primarie del Centrosinistra.

Da un lato il fatto che abbiano abbassato i toni fratricidi degli ultimi mesi rappresenta una condizione di cui a sinistra (se cosi la possiamo chiamare) se ne avverte davvero tanto il bisogno.
Sempre che ci si trovi davanti a consapevolezza e genuinità politica e non a fiction a beneficio delle telecamere.

Dall'altro lato però credo di non essere l'unico ad aver percepito come per rincorrere questo obiettivo, tutti e cinque (chi più chi meno ma tutti) hanno messo in scena la PAURA di apparire di sinistra.

La cartina di tornasole che comprova quella che fino a quel momento poteva restare circoscritta a una personale sensazione, arriva puntuale alla fine, quando a conclusione viene chiesto loro di indicare chi metterebbero nel Phanteon della Sinistra Italiana.
A nessuno (dico nessuno) di questi è neppure passato per l'anticamera del cervello di citare un Di Vittorio, un Dozza, un Sandro Pertini o un Enrico Berlinguer, a questo proposito.

Per uno come me che non smetterà mai di rimpiangerne le figure e di attingere ai loro preziosi insegnamenti, questo illumina come e più di un faro.

Difficile considerare solidi ed efficaci progetti che recidono le proprie radici e non comprendono l'importanza fondamentale della storia da cui dovrebebro prendere le mosse, seppure per andare oltre, a maggior ragione in momenti cosi privi di certezze e di progetti.

Stefano ha detto...

Caro Dante,
ti ringrazio per la tua critica, anche troppo delicata.
Non concordo con Flores D’Arcais che sul Fatto Quotidiano affermava di votare Renzi alle primarie e M5S alle politiche, con l’obiettivo dichiarato di azzerare il PD e liberare le forze della sinistra. Nonostante ciò sono d’accordo con la premessa che egli faceva: i partiti dovrebbero essere uno strumento dei cittadini, attraverso i quali essi possano partecipare alla determinazione della politica del proprio paese (articolo 49 della costituzione).
A differenza di Flores che li vorrebbe distruggere io li vorrei utilizzare. Credo che se i partiti non sono più quello che dovrebbero essere la colpa principale è della maggioranza di noi. Siamo noi infatti che potremmo, e dovremmo, liberarci della idea secondo la quale partecipare alla vita interna di un partito debba significare condividerne l’immagine e le idee, quindi in ultima analisi divenirne subalterni e dover essere identificato come parte di esso. Per il mio modo di vedere infatti essere iscritti ad un partito è un diritto. Un diritto a partecipare alla discussione ed alle scelte di quel partito, specialmente in ambito locale.
D’altra parte non credo nella utilità di creare nuovi partiti. L’idea che con una nuova sigla e con nuovi leader si possa rafforzare la sinistra ha generato 20 scissioni nel neonato partito socialista dal 1880 al 1921. Poi, dopo il ventennio, fra socialisti e comunisti le scissioni hanno continuato più o meno con lo stesso ritmo. Il PCI è stata solo una parentesi fra le altre.

Parlando di sinistra mi viene da chiedere che cosa è di sinistra?
Fra le proposte più profonde di Berlinguer io ricordo il compromesso storico, l’austerità, e la lotta alla corruzione nei partiti. Io ho condiviso molto di quella sua visione, e credo sia ancora attuale. Però nel frattempo sono cambiate molte cose.

Io voterò per Matteo Renzi non perché è più di sinistra, ma perché il PD degli apparati non mi piace. L’idea di Renzi di demolire (rottamare) i centri di potere degli apparati, è a mio parere molto più di sinistra di qualsiasi idea di fondare un nuovo partito. Se un partito è dominato dagli apparati secondo me diventa odioso, quindi se dentro al PD esiste e prende forza un Renzi, allora il PD mi diventa più simpatico.

Per i progetti credo che l’idea di fondo in questo momento sia di ridurre i 2000 miliardi di debito e riportare l’Italia nei parametri di stabilità. E lo si deve fare spazzando via i privilegi insensati, la corruzione, le ingiustizie sociali, il nepotismo, e rendendo più competitivo ed efficiente in tutti i suoi aspetti questo paese ormai decadente. E non vedo un grande fiorire di idee e proposte a sinistra su questi temi.

Anonimo ha detto...

Per me di cinque capelli non si riuscirà a formare la parrucca.

Hanno già dimostrato su cosa cadranno se per sfiga andranno al governo.

Anonimo ha detto...

Ci mancherebbe che dei privati cittadini riuniti in un partito politico debbano usufruire della rete televisiva pubblica pagata coi soldi pubblici per un'operazione, come le primarie, prettamente privata.

Hanno già un rosso di bilancio di 200 milioni di euro.

E poi la sinistra è defunta già da parecchi anni (per fortuna).

Deve rimanere fuori dai palazzi come marco rizzo o Diliberto accontentandosi di farsi intervistare dagli inviati di Striscia la notizia.

Fuori il vecchiume dalla politica.

Avanti i giovani.

Anonimo ha detto...

http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=1355a1ce-8482-a622-bb95-50a3b659a3b5&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0

che bellezza!!!!

Anonimo ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/15/people-mover/414937/

italia bene comune

http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/11/inchiesta-sul-people-mover-per-draghetti-venturi-e-delbono.html