Una
campagna di comunicazione incentiverà l’uso dei servizi
telematici anche con il supporto dei farmacisti
di
Carmine Caputo
Si
chiama “Tutto qui” il progetto avviato in
via sperimentale in questi giorni nel distretto socio-sanitario
dell’Appennino bolognese, con il coinvolgimento delle farmacie che
hanno deciso di aderire. Il progetto è volto ad incentivare l’uso
delle tecnologie per l’interazione con il servizio sanitario. Se
gli esiti saranno favorevoli, sia per i cittadini che per i titolari
delle farmacie stesse, verrà esteso a tutte le attività del
distretto.
L’idea
è molto semplice. Con manifesti e promemoria
cartacei distribuiti alle farmacie, l’Ausl
ricorderà all’utenza come esistano numerosi servizi che possono
essere tranquillamente fruiti da casa tramite
dispositivi informatici: la scelta del medico curante,
l’autocertificazione del reddito per ottenere esenzioni, la domanda
di estensione del congedo di maternità per gravidanza a rischio e
tanti altri. Non solo: online si possono prenotare visite senza
recarsi al CUP e reperire i propri referti e si può prendere
appuntamento per evitare code allo sportello.
Ed è online anche la possibilità di richiedere al servizio
veterinario la prenotazione per la macellazione al domicilio di
animali destinati all’alimentazione umana.
L’idea
di posizionare questo materiale informativo nasce dalla
consapevolezza che magari non tutti i cittadini accedono a uffici
dell’Ausl o ad ambulatori medici, ma di sicuro tutti prima o poi
passano in farmacia. E i farmacisti aderenti hanno dato la loro
disponibilità ad incentivare questi servizi, assicurando i cittadini
più diffidenti sulle enormi potenzialità dei servizi on-line.
«I
giorni difficili della quarantena ci hanno mostrato quanto sia
importante oggi saper usare un computer, uno smartphone o un tablet»
spiega il presidente del Distretto Socio Sanitario dell’Appennino
bolognese Alessandro Santoni (nella foto) «strumenti ormai a
disposizione di tutti che però oltre a servire per la comunicazione
o lo svago possono evitarci disagi, code o addirittura il rischio
contagio. Per questo abbiamo creduto in questo progetto e con l’aiuto
dei farmacisti, che da sempre nei nostri paesi sono un punto di
riferimento per i cittadini e che
ringrazio di cuore per la disponibilità, contiamo di sostenerne la
diffusione»
«Questa
attività» aggiunge la
direttrice del distretto Sandra
Mondini «rientra in un più ampio progetto di
collaborazione con le farmacie del territorio finalizzato ad
accrescere sempre di più l’accessibilità da parte dei cittadini
ai servizio sanitari».
Nessun commento:
Posta un commento