Collasso
del Servizio Ferroviario Metropolitano?
di
Valerio Giusti
Comitato
per la Ferrovia Porrettana
Ogni
giorno assistiamo, praticamente inermi, all’affossamento del
trasporto ferroviario sulla nostra linea falcidiata da quotidiani
disservizi.
Giovedì
2 luglio, il guasto di un passaggio a livello a Borgonuovo ha
causato la cancellazione di tre treni e il ritardo da 15 a 60 minuti
di un’altra dozzina. Una GIORNATA DISASTROSA !!
Venerdì
3, a causa del guasto di un altro passaggio a livello tra Marzabotto
e Sasso Marconi:
- Treno 6336 delle 5 da Porretta, 37 minuti di ritardo Treno 6338 delle 5:50 da Porretta, 16 minuti di ritardo
- Treno 11551 delle 6:30 da Bologna, 36 minuti di ritardo
- Treno 6341 delle 7:04 da Bologna, 34 minuti di ritardo.
Sabato
4, è stato cancellato a Riola per un guasto il treno 6338 partito da
Porretta Terme alle 5:50.
Nella
giornata di ieri , lunedì 6 luglio, abbiamo vissuto un’altra serie
di gravi disservizi causati del guasto di uno scambio (deviatoio) a
Sasso Marconi. Da Bologna:
- 11551 delle 6:30, ritardo di 30 minuti;
- 6341 delle 7:04, ritardo di 46 minuti;
- 6343 delle 8:04, ritardo di 33 minuti.
Da
Porretta
- 11430 delle 6:08, ritardo di 36 minuti;
- 6340 delle 6:40, ritardo di 45 minuti;
- 11470 delle 7:18, ritardo di 32 minuti;
- 6342 delle 7:50, ritardo di 25 minuti.
Il
servizio ferroviario
regionale pare al collasso e sta minando la credibilità delle
aziende ferroviarie e delle istituzioni !
Le
infrastrutture sono fatiscenti e, dopo il pensionamento del Direttore
Circolazione di Bologna, RFI ha completamente smesso di fornire alcun
tipo di informazione, mentre i nuovi SuperPop risultano inadeguati
per capienza e con un difetto di progettazione all’impianto di
climatizzazione che costringe gli utenti a mettere sciarpe e cappotti
in piena estate per difendersi dalle temperature polari. Non c’è
più certezza sui tempi di viaggio e molti pendolari sono stati
costretti a prendere l’automobile per poter raggiungere il lavoro
in tempo perché i datori di lavoro non tollerano più i ripetuti
ritardi.
Per
coloro che resistono c’è l’aggravante della mancanza più
assoluta delle informazioni a bordo treno: unica eccezione il treno
6340 di ieri dove il capotreno si è prodigato per assistere i
viaggiatori abbandonati al silenzio dei sistemi informativi.
Perché
non provare a sostituire gli inutili annunci automatici (come quello
che ricorda di non aprire le porte quando il treno è in movimento)
con puntuali aggiornamenti sui ritardi e sulle previsioni sui reali
tempi di percorrenza?
Nessun commento:
Posta un commento