giovedì 15 novembre 2012

Il sindaco di Monzuno Marco Mastacchi: “No alla desertificazione sanitaria della Valle del Setta”



Giù le mani dall’auto medica di Lama di Setta’.
 
L’allarme è del sindaco di Monzuno Marco Mastacchi e si riferisce al dibattito in corso nel quale è stata presa in considerazione l’ipotesi di trasferire all’ospedale di Vergato il presidio medico ora a Lama di Setta, istituito col compito di intervenire in caso di emergenza sui cantieri della Variante di Valico e che nel contempo ha garantito un supporto importante di pronto intervento per tutta l’area circostante.
I lavori nel versante emiliano della nuova arteria autostradale sono ormai al termine e con le imprese se ne dovrebbe andare anche il presidio medico e la relativa auto medica.
Il richiesto trasferimento a Vergato arricchirebbe l’offerta dell’ospedale della cittadina della Valle del Reno e consentirebbe all’attuale auto medica, collocata a Marano, di portarsi all’ospedale di Porretta Terme.
Marco Mastacchi
A questa ipotesi  riorganizzativa si oppone con decisione Mastacchi: “Chi troppo e chi niente,” sottolinea facendo notare che la valle del Reno dispone di ben due ospedali. “La vallata del Reno avrebbe così anche due auto mediche e la valle del Setta da Castigliane a Sasso Marconi nessuna. Si rischia la desertificazione sanitaria. La Casa della Salute di Vado è ancora solo una promessa. Approvato il progetto da parte dell'Ausl nel 2009 ed inserito tra quelli prioritari da finanziare, è ancora fermo e non si hanno notizie certe sull'inizio dei lavori. Ora a Vado esiste solo un poliambulatorio inadeguato. Se si toglie il servizio dell’auto medica la cittadinanza scenderà in piazza e io sarò in prima fila”, promette il primo cittadino.  “Siamo tutti consapevoli del periodo di crisi e dei conseguenti tagli ai servizi sanitari”, spiega ancora, “ ma quello che risulta incomprensibile è che a pagare siano sempre i cittadini di zone già particolarmente svantaggiate. Senza voler cadere in particolarismi territoriali e campanilismi, è sin troppo facile far notare che, mentre a Casalecchio di Reno si inaugurano i cantieri della Casa della Salute, qui si vuole  togliere l'auto medica ad un territorio, quello della valle del Setta”.
Massimo Masetti
Abbiamo chiesto all’assessore alla sanità di Sasso Marconi Massimo Masetti cosa pensa della proposta di trasferimento poiché anche il comune di Sasso Marconi perderebbe un servizio che si è rivelato in questi anni molto positivo: “Abbiamo parlato del tema con la direzione regionale dell’Asl anche perché è in corso una riorganizzazione su base regionale del 118 per arrivare a uno standard di servizio unificato. Abbiamo quindi chiesto di essere coinvolti nel momento della definizione del riordino e chiarito che una un presidio sanitario avanzato con la presenza del medico nell’area è per noi irrinunciabile. Riteniamo certamente praticabile la scelta che possa rimanere a Lama di Reno dove è già tutto in essere e tutto predisposto per un buon funzionamento del servizio”.


7 commenti:

antonio lavini ha detto...

GRAZIE A CHI SI IMPEGNA.
Mi associo al sindaco sig. Mastacchi nel ribadire che se è necessario anche i cittadini di Sasso Marconi scenderanno numerosissimi in piazza, è ora di finire di essere vaghi e generici. Parlare di "standard del servizio unificato" à roba da politici, noi CITTADINI vogliamo un soccorso sanitario PRESENTE, ORGANIZZATO, COMPETENTE, EFFICENTE.
Sindaci datevi da fare prima che ci standardizzano.
Prego informate i cittadini almeno come informate i zozzoni.
antonio lavini

Anonimo ha detto...

Apprezzo la presa di posizione del sindaco Mastacchi.Finalmente un comune che si oppone fermamante a un pazzo progetto di distruzione di un servizio.L'opzione di portare l'automedica a vergato è una corbelleria.Sarebbe meglio che le postazioni esistenti rimanessero dove sono.Tiepidina la risposta dell'assessore Masetti,ci si aspetterebbe un pò più di incisività dall'assessore di un grande comune che ha solo da perdere dallo spostamento di una postazione medicalizzata.

Anonimo ha detto...

ok giusto ma sempre dopo la "puzza" dato che erano già 2 anni che si sapeva e tutte le amministrazioni comunali della val del setta e del reno ne erano a conoscenza perchè ci si muove sempre in ritardo? Era stato detto in tutte le salse dalle varie associazioni di volontariato e anche questo blog ne aveva parlato. Ma nessuno ha mosso nulla ora tutti a dire non è giusto ma forse se si cominciava prima a trovare una soluzione era meglio, tanto chi ci rimette sono sempre i più deboli chi amministra queste cose non ha questi problemi.

Anonimo ha detto...

Chi decide è la REGIONE ed il Servizio Sanitario Regionale!

Fabrizio Trasforini ha detto...

Non dimentichiamo che il Sindaco è la massima autorità in materia sanitaria a livello comunale e la conferenza dei sindaci ha comunque un grandissimo peso sulle scelte.
Lo scarica barile sulla Regione è una riposta "politico-amministrativa" di basso profilo. E' inaccettabile sentire qualcuno che dice "è un decisione che compete ad altro potere", quando una istituzione ha la responsabilità amministrativa di un territorio...cfr turbogas....

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe di sapere a che sindaco si riferisce Trasforini (capogruppo Centrodestra a Sasso Marconi) quando critica lo ‘scaricabarile’ sulla Regione (che nell’articolo nessuno ha neanche menzionata). A Mastacchi, che sta prendendo dure posizioni per mantenere un servizio importantissimo nella vallata del Setta o al Sindaco di Sasso Marconi che non ha fatto una piega sulla questione? O a Franchi di Marzabotto che brilla per il suo silenzio nonostante il suo territorio sia fortemente coinvolto? L’assessore Masetti dice di aspettare (pazientemente) le decisioni chiedendo di partecipare agli incontri che porteranno alla scelta finale (bontà sua. Ci mancherebbe che non partecipassero neanche). Intanto a Sasso M. la Casa della Salute è ferma da mesi e si sta scippando alla zona l’auto medica senza che nessuno alzi un dito. Aspettiamo pure! Anche Trasforini comunque, come opposizione non mi sembra molto preoccupato della flemma dei nostri amministratori.
A. F. – Sasso Marconi

Fabrizio Trasforini ha detto...

Per A.F. l'Articolo cita proprio il riassetto regionale del 118, perchè questa è la "base" su cui si sta ragionando e la flemma di Sasso su questa materia proprio non la comprendo.Peraltro l'assetto della sanità di questa vallata è questione assai complessa (non affrontabile su un blog..)e, nonostante abbiamo criticato sempre il ritardo del Poliambulatorio (attuale casa della salute), questo non risolverà nessuno di questi problemi aperti, aggravati dalla spending.