giovedì 16 agosto 2018

Castel di Casio ritorna al suo 'capitanato della montagna'

Trentesima edizione della rievocazione storica di Castel di Casio con spettacoli, convegni, cortei e musica tutto rigorosamente in tema medievale, ricordando Longobardi e Bizantini.


Si terrà domani, venerdì 17, e sabato 18 agosto la trentesima edizione della rievocazione medievale di Castel di Casio, che quest’anno ha un titolo che da solo racchiude la storia di questa zona di confine tra la Toscana e l’Emilia: “longobardi e bizantini”. Sono trascorsi infatti 1450 anni dalla discesa longobarda in Italia.


La storia di Castel di Casio ha origine già in epoca romana, quando era un fiorente villaggio rurale chiamato "Vicius Cassi", borgata di Cassio. Fu feudo di Matilde di Canossa, occupato nel 1219 dalle milizie del Comune di Bologna, a cui si deve la costruzione di mura difensive e torri. Ebbe allora inizio un periodo di grande importanza amministrativa, demografica, giudiziarie e commerciale per l'area, visto che un podestà inviato da Bologna governava tutto l'Appennino circostante, sostituito poi dal "Capitano della montagna". Proprio a quel periodo ha fatto spesso riferimento la rievocazione che ogni anno porta in città appassionati e visitatori da tutta Italia. La sede del capitanato fu successivamente spostata a Vergato intorno al 1450 e all'inizio del XVI secolo la montagna bolognese divenne parte dello Stato Pontificio.


Per chi fosse interessato agli approfondimenti relativi a quel periodo storico sono previsti diversi appuntamenti: venerdì 17 agosto presso la Chiesa Parrocchiale si terrà il convegno “Longobardi e Bizantini: il confine appenninico” a cura del professor Renzo Zagnoni. Sabato 18 alle 17 invece secondo incontro presso la sala consiliare del municipio con gli scrittori Paolo Bacchi e Marisa Collina, che leggeranno alcuni brani tratti dalla loro opera “Prima delle due torri. Romanzo storico ambientato a Bologna e dintorni tra il V e VII secolo”. Previsti inoltre appuntamenti per i più piccoli con percorsi didattici il sabato presso gli accampamenti e la premiazione del progetto di realizzazione di teli decorativi a tema medievale "Il Castello di Casio si colora" sabato 18 agosto alle 19
I vicoli del centro cittadino illuminati dalle torce ospiteranno otto locande ovviamente a tema (si va dal “Ristoro de lo Capitano” all’”Hostaria del Caravanserraglio”, fino ad un insolito “Crescentario”, ma soprattutto due accampamenti da visitare, quello longobardo e quello bizantino. Ci sarà anche un angolo per la falconeria, le arpiste, il “logo de lo gioco” e i più inquietanti “casa de le streghe”, “lebbrosario” e “postribolum”.
Ricchissimo il programma degli appuntamenti, che si ripeteranno nelle due giornate e si snodano intorno al momento principale, il corteo storico delle 22.
In Piazza della Torre dalle 19.15 spettacolo con i falconieri del del Gran Ducato di Toscana, apertura delle porte ed esibizione degli sbandieratori della contrada di Borgo San Luca. A seguire spettacolo di giocoleria con i Clerici Vagantes, poi l’Ordalia e il funerale longobardo a cura dei gruppi di rievocazione storica Bandum Frae e Helvargar . E ancora spettacolo di fuoco e giocoleria con i giullari di Davide Rossi e infine le manovre militari bizantine a cura dei Numerus Italorum.

In Piazza della Chiesa, invece, dalle 20.30 spettacolo di musica medievale con i Rota Temporis, esibizione degli sbandieratori della Contrada di Borgo San Luca, spettacolo di giocoleria con i Clerlci Vagantes, ballo delle streghe, storytelling su tradizioni longobarde a cura dei gruppi di rievocazione storica Bandum Frae e Helvargar. In questo modo i visitatori potranno costruirsi in autonomia un programma “personalizzato” a seconda dei propri gusti, con due diverse conclusioni: venerdì con gli sbandieratori della contrada di Borgo San Luca e sabato con i Rota Temporis.


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