di
Marco Leoni
ARISTOTELE
:
La teoria dei luoghi Naturali e
Dio
come Motore immobile e pensiero di
pensiero
Lezione
di Matteo Saudino, fantastico prof. Di filosofia
“ La
lezione di oggi è dedicata a Dio.
Dio
per Aristotele è la causa finale che regge il cosmo, l’universo, è
il motore immobile che attira a sé tutto l’universo, è il
motore che muove senza muoversi.
Come
arriva Aristotele all’interno dell’opera “ la metafisica “ a
dimostrare tale esistenza di Dio, l’esistenza di Dio come CAUSA
PRIMA, l’esistenza di Dio come motore immobile?.
Come
giunge ad elaborare questa teoria che avrà un successo millenario e
nella scolastica medioevale in modo particolare ?
Tommaso
D’ Aquino riprende tale dimostrazione dell’esistenza di Dio come
causa prima del movimento e bisogna anche dire che tutta la
scolastica Tomista, in modo particolare, è un riportare in auge il
pensiero di Aristotele.
Ma
la dimostrazione di Dio come causa prima del movimento dell’universo
del cosmo, come causa finale di tutto è una dimostrazione che ancora
oggi può piacere ai creazionisti, a
coloro che pensano che debba esistere una causa prima, cioè che non
si possa andare di causa in causa in causa all’infinito, ma debba
esistere una causa prima che determini la realtà e non si
accontentano tendenzialmente che questa causa sia il Big Bang, cioè
un’esplosione primordiale.
Vediamo
come si arriva alla dimostrazione di Dio come Motore immobile.
Il
punto di partenza è la fisica, lo studio della natura, del cosmo,
dell’universo. L'universo
per Aristotele è un universo di tipo finalistico:
le cose avvengono nell’universo perché hanno un fine, c’è un
fine, uno scopo a cui le cose tendono.
Ogni
cosa ha una funzione: i denti hanno la funzione di poter incidere il
cibo e dunque masticare e poterlo poi digerire, le mani nell’uomo
hanno la funzione di poter afferrare gli oggetti. Questo ovviamente
può presentare anche dei pericoli perché un’interpretazione
rigida finalistica fa sì che ogni cosa abbia un fine prioritario
naturale e tutto ciò che non rientra in questo fine prioritario
naturale è al di fuori dall'ordine finalistico, dunque da un ordine
giusto.
Il
fine della donna è fare i figli, il fine dell’uomo è guidare la
famiglia, il fine del maschio libero è di essere capo politico,
essere governante. Lo scopo dello schiavo è obbedire. Ci sono uomini
che nascono per comandare e uomini che nascono per obbedire.
Per
Aristotele la moglie è potenza materia, il marito è atto e forma e
siccome la forma e l’atto sono superiori alla potenza e alla
materia, il marito è superiore alla moglie.
Il
finalismo, ci dirà poi Spinoza nel 600, è un grande pregiudizio, a
noi uomini fa comodo pensare che ci sia il finalismo
Dunque
l'universo è dominato dal TELOS
che in greco
vuol dire fine, è una prospettiva TELEOLOGICA
non
TEOLOGICA.
Teologica:
prospettiva divina (c’è un Dio motore immobile), ma
è una prospettiva
teleologica,
cioè di universo in cui tutte le cose hanno un fine.
Ovviamente
c’è sempre una libertà in questo mondo, non è che tutto è
determinato da un ordine finalistico, ci sono delle libertà, libertà
naturali, libertà dell’uomo. Ma l’ordine complessivo del cosmo
marcia verso un fine e a questo finalismo corrisponderà anche la
teoria celeberrima dei
LUOGHI
NATURALI.
Tutto
è composto per Aristotele da ACQUA
, ARIA , TERRA , FUOCO,
gli elementi
prioritari, e questi quattro elementi hanno quattro luoghi in cui
sono: la terra ha il centro della terra come luogo naturale, l’acqua
ha come luogo naturale la superficie della terra, l’aria è ciò
che sta in mezzo ai cieli e il fuoco è ciò che sta al di là dei
cieli, l’iperuranio di Platone.
Allora,
ecco perché un oggetto che noi diremmo pesante cade a terra.
Perché se un oggetto è fatto in prevalenza di terra, la terra va
alla terra perchè il fine della terra è andare alla terra. Se un
oggetto invece è leggero, è perché è fatto in prevalenza di acqua
e allora galleggerà in quanto è più leggero di un oggetto fatto di
terra e l’acqua va all’acqua per questo galleggia. Se un oggetto
è ancora più leggero perché prevale l’elemento aria allora starà
in aria: una piuma lanciata verso l’alto impiegherà molto di più
a scendere verso terra di una pietra o di una matita, perché la
piuma è fatta più di aria e di acqua che di terra. Quindi la terra
va alla terra, l’acqua va all’acqua, l’aria va all’aria.
Anche gli elementi di fuoco si comportano così: un oggetto può
volare e rimanere in sospensione o volare verso l’alto perché è
fatto soprattutto di Fuoco e il fuoco è ciò che sta più in alto
di tutti.
Immaginate
i quattro elementi predisposti, fuoco, aria, acqua, terra. Il fuoco
va al fuoco, l’aria va all’aria, l’acqua va all’acqua, la
terra va alla terra, ecco che una teoria come quella di Aristotele
può sopravvivere fino alla fisica newtoniana o a quella di Galileo.
Perché
un masso cade più velocemente di una piuma dalla torre di Pisa ?
Ti direbbe Aristotele, a differenza di Galileo, semplicemente perché
il masso è fatto di terra e la terra va alla terra, invece la piuma,
essendo fatta soprattutto di aria e di acqua in maniera molto più
lenta arriverà a terra e se trovasse una pozza di acqua rimarrebbe a
galleggiare lì, non sprofonderebbe perché è fatta soprattutto di
aria e di acqua. E' una spiegazione sbagliata, ma se io mettessi voi
da bambini su un’isola deserta mi direste, se non aveste altri
insegnamenti scientifici, che una cosa galleggia perché è più
leggera e una cosa non galleggia perché è più pesante, è un
ragionamento logico, sbagliato ma è quello che fece Aristotele in
assenza di scoperte scientifiche diverse e il suo pensiero dominò,
con questa teoria dei quattro elementi e
DEI LUOGHI NATURALI,
per dei millenni.
Andiamo
oltre, ogni cosa si muove in natura, dice Aristotele, e ci sono
tanti tipi di movimenti:
Il MOVIMENTO SOSTANZIALE
cioè una
sostanza muta innanzi tutto perché nasce e muore (Socrate nasce poi
muore); il
MOVIMENTO QUALITATIVO
cioè una
sostanza può cambiare di qualità (Socrate arrossisce, Socrate
impallidisce); MOVIMENTO
QUANTITATIVO
cioè una
sostanza aumenta o diminuisce (Socrate pesa 15 kg da bambino, Socrate
ne pesa 60 poi 70 da adulto); il
MOVIMENTO LOCALE,
mi sposto da una
parte all’altra (Saudino è seduto Saudino è in piedi Saudino
gira intorno alla cattedra), TUTTO SI MUOVE perché le cose hanno
degli IMPULSI: A si muove perché è mosso da B, B si muove perché
è mosso da C, C si è mosso perché mosso da D, D si è mosso perché
mosso da E e così via fino a Z , la domanda diventa
COSA HA MOSSO Z ?
E
poiché per i greci e per Aristotele in particolare l’infinito non
esiste, non posso dire Z l’ha mosso A1 perché allora A1 l’avrebbe
mosso B1 e B1 C1 e arriverei a Z1 mi chiederei ma chi ha mosso Z1
e dovrei andare ad A2 così all’infinito.
Dunque
deve esistere una causa del movimento che muova senza a sua volta
muoversi perché se si muovesse anch’essa dovrebbe essere mossa da
qualcosa. Dunque nell’universo, la terra è al centro, il cielo
primo si muove perché l’ha mosso il cielo secondo il cielo secondo
si muove perché l’ha mosso il cielo terzo, quarto, quinto... ma
fino a quanto, sessanta? o cinquantasei o sessantaquattro. Ma
l’ultimo cielo, se ogni cielo si muove perché l’ha mosso un
cielo esterno chi lo ha mosso ?
L’agenda si è mossa perché l’ha mossa la mia mano ma io da chi
sono stato mosso? Dalla mia evoluzione: i miei genitori mi hanno
creato ecc. ecc. e così vale per ogni cosa: ogni cosa che si muove
deve avere una causa del movimento. Ma poiché non posso andare
all’infinito esisterà una causa prima che muove senza muoversi, ma
questa causa prima che COS’E’ ? COM’E’? Cos’è
che può muovere senza muoversi ? Ciò che non è fatto di materia
perché cos’è che ha la potenzialità di divenire, la materia.
La
materia può divenire (le uova possono diventare frittata, le uova
possono diventare torta, il pulcino può diventare gallina, la
gallina può diventare un brodo di gallina. Le cose materiali possono
divenire e se qualcosa non deve divenire non deve essere materia,
cioè solo FORMA
ma la forma a cos’è equivalente ? all’
ATTO cioè la causa
prima CIO’ CHE
MUOVE SENZA MUOVERSI.
Dunque è FORMA
PURA , ATTO PURO .
Ma cos’è un
atto puro e una forma pura ? Ogni forma che pensate, un adulto, una
pianta... è una forma fatta di materia.
Se
deve esistere, deve esistere un qualcosa che sia solo forma, solo
atto senza materia. Cosa c’è di vivo che non è materiale, IL
PENSIERO. il
pensiero è una forma viva senza materia perché anche un’idea è
astratta immateriale: è l’idea di Platone la vita intellettiva,
la forma pura l’atto puro sono il
PENSIERO. DIO E’ PENSIERO
( Dio vuol dire
causa ) la causa prima è il pensiero, è un atto puro è forma pura
cioè L’ ATTO FINALE la realizzazione più alta.
L’atto
puro la forma pura è il PENSIERO CHE PENSA a che cosa ?
Al pensiero, Dio è pensiero di pensiero, Dio è pensiero pensante:
il Pensiero, Dio è
pensiero che pensa a sé stesso, l’atto puro è pensiero di
pensiero, la forma pura è pensiero pensante il pensiero, perché se
non pensasse a sé stesso come pensiero ma pensasse a sé stesso come
pensiero contenutistico materiale non sarebbe più puro ma sarebbe
una materia che potenzialmente è diversa da quella che è. Il
pensiero di pensiero è un pensiero puro, senza materia senza
potenza, dunque è
IMMOBILE, DIO E’ IL MOTORE IMMOBILE
cioè è quel
pensiero pensante che
rimane immobile perché non ha la potenza non può muoversi non può
trasformarsi e che
MUOVE IL MONDO
muove il cielo.
Ma
come fa a muovere rimanendo immobile ?
ATTIRA
A SE’. DIO è la causa prima, il pensiero di pensiero che
attira a sé rimanendo immobile.
Dunque l’universo
geocentrico circolare di Aristotele funziona così : l’ultimo
cielo si muove perché esso va verso Dio e muovendosi mette in
movimento tutti gli altri cieli. Dio è pensiero di pensiero, Dio è
quell’atto puro che muove senza muoversi.
Questa
è la definizione aristotelica di Dio, come atto puro, motore
immobile, forma priva di materia. E' una teoria che attraverserà i
millenni e ancora nel medioevo verrà recuperata.
DIO
E’ QUELLA SCINTILLA CHE HA MESSO IN MOVIMENTO
IL
MONDO .
ARISTOTELE
: AFFASCINANTE
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