Aprirà
sabato prossimo, 11 agosto, a Monzuno, la mostra di Emilio Veggetti
sui pilastrini religiosi delle valli del Reno e del Setta.
La
sensibilità e l'affetto che Veggetti ha per l'area collinare bolognese,
unita alla professione di agrotecnico che gli consente l'accesso e lo
studio dell'Appennino, gli hanno permesso di raccogliere le immagini
di moltissime delle semplici e singolari testimonianze della
religiosità di un tempo.
I piccoli manufatti ricordavano la presenza
del divino cui era opportuno affidarsi anche nel vivere quotidiano. A
volte erano di ringraziamento per una grazia ricevuta. Ornavano
spesso incroci, bivi e ingressi ad abitazioni e consentivano al
viandante una piccola sosta di riposo e preghiera.
Poi la
rivoluzione socio economica del dopoguerra ha scombussolato tutto
quanto e ci si sposta in auto. Ciò li ha resi quasi invisibili a chi
viaggia. Inoltre sono divenuti in molti casi preda di chi cercava
antichità e non disdegnava di intervenire con martello e
scalpello per staccare le formelle religiose che li caratterizzavano.
Molti pilastrini non esistono più o sono privati delle immagini
religiose. Di loro rimangono le fotografie di Veggetti che con la sua
consueta generosità ha organizzato in una mostra. Visitarla consente
anche di notare ciò che abbiamo vicino e di cui non ci accorgiamo.
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