Già
oggi in Viale Aldo Moro un primo summit per valutare la necessità di
eventuali provvedimenti specifici per il ripristino dello stato dei
luoghi e dell’ecosistema. La causa legata ad alcune operazioni di
svaso del bacino diga di Pavana (Pt) imposto dal provvedimento
urgente e contingibile dell'ufficio tecnico per le dighe di Firenze e
realizzato operativamente da Enel Green Power
“Vista
la gravità di quanto accaduto, la Regione, anche attraverso i propri
Enti strumentali, darà corso alle azioni del caso nei confronti dei
responsabili. Sia sul piano penale, sia per quanto riguarda la
richiesta di risarcimento economico per danno ambientale”.
Così
l’assessore regionale all’Ambiente, Irene
Priolo,
intervenendo sui danni ambientali al fiume Reno e al Torrente
Limentra, le cui acque sono state rese torbide a seguito ad alcune
operazioni di svaso del bacino diga di Pavana (Pt) imposto dal
provvedimento urgente e contingibile dell'ufficio tecnico per le
dighe di Firenze e realizzato operativamente da Enel Green Power.
Operazione che ha avuto, tra l’altro, come conseguenza anche una
diffusa moria di pesci.
"Già
oggi nella sede della Regione - aggiunge l’assessore Priolo
- si è svolto un primo incontro per valutare i fatti accaduti e la
necessità di eventuali provvedimenti specifici per il ripristino
dello stato dei luoghi e dell’ecosistema".
Casa
è accadutoIeri,
nell’ambito della fase conclusiva delle operazioni di svaso della
Diga di Pavana effettuate da Enel Green Power, si è verificato un
rilascio ingente di sedimenti sul Torrente Limentra di Sambuca,
eccedente il quantitativo previsto nel Piano operativo presentato da
Enel.
I sedimenti fuoriusciti dalla Diga hanno determinato una forte torbidità delle acque e una riduzione dell’ossigeno che ha comportato una moria di pesci, oltre alle evidenti problematiche generate all’intero ecosistema.
Un primo sopralluogo effettuato da Arpae lunedì 28 luglio, nelle fasi immediatamente successive al riversamento, ha permesso di verificare che la torbidità si è propagata fino al fiume Reno in località Riola Ponte in comune bolognese di Grizzana Morandi.
I sedimenti fuoriusciti dalla Diga hanno determinato una forte torbidità delle acque e una riduzione dell’ossigeno che ha comportato una moria di pesci, oltre alle evidenti problematiche generate all’intero ecosistema.
Un primo sopralluogo effettuato da Arpae lunedì 28 luglio, nelle fasi immediatamente successive al riversamento, ha permesso di verificare che la torbidità si è propagata fino al fiume Reno in località Riola Ponte in comune bolognese di Grizzana Morandi.
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