di
Marco Leoni
ARISTOTELE
:
La
teoria dell’ amicizia
Lezione
di Matteo Saudino fantastico prof. di filosofia
“ Nel
libro ottavo dell’ ETICA NICOMACHEA Aristotele tratta il tema
dell’amicizia. Nei primi sette libri Aristotele ha delineato le
virtù etiche, quelle che riguardano la vita pratica, e le virtù
intellettive quelle che riguardano la vita appunto del pensiero.
Secondo
Aristotele l’uomo è felice quando è virtuoso.
Ma
all’interno di questa trattazione delle virtù etiche pratiche e
delle virtù dianoetiche intellettive non è affrontato un tema che
per Aristotele sarà centrale e molto importante, il tema dell’
AMICIZIA.
L’amicizia
è una Virtù ? Che cos’è l’amicizia ?
Nel
libro ottavo egli prova a rispondere a questa domanda e dice :
'L’amicizia io non so se sia una Virtù ma certamente si accompagna
alla virtù, è vicina alla virtù. Inoltre essa è cosa
NECESSARISSIMA
per la vita, infatti nessuno sceglierebbe di vivere senza amici',
quarta riga del capitolo ottavo dell’ ETICA. Affermazione,
asserzione forte. Chi di voi sceglierebbe di vivere una vita senza
avere amici, senza avere legami di amicizia, chi di voi in questo
momento è così forte da dirlo? Nessuno.
Dice
Aristotele: 'Chi sceglierebbe di vivere senza amici? Nessuno'. Tutti
ne hanno bisogno, ne hanno bisogno i ricchi e i potenti ne hanno
bisogno le persone umili e povere. I ricchi e i potenti perché
senza amici cosa farebbero di quelle ricchezze, con chi le potrebbero
condividere?, temerebbero forse che tutti volessero approfittare di
queste ricchezze. La persona ricca che non ha amici cade in una
solitudine molto triste. Gli amici non sono quelli che gli riempiono
la casa perché è ricco, i ricchi hanno sempre le ville piene di
amici, le piscine piene di amici, ma c’è
un problema NON
SONO AMICI , Ok
?
Dunque
il ricco o il potente se è circondato da delle persone che non hanno
con lui un legame
autentico, sente di
fatto di essere solo e cade in una dimensione di
estrema povertà interiore. Ma
attenzione, Aristotele non sta facendo l’elogio della povertà, non
ha detto che è bello essere poveri, ma che essere ricchi e senza
amici è una cosa
tristissima che
porta a una solitudine che non rende la vita degna di essere vissuta.
I
poveri, i poveri ancora di più hanno bisogno di amici, perché i
poveri senza amici non riescono proprio a sopravvivere, i poveri
hanno bisogno di amici per condividere anche le difficoltà, i poveri
hanno bisogno degli amici per rendere la vita meno difficile, per
poter condividere i dolori e superare le sofferenze.
Dunque
l’amicizia sembra insita per natura negli uomini, in chi genera
verso il generato in chi è generato verso il genitore, l’amicizia
sembra già insita nel genitore verso il figlio e nel figlio verso il
genitore, c’è un legame molto forte di unione, ma l’amicizia è
qualcosa di ancor più complesso che va analizzato.
Aristotele
ci dice : ' Le amicizie sembrano essere di più tipi: l’amicizia
sorge in tutti gli uomini, negli uomini poveri e ricchi ma anche nei
buoni e nei malvagi , anche i malvagi hanno bisogno di amici, magari
sono amici nella malvagità ma hanno bisogno di amici, tutti
necessitano di amici perché l’amicizia è BUONA
, E’ UTILE , E’ PIACEVOLE.
Partiamo
da queste tre condizioni per vedere quali sono i tre tipi di
amicizia.
Primo
tipo di amicizia: quello di coloro che si amano reciprocamente in
vista dell’ UTILE.
Queste persone Aristotele non le chiama ipocrite perché se noi ci
uniamo perché ci è utile ci siamo comunque uniti: faccio questa
strada al mattino per andare a lavorare tu sei sulla stessa strada,
ci incontriamo dividiamo la benzina io metto la macchina tu mi dai
una mano coi soldi passiamo delle ore ogni mese insieme siamo uniti
da qualcosa, da qualcosa di utile in questo caso. Oppure io so molto
bene matematica, Giulia sa molto bene inglese facciamo che studiamo
insieme, l’utilità porta a far nascere delle amicizie cioè delle
convivenze che si fondano sull’utile.
Le
amicizie fondate sull’utile sono molto brevi e comunque sono
soggette al tempo perché quando finisce l’utilità viene meno
l’amicizia: io ho cambiato lavoro faccio un’altra strada, grazie
è stato bello abbiamo chiacchierato, chissà speriamo di
rincontrarci. A un certo punto finisce la scuola, non ho più bisogno
della matematica, dell’inglese non ci vediamo più è stato utile
vederci ci è servito, finita l’utilità finita l’amicizia. Molte
delle amicizie sono fondate sull’utile e non è un giudizio
moralistico, dice Aristotele, sono amicizie più fugaci. Sono tipiche
anche degli anziani, perché gli anziani hanno bisogno spesso dei più
giovani per spostarsi, per essere sostenuti, mantenuti; gli anziani
spesso hanno bisogno dei giovani per poter vivere.
Secondo
tipo di amicizia: quella fondata sul PIACERE.
E' tipica dei
giovani: perché stiamo insieme ? Perché è piacevole stare insieme,
perché siamo due appassionati di cinema di fantascienza e appena
esce un film di fantascienza ci sentiamo e andiamo a vederlo. Non ti
sto telefonando o scrivendo una mail perché ho dei problemi ma
perché io e te siamo gli amici del cinema di fantascienza, perché
io e te andiamo a ballare insieme, perché io e te amiamo fare
trekking in montagna. La piacevolezza del fare trekking, dell’andare
al cinema insieme, dell’andare a ballare passa attraverso il nostro
legame. E' un’amicizia fondata sul piacere. Anche qua Aristotele
non la condanna, dice che è un’amicizia ma è un’amicizia
anch'essa soggetta al tempo, perché interessata, è interessata al
piacere: viene meno il piacere, viene meno l’amicizia. Ed è tipica
dei giovani che vogliono soprattutto provare piacere in amicizia.
Terzo
tipo di amicizia, quella più stabile, più duratura quella BUONA
quella che dà
maggior profondità al legame fra due persone: è l’amicizia
fondata SUL
BENE. La sua
caratteristica è la GRATUITA’.
Sei con l’altro
perché vuoi il bene dell’altro e non hai un
INTERESSE , sei suo
amico perché gli vuoi bene. E l’amicizia fondata sul bene è
tipica delle persone mature, è la più duratura e chiaramente la
meno probabile, la più difficile da costruire, la meno diffusa.
Diremmo noi, le conti probabilmente sulle dita di una mano, perché
le amicizie fondate sul bene sono quelle GRATUITE
, disinteressate
sono quelle che vanno
coltivate perché due cose possono minacciare un’amicizia fondata
sul bene. Uno, trasformarsi in un'amicizia fondata sul piacere,
piacere che deriva involontariamente dal bene: se cerchi
nell’amicizia fondata sul bene il piacere, può diventare
un’amicizia temporanea perché quando non provi più piacere la
interrompi. Qui ricordo l’amicizia
maschio femmina, in
questo caso intorno al piacere ci finisce la dimensione erotico
sessuale e, direbbe Aristotele, è un’amicizia più difficile,
perché può partire come amicizia fondata sul bene, ma l’elemento
erotico sessuale del piacere la trasforma in altro, in una cosa forse
bellissima che si chiama amore, ma l’amore è legato alla
dimensione del piacere e se finisce il piacere finisce l’amore e in
questo caso anche l’amicizia che avete collegato ovviamente al
piacere. Pertanto per Aristotele l’amicizia
disinteressata fondata
sul bene è più duratura di un’amicizia di tipo erotico
amorevole perché nel momento in cui viene meno l’eros viene meno
l’amore e finisce l’amicizia.
Dunque
le amicizie che rimangono stabili sul bene sono durature, le amicizie
che vanno verso una dimensione erotica di piacere possono finire e
l’amicizia maschio femmina è sempre sottoposta a questa tensione,
ovviamente anche l’amicizia maschio- maschio e femmina-femmina in
un mondo come quello greco in cui l’essere omofili e dunque
l’essere omosessuali o bisessuali o lesbiche era culturalmente
accettato, addirittura esaltato.
C’è
un altro rischio nell’amicizia fondata sul bene ed è quello
di non coltivarla e darla per scontata. E' quello
in cui tendenzialmente a volte cadiamo, per quello che a volte
perdiamo gli amici, perché secondo Aristotele l’amicizia è
appunto come un fiore, come una pianta che va sempre annaffiata e
coltivata, se non hai tempo per l’amicizia vuol dire che
quell’amicizia non è così importante, è un’amicizia che non è
così fondata sul bene come tu pensi. Se non hai tempo per l’amico
quell’amico a un certo punto chiuderà quell’amicizia, finirà,
quell’amico sparirà perché le cose importanti, le cose preziose
richiedono tempo. Lo diceva Aristotele che viveva in una società non
sclerotizzata dal tempo come la nostra, figuratevi oggigiorno com’è
importante ritagliare del tempo per le Amicizie.
ARISTOTELE
: Sei veramente un GRANDE
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