Finalmente dalle parole si passa ai fatti
di
Carmine Caputo
Maurizio
Fabbri,
presidente dell'Unione dei comuni dell'Appennino bolognese,
Barbara
Panzacchi,
presidente dell'Unione Savena Idice e Giuseppe
Nanni,
sindaco di Alto Reno Terme, plaudono alla decisione della Città
metropolitana di Bologna di assumere una proposta di piano
territoriale metropolitano che, per la prima volta a livello
nazionale, prevede che gli oneri di urbanizzazione non rimangano solo
alle amministrazioni comunali: il 50% degli oneri urbanistici di
tutti i Comuni, e in particolare dei Comuni dove saranno permesse le
nuove urbanizzazioni (sia per insediamenti di imprese che
residenziali), andranno infatti nel nuovo fondo perequativo
metropolitano. Si stima che il fondo possa valere circa 10 milioni di
euro all’anno, con il quale si finanzieranno interventi di
rigenerazione urbana e ambientale, di sviluppo turistico e economico,
di infrastrutture per la mobilità sostenibile a sostegno dei Comuni
più fragili sotto il profilo demografico e dei servizi e meno
“attrattivi” per le imprese, cioè quelli di montagna e della
pianura più periferica.
«
Ringraziamo
il sindaco metropolitano Merola di averci ascoltato»
spiegano i tre sindaci « e
soprattutto di aver fatto seguire alle parole i fatti. Da anni
assistiamo infatti allo spopolamento e all'impoverimento delle zone
più periferiche della Città metropolitana, ma quando si tratta di
attuare serie politiche di ridistribuzione delle risorse non si è
mai riusciti a trovare gli strumenti giusti, e ai discorsi non
seguono le azioni concrete. Se vogliamo veramente crescere come Città
metropolitana dobbiamo cominciare a farlo combattendo le
disuguaglianze al suo interno: per questo apprezziamo che finalmente
si sia avviato un percorso che alla fine, siamo convinti, porterà
benefici a tutti, perché un'area metropolitana più giusta e più
equa è un'area migliore in cui vivere per tutti i suoi
cittadini. La Città metropolitana cresce se crescono le periferie».
Agli entusiasmi dei sindaci si aggiungono le perplessità del
Consigliere Metropolitano Uniti per l’Alternativa, Erika Seta,
che in una nota scrive:
Condivido
l’esultanza dei Sindaci Panzacchi, Nanni e Fabbri ma, prima di
cantare vittoria, aspetterei le linee per l’utilizzo del 50% degli
oneri di urbanizzazione tolti agli altri Comuni per destinarli da
parte della Cittá Metropolitana a territori che richiedono
interventi.
Perché,
cari Sindaci, il Pd ci insegna che sta nelle virgole l’inghippo e
sarebbe davvero triste scoprire poi che questa “donazione
all’Appennino” è servita solo per mettere a tacere le possibili
critiche.
Aspettiamo
le linee attuative e poi magari esultiamo, ma con parsimonia perché
dietro l’angolo del Pd ci sono sempre sorprese.
Ne
avete già viste alcune in Appennino, l’entusiasmo per la Reno
Setta nelle linee programmatiche della CM quando poi si sospettava ,
sin da subito, che non c’era alcuna intenzione di realizzarla.
Quindi
vigiliamo. Poi vediamo che succede.
Nessun commento:
Posta un commento