lunedì 5 dicembre 2016

Il marrone biondo dell'Appennino bolognese conquista la Svizzera.

di Renzo Panzacchi
presidente del Consorzio Castanicoltori Bolognesi.

Il Marrone Biondo è 'ospite d'onore' della bellissima città Svizzera di Montreaux fino al 24 dicembre. La cittadina, situata sulla riva nord del lago di Ginevra, organizza ogni anno “Montreaux Noel”, il più grande mercatino Natalizio d’Europa, che richiama decine di migliaia di visitatori da tutto il mondo.
 

Montreaux Noel offre ai visitatori un fronte di due chilometri e mezzo di chalet espositivi colmi di prodotti di ogni tipo e ogni anno ospita un paese straniero, che quest’anno è l’Italia.
Alcuni soci del Consorzio Castanicoltori dell’Appennino Bolognese hanno coraggiosamente deciso di partecipare a questo grande evento internazionale portando a Montreaux il Marrone Biondo e tanti altri prodotti dell’Appennino.
Si tratta delle Aziende agricole “Il Casone” di Lorenzini Luigi e Sandra Battacchi (di Monghidoro) e Giulio Buganè (di Loiano) che insieme alle rispettive famiglie si alterneranno fino alla vigilia di Natale.
Non è stato facile superare le infinite richieste delle autorità Svizzere, che in materia di agroalimentare hanno idee chiare ma soprattutto intransigenti. Ma i nostri non si sono scoraggiati e dal 24 novembre scorso hanno aperto lo chalet in cui propongono i loro prodotti e una quantità di leccornie dell' Appennino.
 
In particolare stanno riscuotendo grande successo le caldarroste di Marrone Biondo, sapientemente preparate da Luigi Lorenzini e da Giulio Buganè. I più golosi sono i turisti Giapponesi e quelli Americani, seguiti dai Francesi, dai Tedeschi e dagli Svizzeri.
Oltre alle caldarroste i visitatori acquistano il Marrone Biondo fresco (precedentemente “annegato”), le castagne secche, la dolcissima farina e una serie di dolci preparati con la farina di Marrone Biondo: il castagnaccio, i biscotti e gli zuccherini montanari.
La farina di Marrone Biondo ha incontrato l’apprezzamento di alcuni chef francesi e di un ristoratore di New York che vorrebbero acquistarla per i propri locali.
Grazie dunque a Luigi Lorenzini e Giulio Buganè che con questo successo sono diventati veri ambasciatori all’estero della castanicoltura del nostro Appennino. 



 

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