sabato 13 giugno 2020

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua: “Un altro stop alla lunga marcia verso la rimunicipalizzazione dell’acqua di Torino”

Dante Franchi: “Dovunque si provi a dare seguito a quanto deciso dagli italiani in un referendum, fin dal 2011, in tema di acqua pubblica, dalla parte opposta si trova sempre il Partito Democratico”. 

Franchi ha inviato il comunicato del Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Il 5 giugno 2020, alla fine della sospensione di fatto dei diritti costituzionali, avvantaggiata dall’impossibilità dei cittadini di esprimersi, una minoranza di blocco di comuni medi e piccoli di Torino Metropolitana hanno respinto la proposta della Città di Torino di rimunicipalizzare SMAT S.p.A., l’azienda idrica locale di loro proprietà ma soggetta al diritto privato che rende l’acqua una merce e non un bene comune.
Infatti, le tariffe e le bollette di SMAT non recuperano soltanto il costo della gestione e degli investimenti ma sono gravate anche da quote che garantiscono il profitto al gestore.

Ancora una volta la lunga marcia del Movimento italiano dell’acqua verso l’attuazione del Referendum del 2011 viene bloccata dal PD Partito Democratico alla testa di una coalizione di centro destra in spregio alla volontà di 25.609.701 pari al 96,32% dei votanti che avevano detto sì all’abrogazione del profitto nella gestione dell’acqua.

Dal punto di vista economico e giuridico la volontà popolare poteva essere rispettata solo con la trasformazione della forma societaria di SMAT, passando dalla società per azioni di diritto privato all’azienda speciale di diritto pubblico la cui missione non è il profitto ma il recupero totale dei costi di gestione e d’investimento per garantire l’accesso universale all’acqua bene comune.

Il Comune di Napoli aveva completato la trasformazione di ARIN S.p.A. in ABC-Acqua Bene Comune Napoli subito dopo il Referendum, ottenendo così un bilancio corretto e trasparente, il miglioramento della qualità dell’acqua e del servizio e di mantenere la tariffa al di sotto della media nazionale.
Al contrario, i Comuni di Torino metropolitano governati da maggioranze politiche ispirate alla cultura del “profitto über alles”, non hanno mai voluto seguire quell’esempio.

Ma lo stop che hanno imposto ora all’acqua pubblica non fa arretrare di un passo il Movimento dell’acqua, impegnato per un rinnovo reale dei prossimi consigli comunali nei quali i valori e principi dell’acqua bene comune possano infine prevalere.

Torino, Giugno 2020

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questi politici prezzolati al soldo di chi vuol speculare sulle utenze si devono vergognare, sia quelli di destra che quelli di sinistra.

Anonimo ha detto...

Aspettiamo da 9 lunghi anni il rispetto della volontà popolare espressa da 27 milioni di cittadini nei referendum del 2011. Eppure basterebbe approvare la proposta di legge d'iniziativa popolare #acquapubblica in discussione da anni e bloccata alla Commissione Ambiente della Camera.
Tutto qui!
#approvatelasubitoAspettiamo da 9 lunghi anni il rispetto della volontà popolare espressa da 27 milioni di cittadini nei referendum del 2011. Eppure basterebbe approvare la proposta di legge d'iniziativa popolare #acquapubblica in discussione da anni e bloccata alla Commissione Ambiente della Camera.
Tutto qui!
#approvatelasubito